In data 12 marzo 2025, la NASA ha ufficialmente avviato i processi di riduzione del personale, in linea con le disposizioni imposte dal governo Trump. Questa decisione è stata attuata come parte di un ordine esecutivo volto a ottimizzare la forza lavoro dell'agenzia spaziale, un’iniziativa che potrebbe avere ripercussioni dirette sui programmi scientifici a lungo termine.
Tra i primi uffici a essere chiusi figurano il Direttorato per la Tecnologia e il Direttorato scientifico, due settori chiave per la ricerca e lo sviluppo all'interno dell'agenzia. La comunicazione ufficiale è stata fatta da Cheryl Warner, che ha confermato che i dipendenti hanno già ricevuto notifiche riguardo la loro posizione nell'ambito del programma di riduzione.
Sebbene il numero esatto di dipendenti interessati dalla riduzione non sia stato reso noto, si è appreso che i lavoratori possono optare per un programma di ritiro volontario anticipato. Questa scelta offre un’opportunità ai dipendenti di pianificare la loro transizione a una nuova fase della carriera, ma solleva anche preoccupazioni riguardo all'impatto complessivo sulla capacità operativa della NASA.
La misura riflette le strategie del governo Trump orientate a ridurre i costi e a ristrutturare le agenzie federali, esprimendo un chiaro intento di razionalizzare le operazioni della NASA. Tuttavia, tali misure potrebbero portare a tagli più ampi e significativi nella ricerca scientifica, un settore che ha storicamente beneficiato di investimenti sostanziali per lo sviluppo di nuove tecnologie e programmi di esplorazione spaziale.
Con l'avvio di questa riduzione del personale, esperti e dipendenti della NASA si trovano ora a dibattere sulle possibili conseguenze a lungo termine di queste politiche e sulla loro capacità di mantenere la leadership globale negli studi spaziali e nell'innovazione tecnologica.