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Graduate Route nel Regno Unito: Nuove Regole Collegate a Lavori Professionali e l’Impatto sugli Studenti Internazionali
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Graduate Route nel Regno Unito: Nuove Regole Collegate a Lavori Professionali e l’Impatto sugli Studenti Internazionali

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Esploriamo in profondità come il futuro del visto post laurea cambierà per i laureati internazionali nel Regno Unito a partire dal 2025: norme, prospettive e criticità

Graduate Route nel Regno Unito: Nuove Regole Collegate a Lavori Professionali e l’Impatto sugli Studenti Internazionali

Pubblicato il 8 maggio 2025

Categoria: Università | Località: Regno Unito

Indice dei contenuti

  • Introduzione e contesto normativo
  • Il Graduate Route: origini e finalità
  • Modifiche previste per il 2025: dal permesso generalizzato al legame con lavori basati sulle competenze
  • Requisiti per il visto: cosa cambierà per i laureati internazionali
  • Impatto sulle scelte degli studenti e delle università britanniche
  • Criticità, rischi e opportunità per il sistema universitario UK
  • Le dichiarazioni del governo e il ruolo delle aziende
  • Cosa si intende per "lavoro livello laurea" e perché non tutti i ruoli saranno idonei
  • Graduate Route e promozioni: cosa succede per i lavori con pochi sbocchi
  • Prospettive future e prossimo Libro Bianco sull’immigrazione
  • Conclusioni e sintesi delle novità

Introduzione e contesto normativo

Negli ultimi mesi, si sono diffuse numerose speculazioni riguardo alla revisione del Graduate Route nel Regno Unito, il "visto post laurea" che consente agli studenti internazionali laureati presso atenei britannici di rimanere nel paese per un periodo di tempo determinato e cercare lavoro. Al centro delle discussioni vi sono le probabili nuove restrizioni che, secondo le anticipazioni, saranno formalizzate nel prossimo Libro Bianco sull’immigrazione previsto per il 2025. Tali cambiamenti, fortemente dibattuti nel settore universitario e fra le aziende, prevedono di collegare l’ottenimento del visto Graduate Route esclusivamente a lavori basati sulle competenze (skill-based jobs). In particolare, non saranno più idonei quei lavori ritenuti "privi di possibilità di promozione" o non chiaramente riconducibili a un livello di qualificazione pari a una laurea.

Queste modifiche derivano dalla volontà del governo britannico di allineare maggiormente la propria politica migratoria alle necessità del mercato del lavoro qualificato, rendendo le regole più stringenti nel selezionare chi potrà beneficiare della permanenza post-laurea. La decisione si inserisce in una cornice di più ampio respiro che punta tanto a controllare i flussi migratori quanto a valorizzare i talenti realmente necessari per l’economia nazionale.

Il Graduate Route: origini e finalità

Il Graduate Route è stato introdotto nel 2021 con lo scopo di aumentare l’attrattiva degli atenei britannici nei confronti di studenti internazionali, facilitando per questi ultimi la permanenza e l’inserimento nel mercato del lavoro dopo il conseguimento del titolo accademico. Fino a oggi, la normativa ha previsto che, una volta completata la laurea, gli studenti potessero ottenere un permesso di soggiorno fino a due anni (tre per i dottorati), durante il quale era loro permesso cercare e accettare qualunque lavoro, senza vincoli relativi al settore o alle competenze.

Questa flessibilità ha determinato un significativo aumento degli studenti internazionali iscritti nelle università del Regno Unito, attratti anche dalla prospettiva di acquisire esperienza lavorativa internazionale e, eventualmente, effettuare un passaggio verso visti di lungo periodo o a tempo indeterminato. Il Graduate Route è stato, fino ad oggi, un elemento chiave dell’"ecosistema" educativo ed economico nazionale.

Modifiche previste per il 2025: dal permesso generalizzato al legame con lavori basati sulle competenze

La svolta, secondo fonti governative autorevoli, avverrà con la pubblicazione del prossimo Libro Bianco sull’immigrazione. Le nuove regole, infatti, prevedranno che il permesso post-laurea sia legato unicamente all’ottenimento di un lavoro "a livello di laurea" (degree-level job), sancendo la fine della possibilità di lavorare, durante questo periodo, in ruoli privi di sbocchi di carriera o di carattere non specialistico.

Il governo motiva questa scelta con la necessità di valorizzare i talenti formati nel Regno Unito, scoraggiando dinamiche migratorie basate su lavori sottopagati e non qualificati. Inoltre, si specifica che il "grad bar" non sarà posto troppo in alto: l’intenzione, infatti, è di evitare una fuga di cervelli e una perdita di attrattività nei confronti degli studenti stranieri, elemento oggi cruciale nei bilanci di molte università britanniche.

Requisiti per il visto: cosa cambierà per i laureati internazionali

I dettagli, ancora in fase di perfezionamento, prevedono che dal 2025 gli studenti stranieri che intendono restare nel Regno Unito dopo la laurea debbano ottenere un lavoro coerente con il livello delle competenze acquisite durante il percorso universitario. I criteri impiegati per valutare l’idoneità del lavoro includeranno:

  • Il livello di istruzione richiesto (dovrà essere almeno una laurea breve);
  • Le mansioni effettive e la possibilità di sviluppo professionale;
  • L'appartenenza del lavoro a categorie considerate strategiche nell’economia britannica;
  • Il salario minimo, che potrebbe essere superiore a quello previsto per lavori generici.

I lavori part-time, stagionali o privi di piani di carriera definiti non saranno considerati sufficienti ai fini dell’ottenimento del permesso Graduate Route secondo le nuove regole. Questo dovrebbe incentivare i laureati a inserirsi in ruoli tecnici, manageriali, scientifici o comunque caratterizzati da una crescita professionale reale.

Impatto sulle scelte degli studenti e delle università britanniche

L’importanza di questi cambiamenti si rifletterà anche nelle strategie di scelta degli studenti internazionali di nuova generazione. Le università britanniche, che attualmente traggono una quota significativa delle proprie entrate dalle tasse universitarie degli studenti stranieri, dovranno rafforzare i servizi di orientamento e placement, sostenendo i laureati nell’ottenere lavori in linea con i nuovi stringenti requisiti.

Inoltre, è prevedibile che la composizione delle immatricolazioni cambi, con una maggiore concentrazione di studenti nei corsi che favoriscono l’accesso a professioni ad alta domanda (ingegneria, informatica, finanza, medicina, scienze applicate). Le discipline ritenute meno strategiche – come alcune aree delle scienze umane e sociali – potrebbero invece registrare un calo di iscrizioni, penalizzate dal ridotto ventaglio di possibilità rispetto ai requisiti del nuovo Graduate Route del Regno Unito 2025.

Criticità, rischi e opportunità per il sistema universitario UK

Dal punto di vista delle università, l’introduzione di criteri più stringenti per il visto studenti internazionali UK rappresenta tanto una criticità quanto un’opportunità di sviluppo. Da una parte, vi è il rischio che la minore flessibilità riduca l’attrattiva delle università britanniche rispetto a competitor come Canada, Australia o altri paesi europei, dove le regole sul permesso post-laurea sono tendenzialmente più permissive.

Dall’altra, le università potrebbero rafforzare la propria collaborazione con le imprese, sviluppando percorsi di stage, apprendistato e placement professionale collegati ai corsi di laurea più richiesti. Questo potrebbe accrescere il tasso di occupazione dei laureati e rafforzare il ruolo degli atenei come hub di innovazione per il Regno Unito, contribuendo direttamente all’economia nazionale e colmando i gap di competenze.

Le dichiarazioni del governo e il ruolo delle aziende

Fonti governative sottolineano che lo scopo della riforma non è disincentivare l’arrivo di talenti stranieri, ma piuttosto selezionare e premiare coloro i quali possono effettivamente contribuire con competenze qualificate all’economia britannica. Inoltre, si evidenzia che, benché il "bar" cioè la soglia di ingresso, non sarà posta a livelli eccessivi, saranno comunque esclusi lavori senza un chiaramente definito percorso di avanzamento.

Importante sarà anche il ruolo delle aziende del Regno Unito, chiamate ad ampliare le offerte di lavoro riservate ai laureati e a strutturare programmi specifici per favorire il passaggio degli studenti internazionali dal percorso accademico a quello professionale. Le imprese più grandi – in particolare quelle dei settori tecnologici, finanziari e scientifici – saranno probabilmente le principali beneficiarie e protagoniste della nuova fase.

Cosa si intende per "lavoro livello laurea" e perché non tutti i ruoli saranno idonei

Uno degli aspetti più discussi riguarda la definizione di "lavoro a livello di laurea": secondo i parametri utilizzati nel sistema delle "occupational codes" britannici, un lavoro di questo tipo richiede la detenzione di titolo di studio avanzato e offre reali possibilità di crescita sia dal punto di vista delle competenze sia delle responsabilità.

Non saranno pertanto ammissibili lavori in settori come la ristorazione, l’assistenza a basso livello o attività manuali non qualificate, anche se formalmente accessibili. Verranno invece valorizzate:

  • Professioni STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica)
  • Ruoli in management, amministrazione e consulenza
  • Professioni sanitarie
  • Settori strategici quali energia, finanza, ingegneria, informatica

Questa scelta, secondo il governo, riflette un approccio meritocratico e orientato all’innovazione, ma pone anche interrogativi sulle opportunità per quegli studenti che, pur laureati, trovano occupazione in settori meno "tecnici".

Graduate Route e promozioni: cosa succede per i lavori con pochi sbocchi

Oltre alla richiesta di un lavoro coerente con la formazione, le nuove regole escluderanno anche i ruoli senza prospettive di promozione, ovvero quelle posizioni che, per natura, non consentono uno sviluppo di carriera all'interno dell’azienda. L’obiettivo, spiegano le fonti governative, è facilitare un’integrazione reale e durevole dei laureati nel tessuto produttivo britannico, evitando forme di precarizzazione e sottoutilizzo delle competenze.

In pratica, un neolaureato che accetti un impiego stagionale o privo di un percorso di avanzamento strutturato difficilmente potrà rinnovare o convertire il proprio visto Graduate Route nelle future fasi di assunzione.

Prospettive future e prossimo Libro Bianco sull’immigrazione

Le attese per la pubblicazione del prossimo Libro Bianco sull'immigrazione sono altissime: si tratta di un documento che definirà in modo dettagliato tutte le nuove regole per i requisiti visto studenti 2025, l’accesso al permesso soggiorno laureati UK, nonché i criteri per i visti universitari Regno Unito in generale. Molti osservatori ritengono che le misure potranno essere ulteriormente affinate e rese più flessibili, anche in funzione dell’andamento economico e delle richieste provenienti dalle università e dalle imprese.

Resta comunque la consapevolezza di una svolta rispetto al recente passato e l’aspettativa di una maggiore selezione dei profili in ingresso.

Conclusioni e sintesi delle novità

In conclusione, le nuove regole del Graduate Route Regno Unito 2025 segnano un passaggio chiave nella politica migratoria post laurea del Regno Unito: da una logica aperta e flessibile a una più selettiva e focalizzata sulle competenze. Gli studenti internazionali dovranno prepararsi in anticipo per ottenere lavori a elevato contenuto professionale, e le università dovranno trasformarsi sempre più in punti di connessione tra formazione e lavoro qualificato.

Il successo di questa riforma dipenderà dalla capacità del sistema britannico di coniugare esigenze di controllo dell’immigrazione con la necessità di ricercare e trattenere i migliori talenti globali. Sarà fondamentale, inoltre, monitorare con attenzione l'effetto sulle iscrizioni internazionali e sulle scelte di milioni di studenti che, ogni anno, valutano la possibilità di formarsi e lavorare in uno dei paesi più prestigiosi del mondo accademico.

Questo articolo sarà costantemente aggiornato con eventuali ulteriori dettagli emersi in sede di pubblicazione del prossimo Libro Bianco sull’immigrazione britannico.

Pubblicato il: 8 maggio 2025 alle ore 19:16

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