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L’ufficio del futuro visto dalla Gen Z: Benessere, socialità e inclusività al centro secondo la nuova indagine CBRE
Lavoro

L’ufficio del futuro visto dalla Gen Z: Benessere, socialità e inclusività al centro secondo la nuova indagine CBRE

Come cambiano i trend degli spazi di lavoro in Italia tra collaborazioni, desiderio di ambienti produttivi e nuove priorità generazionali

L’ufficio del futuro visto dalla Gen Z: Benessere, socialità e inclusività al centro secondo la nuova indagine CBRE

Indice dei paragrafi

  1. Introduzione: Il nuovo volto dell’ufficio secondo la Gen Z
  2. CBRE: una fotografia aggiornata del lavoro in Italia
  3. Il benessere al primo posto: le priorità della Generazione Z
  4. Lo spazio di lavoro che cambia: flessibilità, socialità e collaborazione
  5. Inclusività e diversità: nuove direttive per l’ambiente aziendale
  6. Produttività e progettazione: massimizzare il potenziale dell’ufficio
  7. Disponibilità e tendenze: il caso degli uffici di Grado A a Milano
  8. Impatto dei nuovi trend sugli altri segmenti generazionali
  9. Cosa chiedono oggi i lavoratori alla propria azienda?
  10. Strategie e soluzioni: come rispondono le imprese italiane
  11. Il futuro degli spazi di lavoro: scenari e raccomandazioni
  12. Sintesi finale e prospettive per il 2025

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Introduzione: Il nuovo volto dell’ufficio secondo la Gen Z

Negli ultimi anni il concetto di ufficio si è radicalmente trasformato, non solo per effetto della digitalizzazione e della pandemia, ma anche grazie alle nuove esigenze della forza lavoro più giovane. Secondo i dati emersi dalla nuovissima Beyond Space Italy Office Workers Survey 2025 – condotta da CBRE Italia in collaborazione con l’istituto AstraRicerche – la Gen Z impone nuovi standard: l’ufficio non è più solo luogo di produttività ma si trasforma in vero e proprio hub di benessere, collaborazione, inclusività e socialità, rappresentando così il fulcro dell’innovazione negli spazi di lavoro in Italia.

Il trend sta rivoluzionando il modo in cui le aziende pensano, progettano e gestiscono gli ambienti lavorativi, soprattutto in città all’avanguardia come Milano dove la disponibilità di uffici di Grado A è ormai rarissima (con un tasso dello 0,90%). In questa cornice, il ruolo delle imprese è individuare soluzioni in grado di rispondere alle aspettative della nuova generazione di lavoratori.

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CBRE: una fotografia aggiornata del lavoro in Italia

La ricerca di CBRE, leader globale nel settore immobiliare commerciale, ha coinvolto oltre mille lavoratori italiani provenienti da diversi settori economici, offrendo un quadro rappresentativo delle dinamiche occupazionali nazionali. L’indagine si è concentrata su aspetti fondamentali per comprendere i trend degli uffici in Italia nel 2025, rilevando sia le priorità pratiche sia quelle di carattere valoriale.

I dati raccolti offrono indicatori preziosi per comprendere dove sta andando il mercato delle soluzioni di lavoro innovative. In particolare, lo studio di CBRE evidenzia come le richieste della Generazione Z – composta dai nati tra la metà degli anni ’90 e la fine degli anni 2000 – stiano ridefinendo il concetto stesso di luogo di lavoro, rispetto ad altri target generazionali più tradizionali.

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Il benessere al primo posto: le priorità della Generazione Z

Dallo studio emerge un dato fortissimo: per la Gen Z il benessere va ben oltre la semplice ergonomia della postazione. Il 44% dei rispondenti appartenenti a questa fascia d’età indica il “benessere fisico e mentale” come prima priorità lavorativa, a testimonianza di una cultura del lavoro che mette al centro sia la salute che l’equilibrio tra vita privata e professionale.

Il 26% dei giovani della Gen Z ritiene fondamentale la combinazione tra benessere e socialità in ufficio: non si tratta solo di comfort o servizi accessori, ma della possibilità di sentirsi parte di una comunità che valorizza relazioni autentiche, supporto reciproco, ascolto e dialogo. Questi dati sottolineano come la socialità negli ambienti di lavoro sia oggi percepita come autentico valore aggiunto e non più come semplice “extra” per il tempo libero.

Di conseguenza, le aziende sono chiamate a investire non solo negli spazi fisici, ma anche in programmi e politiche volte a garantire il benessere lavorativo, inteso sia come attenzione alla salute mentale che come cura della qualità dell’interazione sociale.

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Lo spazio di lavoro che cambia: flessibilità, socialità e collaborazione

L’ufficio della nuova generazione deve essere uno spazio flessibile e modellabile sulle esigenze multiple, capace di promuovere la collaborazione sia formale che informale. La survey conferma che la collaborazione in ufficio viene vista come una delle principali motivazioni al rientro nella sede fisica, a dimostrazione del fatto che la Gen Z, spesso associata al lavoro da remoto, cerca invece momenti di scambio costruttivo e confronto personale.

Le caratteristiche fondamentali dei nuovi spazi – secondo la survey – sono:

  • Ambienti open space polifunzionali
  • Zone silenziose per concentrazione e privacy
  • Aree dedicate alla socializzazione informale
  • Presenza di spazi per il relax e il movimento fisico
  • Accessibilità facilitata e attenzione all’inclusività

Inoltre, la ricerca rileva come i giovani lavoratori attribuiscano grande importanza a dettagli apparentemente minori quali la qualità della luce naturale, il clima acustico e l’estetica degli interni, tutti elementi che contribuiscono al benessere ufficio Gen Z.

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Inclusività e diversità: nuove direttive per l’ambiente aziendale

Uno degli assi portanti delle richieste della Gen Z riguarda l’inclusività sul lavoro. Il desiderio di lavorare in un ambiente realmente inclusivo si lega sia al rispetto delle diversità (di genere, orientamento, background culturale, abilità fisiche e cognitive) sia alla promozione di una cultura dove ciascuno senta di poter contribuire liberamente.

Alle aziende oggi spetta lo sviluppo di iniziative concrete che passano da:

  1. Formazione continua sulle tematiche D&I (Diversity & Inclusion)
  2. Politiche per la parità di trattamento e opportunità
  3. Spazi privi di barriere architettoniche
  4. Attenzione ai linguaggi e alla comunicazione interna
  5. Creazione di gruppi di ascolto e mentoring

L’investimento sull’inclusività non viene visto soltanto come obbligo sociale ma come vero driver di produttività e innovazione aziendale.

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Produttività e progettazione: massimizzare il potenziale dell’ufficio

Secondo il report CBRE, l’89% dei lavoratori – a prescindere dalla fascia d’età – ritiene che un ambiente progettato in modo efficace sia determinante per il raggiungimento della massima produttività. Questo dato sottolinea quanto sia cambiato l’approccio rispetto al passato, quando l’ufficio era vissuto come semplice luogo di passaggio.

Le strategie di progettazione puntano a creare un bilanciamento tra:

  • Zone collaborative e di scambio
  • Aree individuali per task ad alta concentrazione
  • Ambienti stimolanti e personalizzabili
  • Offerta di servizi wellness (palestra, yoga, counseling)

Sempre più aziende, soprattutto nei grandi centri come Milano, scelgono di investire in spazi di lavoro innovativi dotati di tecnologie di ultima generazione (dalla domotica ai sistemi smart per la gestione degli accessi) al fine di aumentare engagement e performance.

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Disponibilità e tendenze: il caso degli uffici di Grado A a Milano

Milano rappresenta il laboratorio urbano di maggiore interesse per analizzare i trend uffici in Italia 2025. La crescente richiesta di ambienti di elevata qualità ha portato, secondo i dati CBRE, a un tasso di disponibilità degli uffici di Grado A (ovvero gli spazi all’avanguardia, con standard energetici e funzionali più alti) pari appena allo 0,90%. Un dato che manifesta una domanda ormai superiore all’offerta e che spinge i principali player immobiliari e le aziende a ripensare e riqualificare gli edifici esistenti.

Le motivazioni di questa corsa agli uffici premium sono direttamente collegate alle priorità espresse dalla Gen Z, ma anche dall’esempio offerto da startup e multinazionali tech che hanno già adottato modelli avanzati di workplace transformation.

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Impatto dei nuovi trend sugli altri segmenti generazionali

Sebbene la Gen Z si ritagli un ruolo trainante nei trend degli spazi di lavoro in Italia, le novità introdotte influenzano anche le generazioni precedenti. Baby Boomer, Gen X e Millennial si stanno progressivamente adattando a queste nuove esigenze, scoprendo i vantaggi di ambienti più umani, stimolanti e flessibili.

Le aziende che adottano politiche di benessere e inclusività osservano infatti:

  • Riduzione del turnover e delle giornate di assenza
  • Incremento del senso di appartenenza e motivazione
  • Miglioramento del dialogo e della collaborazione intergenerazionale

Questi effetti collaterali positivi confermano che il benessere in ufficio rappresenta una chiave strategica di successo a lungo termine.

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Cosa chiedono oggi i lavoratori alla propria azienda?

Alla luce della survey CBRE, emerge un nuovo vademecum delle richieste più frequenti rivolte dai lavoratori italiani alle proprie aziende:

  • Spazi pensati per la salute fisica e mentale
  • Opportunità di crescita professionale e personale
  • Politiche di orario flessibile e smart working
  • Possibilità di socializzazione autentica
  • Implementazione di pratiche di rispetto e inclusione
  • Ambienti stimolanti anche dal punto di vista estetico

Queste priorità di benessere sul lavoro cambiano il rapporto tra datore e collaboratori, orientando il mercato verso un modello di “partnership” basato su fiducia e reciprocità.

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Strategie e soluzioni: come rispondono le imprese italiane

Le aziende più lungimiranti stanno già adottando nuove strategie per attrarre e fidelizzare il talento giovane. Alcuni esempi concreti includono:

  • Realizzazione di progetti pilota per il redesign degli ambienti
  • Attivazione di programmi di wellness e supporto psicologico
  • Iniziative di mentorship intergenerazionale
  • Implementazione di tecnologie smart per la gestione degli spazi
  • Ricorso a survey interne periodiche per il monitoraggio della soddisfazione

Queste azioni facilitano l’adozione di modelli di lavoro flessibili, aumentano il senso di appartenenza e consentono la massimizzazione della produttività in ufficio.

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Il futuro degli spazi di lavoro: scenari e raccomandazioni

Sulla base delle evidenze raccolte dalla survey CBRE si possono delineare alcuni possibili scenari futuri per l’ufficio italiano:

  • Sempre maggiore integrazione tra presenza fisica e lavoro da remoto
  • Aumento della richiesta di ambienti wellness-oriented
  • Diffusione di pratiche di inclusività trasversale
  • Forte investimento in formazione e ascolto attivo dei dipendenti

Le raccomandazioni per le imprese, in particolare per chi opera a Milano e nei principali poli urbani, sono:

  1. Monitorare costantemente le evoluzioni del mercato immobiliare e del lavoro
  2. Investire su consulenze specializzate per il redesign degli spazi
  3. Promuovere la cultura del benessere come asset competitivo
  4. Adottare sistemi di valutazione interni efficaci (es. sondaggi sul clima aziendale)

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Sintesi finale e prospettive per il 2025

In conclusione, l’ufficio del futuro – stando ai risultati della CBRE Beyond Space Italy Office Workers Survey 2025 – sarà sempre più un hub di benessere, collaborazione e inclusività. La Gen Z traina la trasformazione, ma l’onda innovatrice coinvolge tutto il tessuto sociale e aziendale italiano. Investire su benessere in ufficio, socialità, flessibilità e diversità non è solo un dovere etico ma un passaggio chiave per garantire attrattività, competitività e crescita sostenibile nel mercato del lavoro nazionale ed europeo.

Le imprese che sapranno fare proprio questo nuovo paradigma saranno le vere protagoniste del futuro degli spazi di lavoro in Italia.

Pubblicato il: 4 dicembre 2025 alle ore 04:25

Redazione EduNews24

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