Un gruppo di studenti universitari ha organizzato una protesta davanti alla sede dell'Adisu a Bari, incatenandosi simbolicamente per denunciare i gravi ritardi nell'erogazione delle borse di studio. Questa manifestazione ha riacceso il dibattito sul diritto allo studio e sulle responsabilità delle istituzioni competenti.
La protesta degli studenti
Un gesto simbolico di denuncia
La mattina del 15 dicembre, numerosi studenti si sono radunati davanti alla sede dell'Adisu, l'Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario della Puglia, per esprimere il loro malcontento. Alcuni di loro si sono incatenati alle inferriate dell'edificio, un gesto simbolico per sottolineare la sensazione di essere "prigionieri" di un sistema che non garantisce i loro diritti fondamentali.
Le motivazioni della protesta
Gli studenti lamentano ritardi significativi nell'erogazione delle borse di studio relative all'anno accademico 2025/2026. Nonostante le domande siano state presentate nei tempi previsti, molti beneficiari non hanno ancora ricevuto i fondi necessari per sostenere le spese universitarie quotidiane, come affitti, materiali didattici e trasporti.
Le cause dei ritardi
Problemi amministrativi e finanziari
Secondo fonti interne, i ritardi sarebbero imputabili a problemi amministrativi e alla gestione dei fondi destinati alle borse di studio. L'Adisu ha ricevuto un numero elevato di domande per l'anno accademico in corso, con oltre 30.000 istanze pervenute entro il 19 agosto 2025. Questo incremento ha messo sotto pressione l'apparato amministrativo, rallentando le procedure di valutazione e assegnazione dei fondi.
Tagli e riduzioni dei fondi
Inoltre, gli studenti denunciano l'innalzamento arbitrario e ingiustificato delle trattenute, che di fatto riduce le borse di studio per tutte le fasce di reddito. Già nel luglio 2025, i sindacati universitari pugliesi avevano protestato contro il nuovo bando Adisu, sostenendo che danneggiasse gli studenti e chiedendo che le trattenute rimanessero ai livelli del bando 2024/2025.
Le richieste degli studenti
Maggiore trasparenza e tempi certi
Gli studenti chiedono maggiore trasparenza nelle procedure di assegnazione delle borse di studio e tempi certi per l'erogazione dei fondi. La mancanza di comunicazioni chiare e tempestive da parte dell'Adisu ha alimentato un clima di sfiducia e frustrazione tra gli universitari.
Revisione delle politiche di finanziamento
Inoltre, gli studenti sollecitano una revisione delle politiche di finanziamento delle borse di studio, affinché siano garantiti importi adeguati e accessibili a tutti gli aventi diritto, senza discriminazioni basate sul reddito o su altri criteri.
La risposta dell'Adisu
Impegni e promesse
In risposta alla protesta, l'Adisu ha dichiarato di essere consapevole dei ritardi e ha assicurato che sta lavorando per accelerare le procedure di erogazione delle borse di studio. Tuttavia, non sono stati forniti dettagli specifici sui tempi previsti per la risoluzione dei problemi segnalati.
Necessità di un dialogo costruttivo
L'Adisu ha inoltre invitato gli studenti a un dialogo costruttivo per affrontare le criticità emerse e trovare soluzioni condivise. Tuttavia, gli studenti sottolineano che, nonostante le promesse precedenti, le problematiche persistono e richiedono interventi concreti e tempestivi.
Conclusione
La protesta degli studenti universitari a Bari evidenzia problematiche strutturali nel sistema di erogazione delle borse di studio in Puglia. È fondamentale che le istituzioni competenti adottino misure efficaci per garantire il diritto allo studio e rispondere alle legittime richieste degli studenti, assicurando trasparenza, tempestività e adeguatezza dei fondi destinati al sostegno economico degli universitari.