ROMA 10/04/2025 – Il Ministero dell’Istruzione e del Merito investe oltre 267 milioni di euro per l’anno scolastico 2024/2025 con l’obiettivo di valorizzare i docenti impegnati nei ruoli di tutor e orientatori, figure chiave per contrastare la dispersione scolastica e accompagnare gli studenti verso scelte formative e professionali più consapevoli.
Con il Decreto Ministeriale n. 231 del 15 novembre 2024, firmato dal Ministro Giuseppe Valditara, sono stati definiti i criteri di ripartizione e le modalità di utilizzo delle risorse previste dalla Legge di Bilancio 2024 (art. 1, comma 330, della Legge n. 213/2023). Il provvedimento prevede 84 milioni di euro a carico del bilancio dello Stato e 183 milioni provenienti dal Programma Operativo Complementare “Per la Scuola” 2014-2020, destinati al finanziamento dei moduli didattici di orientamento.
I fondi statali saranno ripartiti tra tutte le scuole superiori italiane in proporzione al numero di studenti iscritti nelle classi terze, quarte e quinte, mentre le risorse europee saranno assegnate su richiesta delle scuole che aderiranno a un apposito avviso pubblico.
Compensi differenziati per i tutor e gli orientatori
I docenti che svolgeranno il ruolo di tutor riceveranno un compenso fisso compreso tra 1.589 e 2.725 euro, più una quota aggiuntiva legata alle ore effettivamente svolte, finanziata con fondi POC. Gli orientatori, invece, percepiranno 1.500 euro lordi a titolo di compenso fisso. I criteri esatti per l’attribuzione dei ruoli saranno stabiliti da ciascun Collegio dei docenti, con preferenza per chi ha già svolto tali incarichi nell’anno scolastico precedente o ha ricoperto funzioni analoghe.
Una riforma per ridurre i NEET e colmare il disallineamento scuola-lavoro
L’obiettivo dichiarato è duplice: da un lato, fornire agli studenti strumenti concreti per orientarsi meglio nel proprio percorso formativo e professionale, dall’altro, contrastare il fenomeno dei NEET (giovani che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione) e rispondere al disallineamento tra scuola e mondo del lavoro. Particolare attenzione sarà rivolta alle scuole dell’Agenda Sud, per cui è prevista una priorità nell’assegnazione dei fondi.
Valditara: “Un passo decisivo verso la scuola del futuro”
«Con questo decreto – ha commentato il ministro Giuseppe Valditara – compiamo un passo concreto verso una scuola più orientata al merito, capace di accompagnare ogni studente nelle sue scelte e di valorizzare il ruolo dei docenti che si impegnano per il successo formativo dei ragazzi. Il tutor e l’orientatore non sono solo figure di supporto, ma veri motori di cambiamento del nostro sistema scolastico.»
Il decreto rappresenta una tappa fondamentale nell’attuazione della Riforma del sistema di orientamento scolastico prevista dal PNRR – Missione 4, Componente 1 – e consolida il ruolo centrale della scuola nella crescita educativa, culturale e professionale degli studenti italiani
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