Scuola di Formazione Futurlab: La Cultura del Bene Comune per il Futuro dei Giovani Siciliani
Indice
- Introduzione: Un evento dedicato al bene comune
- Il VI ciclo di lezioni: Un percorso di crescita per studenti
- I protagonisti dell’evento: Relatori di spicco e testimonianze vive
- Le lectio magistralis di Stefano Zamagni e Giorgio Vittadini
- La presenza di Luigi Bobba e Rosario Valastro
- Il coinvolgimento attivo degli studenti universitari e delle scuole superiori
- La riflessione di Tiziana Drago sulla cittadinanza attiva
- I valori del bene comune nella formazione contemporanea
- Dal confronto alle proposte: idee per il futuro
- Il ruolo della Compagnia delle Opere Sicilia
- La prospettiva della scuola di formazione Futurlab
- Impatto e riflessioni degli studenti
- Conclusioni: Educare al bene comune, una sfida necessaria
Introduzione: Un evento dedicato al bene comune
Il tema della cultura del bene comune è stato al centro dell’ultimo appuntamento del VI ciclo di lezioni organizzato dalla Scuola di formazione Futurlab, in collaborazione con Compagnia delle Opere Sicilia. L’evento, tenutosi a fine maggio 2025, ha coinvolto circa 100 studenti provenienti da scuole superiori e università siciliane, offrendo un’occasione unica per riflettere, apprendere e confrontarsi con relatori di fama nazionale su un tema di grande attualità e valenza civica.
Il VI ciclo di lezioni: Un percorso di crescita per studenti
Il ciclo di incontri promosso dalla scuola di formazione Futurlab si inserisce in un progetto di crescita personale e civica rivolto ai giovani. Nel corso di sei appuntamenti, gli studenti hanno potuto approfondire tematiche cruciali per comprendere la società contemporanea, dal ruolo delle istituzioni alla funzione educativa delle associazioni, soffermandosi infine, nell’ultima lezione, sul concetto chiave della cultura del bene comune.
La presenza e la partecipazione attiva di studenti universitari siciliani e di alunni delle scuole superiori ha rappresentato, come sempre, il cuore pulsante dell’iniziativa. La formula, che alterna momenti di ascolto, dibattito e lavoro di gruppo, si è rivelata particolarmente coinvolgente, stimolando non solo l’apprendimento teorico ma anche lo sviluppo di un pensiero critico.
I protagonisti dell’evento: Relatori di spicco e testimonianze vive
Tra i punti di forza della scuola di formazione Futurlab si segnala la presenza costante di relatori di autorevolezza nazionale, capaci di offrire prospettive differenti e complementari. Nella lezione conclusiva dedicata al bene comune, studenti e docenti hanno potuto ascoltare due lectio magistralis, tenute da remoto, da due importanti economisti e studiosi della società civile: Stefano Zamagni e Giorgio Vittadini.
Inoltre, l’incontro ha visto la partecipazione in presenza di Luigi Bobba, già Sottosegretario al Ministero del Lavoro e Presidente di Terzjus, e di Rosario Valastro, attuale Presidente della Croce Rossa Italiana. La varietà e la qualificazione degli ospiti hanno contribuito ad ampliare il confronto, rendendo la lezione un’occasione formativa poliedrica e intensa.
Le lectio magistralis di Stefano Zamagni e Giorgio Vittadini
Le lectio magistralis rappresentano, all’interno del format di Futurlab, un momento privilegiato di approfondimento. In questa occasione, Stefano Zamagni, docente universitario e presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, ha posto l’accento sulla definizione di bene comune come principio regolatore della convivenza civile. Zamagni ha sottolineato come il bene comune non debba essere inteso semplicemente come somma dei beni individuali, ma rappresenti piuttosto una visione complessiva che pone al centro la persona e la responsabilità verso l’altro.
Giorgio Vittadini, professore ordinario di Statistica all’Università di Milano Bicocca e presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, ha focalizzato il suo intervento sulle applicazioni concrete della cultura del bene comune, sia nell’ambito delle politiche pubbliche sia nella vita quotidiana. "Agire per il bene comune", ha affermato Vittadini, "significa uscire dalla logica dell’interesse personale, promuovendo reti di solidarietà e comunità in grado di generare valore oltre il mero profitto".
Le due lectio hanno offerto agli studenti spunti di riflessione profonda, animando il successivo dibattito e stimolando numerose domande, testimonianza di un pubblico giovane, attento e preparato.
La presenza di Luigi Bobba e Rosario Valastro
L’apporto di Luigi Bobba e Rosario Valastro ha aggiunto una dimensione esperienziale alla discussione. Bobba, con una lunga esperienza nelle istituzioni e nel terzo settore, ha illustrato le trasformazioni in atto, sottolineando l’importanza dell’educazione alla cittadinanza attiva e il ruolo fondamentale delle associazioni come strumento di crescita sociale e partecipazione.
Rosario Valastro, a capo della Croce Rossa Italiana, ha portato invece la voce del volontariato organizzato, raccontando come la cultura del bene comune sia alla base dell’azione quotidiana di migliaia di volontari. La sua testimonianza ha evidenziato la necessità di una formazione continua e di una sensibilizzazione sempre più diffusa tra i giovani, per renderli protagonisti anche nelle situazioni di emergenza e fragilità sociale.
Il coinvolgimento attivo degli studenti universitari e delle scuole superiori
Cuore dell’evento è stato il confronto diretto tra relatori e partecipanti. I circa 100 studenti presenti hanno dimostrato grande vivacità intellettuale e desiderio di contribuire al dibattito sulle sfide contemporanee legate al bene comune. Attraverso gruppi di lavoro, domande dal pubblico e momenti di confronto, sono emersi spunti innovativi su come la cultura del bene comune possa essere declinata all’interno della scuola, dell’università e nei contesti di vita quotidiana.
I ragazzi hanno sottolineato la difficoltà di promuovere realmente una partecipazione attiva in un contesto spesso percepito come distante, rilevando tuttavia l’importanza di eventi formativi quali quelli promossi da Futurlab per accorciare tale distanza. Diversi studenti hanno evidenziato quanto sia necessario colmare il divario tra la teoria appresa sui banchi e le reali possibilità di azione nella società civile, proponendo idee per incrementare la collaborazione tra scuola, università e territorio.
La riflessione di Tiziana Drago sulla cittadinanza attiva
Nel corso dell’incontro, significativa è stata la riflessione proposta da Tiziana Drago, già senatrice e nota figura dell’impegno civico, che ha esortato i giovani alla partecipazione attiva al dibattito politico e sociale. Drago ha evidenziato come la costruzione del bene comune richieda oggi, più che mai, una assunzione di responsabilità da parte delle nuove generazioni:
- "Non basta lamentarsi, occorre imparare a costruire processi democratici dal basso. La presenza dei giovani nelle istituzioni, nei movimenti e nei luoghi di decisione è la garanzia più grande di una società equa e partecipata". *
Il suo intervento, calorosamente accolto, ha sottolineato come la scuola e le iniziative di formazione debbano fungere da palestra di cittadinanza attiva, alimentando il senso critico e la capacità di agire concretamente per il cambiamento.
I valori del bene comune nella formazione contemporanea
La scelta di dedicare l’ultimo incontro alla cultura del bene comune non è casuale. In un’epoca di grandi trasformazioni, la necessità di trovare nuovi equilibri tra interesse individuale e collettivo richiede una riflessione rigorosa e consapevole. Gli organizzatori di Futurlab, in sinergia con la Compagnia delle Opere Sicilia, hanno voluto offrire agli studenti un’occasione di crescita etica, attraverso il confronto con figure autorevoli e l'ascolto di testimonianze dirette.
Attraverso i loro interventi, tutti i relatori hanno rimarcato come la costruzione di una società realmente coesa e inclusiva passi attraverso l’educazione al senso di responsabilità, la consapevolezza dei diritti e dei doveri, e la valorizzazione del pluralismo.
Dal confronto alle proposte: idee per il futuro
Uno degli aspetti più apprezzati dell’evento è stato lo spazio dedicato alle proposte dei giovani. Gli studenti hanno evidenziato:
- L’esigenza di introdurre, nei programmi scolastici e universitari, moduli specifici sulla cittadinanza e il bene comune
- La necessità di rafforzare i momenti di scambio intergenerazionale, per trasmettere valori e saperi
- La proposta di avviare progetti di service learning e volontariato curriculare
- L’opportunità di incentivare la collaborazione con enti del terzo settore e associazioni locali
Questi suggerimenti potrebbero diventare la base per future iniziative della scuola di formazione Futurlab e della Compagnia delle Opere Sicilia.
Il ruolo della Compagnia delle Opere Sicilia
Partner fondamentale dell’evento è stata la Compagnia delle Opere Sicilia, realtà impegnata da anni nella promozione della sussidiarietà e dell’imprenditorialità sociale. Il sostegno fornito, sia dal punto di vista organizzativo che contenutistico, ha permesso di garantire la presenza di relatori di alto livello e di favorire un ambiente di scambio aperto e stimolante.
La collaborazione con Futurlab testimonia la volontà di investire risorse ed energie nella formazione delle nuove generazioni, puntando su una didattica trasformativa e capace di incidere concretamente sulle scelte di vita dei singoli partecipanti.
La prospettiva della scuola di formazione Futurlab
Sin dalla sua nascita, la scuola di formazione Futurlab si distingue per la proposta di percorsi formativi innovativi, fortemente radicati nel territorio e attenti alle tematiche di maggiore rilevanza civica. Il VI ciclo di lezioni si configura come il coronamento di un progetto di ampio respiro, che negli anni ha coinvolto centinaia di studenti, docenti e operatori del terzo settore.
Il format adottato combina la lezione frontale con laboratori partecipativi, dibattiti aperti e momenti di networking, offrendo ai partecipanti la possibilità di incrociare saperi accademici ed esperienze concrete. Una scommessa, questa, che sembra trovare sempre maggiore consenso tra i giovani desiderosi di essere veri protagonisti della società.
Impatto e riflessioni degli studenti
Al termine dell’evento, numerosi studenti hanno espresso soddisfazione e interesse verso le tematiche trattate. Le riflessioni raccolte testimoniano un desiderio diffuso di formazione permanente, coinvolgimento e partecipazione:
"Per noi universitari, confrontarci con esperti come Zamagni, Vittadini, Bobba e Valastro è stato estremamente stimolante. Abbiamo imparato che la cultura del bene comune non è solo una teoria, ma deve diventare una prassi quotidiana già a partire dalla scuola e dall’università." (Giulia, studentessa universitari Sicilia)
Molti ragazzi hanno dichiarato di sentirsi più motivati ad avvicinarsi concretamente a organizzazioni di volontariato, movimenti civici e iniziative di partecipazione politica, raccogliendo l’invito lanciato da Tiziana Drago a "sporcarsi le mani" per un paese più equo. Altri ancora hanno posto l’accento sulla necessità di superare l’individualismo esasperato che caratterizza le nuove generazioni, per promuovere una cittadinanza attiva e responsabile.
Conclusioni: Educare al bene comune, una sfida necessaria
L’evento organizzato dalla scuola di formazione Futurlab e dalla Compagnia delle Opere Sicilia si conferma come un appuntamento di grande valore per la costruzione di una nuova cultura del bene comune in Sicilia. La partecipazione di relatori autorevoli, il coinvolgimento attivo dei giovani e la ricchezza delle proposte elaborate rappresentano un esempio virtuoso di come la formazione possa davvero incidere sulle scelte individuali e collettive.
Educare al bene comune significa fornire agli studenti strumenti critici, spazi di confronto e occasioni di impegno concreto. Significa, soprattutto, costruire ponti tra saperi e territori, tra generazioni e istituzioni. Un compito impegnativo ma fondamentale, se si desidera accompagnare le nuove generazioni verso una partecipazione consapevole e responsabile alla vita pubblica.
In un periodo storico segnato da incertezze, fragilità e cambiamenti, il messaggio lanciato da Futurlab e Compagnia delle Opere Sicilia è chiaro: la cultura del bene comune non è solo materia di studio, ma orizzonte condiviso che chiama tutti, giovani e adulti, a una rinnovata assunzione di responsabilità.
Solo attraverso l’educazione al bene comune sarà possibile generare una società più giusta, solidale e inclusiva, capace di guardare con fiducia e coraggio alle sfide del futuro.