La mostra "Corpi moderni", attualmente in corso a Venezia e visitabile fino al 27 luglio, costituisce un'importante opportunità per esplorare la complessa concezione del corpo umano durante il Rinascimento. Questa esposizione curata da Guido Beltramini, Francesca Borgo e Giulio Manieri Elia indaga il profondo legame tra arte, scienza e cultura materiale nella Venezia del Cinquecento, attraverso una selezione di opere d'arte che esprimono la prosperità e il fervore intellettuale dell'epoca.
In particolare, la prima sezione della mostra è dedicata all'anatomia, presentando una serie di libri a stampa e approfonditi studi anatomici che illustrano i progressi della scienza medica dell'epoca. Questa sezione è fondamentale per comprendere come la conoscenza e la rappresentazione del corpo umano si siano evolute, ponendo una particolare attenzione all'accuratezza anatomica nelle opere d'arte.
Tra le opere esposte, spicca l'"Uomo vitruviano" di Leonardo da Vinci, considerato uno dei capolavori universali che rappresenta l'ideale di proporzione del corpo umano. Accanto a quest'opera straordinaria, la mostra include anche pezzi notevoli appartenenti alla tradizione della pittura veneziana del primo Cinquecento, che mettono in evidenza la rappresentazione del nudo femminile e l'abilità degli artisti nel catturare la bellezza e la vitalità del corpo.
In questo contesto, si possono ammirare opere di maestri come Michelangelo e Piero della Francesca, le cui contribuzioni hanno dato forma alla percezione del corpo nell'arte. La mostra non solo celebra l'estetica rinascimentale, ma invita anche a riflettere sul significato culturale e sociale della corporeità in un periodo di significative innovazioni e cambiamenti nella società.