Il mondo dell’educazione celebra un prestigioso traguardo con l'attribuzione del Premio Italiano di Pedagogia 2025 a Gianni Nuti, docente dell’Università della Valle d’Aosta. Questo riconoscimento arriva per il suo libro "Incantate le nostre vite. Storie e pensieri su educazione e società", pubblicato nel 2024, che esplora tematiche di grande rilevanza per la società contemporanea e il mondo dell’educazione.
La Società Italiana di Pedagogia, che promuove questo premio, ha scelto Nuti per la qualità e l’originalità della sua opera, che si distingue per la capacità di riflessione e analisi riguardo le sfide educative attuali. Il libro invita a una profonda riflessione sulle storie e le esperienze di vita che plasmano il nostro approccio all'educazione, posizionando così l’opera come un contributo fondamentale nel panorama pedagogico italiano.
La cerimonia di premiazione si svolgerà il 21 giugno a Parma, un evento che promette di essere celebrativo e significativo per il settore educativo, con la partecipazione di esperti e professionisti del campo. Durante quest’evento, Nuti avrà l'opportunità di condividere le proprie esperienze e visioni riguardo all'educazione, oltre a ricevere il meritato riconoscimento per il suo impegno e la sua dedizione.
La Rettrice dell’Università della Valle d’Aosta, Manuela Ceretta, ha espresso le sue più vive congratulazioni a Gianni Nuti per questo prestigioso premio, sottolineando l’importanza del suo lavoro e contribuendo a far brillare l’immagine dell’ateneo nel panorama nazionale. Questo riconoscimento non solo celebra l’individuo, ma anche l’istituzione che rappresenta, confermando l’autorevolezza e il valore della ricerca pedagogica condotta all'interno dell’Università della Valle d’Aosta.
La vittoria di Nuti è un chiaro segnale dell'impegno crescente verso l'innovazione e la qualità nella pedagogia in Italia, incoraggiando altresì altri educatori e ricercatori a proseguire nella loro opera di studio e applicazione di metodologie educative avanzate. Con questo riconoscimento, il professor Nuti non solo ottiene un meritato successo personale, ma contribuisce anche a una più ampia valorizzazione della cultura pedagogica nel nostro Paese.