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Esami per posizioni economiche ATA: polemiche sulle trasferte forzate e mancato rispetto dei criteri di prossimità

La UIL scuola denuncia una gestione inefficiente delle prove: candidati costretti a viaggiare per centinaia di chilometri e a coprire le spese di trasferta. Scoppia la protesta tra il personale ATA.

Esami per posizioni economiche ATA: polemiche sulle trasferte forzate e mancato rispetto dei criteri di prossimità

Indice dei paragrafi

1. Introduzione 2. Cosa sono le posizioni economiche ATA 3. Le modalità di svolgimento degli esami 2025 4. Il tema delle trasferte: candidati costretti a viaggi lunghi 5. Il mancato rispetto dei criteri di prossimità 6. Le spese a carico dei candidati 7. La posizione della UIL scuola 8. Modalità di convocazione contestate: inefficienza e problemi organizzativi 9. Proteste e testimonianze dal territorio 10. Possibili soluzioni e proposte di miglioramento 11. Analisi delle implicazioni sul futuro dei concorsi ATA 12. Conclusioni e sintesi

Introduzione

Il tema delle posizioni economiche ATA – ovvero i profili professionali del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola che mirano a un miglioramento retributivo – è tornato bruscamente all’attenzione nazionale in seguito alle forti proteste delle ultime settimane. Le modalità di convocazione degli esami ATA a distanza, indette per il 2025, stanno infatti suscitando malcontento diffuso e una serie di polemiche legate a inefficienze e presunte ingiustizie organizzative. In particolare, numerosi candidati sono stati costretti a sostenere le prove anche a centinaia di chilometri dalla propria residenza, coprendo di tasca propria i costi delle trasferte.

La denuncia arriva dalla UIL scuola, che da giorni solleva la problematica e chiede chiarezza e correttivi, sottolineando come non sia stato applicato alcun adeguato criterio di prossimità nella scelta delle sedi d’esame. In questo articolo approfondiremo ogni aspetto della vicenda, illustrando i punti nevralgici della protesta, la cronistoria dei fatti e le richieste avanzate dal personale scolastico coinvolto, anche mediante un confronto con esperienze analoghe del passato.

Cosa sono le posizioni economiche ATA

Le posizioni economiche ATA rappresentano un riconoscimento retributivo aggiuntivo, legato all’acquisizione di particolari mansioni e competenze specifiche, destinato al personale amministrativo, tecnico e ausiliario non docente delle scuole italiane. Dal 2013, l’accesso a tale beneficio economico è vincolato al superamento di una prova selettiva, che si affianca ad anni di servizio e a corsi formativi specifici.

Queste posizioni, spesso oggetto di ritardi e blocchi, costituiscono un punto qualificante della carriera del personale ATA, che troppe volte si è visto negare l’opportunità, o costretto ad affrontare lunghe trafile burocratiche per vedersi riconosciuto l’inquadramento economico superiore. L’assegnazione di queste posizioni non comporta solo un miglioramento salariale, ma anche una maggiore responsabilità e un coinvolgimento più pieno nei processi organizzativi della scuola.

Le modalità di svolgimento degli esami 2025

Gli esami ATA distanza per la progressione economica sono calendarizzati per il 2025 e vedono coinvolti migliaia di candidati in tutta Italia. Tuttavia, le modalità organizzative di questa tornata concorsuale hanno scatenato forti critiche: le convocazioni, infatti, sono state spesso fissate senza tenere conto dell’effettiva residenza dei candidati, imponendo a molti lunghi viaggi, in alcuni casi anche di 200 chilometri o più.

Conseguentemente, non solo il personale ATA si trova a dover affrontare lo stress di un importante appuntamento professionale, ma anche l’aggravio di una vera e propria “trasferta” con spese e difficoltà logistiche non indifferenti. Questo tema ha acceso i riflettori sulle responsabilità degli enti preposti all’organizzazione e sulla necessità di introdurre criteri più equi e razionali, in linea con quanto già in vigore per altri comparti della pubblica amministrazione.

Il tema delle trasferte: candidati costretti a viaggi lunghi

Uno degli aspetti più contestati riguarda le cosiddette trasferte candidati ATA. Secondo numerose segnalazioni raccolte dalla UIL scuola e da altre sigle sindacali, ci sono stati casi eclatanti di lavoratori convocati in sedi d’esame distanti anche oltre 200 chilometri dalla propria residenza o dal luogo di servizio. Un esempio riportato da molte cronache riguarda la convocazione di candidati residenti in Campania in sedi d’esame ubicate in Puglia o Lazio, e viceversa.

Le motivazioni di questa organizzazione sembrano da ricercarsi in una distribuzione non omogenea dei candidati rispetto alle sedi disponibili, ma anche in una scarsa attenzione alla tutela dei diritti e delle condizioni oggettive dei partecipanti. In altre occasioni, l’amministrazione scolastica era riuscita invece a suddividere in modo più efficiente i partecipanti per macro-aree, riducendo sensibilmente i disagi.

Effetti sulla partecipazione

Tali distanze hanno scoraggiato molti dal partecipare alle selezioni: alcuni candidati, di fronte all’oggettiva impossibilità di affrontare la trasferta per motivi familiari, economici o di salute, hanno scelto di rinunciare alla prova. Questo ha generato ulteriori malumori, alimentando la percezione di una netta disparità di trattamento.

Il mancato rispetto dei criteri di prossimità

Uno degli aspetti chiave della protesta è proprio il mancato rispetto dei criteri di prossimità nella scelta delle sedi d’esame. Per numerosi concorsi pubblici – soprattutto nell’ambito scolastico – è prassi consolidata adottare un criterio di vicinanza tra luogo di residenza del candidato e sede d’esame, così da favorire la più ampia partecipazione possibile e ridurre i disagi logistici.

Per le prove ATA 2025, invece, questa prassi sembra essere stata completamente disattesa. I criteri di prossimità, auspicati anche dalle principali sigle sindacali, avrebbero consentito non solo risparmi in termini di costi e tempi da parte dei candidati, ma anche una più ordinata gestione delle operazioni concorsuali. I motivi di tale scelta organizzativa non sono stati chiariti nei dettagli dalle autorità competenti, suscitando ulteriore frustrazione.

Le spese a carico dei candidati

Altro nodo centrale delle contestazioni riguarda le spese di viaggio degli esami ATA: tutte le trasferte sono risultate interamente a carico dei singoli candidati. Secondo quanto riportato dalla UIL scuola, molti lavoratori si sono trovati a dover sostenere costi elevati per il trasporto – treni, autobus, benzina – e spesso anche per il pernottamento in caso di orari non compatibili con il ritorno in giornata.

Questa situazione è apparsa tanto più ingiusta perché riguarda una categoria, quella del personale ATA, già colpita da stipendi notoriamente bassi e spesso vincolata a orari di lavoro impegnativi, che lasciano poco spazio alla conciliazione tra impegni lavorativi, personali e famigliari. Diverse testimonianze hanno reso noto come il solo costo di partecipazione all’esame si sia avvicinato ai 100 euro, una cifra significativa per chi aspira a un piccolo incremento salariale garantito dalla posizione economica.

La posizione della UIL scuola

La UIL scuola ATA è stata tra le primissime a rilevare la problematicità delle attuali modalità di convocazione, offrendo la propria assistenza ai lavoratori e portando la questione sui tavoli istituzionali competenti. Nel comunicato diffuso nei giorni scorsi, la UIL ha sottolineato il carattere discriminatorio delle modalità adottate e chiesto la revisione dei bandi futuri, affinché sia garantito il principio di prossimità ed equità di accesso.

La sigla sindacale si è detta pronta a sostenere tutti i lavoratori coinvolti, anche attraverso ricorsi collettivi e richieste formali presso il Ministero dell’Istruzione. Inoltre, la UIL scuola ha chiesto indennizzi per le spese sostenute e la previsione, in futuro, di contributi a sostegno dei partecipanti.

Modalità di convocazione contestate: inefficienza e problemi organizzativi

Le modalità di convocazione ATA sono oggetto di forti contestazioni non soltanto per il mancato criterio di prossimità, ma anche per una serie di inefficienze organizzative emerse nella pubblicazione degli elenchi e delle sedi d’esame. In molti casi, le convocazioni sono arrivate con pochi giorni di preavviso, rendendo difficile la prenotazione di viaggi e alloggi a prezzi contenuti.

In alcuni territori si sono registrati errori materiali nell’assegnazione delle sedi, con candidati abbinati a regioni diverse rispetto a quella di residenza. Altre lamentele riguardano la comunicazione spesso farraginosa e la scarsa chiarezza delle informazioni pubblicate sui portali ufficiali, elementi che hanno contribuito ad alimentare disagi e sfiducia.

Proteste e testimonianze dal territorio

Le proteste convocazioni ATA sono rimbalzate rapidamente sui social e sulle principali piattaforme sindacali e di discussione del personale scolastico. Numerose testimonianze raccolte in questi giorni riportano racconti di situazioni paradossali: da madri lavoratrici costrette a lasciare i figli per due giorni, a dipendenti impossibilitati, per motivi economici, a recarsi presso la sede assegnata.

Anche le storie di chi, pur affrontando il viaggio, ha dovuto far fronte a inconvenienti come scioperi dei mezzi o impossibilità di prenotare un alloggio, hanno trovato ampio spazio nei racconti condivisi dagli interessati. In alcuni casi, le proteste si sono tradotte anche in appelli pubblici e richieste formali di revisione delle procedure, rivolte sia al Ministero dell’Istruzione che alle Direzioni Scolastiche Regionali.

Possibili soluzioni e proposte di miglioramento

Diversi osservatori hanno suggerito possibili soluzioni operative per evitare il ripetersi delle criticità legate alle modalità convocazione ATA. Tra queste:

* Ripristino del criterio di prossimità, assegnando le sedi in base al luogo di residenza dei candidati * Possibilità di svolgere parte delle prove tramite modalità digitale o presso istituti locali * Introduzione di contributi a copertura delle spese di viaggio e soggiorno * Comunicazione delle convocazioni con ampio anticipo rispetto alle date d’esame * Riorganizzazione dei calendari e ampliamento del numero delle sedi per evitare sovraccarichi

Queste proposte sono da tempo al centro delle rivendicazioni delle sigle sindacali e delle richieste dei lavoratori ATA che chiedono maggiore dignità, attenzione e rispetto nel percorso di valorizzazione professionale.

Analisi delle implicazioni sul futuro dei concorsi ATA

La vicenda delle selezioni 2025 rappresenta un banco di prova cruciale per la gestione dei concorsi personale ATA. Questi episodi di disagio generalizzato rischiano non solo di compromettere la partecipazione ai bandi, ma anche di alimentare la sfiducia verso le istituzioni, minando ulteriormente il clima all’interno delle scuole.

Un sistema concorsuale efficiente deve mettere al centro l’utente – in questo caso il lavoratore scolastico – garantendo procedure trasparenti, ragionevoli e tarate sui reali bisogni dei candidati. Diversamente, si rischia la perdita di professionalità e motivazione, con ricadute negative sull’intero sistema educativo nazionale.

Conclusioni e sintesi

Il caso delle trasferte obbligatorie per gli esami ATA è emblematico di una serie di criticità strutturali che da anni caratterizzano la gestione delle risorse umane nella scuola italiana. Se da un lato le posizioni economiche ATA rappresentano uno strumento fondamentale di valorizzazione delle professionalità non docenti, dall’altro il modo in cui vengono organizzate le prove rischia di vanificare ogni intento di equità e inclusione.

L’indignazione e le proteste in corso sono quindi più che giustificate: la speranza è che, anche attraverso la mobilitazione degli interessati e delle organizzazioni sindacali come la UIL scuola, si possano individuare soluzioni pragmatiche volte a rendere più accessibili, eque e rispettose le selezioni future. Solo così si potrà restituire dignità e valore al lavoro quotidiano degli ATA, vero motore silenzioso del nostro sistema scolastico.

Pubblicato il: 25 novembre 2025 alle ore 09:19