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Esame di maturità 2026: Nuove regole sulle commissioni d’esame, importanza della condotta e obbligatorietà dell’orale

Tutte le novità introdotte dal decreto 127/2025 per l’esame finale delle scuole superiori: commissioni, prove orali, crediti scolastici e nuovi criteri di valutazione

Esame di maturità 2026: Nuove regole sulle commissioni d’esame, importanza della condotta e obbligatorietà dell’orale

Con l’approvazione definitiva, avvenuta alla Camera il 3 novembre 2025, della legge di conversione del decreto n° 127 del 9 settembre 2025, il sistema dell’esame di maturità viene profondamente rinnovato a partire dall’anno scolastico 2025/2026. Il nuovo quadro normativo interessa centinaia di migliaia di studenti e docenti, riscrivendo le regole sulle commissioni d’esame, il peso delle prove orali, la funzione del voto di condotta e i criteri dei crediti scolastici. In questo articolo esploriamo dettagliatamente tutte le novità introdotte, analizzando l’impatto su scuole, studenti e mondo della formazione.

Indice

* Novità principali introdotte dal decreto 127/2025 * La nuova composizione delle commissioni d’esame * Le implicazioni del presidente esterno e dei membri esterni * La riforma della prova orale: obbligatorietà e valutazione * La rilevanza del voto di condotta e i crediti scolastici * Il nuovo scenario delle bocciature: cosa cambia senza l’orale * Impatti e reazioni dal mondo scolastico * Suggerimenti per studenti e docenti in vista della maturità 2026 * Sintesi e prospettive future

Novità principali introdotte dal decreto 127/2025

Il decreto 127/2025 introduce una serie di novità che toccano direttamente le strutture e le modalità dell’esame finale del ciclo di istruzione superiore. Raccogliendo istanze di trasparenza, equità e maggiore rigore, il legislatore ha ridefinito:

* La composizione delle commissioni d’esame, con la presenza di un presidente esterno e due membri esterni. * L’obbligatorietà della prova orale: non presentarsi comporterà bocciatura automatica. * L’importanza cruciale del voto in condotta, che influenzerà in modo determinante l’attribuzione dei crediti scolastici. * Maggiore attenzione alla preparazione trasversale e all’impegno personale degli studenti, anche al di fuori delle materie tradizionali.

Queste modifiche, fortemente volute dal Ministero dell’Istruzione e dal Parlamento, mirano ad allineare l’esame di maturità italiano agli standard europei, enfatizzando valutazioni oggettive e competenze trasversali.

La nuova composizione delle commissioni d’esame

Uno degli aspetti più discussi delle novità esame maturità 2026 riguarda la struttura delle nuove commissioni. Secondo quanto stabilito dalla legge, ogni commissione sarà composta da un presidente esterno e due membri esterni. Ciò comporta che solo una parte minoritaria della commissione sarà costituita da docenti che non hanno seguito il percorso degli studenti durante il quinquennio.

Obiettivi della riforma delle commissioni

Il principale scopo dell’introduzione di una componente esterna rafforzata nelle commissioni è quello di garantire:

* Maggiore imparzialità e autorevolezza nelle valutazioni finali * Ridurre i rischi di condizionamenti o pressioni interne alle scuole * Migliorare l’allineamento tra competenze acquisite e criteri valutativi nazionali

Questa misura dovrebbe favorire una percezione di giustizia e trasparenza, permettendo un giudizio più oggettivo sulle capacità degli studenti.

Criticità e opportunità

Se da un lato la presenza di membri esterni garantisce equità, non mancano le perplessità sul maggior carico organizzativo e gestionale per le scuole, chiamate a coordinare docenti di altri istituti. Tuttavia, secondo il Ministero, il vantaggio di commissioni esterne porterà ad una maggiore uniformità nella valutazione sull’intero territorio nazionale.

Le implicazioni del presidente esterno e dei membri esterni

La presenza di un presidente esterno e di due membri esterni porterà un cambiamento significativo rispetto alle precedenti commissioni, spesso fortemente composte da membri interni. Il presidente esterno avrà il ruolo chiave di moderatore della commissione e garante del rispetto delle procedure, mentre i membri esterni avranno il compito di esaminare e valutare senza pregiudizi derivanti dal percorso scolastico dello studente.

Ruolo e responsabilità del presidente esterno

Il presidente esterno di commissione assumerà funzioni di:

* Supervisione delle operazioni di esame * Interpretazione e applicazione omogenea delle direttive ministeriali * Mediazione in caso di disaccordo tra i membri della commissione

Membri esterni: nuovi criteri di selezione

I due membri esterni saranno scelti in modo da garantire rappresentanza delle discipline fondamentali dell’indirizzo di studi, rispettando criteri di merito e competenza fissati dal Ministero.

L’obiettivo è assicurare esami condotti da esperti qualificati e attuare una valutazione più centrata sulle competenze e meno influenzata da conoscenze personali o da consuetudini locali.

La riforma della prova orale: obbligatorietà e valutazione

Tra le novità esame maturità 2026 più rilevanti spicca senza dubbio la nuova centralità della prova orale. Con il decreto 127/2025, la prova orale non è più facoltativa o marginale: diventa invece *obbligatoria*, e la sua mancata effettuazione comporterà inevitabilmente la bocciatura, a prescindere dall’esito delle altre prove scritte.

Nuove regole sulle prove orali dell’esame di maturità

* _Obbligatorietà_: ogni studente dovrà sostenere la prova orale. L’assenza alla prova, tranne che per comprovati motivi di forza maggiore debitamente certificati, comporta l’impossibilità di ottenere il diploma. * _Nuova struttura e durata_: è prevista una durata minima e una griglia nazionale di valutazione per garantire omogeneità, con particolare attenzione all’espressione orale, alla capacità argomentativa e alla comprensione interdisciplinare. * _Valutazione più rigorosa_: maggiore attenzione sarà riservata alla chiarezza espositiva, alla competenza lessicale e all’uso critico delle conoscenze apprese.

La bocciatura alla prova orale rappresenta un elemento di forte discontinuità rispetto al passato, dove il peso della prova era talvolta limitato nella valutazione complessiva. Ora invece sarà il baricentro della valutazione finale, come richiesto dalle ultime tendenze pedagogiche internazionali.

La rilevanza del voto di condotta e i crediti scolastici

Un’altra delle novità portanti del nuovo assetto riguarda il voto di condotta. Secondo la nuova normativa, il comportamento dello studente lungo tutto il percorso del triennio finale avrà un *peso determinante per la maturità*, incidendo direttamente sui crediti scolastici che comporranno il voto d’esame.

Come viene attribuito il voto di condotta

Il voto di condotta sarà attribuito sulla base di:

* Presenza e partecipazione attiva durante le lezioni e le attività scolastiche * Rispetto delle regole e del regolamento di istituto * Collaborazione con docenti e studenti * Impegno in attività extracurriculari proposte dalla scuola

Influenza sui crediti scolastici maturità 2026

I crediti scolastici rappresentano una quota fondamentale del punteggio d’esame. Con il nuovo regolamento:

* La condotta riceve un peso significativo nella determinazione del credito, rafforzando l’idea che il comportamento e le competenze relazionali siano fondamentali nella formazione dello studente. * Gli studenti con condotta insufficiente rischiano di vedere ridotto il loro credito, con ricadute sul voto finale. * Tale scelta è volta a premiare non solo la preparazione didattica, ma anche il senso civico e il rispetto delle regole comunitarie.

Il nuovo scenario delle bocciature: cosa cambia senza l’orale

Un cambiamento epocale introdotto dalla legge esame maturità 2026 riguarda l’esito per chi *non sostiene la prova orale*. Mentre in passato vi erano margini interpretativi o possibilità di recupero, ora il mancato svolgimento dell’orale—salvo gravissimi motivi documentati—comporta bocciatura automatica.

Implicazioni concrete della nuova regola

* Aumenta la pressione sugli studenti nel prepararsi adeguatamente non solo alle prove scritte, ma anche all’esposizione orale. * La maturità assume una dimensione più vicina a un vero e proprio rito di passaggio, in cui nessuna parte del percorso viene considerata secondaria o trascurabile. * Le scuole saranno chiamate a sostenere con appositi corsi di preparazione gli studenti più deboli sul fronte delle competenze comunicative e argomentative.

La bocciatura alla prova orale maturità entra ora a pieno titolo fra le cause principali dell’esito negativo dell’esame.

Impatti e reazioni dal mondo scolastico

Il decreto 127/2025 maturità ha suscitato ampio interesse e discussione fra le parti coinvolte. Sindacati della scuola, associazioni degli studenti e dei dirigenti, docenti e famiglie si sono pronunciati sulle modifiche introdotte.

Le posizioni dei docenti

Molti insegnanti vedono positivamente l’introduzione di un maggior peso al voto di condotta e della componente esterna nelle commissioni, interpretando tali misure come un tentativo di restituire prestigio e serietà all’esame. Tuttavia, si teme che possano aumentare le difficoltà organizzative e la percezione di distanza tra scuola e studenti.

Le opinioni degli studenti

Le associazioni studentesche hanno chiesto maggiore chiarezza sui criteri di attribuzione del credito formativo e riduzione dell’ansia da prestazione legata all’obbligatorietà dell’orale. Molti temono che un solo errore o una giornata storta possano compromettere un intero percorso, suggerendo la necessità di strumenti di supporto psicologico e didattico.

Le famiglie

Le famiglie, infine, hanno accolto con attenzione la maggiore valorizzazione della condotta, auspicando che ciò possa favorire comportamenti rispettosi e responsabili. Permane però la preoccupazione per le incognite legate alle nuove modalità e alla gestione di situazioni straordinarie o emergenziali.

Suggerimenti per studenti e docenti in vista della maturità 2026

Alla luce di queste importanti novità, è fondamentale che scuole, insegnanti e studenti adottino alcuni accorgimenti pratici in preparazione all’esame:

Per gli studenti:

* Curare non solo la preparazione contenutistica, ma anche la chiarezza espositiva e le competenze orali. * Tenere un comportamento corretto e partecipativo durante tutto il triennio, poiché ciò inciderà sui crediti scolastici maturità 2026. * Partecipare alle simulazioni di colloquio orale organizzate dagli insegnanti. * Affrontare l’esame con serenità, sapendo che l’orale sarà valutato secondo criteri trasparenti e condivisi.

Per i docenti:

* Programmare attività di didattica trasversale per rafforzare le competenze argomentative. * Promuovere l’educazione civica e l’impegno civile attraverso progetti extracurriculari. * Mantenere una comunicazione costante con famiglie e studenti sui criteri valutativi. * Collaborare con i membri esterni delle commissioni per garantire omogeneità e qualità nell’esame.

Sintesi e prospettive future

In conclusione, l’esame di maturità 2026 rappresenta un vero e proprio snodo nel panorama educativo italiano. Le novità esame maturità 2026 introdotte dal decreto 127/2025 maturità vanno nella direzione di una maggiore serietà, trasparenza e valorizzazione delle competenze trasversali. La presenza di commissioni esame maturità con presidente esterno e membri esterni, l’obbligatorietà della prova orale e il nuovo peso del voto di condotta dovrebbero innalzare la qualità della formazione e la credibilità del diploma.

Resta da monitorare l’applicazione pratica delle regole, la gestione delle eccezioni e il supporto agli studenti più fragili. Tuttavia, una cosa è certa: la maturità 2026 sarà un banco di prova delicato ma stimolante sia per gli studenti che per l’intero sistema scolastico, avviando un processo di rinnovamento che potrà consolidarsi nel prossimo futuro.

Pubblicato il: 4 novembre 2025 alle ore 00:19