Il 31 agosto è passato e, purtroppo, molti docenti precari si trovano in una situazione di incertezza: non hanno ancora ricevuto i bonus promessi e le sentenze relative ai rimborsi continuano a subire ritardi. È questa la denuncia lanciata da Vito Carlo Castellana, rappresentante della Gilda degli Insegnanti, che ha formalmente richiesto un incontro con il Ministero dell'Istruzione (Mim).
Secondo quanto riportato, decine di migliaia di ricorsi per rimborsi non saldati sono attualmente in attesa di essere elaborati e pagati. Questa condizione di stallo ha creato un clima di insoddisfazione tra i docenti precari, i quali hanno ribadito la loro richiesta di una maggiore equità nel trattamento rispetto ai colleghi di ruolo. Infatti, il 63% di questi insegnanti chiede a gran voce che i diritti tra docenti precari e di ruolo vengano equiparati.
Il contesto giuridico ed economico è complicato: il Governo ha recentemente approvato una legge di bilancio per il 2025 che prevede un incremento di 60 milioni di euro per la Carta Docente, un fondo destinato agli insegnanti per l’aggiornamento e lo sviluppo professionale. Tuttavia, nonostante queste nuove risorse, il disguido e la lentezza burocratica hanno impedito l’erogazione dei fondi ai docenti precari. Questo ritardo mette a rischio non solo il loro sostentamento immediato, ma anche la fiducia nel sistema educativo e nelle sue istituzioni.
La richiesta di Castellana si inserisce in un panorama più ampio di rivendicazioni da parte dei lavoratori della scuola, che sentono il bisogno di un intervento deciso che risolva le disuguaglianze esistenti. L'incontro con il ministero rappresenterebbe un'opportunità cruciale per discutere questi temi e trovare una soluzione alternativa al protrarsi delle problematiche di pagamento e rimborsi.