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Riforma dell’Ordinamento Forense: Professionitaliane Chiede Correttivi Urgenti per Tutelare il Sistema Professionale
Lavoro

Riforma dell’Ordinamento Forense: Professionitaliane Chiede Correttivi Urgenti per Tutelare il Sistema Professionale

L’associazione Professionitaliane interviene alla Camera chiedendo modifiche immediate al ddl su avvocatura, paventando rischi di restrizioni e depauperamento per molte categorie professionali.

Riforma dell’Ordinamento Forense: Professionitaliane Chiede Correttivi Urgenti per Tutelare il Sistema Professionale

Indice

  1. Premessa: Il contesto della riforma dell’ordinamento forense
  2. Il ruolo di Professionitaliane nel dibattito attuale
  3. Il ddl avvocatura: contenuti e criticità secondo Professionitaliane
  4. Le osservazioni depositate dalla Commissione giustizia della Camera
  5. Le proposte di modifica avanzate da Professionitaliane
  6. Rischi e scenari futuri: restrizioni e depauperamento del sistema professionale
  7. La composizione del sistema professionale e il ruolo degli avvocati
  8. Reazioni delle altre professioni coinvolte
  9. La posizione delle istituzioni sulla riforma forense
  10. Analisi degli scenari comparati europei
  11. Impatti sul mondo del lavoro e sulle giovani generazioni
  12. Sintesi e considerazioni finali

Premessa: Il contesto della riforma dell’ordinamento forense

La riforma dell'ordinamento forense rappresenta uno dei temi più dibattuti degli ultimi anni nell'ambito del diritto e delle professioni in Italia. Ogni tentativo di riforma suscita reazioni tanto nell'ambiente giuridico quanto in quello delle professioni tradizionali e tecniche. Il disegno di legge (ddl) attualmente in fase di discussione presso la Camera dei Deputati mira a riformare in maniera sostanziale la disciplina delle attività e delle competenze relative alla professione dell’avvocato. Poiché la riforma incide su un tessuto lavorativo molto articolato, numerosi attori istituzionali e associativi, hanno mostrato particolare attenzione e preoccupazione per le sue potenziali conseguenze.

Il ruolo di Professionitaliane nel dibattito attuale

Professionitaliane, la principale associazione che rappresenta le professioni regolamentate del nostro Paese, si è assunta la responsabilità di difendere il sistema professionale italiano in tutte le sue articolazioni. Durante l’audizione presso la Commissione giustizia della Camera il 2 dicembre 2025, l’associazione ha espresso le proprie riserve nei confronti di alcune previsioni contenute nel ddl, sollecitando l’adozione di correttivi urgenti. Il loro intervento è stato motivato dalla volontà di preservare l’ampiezza e la qualità del servizio professionale, contrastando ogni rischio di restringimento delle competenze e dell’operatività delle professioni non strettamente forensi.

Il ddl avvocatura: contenuti e criticità secondo Professionitaliane

Il ddl in esame mira a ridefinire numerosi aspetti della professione forense, tra cui l’accesso, la formazione, il codice deontologico, le modalità di esercizio e le riserve di legge a favore degli avvocati. Professionitaliane ha rilevato che alcune delle nuove disposizioni rischiano di determinare una restrizione dell’ambito operativo non solo degli avvocati stessi, ma anche di molte altre professioni che tradizionalmente collaborano o si interfacciano con il settore legale. Tra le principali criticità segnalate ci sono:

  • Ampliamento delle riserve in esclusiva agli avvocati a discapito di altre categorie professionali.
  • Superamento di prassi consolidate di collaborazione interdisciplinare, che hanno negli anni rappresentato un elemento di ricchezza per il sistema dei servizi professionali in Italia.
  • Rischio di depauperamento del sistema professionale e riduzione delle opportunità di lavoro complessive.

Queste criticità, sottolinea Professionitaliane, necessitano di un urgente ribilanciamento per evitare effetti distorsivi.

Le osservazioni depositate dalla Commissione giustizia della Camera

Durante l’audizione del 2 dicembre, Professionitaliane ha depositato un corposo documento di osservazioni e proposte di modifica. Queste osservazioni sono state formulate in modo puntuale e dettagliato, toccando ogni punto critico individuato nel ddl sull’ordinamento forense. I commissari hanno preso atto delle osservazioni, impegnandosi a valutare attentamente i rilievi proposti. In particolare, sono stati segnalati rischi concreti di restringimento dell’operatività e della multidisciplinarità, entrambe fondamentali per la tenuta del sistema professionale italiano.

Le proposte di modifica avanzate da Professionitaliane

Tra le proposte di modifica più rilevanti avanzate da Professionitaliane figurano:

  1. Rimozione o rimodulazione delle riserve di attività in esclusiva per gli avvocati in modo da non intaccare le competenze condivise con altre professioni regolamentate.
  2. Esplicitazione del valore della collaborazione interdisciplinare, prevedendo norme che favoriscano il dialogo tra professioni differenti.
  3. Garanzie per l’accesso alla professione di avvocato che non risultino discriminatorie nei confronti dei percorsi formativi affini o complementari.
  4. Revisione della disciplina deontologica affinché sia coerente con i principi etici comuni a tutte le professioni.
  5. Monitoraggio e verifica degli esiti applicativi della riforma con la costituzione di un osservatorio permanente sulle ricadute del ddl.

Professionitaliane sottolinea che senza tali correttivi, il rischio è il depotenziamento dell’intero sistema professionale italiano.

Rischi e scenari futuri: restrizioni e depauperamento del sistema professionale

Il timore principale espresso da Professionitaliane riguarda il possibile depauperamento del sistema professionale. Le restrizioni operate dal ddl avvocatura potrebbero portare a una frammentazione del mercato dei servizi professionali, limitando la capacità di risposta alle esigenze dinamiche della società e delle imprese. Ciò rischia, inoltre, di penalizzare in particolare le fasce più giovani e le professioni emergenti, che subirebbero un accesso più complesso sia al mercato del lavoro sia alla formazione di qualità. Il rischio di “chiusura corporativa” viene letto come un passo indietro rispetto alle esigenze di innovazione e flessibilità richieste dall'economia contemporanea.

La composizione del sistema professionale e il ruolo degli avvocati

Il sistema professionale italiano è caratterizzato da una grande varietà di profili: dai consulenti legali ai commercialisti, dagli ingegneri agli architetti, fino agli operatori socio-sanitari, ciascuno con competenze specifiche ma spesso complementari. Il ruolo dell’avvocato, pur centrale, si configura come uno degli elementi principali di una rete sofisticata che necessita di interazione costante tra profili diversi. Una riforma che amplifichi le esclusività senza valorizzare l’integrazione rischia di mettere in crisi un equilibrio consolidato.

Reazioni delle altre professioni coinvolte

Non solo Professionitaliane, ma anche numerose rappresentanze di altre professioni hanno manifestato perplessità circa la riforma. Gli ordini dei commercialisti, dei consulenti del lavoro e degli ingegneri hanno espresso il timore che la nuova normativa possa generare *sovrapposizioni dannose* o, al contrario, restrizioni inutilmente penalizzanti. Si registra una crescente richiesta di dialogo e condivisione nei tavoli istituzionali, affinché la riforma tenga conto della realtà composita del tessuto professionale nazionale.

La posizione delle istituzioni sulla riforma forense

Il Governo e la Commissione giustizia della Camera riconoscono l’importanza dell’intervento, sottolineando l’esigenza di modernizzare e semplificare le regole che governano la professione di avvocato. Tuttavia, è stato più volte ribadito che la riforma non dovrà generare effetti collaterali sul sistema delle professioni regolamentate, in linea con i principi di tutela della concorrenza e di sviluppo armonico delle competenze nel mercato dei servizi.

Analisi degli scenari comparati europei

Un elemento centrale nelle osservazioni di Professionitaliane riguarda il confronto con le analoghe riforme avvenute in altri Paesi europei. Francia, Germania e Spagna hanno adottato negli ultimi anni soluzioni diverse per disciplinare il ruolo degli avvocati nel contesto delle professioni regolamentate. In nessun caso si è assistito a una chiusura delle competenze, ma piuttosto a un rafforzamento della complementarità tra le varie professioni, al fine di garantire agli utenti servizi multidisciplinari di elevata qualità.

Impatti sul mondo del lavoro e sulle giovani generazioni

Il mercato del lavoro professionale è uno dei più dinamici, ma al tempo stesso vulnerabili, del sistema produttivo italiano. La prospettiva di restrizioni sull’accesso e sull’attività potrebbe incidere soprattutto sui giovani laureati che vedrebbero ridursi le opportunità di inserimento e crescita. La stessa formazione accademica risulterebbe influenzata, riducendo la flessibilità nelle scelte e la capacità di risposta a un mercato in evoluzione continua. Professionitaliane ha ricordato che il principio di apertura e inclusività deve rimanere centrale in qualsiasi riforma dell’ordinamento forense.

Sintesi e considerazioni finali

La riforma dell’ordinamento forense non concerne soltanto gli avvocati, ma investe l’intero sistema delle professioni regolamentate in Italia. L’intervento di Professionitaliane, con osservazioni puntuali e proposte di modifica, testimonia la forte preoccupazione per il rischio di restringere l’operatività e la vitalità del sistema professionale. In un contesto economico e sociale che richiede sempre maggiore integrazione e capacità di risposta flessibile, qualsiasi riforma deve tener conto della pluralità delle competenze e della necessità di collaborazione tra diversi profili. Il dibattito avviato in Commissione giustizia della Camera è quindi solo il primo passo di un percorso che dovrebbe sfociare in una riforma equilibrata, inclusiva e moderna, capace di rilanciare il valore e la competitività delle professioni italiane, evitando ingiustificate chiusure e garantendo ai cittadini servizi di qualità ed efficienza.

In sintesi, soltanto una riflessione attenta alle esigenze del sistema professionale nella sua interezza potrà rendere la riforma dell’ordinamento forense una reale occasione di crescita per l’intero Paese.

Pubblicato il: 9 dicembre 2025 alle ore 15:21

Redazione EduNews24

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