{/* Extracted from Header.astro - Use appropriate classes/styles if animations needed */}

Innovazione per la Sicurezza in Montagna: Il Progetto LoRa Snow Migliora la Ricerca dei Dispersi in Valanga sulle Dolomiti

Un'iniziativa d'avanguardia guidata dall'Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione di Pisa promette rivoluzioni nelle operazioni di soccorso alpino grazie all’utilizzo di tecnologie wireless evolute e droni

Innovazione per la Sicurezza in Montagna: Il Progetto LoRa Snow Migliora la Ricerca dei Dispersi in Valanga sulle Dolomiti

Indice

* Introduzione al problema della ricerca dispersi in valanga * Il contesto delle Dolomiti venete e l’urgenza di nuove tecnologie * Il progetto LoRa Snow: origini, obiettivi e attori coinvolti * Tecnologia wireless LoRa e Artva: sinergie per la localizzazione dei dispersi * Lo sviluppo del prototipo portatile e l’integrazione con i droni * La ricerca e il contributo scientifico del Wireless Networks Lab di Pisa * Prospettive future per il soccorso alpino e impatto atteso * Sintesi finale

Introduzione al problema della ricerca dispersi in valanga

La montagna, luogo di meraviglia e avventura, rappresenta però anche uno scenario di rischio nel quale le valanghe costituiscono una delle principali emergenze. Ogni anno nelle Alpi italiane, e in particolar modo sulle Dolomiti, si verificano numerosi incidenti dovuti a distacchi di neve, spesso imprevedibili e potenzialmente letali. Intervenire tempestivamente è fondamentale per salvare vite umane, poiché la probabilità di sopravvivenza dei sepolti sotto la neve cala drasticamente dopo i primi 15-20 minuti.

La difficoltà principale per le squadre di soccorso alpino risiede nei tempi di localizzazione dei dispersi, che dipendono dalla rapidità con cui vengono individuati segnali elettronici o acustici in un territorio spesso impervio e spazzato da condizioni meteorologiche estreme.

Le tecnologie wireless dedicate all’individuazione dei dispersi in valanga, dunque, rappresentano oggi una delle sfide più importanti nel settore della sicurezza in montagna.

Il contesto delle Dolomiti venete e l’urgenza di nuove tecnologie

Le Dolomiti venete, patrimonio mondiale dell’UNESCO e meta privilegiata di escursionisti, alpinisti e sportivi da tutto il mondo, sono teatro ogni inverno di rischi elevati a causa della conformazione del territorio e delle intense precipitazioni nevose. Nonostante l’impegno delle autorità locali e nazionali nella prevenzione, la natura imprevedibile delle valanghe richiede innovazione costante nella dotazione tecnologica dei soccorritori.

Le statistiche fornite dal Soccorso Alpino e Speleologico Veneto indicano che, negli ultimi anni, la necessità di interventi rapidi ed efficaci per la localizzazione dei dispersi in valanga è un tema ricorrente e sempre più attuale. In molte situazioni, la tecnologia Artva (Apparecchio di Ricerca dei Travolti in Valanga), seppur diffusa, trova limiti oggettivi in termini di distanza e ostacoli del profilo nevoso.

Il progetto LoRa Snow: origini, obiettivi e attori coinvolti

È in tale quadro che nasce il progetto "LoRa Snow", avviato con entusiasmo sulle Dolomiti venete. Questo progetto di ricerca e sviluppo si distingue per l’ambizione di creare un sistema di localizzazione superiore alle tecnologie attuali, sfruttando la connettività wireless a basso consumo e l’integrazione con nuovi strumenti come i droni.

Il progetto è stato lanciato dal Wireless Networks Lab dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione "A. Faedo" di Pisa, una delle eccellenze italiane nel campo delle reti wireless e delle tecnologie innovative per la sicurezza. L’obiettivo primario è sviluppare una soluzione portatile e a basso consumo, capace di potenziare la localizzazione dei dispersi anche in condizioni ambientali estreme.

Attori coinvolti

Oltre al Wireless Networks Lab di Pisa, il progetto coinvolge collaborazioni con enti di soccorso locale, aziende produttrici di dispositivi wireless e specialisti nell’impiego di droni in ambiente alpino. Una sinergia essenziale per affrontare le molteplici sfide tecniche, logistiche e, non ultimo, regolamentari.

Tecnologia wireless LoRa e Artva: sinergie per la localizzazione dei dispersi

Un aspetto innovativo di LoRa Snow è la combinazione strategica delle tecnologie Artva e LoRa. L’Artva, già utilizzata dal personale di soccorso e dagli appassionati di montagna, funziona tramite radiofrequenze in una banda dedicata e permette la localizzazione dei dispersi dotati dello stesso apparecchio. Tuttavia, la portata (circa 60-100 metri in condizioni ottimali) e la precisione possono risultare insufficienti in scenari complessi.

La tecnologia LoRa (Long Range), invece, offre comunicazione wireless a lunghissimo raggio e con un consumo energetico minimo. Utilizzata già in applicazioni di Internet of Things (IoT) in ambito industriale e agricolo, essa si caratterizza per:

* Lunga distanza di trasmissione (fino a diversi chilometri in campo aperto) * Basso consumo energetico (fondamentale per dispositivi portatili e indossabili) * Capacità di attraversare ostacoli naturali e forti coperture nevose

La sinergia tra Artva e LoRa, cuore del progetto LoRa Snow, promette di ampliare notevolmente l’efficacia delle operazioni di ricerca dispersi in valanga sulle Dolomiti e nei contesti montani più impervi.

Funzionamento e benefici

In pratica, ogni individuo potrebbe essere dotato di un dispositivo che integra entrambe le tecnologie, garantendo così massima compatibilità con le dotazioni attuali e, al contempo, introducendo nuove opportunità di comunicazione tra dispersi e soccorritori anche a distanza maggiore o in assenza di linea diretta.

Lo sviluppo del prototipo portatile e l’integrazione con i droni

Il passo successivo, particolarmente innovativo e sfidante, è la realizzazione di un prototipo portatile che possa essere montato non solo sugli zaini dei soccorritori ma anche integrato su droni di ultima generazione. L’utilizzo dei droni nelle operazioni di soccorso in montagna rappresenta una frontiera recente ma già promettente: essi sono in grado di sorvolare aree pericolose, inviare segnali di ricerca e fungere da ripetitori wireless per amplificare la portata dei dispositivi LoRa.

Questo approccio consente:

* Copertura rapida di superfici vaste e irraggiungibili via terra in tempi brevi * Riduzione dell’esposizione a rischi per i soccorritori umani * Raccoglimento e invio in tempo reale di dati sulle condizioni della neve e sui possibili segnali di presenza di dispersi

Il prototipo in fase di sviluppo presso il Wireless Networks Lab mira sia a velocizzare le operazioni di soccorso, sia a migliorare precisione e affidabilità della localizzazione, rispondendo in pieno ai criteri di nuove tecnologie per il soccorso in montagna.

La ricerca e il contributo scientifico del Wireless Networks Lab di Pisa

Dietro questa rivoluzione tecnologica si cela un instancabile lavoro di ricerca, test e validazione scientifica. Il Wireless Networks Lab dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione “A. Faedo” di Pisa può vantare una lunga esperienza nello sviluppo di soluzioni dedicate a contesti d’emergenza, dall’ambito sanitario a quello ambientale, fino al soccorso alpino.

Gli ingegneri e i tecnici impegnati sul progetto LoRa Snow stanno lavorando su diversi fronti:

* Sviluppo di algoritmi di localizzazione avanzati che combinano dati provenienti da più fonti (Artva e LoRa) * Ottimizzazione dei consumi per garantire lunga durata ai dispositivi anche in condizioni climatiche avverse * Collaborazione con aziende produttrici di droni per testare l’integrazione efficace del prototipo in volo * Realizzazione di simulazioni e test su campo, in partnership con squadre di soccorso delle Dolomiti venete

Questo approccio garantisce un trasferimento diretto dei risultati di laboratorio alle dinamiche reali delle operazioni di soccorso valanghe Dolomiti.

Prospettive future per il soccorso alpino e impatto atteso

Se il prototipo sviluppato dal progetto LoRa Snow si confermerà efficace, le prospettive di una diffusione capillare sono concrete. Le tecnologie wireless, specialmente se combinate e portatili, possono rivoluzionare non solo il modo in cui si affrontano le valanghe sulle Dolomiti, ma anche in tutto l’arco alpino e in altri contesti montuosi internazionali.

L’utilizzo di droni per la ricerca in valanga potrà essere ulteriormente ampliato, includendo sensoristica avanzata, capacità di trasporto di kit di primo soccorso e, in futuro, anche intelligenza artificiale capace di affiancare i soccorritori nelle decisioni operative.

Fra i benefici imminenti attesi troviamo:

* Aumento drastico delle probabilità di sopravvivenza dei dispersi grazie a una localizzazione più rapida e precisa * Riduzione dei rischi per gli operatori grazie all’uso estensivo di mezzi automatizzati * Migliore coordinamento tra le varie tecnologie in uso nella protezione civile e nel soccorso alpino

Sintesi finale

Il progetto LoRa Snow, avviato sulle spettacolari ma insidiose Dolomiti venete dal Wireless Networks Lab dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione “A. Faedo” di Pisa, rappresenta un punto di svolta nella ricerca e soccorso dei dispersi in valanga. Attraverso l’utilizzo combinato di tecnologie Artva e LoRa, lo sviluppo di un prototipo portatile e l’integrazione con droni, questa iniziativa si pone all’avanguardia nella sfida per rendere le montagne più sicure per tutti coloro che le vivono.

Con l’evoluzione di queste tecnologie, supportate da una rigorosa attività di ricerca scientifica e dalla collaborazione multi-disciplinare, si aprono oggi nuove possibilità di intervento che promettono di salvare un numero sempre maggiore di vite umane e di aumentare la resilienza delle comunità montane.

I risultati attesi dal progetto LoRa Snow potrebbero ridefinire lo standard internazionale delle operazioni di soccorso alpino, confermando il ruolo trainante della scienza e della tecnologia italiana in questo ambito strategico. Resta fondamentale, però, che a questa innovazione tecnologica si affianchi sempre una cultura della prevenzione e della sicurezza che coinvolga escursionisti, operatori e istituzioni.

Pubblicato il: 19 settembre 2025 alle ore 09:17