Graduatorie sostegno ITP: disparità nei punteggi
Indice
1. Introduzione: Il contesto della specializzazione sostegno ITP 2. La disparità nei punteggi: cause e conseguenze 3. Analisi dell’Ordinanza Ministeriale n. 88 sostegno 4. Docenti ITP e docenti teorici: una differenza ingiustificata 5. Il ruolo del Movimento ITP sostegno 6. L’abilitazione disciplinare ITP: esclusione ingiustificata 7. Graduatorie insegnanti sostegno: una fotografia aggiornata al 2025 8. Le richieste di intervento normativo 9. Implicazioni per la scuola e gli alunni 10. Riflessioni sulle prospettive di riforma a breve e lungo termine 11. Sintesi e conclusioni
Introduzione: Il contesto della specializzazione sostegno ITP
Il sistema di attribuzione dei punteggi nelle graduatorie per l’insegnamento sul sostegno è da sempre al centro di dibattiti, soprattutto per le sue implicazioni dirette su equità, merito e qualità dell’insegnamento. Nelle ultime settimane, il Movimento ITP Specializzati sul Sostegno Didattico ha sollevato una questione urgente: quella della disparità di trattamento tra i docenti ITP (Insegnanti Tecnico-Pratici) e i cosiddetti docenti teorici, in relazione alla valutazione della specializzazione sul sostegno. In particolare, la segnalazione riguarda la perdita di ben 24 punti nell’assegnazione dei punteggi in graduatoria per i docenti ITP, creata dall’Ordinanza Ministeriale n. 88.
Questa discrepanza è motivo di forte preoccupazione e protesta tra la categoria dei docenti tecnico-pratici, che si considerano penalizzati nonostante abbiano seguito lo stesso percorso di formazione. In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio i motivi di questa disparità, le possibili soluzioni normative e le ricadute pratiche per il mondo della scuola.
La disparità nei punteggi: cause e conseguenze
La questione centrale riguarda la recente applicazione dell’Ordinanza Ministeriale n. 88, che ha modificato i criteri di assegnazione dei punteggi nella classe di concorso ADSS (sostegno scuola secondaria di secondo grado). In particolare, mentre i docenti teorici continuano a beneficiare di un punteggio pieno per il titolo di specializzazione sul sostegno, i docenti ITP si sono visti sottrarre ben 24 punti rispetto ai colleghi teorici.
Questa differenza non appare supportata da motivazioni tecnico-pedagogiche. Infatti, sia i docenti ITP sia i docenti teorici devono superare il medesimo percorso di specializzazione sul sostegno, con un’identica struttura di tirocinio, esame finale e attività didattiche. Tuttavia, ai fini della valutazione in graduatoria, solo la categoria degli ITP viene penalizzata. Il risultato è un trattamento discriminatorio che riduce in modo sostanziale le opportunità lavorative dei tecnici specializzati, limitandone l’accesso alle posizioni di rilievo nelle graduatorie insegnanti sostegno.
Le conseguenze pratiche sono molteplici:
* Un minor numero di incarichi per i docenti ITP * Una più difficile progressione di carriera * Un impatto negativo sulla motivazione e sul clima scolastico
Analisi dell’Ordinanza Ministeriale n. 88 sostegno
L’Ordinanza Ministeriale n. 88, pubblicata nel 2025, ha introdotto una serie di novità per la valutazione dei titoli nel sistema scolastico italiano. Una delle novità più discusse riguarda proprio la classe di concorso ADSS, nella quale si collocano sia i docenti con formazione teorica sia i docenti ITP. Secondo quanto previsto dall’art. XX dell’ordinanza, per l’attribuzione del punteggio relativo alla specializzazione sostegno, si distingue tra docenti abilitati e non abilitati nella propria classe di concorso.
La principale criticità individuata dal Movimento ITP consiste nell’esclusione dei docenti ITP dall’attribuzione dei punti aggiuntivi riservati a coloro che possiedono anche l’abilitazione disciplinare. In concreto, ciò si traduce in una differenza di 24 punti in meno per i tecnici pratici, pur avendo affrontato identico iter formativo e professionale per acquisire la specializzazione sul sostegno.
Le motivazioni addotte dal Ministero fanno riferimento a una presunta differenza tra la valenza abilitante del titolo di partenza dei docenti ITP e quello dei docenti teorici. Tuttavia, numerosi esperti del settore sottolineano come tali distinzioni non riflettano l’attuale realtà delle competenze e dei percorsi formativi.
Docenti ITP e docenti teorici: una differenza ingiustificata
Da una prospettiva oggettiva, il percorso di specializzazione sostegno ITP non presenta differenze sostanziali rispetto a quello previsto per i docenti teorici. Entrambe le categorie sono tenute a seguire corsi universitari, tirocini diretti e indiretti e un esame finale che certifica le medesime competenze. La disparità punteggio docenti ITP, come denunciato dal Movimento ITP sostegno, appare dunque un retaggio normativo non più attuale.
Nel concreto, questa discriminazione compromette i principi di equità e meritocrazia che dovrebbero informare il sistema delle graduatorie insegnanti sostegno. I docenti che optano per il percorso tecnico-pratico, spesso motivati da una solida esperienza laboratoriale e da una vicinanza pedagogica agli studenti con bisogni educativi speciali, si trovano oggi svantaggiati rispetto ai colleghi teorici.
Il confronto tra docenti teorici vs ITP risulta quindi profondamente viziato da regole che, secondo molti addetti ai lavori, necessitano di una tempestiva riforma.
Il ruolo del Movimento ITP sostegno
Il Movimento ITP Specializzati sul Sostegno Didattico rappresenta oggi la voce più forte nelle rivendicazioni di una giusta valutazione del lavoro dei tecnici. Attraverso lettere aperte, petizioni e incontri con le istituzioni, i rappresentanti del Movimento hanno avanzato richieste puntuali di modifica della normativa insegnamento sostegno 2025.
Tra le principali richieste del Movimento ITP sostegno figurano:
* Parità di trattamento nella valutazione del titolo di specializzazione sostegno * Attribuzione degli stessi punti dei colleghi teorici a parità di percorso * Adeguamento della normativa in coerenza con le direttive europee sulle pari opportunità lavorative
La mobilitazione, che coinvolge migliaia di insegnanti in tutta Italia, ha riportato l’attenzione della politica e degli organi di stampa sulle disuguaglianze ancora presenti nel mondo della scuola, auspicando una riforma punteggi graduatoria scuola equa e razionale.
L’abilitazione disciplinare ITP: esclusione ingiustificata
Un punto particolarmente critico è quello legato all’abilitazione disciplinare ITP. Secondo l’attuale regolamento, solo chi possiede un’abilitazione disciplinare teorica nella propria classe di concorso può accedere ai punteggi aggiuntivi legati alla specializzazione sostegno. Di conseguenza, i docenti tecnico-pratici, pur essendo a tutti gli effetti abilitati all’insegnamento del proprio indirizzo, vengono esclusi da questo riconoscimento.
Molti esperti sottolineano come questa esclusione sia frutto di una interpretazione rigida e anacronistica della normativa, che non tiene conto dell’evoluzione dei ruoli e delle competenze in ambito scolastico. In effetti, la figura del docente ITP è oggi centrale nell’offerta formativa della scuola italiana, soprattutto per la componente laboratoriale e per la didattica inclusiva.
La mancata attribuzione di punti sostegno docenti ITP non solo penalizza questi professionisti, ma rischia anche di impoverire l’offerta educativa per gli alunni con disabilità, spesso beneficiari di un approccio didattico pragmatico e flessibile.
Graduatorie insegnanti sostegno: una fotografia aggiornata al 2025
L’aggiornamento delle graduatorie nel 2025 ha evidenziato in modo chiaro le distorsioni prodotte dalla normativa attuale. Secondo i dati raccolti dalle principali organizzazioni sindacali e confermati dal MIUR, la presenza di docenti ITP nelle posizioni di vertice delle graduatorie insegnanti sostegno è drasticamente diminuita rispetto agli anni precedenti.
La dinamica è dettata proprio dai 24 punti in meno che i tecnici si vedono attribuire per un titolo che, per formazione e funzione didattica, è del tutto analogo a quello dei colleghi teorici. In molte province, ciò si è tradotto in una difficoltà crescente per le scuole nel reperire docenti di sostegno con una formazione laboratoriale avanzata, rischiando così di sacrificare la qualità dell’inclusione scolastica.
Di seguito alcuni effetti diretti:
* Riduzione dell’offerta di personale con specializzazione tecnico-pratica * Sovraccarico delle cattedre di sostegno riservate ai docenti teorici * Insoddisfazione e senso di ingiustizia tra i docenti ITP
Le richieste di intervento normativo
In risposta a questa situazione, il Movimento ITP sostiene con forza la necessità di un intervento legislativo urgente. La richiesta è quella di correggere il regolamento attuale, eliminando ogni discriminazione nell’attribuzione dei punteggi e garantendo pari dignità professionale a tutti gli insegnanti qualificati per il sostegno.
Alcune delle proposte concrete inviate al Ministero includono:
* Modifica immediata dell’Ordinanza Ministeriale 88 sostegno, prevedendo la parificazione dei punteggi per i tecnici specializzati * Riconoscimento dell’abilitazione disciplinare ITP come titolo valido ai fini dei punteggi aggiuntivi * Istituzione di tavoli tecnici permanenti per la revisione dei criteri di valutazione delle graduatorie
L’adozione di queste misure rappresenterebbe un passo decisivo verso una scuola più inclusiva, giusta e orientata al merito.
Implicazioni per la scuola e gli alunni
La questione dei punteggi non riguarda solo la carriera degli insegnanti, ma ha ricadute dirette sulla qualità dell’insegnamento e sull’inclusione degli alunni disabili. Molti dirigenti scolastici sottolineano come i docenti ITP, grazie alla loro esperienza pratica e alla capacità di lavorare sulle competenze trasversali, offrano un sostegno particolarmente efficace e calato nella realtà degli studenti con BES e disabilità.
Penalizzare questi insegnanti significa dunque limitare le chances formative per chi ha più bisogno di un supporto personalizzato. In un sistema scolastico orientato all’inclusione, la valorizzazione delle diverse professionalità dovrebbe essere la regola, non l’eccezione.
Inoltre, un sistema di graduatorie davvero meritocratico e inclusivo rappresenterebbe uno stimolo positivo anche per i giovani che intendono formarsi come docenti, aumentando la qualità complessiva degli insegnanti di sostegno.
Riflessioni sulle prospettive di riforma a breve e lungo termine
La riflessione su una necessaria riforma punteggi graduatoria scuola appare oggi inderogabile. Se da un lato il Ministero ha già aperto un tavolo di confronto con le rappresentanze sindacali e con il Movimento ITP, dall’altro resta fondamentale garantire un cambiamento strutturale che superi logiche discriminanti e valorizzi il reale percorso di formazione dei docenti.
Sul lungo periodo, la sfida consiste nel costruire un sistema di valutazione trasparente, aggiornato e realmente rispettoso del pluralismo delle competenze, dando a ciascun insegnante il giusto riconoscimento. A breve termine, invece, è urgente intervenire già con il prossimo aggiornamento delle graduatorie, onde evitare il ripetersi di ingiustizie e squilibri che ledono il principio stesso del diritto allo studio.
Tra le opzioni allo studio:
* Revisione annuale dei criteri di valutazione titoli * Introduzione di meccanismi di verifica dell’effettiva equipollenza dei percorsi di specializzazione * Promozione di campagne informative tra docenti e dirigenti scolastici
Sintesi e conclusioni
La problematica della disparità punteggio docenti ITP nelle graduatorie di sostegno, aggravata dall’entrata in vigore dell’Ordinanza Ministeriale n. 88, rappresenta oggi una delle principali criticità del sistema scolastico italiano. La riduzione di 24 punti per i tecnici specializzati, rispetto ai colleghi teorici, compromette equità, efficacia e qualità dell’inclusione scolastica.
Le richieste del Movimento ITP sostegno sono chiare e puntuali: eliminare ogni differenza di trattamento, riconoscere i titoli in modo coerente e intervenire sulla normativa insegnamento sostegno 2025. Solo attraverso una riforma autentica e partecipata sarà possibile valorizzare tutte le competenze presenti nella scuola italiana, restituendo ai docenti ITP il ruolo fondamentale che spetta loro nell’educazione degli studenti con bisogni speciali.
L’auspicio, condiviso da tutto il mondo della scuola, è che il legislatore sappia ascoltare e rispondere rapidamente, riportando giustizia e pari opportunità all’interno del sistema educativo nazionale.