Il 5 maggio 2025, si è svolto a Roma il primo Policy hackathon nazionale, organizzato presso il Ministero delle imprese e del Made in Italy, per affrontare un fenomeno che sta preoccupando il futuro del nostro Paese: la fuga dei giovani talenti italiani verso l'estero. L'evento ha visto la partecipazione di imprenditori, innovatori e rappresentanti delle istituzioni, tutti impegnati a sviluppare proposte concrete per migliorare le condizioni lavorative in Italia e rendere il Paese un luogo più attraente per i giovani professionisti.
Negli ultimi anni, il fenomeno della migrazione giovanile ha assunto dimensioni allarmanti. Secondo i dati presentati durante l'hackathon, dal 2011 sono approssimativamente 700.000 i giovani italiani di età compresa tra i 18 e i 34 anni che hanno lasciato il Paese in cerca di un futuro migliore. Solo nel corso del 2024, 191.000 giovani hanno deciso di partire, contribuendo a un incremento del 36% rispetto agli anni precedenti. Questa tendenza non solo impoverisce il nostro tessuto sociale ed economico, ma crea un gap difficile da colmare in settori cruciali per lo sviluppo del Paese.
L'hackathon ha rappresentato un'importante opportunità per mettere in rete diverse realtà del panorama italiano e generare idee innovative che possano tradursi in azioni pratiche. Attraverso il lavoro di gruppo, i partecipanti hanno elaborato una serie di proposte che spaziano dall'introduzione di incentivi fiscali per le imprese che assumono giovani laureati, fino a iniziative per migliorare la formazione professionale e universitaria, affermandosi come fondamentali per attrarre e trattenere i giovani.
La fuga dei cervelli, come viene comunemente definita, non è solo un problema economico, ma anche culturale, poiché i giovani talenti portano all'estero non solo le loro competenze professionali, ma anche una parte della nostra cultura e della nostra identità. Per questo motivo, è fondamentale che il governo e le istituzioni collaborino con il settore privato e le università per trovare soluzioni efficaci e sostenibili che possano invertire questa tendenza negativa.
In conclusione, l'hackathon rappresenta un primo passo importante verso la creazione di un ecosistema innovativo che possa promuovere la crescita professionale e il benessere dei giovani in Italia. Solo attraverso un approccio multidisciplinare e il coinvolgimento attivo di tutti gli attori sociali sarà possibile garantire un futuro migliore ai nostri talenti e alla nostra economia.