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Protesta studentesca al Senato: la ministra Bernini alle strette per il futuro dell'Università

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Una mobilitazione vivace contro un modello universitario basato sulla precarietà e sugli investimenti in armamenti

Il 27 febbraio 2025, si è svolta una manifestazione di studenti davanti al Senato, organizzata dal movimento "Cambiare Rotta", in opposizione a un convegno sul futuro dell'Università a cui partecipava la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. La protesta ha attirato l'attenzione dei passanti grazie alla presenza di un simbolico asino in cartapesta, accompagnato da bandiere e striscioni che riportavano messaggi chiari e diretti contro le politiche governative.

Gli studenti, animati da una forte determinazione, hanno espresso il loro dissenso riguardo a un modello di università che secondo loro è improntato su tagli alla ricerca e sulla mancanza di fondi necessari per garantire un'istruzione di qualità. Coprendosi di slogan come "No alla precarietà!", hanno messo in evidenza le difficoltà quotidiane che devono affrontare le nuove generazioni nel mondo accademico.

Uno dei punti salienti della manifestazione è stata la richiesta di un incremento degli investimenti per l'università e la ricerca. Gli studenti hanno sottolineato che sono necessari almeno 10 miliardi di euro per sostenere adeguatamente il settore, evidenziando che 8 miliardi sono stati recentemente investiti in armamenti anziché in educazione e ricerca. Un chiaro affronto ai valori che dovrebbero governare un'indagine scientifica e un'istruzione libera.

La presenza della ministra Bernini ha accentuato la tensione tra le istituzioni e gli studenti, i quali chiedono un cambiamento reale e tangibile nella gestione dei fondi destinati all'istruzione. La protesta non è stata solo un momento di dissenso, ma un grido collettivo per un futuro universitario migliore, dove la ricerca e la formazione possano prosperare senza essere strangolate dalla scure dei tagli governativi.

L'evento ha sollevato interrogativi importanti sul futuro dell'istruzione in Italia e sul ruolo che il governo intende assumere in questo ambito cruciale. La mobilitazione studentesca signfica che la questione della qualità dell'istruzione superiore non può essere ignorata e richiede un'attenzione immediata e sincera da parte dei decisori politici.

Pubblicato il: 1 marzo 2025 alle ore 14:32