GLO e PEI nella scuola: guida completa sulle firme e le procedure operative
Indice
* Introduzione * Cos’è il GLO: significato e composizione * La funzione del GLO nella scuola per l’inclusione * Cos’è il PEI: definizione e finalità * Come si redige il PEI: la procedura operativa * Chi firma il PEI secondo la normativa vigente * La stesura del verbale e la certificazione dei partecipanti GLO * Aspetti normativi: quadro di riferimento su GLO e PEI * Documenti coinvolti nella redazione e nelle firme del PEI * Criticità e domande frequenti sulle firme di PEI e GLO * Casi particolari: assenze, dissenso e firme digitali * Il GLO come strumento per la cultura dell’inclusione * Conclusioni e sintesi
Introduzione
La scuola italiana, per rispondere alle esigenze di inclusione degli alunni con disabilità, si avvale di strumenti e gruppi di lavoro regolati da specifiche normative. Il GLO, ovvero il Gruppo di Lavoro Operativo, rappresenta un pilastro fondamentale per la realizzazione di percorsi personalizzati e documenti come il PEI (Piano Educativo Individualizzato). In questo articolo analizziamo in maniera dettagliata e aggiornata come funzionano le firme del PEI, quale significato assumono le firme degli attori coinvolti e il ruolo del verbale della riunione GLO, fornendo una guida esaustiva e operativa a docenti, dirigenti, famiglie e professionisti impegnati nell’ambito scolastico.
Cos’è il GLO: significato e composizione
Il termine GLO scuola significato rimanda al Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione, istituito dal Decreto Legislativo 66/2017 e successivi aggiornamenti. Il GLO è uno strumento previsto dalla normativa italiana per assicurare un’adeguata progettazione e gestione educativa e didattica degli alunni con disabilità. Non si tratta di un semplice organo consultivo, ma di un vero e proprio gruppo di lavoro che si riunisce periodicamente con specifiche responsabilità collegiali.
Composizione del GLO
Il gruppo lavoro inclusione scuola (GLO) è composto di diritto da:
* Tutti i docenti della classe o della sezione frequentata dall’alunno con disabilità; * Il dirigente scolastico o un suo delegato; * I genitori dell’alunno; * Le figure professionali specifiche interne o esterne alla scuola che interagiscono con l’alunno (ad esempio, terapisti dell’ASL, educatori assegnati dal Comune ecc.).
È fondamentale sottolineare che i partecipanti GLO obbligatori sono previsti dalla normativa: la presenza dei docenti curricolari e di sostegno, delle famiglie e dei professionisti sanitari o sociali coinvolti è essenziale affinché il GLO sia valido.
La funzione del GLO nella scuola per l’inclusione
Il GLO si riunisce almeno in due momenti fondamentali dell’anno scolastico: in autunno, per la redazione e approvazione del PEI, e in primavera per la verifica intermedia e la valutazione finale dei progressi dell’alunno. Le attività principali del GLO sono:
* Valutazione dei bisogni educativi dell’alunno con disabilità * Definizione degli obiettivi specifici * Redazione del PEI * Monitoraggio e verifica del percorso educativoe di apprendimento
In fase di redazione del PEI, il GLO svolge un’opera di concertazione tra tutte le professionalità coinvolte, assicurando che ciascuno porti il proprio contributo al progetto di inclusione.
Cos’è il PEI: definizione e finalità
Il PEI (Piano Educativo Individualizzato) è il documento cardine dell’inclusione scolastica italiana. Redatto dal GLO, descrive il profilo di funzionamento dell’alunno, le storie di apprendimento, le barriere e i facilitatori, gli obiettivi personalizzati e le strategie didattiche.
Finalità del PEI
Le principali finalità del PEI sono:
* Personalizzare il percorso scolastico, valorizzando le potenzialità dell’alunno * Garantire una progettazione collegiale e condivisa * Documentare e rendicontare le scelte e le azioni intraprese ai fini dell’inclusione
La redazione PEI inclusione è dunque un processo articolato che deve considerare aspetti didattici, sociali, relazionali, emotivi e sanitari per offrire risposte integrali ai bisogni dell’alunno con disabilità.
Come si redige il PEI: la procedura operativa
La procedura operativa per la redazione del PEI segue fasi scandite da precise responsabilità:
1. Convocazione del GLO da parte del dirigente o docente referente dell’inclusione; 2. Pre-analisi dei bisogni educativi, della documentazione sanitaria, dei precedenti PEI; 3. Discussione collegiale, raccolta delle proposte e identificazione degli obiettivi da parte di tutti i partecipanti; 4. Redazione materiale del PEI attraverso appositi modelli ministeriali; 5. Approvazione collegiale e sottoscrizione del documento.
Il PEI deve essere un documento realmente personalizzato: aiuta a tradurre le linee dell’inclusione da principi generali a scelte pratiche e collegate alla realtà dell’alunno.
Chi firma il PEI secondo la normativa vigente
La domanda chiave: "**PEI scuola chi firma**?"
La normativa stabilisce che il PEI deve essere firmato da tutti i partecipanti alla riunione di approvazione. In particolare:
* Docenti della classe o sezione (sia curricolari, sia di sostegno); * Genitori dell’alunno (o chi ne esercita la responsabilità genitoriale); * Figure sanitarie e sociali (ove presenti); * Il dirigente scolastico, come presidente del GLO.
In assenza di uno o più componenti (ad es. genitori assenti), la loro assenza deve essere verbalizzata. La normativa GLO PEI chiarisce che è sufficiente la firma dei presenti all’approvazione: non è richiesto che tutti i membri potenziali del GLO firmino, ma solo chi di fatto partecipa. In caso di dissenso, il componente può firmare "per presa visione", specificando per iscritto la propria posizione (la cosiddetta firma "con riserva").
Le firme PEI normativa non sono quindi un semplice atto formale, ma certificano la partecipazione attiva e il consenso dei presenti.
La stesura del verbale e la certificazione dei partecipanti GLO
Un elemento strategico nella procedura è la redazione del verbale della riunione GLO. Il verbale non solo dà conto delle decisioni assunte e dei motivi delle scelte, ma certifica la composizione del GLO, costituendo un documento ufficiale.
Cosa deve contenere il verbale
Il verbale della riunione deve riportare:
* Data, ora e luogo della seduta; * Elenco nominativo dei partecipanti e delle assenze giustificate/non giustificate; * Ordine del giorno e sintesi della discussione; * Decisioni adottate, eventuali votazioni e motivazioni; * Firma del segretario verbalizzante e dei convenuti.
Il verbale GLO composizione è essenziale per eventuali verifiche successive e per tutelare le responsabilità dei partecipanti.
Aspetti normativi: quadro di riferimento su GLO e PEI
La materia è regolata principalmente da:
* Decreto Legislativo 66/2017, modificato dal Decreto Legislativo 96/2019 * Nota MIUR n.2315 del 2022 * Linee guida ministeriali sull’inclusione
Questi dispositivi definiscono ruoli, funzioni, procedure e modelli per la redazione PEI inclusione e per la certificazione delle firme verbale GLO.
Documenti coinvolti nella redazione e nelle firme del PEI
Oltre al PEI vero e proprio, i principali documenti PEI scuola sono:
* Verbale della riunione GLO (con elenco partecipanti e firme) * Relazione finale o di verifica intermedia * Modelli ministeriali di PEI aggiornati * Certificazioni sanitarie (diagnosi funzionale, profilo di funzionamento)
Questi documenti devono essere conservati agli atti dell’istituto e resi disponibili in caso di ispezioni, contenziosi o richieste di accesso.
Criticità e domande frequenti sulle firme di PEI e GLO
Gli operatori scolastici si pongono spesso alcune domande su queste procedure:
* Cosa fare in caso di dissenso di un partecipante? * Se un genitore non firma il PEI, è valido? * Il PEI può essere modificato dopo la firma? * Come gestire la privacy nella trasmissione dei documenti?
Risposte operative
* Dissenso: viene verbalizzato e riportato accanto alla firma, con eventuali note. * Mancata firma di un genitore: il PEI è valido se firmato dai presenti, purché la mancata firma sia motivata e documentata nel verbale. * Modifiche al PEI: possono avvenire solo a seguito di una nuova riunione ufficiale del GLO e devono essere approvate e firmate nuovamente. * Privacy: tutti i documenti devono seguire le misure di riservatezza previste dalla normativa vigente (GDPR e indicazioni ministeriali).
Casi particolari: assenze, dissenso e firme digitali
In anni recenti, con la diffusione della didattica a distanza e delle pratiche digitali, sono emerse nuove questioni sul tema delle firme.
* Assenze dei componenti: va sempre specificata in verbale la motivazione dell’assenza e, possibilmente, recuperare la loro opinione tramite dichiarazione scritta. * Firme digitali: i software ministeriali permettono la sottoscrizione digitale dei PEI nei casi di riunioni a distanza o ibridi; in caso di impossibilità tecnica, è utile allegare alla copia del verbale la dichiarazione di approvazione dei membri non presenti fisicamente.
Il GLO come strumento per la cultura dell’inclusione
Oltre alle questioni tecniche e documentali, il GLO rappresenta un presidio di qualità per l’inclusione scolastica. Offrendo uno spazio di confronto tra scuola, famiglia e servizi, il GLO favorisce:
* Il riconoscimento dei bisogni individualizzati * La trasparenza e la condivisione delle scelte educative * L’empowerment dei docenti e delle famiglie
Operare con rigore sulle firme e sui documenti significa garantire trasparenza, inclusività e legalità nei processi scolastici.
Conclusioni e sintesi
La corretta procedura delle firme per il PEI e la redazione dei verbali GLO rappresentano non solo un dovere formale ma un atto di tutela per l’alunno, le famiglie e la scuola stessa. Attenersi alla normativa, alla precisione nei documenti e alla chiarezza nelle firme tutela i diritti all’inclusione e prevenire possibili controversie.
Augurarsi che tutte le scuole, i docenti e i professionisti siano costantemente aggiornati su questi temi permette di garantire la reale attuazione dei principi di equità, trasparenza e collegialità su cui si fonda la scuola dell’inclusione.
Per ulteriori approfondimenti si raccomanda la consultazione delle linee guida e della normativa vigente, oltre al confronto con i referenti per l’inclusione del proprio istituto.