Cellulari vietati nelle scuole superiori: la nuova circolare del ministro Valditara
La recente circolare emanata dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara segna una svolta nell’organizzazione della vita scolastica degli studenti delle scuole superiori italiane. Il documento dispone infatti il divieto assoluto dell’uso dei cellulari, estendendo una misura già adottata in precedenza nelle scuole medie ed elementari. La scelta di inasprire la regolamentazione deriva da una crescente attenzione da parte delle istituzioni sugli effetti negativi dell’uso eccessivo degli smartphone tra gli adolescenti, con il dichiarato obiettivo di ripristinare l’attenzione, il rispetto e un ambiente più favorevole all’apprendimento.
Prima di entrare nel dettaglio della nuova normativa e delle sue implicazioni, presentiamo una panoramica degli argomenti trattati in questo approfondimento:
Indice dei contenuti
1. La circolare del ministro Valditara: contenuti e obiettivi 2. Divieto cellulare scuola superiore: cosa cambia davvero 3. Le sanzioni per chi viola il regolamento 4. Riferimento alle esperienze precedenti: scuole medie ed elementari 5. Effetti degli smartphone sugli adolescenti: le evidenze scientifiche 6. Il dibattito tra esperti, docenti e famiglie 7. Implicazioni pratiche e gestione nelle scuole 8. Analisi normativa e comparazione internazionale 9. Sintesi e prospettive future per la scuola italiana
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La circolare del ministro Valditara: contenuti e obiettivi
La circolare del ministro Valditara – resa pubblica il 16 giugno 2025 – vieta tassativamente l’uso dei cellulari nelle scuole superiori italiane, non solo durante le lezioni ma anche per fini didattici, salvo rare eccezioni da autorizzare preventivamente. Secondo il testo ufficiale, la disposizione si propone di “tutelare il diritto allo studio e promuovere il rispetto reciproco negli ambienti scolastici”.
Gli obiettivi principali sono:
* Combattere la distrazione e l’abbassamento dell’attenzione durante le attività scolastiche. * Prevenire situazioni di cyberbullismo e abuso degli strumenti digitali all’interno degli istituti. * Favorire la socializzazione reale tra studenti, spesso compromessa dalla presenza costante degli smartphone. * Ripristinare un clima di rispetto per la figura del docente e per l’istituzione scolastica nel suo complesso.
Con la nuova circolare, il divieto cellulari scuole superiori viene rafforzato ed esteso in modo sistematico a tutto il territorio nazionale, rappresentando un tassello aggiuntivo nelle strategie di promozione di buone pratiche didattiche.
Divieto cellulare scuola superiore: cosa cambia davvero
Il provvedimento cambia diversi aspetti della quotidianità scolastica. Innanzitutto, viene abolita la possibilità – precedentemente concessa in molti istituti – di utilizzare lo smartphone durante attività di gruppo, laboratori o per consultare materiale didattico online, a meno di autorizzazioni specifiche.
Le principali novità introdotte dalla normativa cellulare scuola superiore sono:
* Divieto assoluto di portare i cellulari in classe, anche spenti, salvo deposito in contenitori appositi. * Non è previsto l’uso dei dispositivi neppure durante le pause o nei corridoi degli edifici scolastici. * Sono fatte salve situazioni di emergenza o patologie certificate in cui la disponibilità del cellulare sia necessaria (es. necessità di contattare la famiglia per motivi medici). * Per le eventuali attività didattiche digitali, saranno istituiti device specifici forniti dalle scuole, monitorati dagli insegnanti.
Il regolamento uso cellulari scuola sarà obbligatoriamente recepito nei regolamenti interni di tutti gli istituti superiori italiani, con tempistiche e modalità di attuazione stabilite dagli organi collegiali e dal dirigente scolastico.
Le sanzioni per chi viola il regolamento
Sul versante disciplinare, la circolare prevede un inasprimento delle sanzioni nei confronti degli studenti che contravvengano al divieto. Le sanzioni cellulare scuola sono graduate progressivamente:
1. Richiamo verbale alla prima infrazione, con segnalazione scritta alla famiglia. 2. Ritiro temporaneo del dispositivo con riconsegna solo ai genitori in caso di recidiva. 3. Sospensione dalle attività didattiche per infrazioni ripetute o comportamenti particolarmente gravi (es. uso dello smartphone per riprese illecite, cyberbullismo, diffusione di materiale non autorizzato). 4. Previsione di un possibile intervento delle autorità per reati riconducibili all’uso scorretto del telefono (quando si integrano reati come la violazione della privacy, diffamazione online, ecc.).
Anche ai docenti è richiesto di vigilare sull’applicazione della norma e di segnalare tempestivamente ogni infrazione secondo le procedure stabilite dal provvedimento Ministero Istruzione.
Riferimento alle esperienze precedenti: scuole medie ed elementari
Non si tratta di un provvedimento isolato: già nel 2024 il Ministero aveva emanato una circolare analoga rivolta alle scuole medie e alle scuole elementari, con lo scopo di contrastare la dipendenza da smartphone fin dai primi anni dell’obbligo scolastico. Le analisi di queste prime esperienze hanno evidenziato risultati incoraggianti:
* Maggiore attenzione degli alunni durante le lezioni. * Diminuzione dei casi di cyberbullismo e uso scorretto dei social tra i più piccoli. * Clima scolastico più sereno e incremento delle interazioni tra pari.
La scelta di estendere la misura alle scuole superiori nasce dunque dalla volontà di assicurare continuità e coerenza nell’applicazione delle norme a tutela della comunità scolastica.
Effetti degli smartphone sugli adolescenti: le evidenze scientifiche
Un pilastro che motiva le nuove direttive arriva dagli studi internazionali sugli effetti smartphone adolescenti. Recenti pubblicazioni scientifiche hanno rilevato come la sovraesposizione agli schermi digitali, specie durante l’orario scolastico, abbia impatti negativi documentati su:
* Capacità di attenzione e memorizzazione: l’uso di smartphone distrae e riduce la capacità di focus, con effetti negativi sul rendimento scolastico. * Qualità del sonno: la dipendenza da dispositivi elettronici si traduce spesso in minore qualità e durata del riposo notturno. * Benessere psicologico: esiste una correlazione tra abuso di social network e insorgenza di ansia, depressione e disturbi del comportamento alimentare negli adolescenti. * Relazioni sociali reali: l’uso ossessivo dei dispositivi riduce le competenze sociali faccia a faccia e può favorire l’isolamento.
Numerosi enti sanitari e associazioni di pediatri hanno quindi raccomandato una drastica riduzione dell’utilizzo degli schermi tra i giovani, specialmente nei contesti educativi. I provvedimenti Ministero Istruzione si pongono così in linea col dettato degli esperti.
Il dibattito tra esperti, docenti e famiglie
La nuova circolare ministro Valditara ha riacceso il confronto tra sostenitori e critici della misura all’interno della società educativa. Alcune posizioni emerse:
* Favorevoli: insegnanti ed educatori, soprattutto della scuola secondaria di primo grado, ritengono che il divieto sia necessario per invertire una deriva comportamentale dannosa e restituire autorevolezza alla scuola. * Critici: alcune associazioni di genitori e studenti sottolineano il rischio di “demonizzazione” degli strumenti digitali, sostenendo la necessità di una didattica moderna che sappia educare all’uso consapevole delle tecnologie. * Esperti di pedagogia: i pedagogisti invitano a bilanciare il divieto con la valorizzazione delle competenze digitali di base e con l’inserimento di moduli curricolari sulla cittadinanza digitale consapevole.
Il dialogo resta dunque aperto, ma il clima generale sembra orientato verso la necessità di intervenire su fenomeni ormai fuori controllo come la dipendenza da smartphone negli ambienti scolastici.
Implicazioni pratiche e gestione nelle scuole
La gestione pratica del divieto cellulari scuole superiori comporta alcune problematiche operative. Gli istituti, infatti, dovranno dotarsi di strumenti organizzativi come:
* Armadi o contenitori dedicati per la raccolta e la custodia degli smartphone all’ingresso. * Formazione del personale scolastico su riconoscimento e gestione delle infrazioni. * Comunicazione efficace con le famiglie per spiegare le ragioni della misura e collaborare nelle eventuali sanzioni. * Progetti alternativi di educazione civica e digitale, in modo da compensare il ridotto uso delle tecnologie personali.
Oltre alla logistica, saranno attivati sistemi di monitoraggio per valutare l’efficacia della norma e recepire eventuali criticità segnalate da docenti, studenti e genitori.
Analisi normativa e comparazione internazionale
Non va dimenticato che la normativa cellulare scuola superiore italiana si inserisce in un contesto internazionale in cui altri Paesi europei hanno da tempo adottato regolamentazioni simili. Si pensi, ad esempio, alla Francia, dove dal 2018 è in vigore una legge che vieta i cellulari in tutte le scuole fino ai 15 anni, con risultati ritenuti soddisfacenti in termini di miglioramento delle condizioni di apprendimento.
Anche in Germania e nei paesi scandinavi si sperimentano da anni modelli di restrizione sull’uso degli smartphone, spesso accompagnati da parallelismi tra scuola, sanità e famiglie per garantire una coerenza educativa.
L’Italia – con i provvedimenti Ministero Istruzione – si allinea dunque alle migliori prassi europee in tema di salute, sicurezza e prevenzione del disagio giovanile, facendo della scuola un ambiente protetto e regolamentato anche rispetto alle innovazioni digitali.
Sintesi e prospettive future per la scuola italiana
Alla luce della nuova circolare, il divieto cellulare scuola superiore rappresenta certamente un cambio di paradigma. Se da un lato l’introduzione di sanzioni più severe e il rafforzamento del regolamento risponde a esigenze reali della comunità educativa, dall’altro pone sfide legate alla gestione delle competenze digitali nel XXI secolo e all’evoluzione delle metodologie didattiche.
Sarà fondamentale continuare il monitoraggio degli effetti del nuovo regolamento, coinvolgere tutti i soggetti della comunità scolastica e mantenere aperto il dialogo sulle potenzialità di un approccio equilibrato all’innovazione digitale in classe. Solo così la scuola italiana potrà davvero valorizzare i benefici delle nuove tecnologie, senza rinunciare alla propria missione educativa.
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In conclusione, la circolare ministro Valditara segna un passo importante nella regolamentazione dell’uso dei cellulari nelle scuole superiori, ponendo un argine ai rischi legati all’abuso degli smartphone e tracciando la strada verso una scuola più attenta al benessere integrale degli studenti. Resta ora alle comunità scolastiche tradurre le intenzioni normative in pratiche quotidiane, costruendo insieme un clima più sereno, inclusivo e moderno.