Giornata Mondiale della Gentilezza: una proposta di legge per riconoscere la gentilezza come valore fondante della convivenza civile
Indice dei contenuti
- La Giornata Mondiale della Gentilezza: origini e significato
- La gentilezza come valore costituzionale e sociale
- Verso una legge sulla gentilezza: la proposta italiana
- Gentilezza come indicatore BES: inclusione e benessere
- Natalia Re: la gentilezza come atto politico
- Le scuole italiane protagoniste della Giornata della Gentilezza
- Iniziative sul territorio: come l’Italia celebra la gentilezza
- Il movimento globale e la dimensione civica della gentilezza
- Il ruolo della gentilezza nella convivenza civile
- Criticità, obiettivi e prospettive future della proposta di legge
- Sintesi conclusiva: valorizzare la gentilezza per un’Italia migliore
La Giornata Mondiale della Gentilezza: origini e significato
La Giornata Mondiale della Gentilezza viene celebrata ogni anno il 13 novembre in tutto il mondo. L’iniziativa nasce nel 1997, quando a Tokyo viene aperta la conferenza del World Kindness Movement, che riunisce movimenti e associazioni allo scopo di promuovere la gentilezza su scala globale. L’evento portò alla firma della famosa Dichiarazione della Gentilezza, un atto simbolico e concreto che incoraggia le persone e le nazioni a coltivare la gentilezza come valore universale e trasversale.
Nel corso degli anni, la giornata ha assunto sempre più rilievo, anche in Italia, diventando un’occasione per riflettere su come la gentilezza possa migliorare la convivenza civile e la coesione sociale, favorendo atteggiamenti di rispetto, accoglienza e solidarietà.
La gentilezza come valore costituzionale e sociale
Nel contesto sociale attuale, spesso caratterizzato da tensioni, inciviltà e conflittualità, la gentilezza acquista un valore ancora più profondo. Non si tratta solo di buone maniere o di cortesia formale: la gentilezza, oggi più che mai, si configura come uno strumento essenziale per favorire il dialogo, l’empatia e la costruzione di una società inclusiva.
Secondo il World Kindness Movement Italia, la gentilezza è un vero e proprio segnale di civiltà e può fungere da ponte tra le differenze culturali, religiose e generazionali. Da qui nasce la spinta verso una tutela legislativa e una promozione istituzionale di questo valore.
Verso una legge sulla gentilezza: la proposta italiana
Proprio in questa direzione si muove la recente proposta di legge sulla gentilezza, presentata al Parlamento italiano il 13 novembre 2025. L’obiettivo del testo è ambizioso: riconoscere la gentilezza come "valore costitutivo della convivenza civile". La proposta mira, infatti, ad andare oltre la sfera personale per affermare la gentilezza come principio portante dell’ordinamento e della vita pubblica, al pari dei valori tradizionali della Costituzione come uguaglianza, solidarietà, rispetto e dignità.
Tra gli elementi innovativi del disegno di legge spicca anche l’intenzione di promuovere la gentilezza nella Pubblica Amministrazione, nelle scuole e nei servizi sociali, attraverso percorsi di formazione, campagne di sensibilizzazione e riconoscimenti pubblici per atti di gentilezza rilevanti.
Gentilezza come indicatore BES: inclusione e benessere
Un altro punto qualificante della proposta riguarda l’inserimento della gentilezza come XIII indicatore BES (Benessere Equo e Sostenibile). I Rapporti BES, elaborati annualmente dall’ISTAT, valutano il benessere reale degli italiani secondo criteri economici, sociali, ambientali e culturali. Oggi tra gli indicatori figurano, ad esempio, salute, istruzione, lavoro, ambiente, relazioni sociali e sicurezza.
L’ingresso della gentilezza tra questi parametri rappresenterebbe il riconoscimento ufficiale del suo impatto sul benessere collettivo, confermando quanto le dinamiche relazionali, l’empatia e l’attenzione all’altro siano fondamentali per una società sana, coesa e giusta. Sarebbe un passo avanti nel superare una visione meramente economica del benessere per abbracciare anche una dimensione più umana e inclusiva.
Natalia Re: la gentilezza come atto politico
Particolarmente incisivo è stato l’intervento di Natalia Re, attivista e promotrice della proposta di legge, che ha definito la gentilezza "un atto politico". La sua riflessione sottolinea il carattere trasformativo della gentilezza: non solo gesto personale ma forza collettiva capace di orientare le scelte pubbliche, favorire l’inclusione e migliorare la qualità della vita nei contesti urbani e comunitari.
La sua visione spinge a considerare la gentilezza come un elemento fondante delle politiche pubbliche, del dialogo interculturale e della stessa cittadinanza.
Le scuole italiane protagoniste della Giornata della Gentilezza
Le scuole in Italia sono tra i principali motori di promozione della gentilezza. In occasione della Giornata Mondiale, molti istituti, dalla primaria alle superiori, organizzano iniziative, incontri e laboratori per sensibilizzare bambini e ragazzi sull’importanza del rispetto reciproco e della solidarietà. Tra le attività più frequenti:
- laboratori sulla comunicazione non violenta
- percorsi di educazione civica incentrati sull’empatia e sulla cooperazione
- attività di volontariato e aiuto reciproco
- creazione di "patti di gentilezza" condivisi da studenti e insegnanti
- premi e riconoscimenti per gesti gentili o iniziative solidali
Queste esperienze contribuiscono a formare cittadini consapevoli e sensibili, capaci di costruire relazioni positive a scuola e nella società.
Iniziative sul territorio: come l’Italia celebra la gentilezza
Oltre alle scuole, molte realtà italiane – associazioni, enti locali, comuni, parrocchie – danno vita a eventi e campagne per la Giornata della Gentilezza. Tra le molteplici iniziative si segnalano:
- flash mob e performance artistiche nelle piazze
- incontri con psicologi, filosofi ed esperti di educazione civica
- raccolte fondi e progetti di aiuto alle fasce deboli
- cerimonie di premiazione per cittadini esemplari in atti di gentilezza
- campagne social con hashtag dedicati, come #gentilezza2025
Le istituzioni stesse sottolineano il valore della gentilezza negli atti pubblici, diffondendo messaggi e campagne sui principali media e attraverso siti istituzionali come quello del World Kindness Movement Italia.
Il movimento globale e la dimensione civica della gentilezza
Il World Kindness Movement è oggi una realtà attiva in oltre 30 nazioni. Coordinando eventi, campagne di sensibilizzazione e azioni concrete, il movimento promuove la gentilezza sia a livello individuale che istituzionale. In Italia questa rete si è articolata negli anni, coordinando comuni, enti e associazioni che condividono la missione di diffondere comportamenti inclusivi e di cura reciproca.
La dimensione civica della gentilezza si realizza proprio nella capacità di tessere nuove forme di solidarietà e di partecipazione, promuovendo un clima sociale sereno, inclusivo e collaborativo.
Il ruolo della gentilezza nella convivenza civile
La gentilezza può essere considerata oggi uno dei pilastri del vivere civile. Da semplice abitudine privata, essa diventa così una pratica pubblica che favorisce la coesione e l’inclusione. Secondo studi recenti, gesti di gentilezza hanno effetti positivi su diversi aspetti sociali:
- riducono i conflitti e l’aggressività
- aumentano il senso di appartenenza e di fiducia nella comunità
- migliorano i rapporti intergenerazionali e interculturali
- facilitano l’inclusione delle persone fragili o emarginate
- rafforzano la resilienza collettiva nei momenti di crisi
Non a caso, la gentilezza viene sempre più riconosciuta come valore trasversale nella formazione di una cittadinanza attiva e responsabile, capace di prendersi cura degli altri e dell’ambiente.
Criticità, obiettivi e prospettive future della proposta di legge
Non mancano tuttavia i nodi critici e le questioni aperte sulla reale applicabilità della nuova legge sulla gentilezza. Alcuni esperti si interrogano su come garantirne l’effettività, evitando che resti solo un principio astratto o un invito morale.
Sarà fondamentale prevedere:
- azioni di formazione permanenti sulla gentilezza per operatori pubblici, insegnanti ed educatori
- sistemi oggettivi di misurazione dell’impatto della gentilezza sulla qualità dei servizi e sul benessere nelle scuole, negli uffici, nei servizi sanitari, ecc.
- incentivi per enti e associazioni che promuovono comportamenti gentili e solidali
- progetti di ricerca e sperimentazione sulle buone pratiche della gentilezza nella pubblica amministrazione e nella società civile
L’ambizione della legge è, comunque, delineare uno scenario nuovo, in cui la gentilezza smetta di essere solo un valore individuale e diventi parte integrante delle politiche pubbliche e delle scelte collettive.
Sintesi conclusiva: valorizzare la gentilezza per un’Italia migliore
In una società che rischia di smarrirsi tra individualismo, intolleranza e tensioni sociali, la celebrazione della Giornata Mondiale della Gentilezza e la presentazione della proposta di legge rappresentano un segnale di speranza e una sfida importante per il futuro.
La gentilezza, elevata a principio fondante della convivenza civile, può diventare uno strumento di cambiamento reale sia nelle relazioni quotidiane che nelle istituzioni. Scuole, associazioni e cittadini sono chiamati a raccogliere questa sfida, promuovendo iniziative concrete e diffondendo buone pratiche.
Riconoscere ufficialmente la gentilezza come valore civile, inserirla negli indicatori BES e nelle azioni politiche può contribuire a costruire un’Italia più solidale, accogliente e lungimirante. In definitiva, coltivare la gentilezza significa investire nel benessere presente e futuro della comunità, rafforzando coesione, fiducia e senso di appartenenza. La sfida è ora aperta: spetta a ciascuno di noi, con piccoli gesti e grandi iniziative, fare della gentilezza una scelta quotidiana e condivisa.