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Il Futuro della Scuola Passa dal Gioco: L’Esperienza dell’Education Lab di Palermo Comic Convention con INDIRE

Tra innovazione, creatività e formazione a distanza, la scuola italiana si ripensa ‘in gioco’ grazie all’Education Lab e ai protagonisti del cambiamento a Palermo

Il Futuro della Scuola Passa dal Gioco: L’Esperienza dell’Education Lab di Palermo Comic Convention con INDIRE

Indice

1. Introduzione: Quando la scuola si mette in gioco 2. Il ciclo di seminari “Apprendere, Sentire, Connettersi”: un viaggio verso un nuovo umanesimo 3. L’Education Lab ai Cantieri culturali della Zisa: spazi di innovazione 4. L’impegno di Rosalba Spotorno: l’organizzazione e la visione pedagogica 5. Il progetto PATHS e Dario De Santis: dalla sperimentazione alla pratica nelle scuole 6. Più di 2000 scuole raggiunte: l’impatto quantitativo e qualitativo di PATHS 7. Il ruolo dell’INDIRE per la Formazione a Distanza: anticipazioni sulla nuova piattaforma 8. L’importanza del gioco nell’apprendimento: prospettive educative e scenari futuri 9. Conclusioni e sintesi: scuola e futuro tra sfida, gioco e innovazione

Introduzione: Quando la scuola si mette in gioco

L’educazione italiana sta vivendo una stagione di profonde trasformazioni e il luogo simbolo di questo cambiamento, nell’autunno 2025, è stato senza dubbio Palermo. È qui, infatti, che si è tenuta una delle esperienze più significative degli ultimi anni sul tema dell’innovazione didattica e del futuro della scuola. All’interno del suggestivo scenario dei Cantieri culturali della Zisa, durante il Palermo Comic Convention, il ciclo di seminari "Apprendere, Sentire, Connettersi" ha acceso i riflettori su un nuovo approccio pedagogico: la scuola ‘in gioco’ come motore di apprendimento, creatività e formazione continua.

Non solo un evento, ma un vero e proprio laboratorio sperimentale – l’Education Lab Palermo – che, sotto la guida della professoressa Rosalba Spotorno e grazie al coinvolgimento di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa), ha portato studenti, docenti ed educatori a riflettere e agire insieme per un’idea di scuola sempre più inclusiva, innovativa e vicina ai linguaggi delle nuove generazioni.

Il ciclo di seminari “Apprendere, Sentire, Connettersi”: un viaggio verso un nuovo umanesimo

L’iniziativa, che si è appena conclusa, ha rappresentato un autentico crocevia di esperienze e saperi. La serie di appuntamenti intitolata “Apprendere, Sentire, Connettersi” non si è limitata a proporre conferenze accademiche, ma ha incarnato una nuova filosofia dell’educazione centrata sulla partecipazione attiva, sulla contaminazione tra discipline artistiche, scientifiche e tecnologiche, e sull’uso del gioco come strumento fondamentale per l’apprendimento.

Durante i seminari, gli ospiti – esperti, pedagogisti, docenti universitari, innovatori e operatori del settore – hanno esplorato il concetto di nuovo umanesimo: una rinascita culturale che parte dall’educazione e punta sull’empatia, la consapevolezza emotiva e la capacità di costruire legami significativi tra le persone. _L’obiettivo principale? Rendere la scuola un ambiente vivo, in cui apprendere significhi non solo acquisire conoscenze, ma sviluppare competenze e valori per la cittadinanza del XXI secolo_.

Particolare attenzione è stata destinata alle dinamiche dell’apprendimento ludico, considerato non più una semplice “ricreazione”, ma un vero e proprio metodo didattico in grado di stimolare curiosità, collaborazione e spirito critico. Tutto questo con l’intento di offrire agli insegnanti strumenti e strategie innovative da trasferire rapidamente nei contesti scolastici di tutta Italia.

L’Education Lab ai Cantieri culturali della Zisa: spazi di innovazione

I Cantieri culturali della Zisa rappresentano a Palermo uno dei più suggestivi poli di creatività e innovazione: ex officine industriali riconvertite in hub d’arte, cultura e scienza, sempre più spesso teatro di attività rivolte alla scuola e alla cittadinanza. L’Education Lab, articolato in questi spazi, ha interpretato perfettamente lo spirito del luogo, offrendo laboratori pratici, workshop e tavole rotonde in cui il gioco è stato il protagonista assoluto.

Indire Palermo Comic Convention e Education Lab Palermo sono diventate così parole chiave non solo di un evento, ma di una visione condivisa: fare innovazione didattica partendo dal territorio e aprendosi al dialogo con l’Europa, nel segno della qualità e del coinvolgimento.

Partecipare all’Education Lab ha significato per docenti e studenti entrare in contatto con le potenzialità delle nuove metodologie didattiche, testando giochi educativi, simulazioni digitali, strumenti per la narrazione interattiva e tecniche artistiche ispirate al mondo del fumetto e del gioco di ruolo. Questo laboratorio ha permesso anche di mettere a confronto esperienze provenienti da tutta Italia e di discutere insieme criticità e opportunità della scuola di domani.

L’impegno di Rosalba Spotorno: l’organizzazione e la visione pedagogica

A guidare e coordinare l’Education Lab è stata la professoressa Rosalba Spotorno, docente e ricercatrice apprezzata per la sua capacità di coniugare ricerca accademica e azione pratica nelle scuole. _La sua esperienza nel campo dell’innovazione didattica si è tradotta in una proposta formativa stimolante e articolata_, capace di dare spazio sia al confronto tra esperti che al protagonismo di studenti e insegnanti.

Nelle sue parole, il cuore dell’evento è proprio questa contaminazione virtuosa tra gioco, apprendimento e creatività: “Il gioco non è solo uno strumento, ma un linguaggio universale che avvicina i giovani alla conoscenza e rende il processo educativo più umano e partecipativo”. L’impegno della Spotorno, sostenuto da una squadra di collaboratori e volontari, è stato quello di creare le condizioni ideali per uno scambio autentico tra mondi diversi, superando le barriere tra scuola, università e società civile.

Questo approccio si riflette anche nei laboratori proposti: dagli atelier di storytelling digitale agli hackathon educativi, dai giochi cooperativi ai percorsi di apprendimento esperienziale, con una costante attenzione all’inclusione di studenti con bisogni educativi speciali e alla valorizzazione delle diversità.

Il progetto PATHS e Dario De Santis: dalla sperimentazione alla pratica nelle scuole

Uno dei momenti più rilevanti dell’Education Lab Palermo è stato senz’altro la presentazione del progetto PATHS (Promoting Alternative Thinking Strategies), illustrato dal professore Dario De Santis. Questo progetto, nato dall’esigenza di promuovere il benessere socio-emotivo a scuola, si colloca pienamente nella filosofia del nuovo umanesimo educativo e rappresenta una delle migliori pratiche a livello nazionale e internazionale.

Ma cosa significa portare il PATHS nelle scuole? Secondo De Santis, “si tratta di fornire a studenti e insegnanti strumenti pratici per sviluppare intelligenza emotiva, gestione dei conflitti, capacità di problem solving e cooperazione”. Il progetto, basato su anni di ricerca e sperimentazione, prevede attività, giochi e percorsi di formazione destinati sia agli alunni che ai docenti, con l’obiettivo di rendere la scuola un luogo accogliente e capace di rispondere alle sfide del presente.

La presentazione di PATHS ha suscitato grande interesse, anche perché si inserisce nel filone delle metodologie attive e partecipative, che sempre più scuole stanno adottando per contrastare fenomeni come il bullismo, la dispersione scolastica e il disagio giovanile.

Più di 2000 scuole raggiunte: l’impatto quantitativo e qualitativo di PATHS

Un dato saliente emerso dagli interventi è la straordinaria diffusione del progetto PATHS, che ha raggiunto oltre 2000 scuole in Italia. Questo risultato, frutto di un lavoro costante e strutturato, dimostra quanto la comunità scolastica sia pronta ad accogliere innovazione, specialmente quando essa è accompagnata da strumenti operativi chiari, formazione continua e monitoraggio dei risultati.

Che si tratti di grandi istituti urbani o di scuole in piccoli centri, il modello PATHS si conferma efficace anche grazie alla sua adattabilità ai diversi contesti, all’attenzione alle specificità locali e all’approccio graduale basato sull’ascolto delle esigenze di studenti e docenti.

*L’esperienza delle scuole coinvolte parla di una migliore gestione dei conflitti in classe, di un clima più sereno e collaborativo e di un incremento delle competenze trasversali, sempre più richieste dal mercato del lavoro e dalla società della conoscenza.*

Il ruolo dell’INDIRE per la Formazione a Distanza: anticipazioni sulla nuova piattaforma

La conclusione del ciclo di seminari ha rappresentato anche l’occasione per riflettere sulle nuove frontiere della formazione a distanza nel mondo scolastico. In questo ambito, INDIRE ha annunciato una novità di grande interesse: il prossimo 23 ottobre sarà lanciata una nuova piattaforma di Formazione a Distanza INDIRE pensata come hub di risorse, percorsi personalizzati e comunità di pratica aperte a docenti di tutta Italia.

Questa piattaforma, progettata secondo i più moderni criteri di accessibilità e di inclusività, si candida a diventare un punto di riferimento per la crescita professionale dei docenti e per il potenziamento delle competenze digitali e pedagogiche necessarie nella scuola digitale.

Nei piani dell’INDIRE, la formazione a distanza non va intesa come semplice “trasposizione online” della didattica in presenza, bensì come ambiente di apprendimento ricco di interazione, collaborazione e creatività. L’obiettivo è quello di offrire a tutti gli insegnanti – indipendentemente dalla loro area geografica o dall’ordine scolastico – l’opportunità di aggiornarsi e condividere buone pratiche, rendendo la scuola italiana sempre più aperta alle sfide globali.

L’importanza del gioco nell’apprendimento: prospettive educative e scenari futuri

Alla luce delle discussioni e delle testimonianze raccolte durante il ciclo di seminari, emerge con forza un messaggio: il gioco è il futuro della scuola. Non si tratta di sostituire i metodi tradizionali, ma di arricchirli con strumenti che favoriscono il coinvolgimento attivo e la motivazione degli studenti. Il gioco, in tutte le sue forme – dal gioco di società al videogioco educativo, dal teatro alla gamification – si conferma una risorsa potente per:

* Stimolare la creatività e il pensiero divergente * Promuovere l’apprendimento cooperativo * Facilitare l’inclusione di studenti con differenti stili cognitivi * Trasferire competenze trasversali come problem solving, leadership, empatia * Rendere la scuola un ambiente più accogliente e meno stressante

Non mancano le sfide: la necessità di una formazione adeguata per i docenti, la diffusione di materiali di qualità, la valutazione dei risultati. Tuttavia, le esperienze di Palermo dimostrano che la strada è aperta e che la scuola italiana può trarre grandi benefici da un approccio educativo che mette il gioco, l’esperienza e il benessere al centro del processo di apprendimento.

Conclusioni e sintesi: scuola e futuro tra sfida, gioco e innovazione

L’evento “Apprendere, Sentire, Connettersi” ai Cantieri culturali della Zisa, il successo dell’Education Lab Palermo, la lungimirante azione di Rosalba Spotorno, la forza innovativa del progetto PATHS di Dario De Santis e le prossime novità della formazione a distanza INDIRE sono tutti tasselli di un mosaico che racconta una scuola nuova e in continua evoluzione.

Palermo, con la sua storia di crocevia culturale e la sua contemporaneità dinamica, si conferma laboratorio privilegiato per le sfide dell’educazione di domani. Il bilancio di questa esperienza va ben oltre il numero dei partecipanti o delle scuole coinvolte: riguarda la capacità del sistema educativo di rinnovarsi, di ascoltare il cambiamento e di mettere realmente ‘in gioco’ le proprie energie migliori per la crescita delle nuove generazioni.

Guardando al futuro, la speranza è che quanto seminato all’Education Lab fiorisca in tutte le scuole italiane. Così la scuola, anche grazie all’INDIRE e ai suoi protagonisti, potrà continuare a essere il primo spazio di cittadinanza attiva, di innovazione responsabile e di costruzione condivisa del nostro futuro.

Pubblicato il: 14 settembre 2025 alle ore 04:05