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Continuità didattica sul sostegno: un organico “perfetto” per garantire la nominabilità dei docenti nella FASE ZERO per l’a.s. 2025/26

Tutte le istruzioni aggiornate e i passaggi operativi sulla procedura di attribuzione della continuità didattica su posto di sostegno, alla luce del DM 32/2025 e delle richieste degli Uffici Scolastici.

Continuità didattica sul sostegno: un organico “perfetto” per garantire la nominabilità dei docenti nella FASE ZERO per l’a.s. 2025/26

Indice degli argomenti trattati

1. Introduzione: la rilevanza della continuità didattica sul sostegno 2. Quadro normativo: il DM n. 32 del 26 febbraio 2025 3. Gli Uffici Scolastici e l’avvio delle procedure per l’a.s. 2025/26 4. Ruolo e responsabilità dei dirigenti scolastici: la comunicazione dei cambi scuola 5. La rilevanza dell’organico: cosa significa “organico perfetto”? 6. La FASE ZERO nella nominabilità del docente di sostegno 7. Null’osta in uscita: scadenze e questioni operative 8. Inserimento delle disponibilità nell’organico di fatto (O.F.) 9. Impatti sulla continuità didattica: alunni, famiglie e docenti 10. Rischi e criticità del percorso amministrativo 11. Casi pratici e raccomandazioni operative 12. Sintesi e prospettive per l’anno scolastico 2025/26

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1. Introduzione: la rilevanza della continuità didattica sul sostegno

La continuità didattica sul sostegno rappresenta uno degli snodi fondamentali per garantire un percorso scolastico di qualità agli alunni con disabilità. Il passaggio da un anno all’altro, infatti, spesso comporta cambiamenti nella composizione delle classi e del corpo docente. Tuttavia, la possibilità di mantenere lo stesso insegnante di sostegno costituisce un elemento determinante non solo per la riuscita scolastica ma anche per il benessere psicologico ed emotivo dello studente.

Negli ultimi anni, la normativa è progressivamente intervenuta per rafforzare il diritto alla continuità didattica, un diritto che impatta direttamente sulla qualità della vita degli alunni e delle loro famiglie. L’anno scolastico 2025/26 si prospetta particolarmente importante a seguito delle indicazioni contenute nel DM 32/2025.

2. Quadro normativo: il DM n. 32 del 26 febbraio 2025

Il DM n. 32 del 26 febbraio 2025 costituisce la base di riferimento per la procedura di attribuzione della continuità didattica su posto di sostegno per l’anno scolastico 2025/26. Il decreto ministeriale rafforza le disposizioni già previste dalla normativa vigente integrando una serie di indicazioni operative per:

* Definire criteri trasparenti nell’attribuzione delle ore di sostegno; * Favorire la “nominabilità” dei docenti all’interno della cosiddetta FASE ZERO; * Promuovere un’organizzazione capillare, coerente ed efficace dell’organico di sostegno.

Inoltre, il DM 32/2025 pone l’accento sulla necessità di coinvolgimento attivo di tutte le componenti del sistema scolastico: dagli Uffici Scolastici Regionali e Territoriali, ai dirigenti scolastici, fino alle famiglie degli alunni interessati.

3. Gli Uffici Scolastici e l’avvio delle procedure per l’a.s. 2025/26

Gli Uffici Scolastici hanno già avviato le procedure per l’attribuzione della continuità didattica su posto di sostegno per il prossimo anno. Tale processo prende il via molto prima dell’inizio effettivo delle lezioni, in modo da garantire alle scuole il tempo necessario per definire gli organici e predisporre le assegnazioni delle cattedre.

Le comunicazioni diramate nelle scorse settimane dagli Uffici Scolastici indicano con chiarezza:

* Tempi e scadenze delle varie fasi della procedura; * Obbligo per i dirigenti scolastici di segnalare ogni variazione rispetto alla composizione degli alunni con necessità di sostegno; * Indicazioni operative precise su come inserire le “giacenze” e tutte le disponibilità nei modelli dell’organico di fatto (O.F.).

4. Ruolo e responsabilità dei dirigenti scolastici: la comunicazione dei cambi scuola

Uno degli aspetti volontariamente presidiati dal decreto e dagli Uffici Scolastici è quello dei cambi scuola degli alunni con sostegno. I dirigenti scolastici sono chiamati a comunicare, con tempestività e precisione, ogni eventuale trasferimento di studenti con necessità di sostegno da un istituto all’altro.

Questa procedura risponde a una finalità duplice:

* Garantire trasparenza e tracciabilità del percorso dell’alunno; * Evitare dispersione di risorse e assegnazioni non coerenti con le esigenze reali degli studenti.

La tempestività della comunicazione è essenziale per consentire agli Uffici Scolastici di aggiornare in tempo reale l’organico e predisporre le assegnazioni dei docenti anche nella delicata fase della continuità didattica.

5. La rilevanza dell’organico: cosa significa “organico perfetto”?

La richiesta degli Uffici Scolastici di un organico “perfetto” si riferisce alla necessità che il quadro delle disponibilità di posti di sostegno sia esattamente corrispondente alle reali esigenze degli alunni iscritti per l’anno successivo. In termini pratici, ciò implica:

* Nessuna cattedra fittizia o non giustificata da una reale presenza di studenti; * Inserimento tempestivo di ogni nuova esigenza nell’organico di fatto (O.F.); * Certezza e trasparenza nella distribuzione delle risorse fra scuole e nei vari gradi di istruzione.

In questo quadro, gli organici sostegno scuola 2025 diventano uno strumento fondamentale di pianificazione, e la loro “perfezione” è requisito imprescindibile non solo per garantire la nomina corretta dei docenti, ma anche per evitare criticità e inefficienze che già in passato hanno intaccato la qualità del servizio scolastico.

6. La FASE ZERO nella nominabilità del docente di sostegno

L’attribuzione della continuità didattica su posto di sostegno avviene, già dal DM 32/2025, nella cosiddetta FASE ZERO. Si tratta della fase iniziale in cui, sulla base dell’organico definitivo e aggiornato, è possibile identificare già in anticipo i docenti che potranno essere confermati sugli stessi alunni e sugli stessi posti di sostegno.

Questa misura rappresenta un significativo passo avanti rispetto al passato, in cui le nomine erano spesso tardive o segnate da cambiamenti dell’ultimo minuto, con forti ricadute negative sulla stabilità della figura di riferimento per lo studente.

_Le principali parole chiave di questa sezione includono_:

* fase zero sostegno scuola * nominabilità docente sostegno * attribuzione continuità didattica sostegno

7. Null’osta in uscita: scadenze e questioni operative

Alcuni Uffici Scolastici hanno inoltre fissato una data ultima per concedere il nulla osta all’uscita degli alunni con sostegno. Questa disposizione mira a:

* Evitare trasferimenti tardivi che potrebbero compromettere la definizione dell’organico; * Garantire la copertura dei posti di sostegno in modo coerente e puntuale su tutto il territorio.

Nella pratica quotidiana, le scuole sono invitate a gestire in modo scrupoloso le pratiche di nulla osta, favorendo una comunicazione tempestiva e puntuale con le famiglie e con gli altri istituti coinvolti. I rischi legati a un mancato rispetto delle scadenze sono molteplici, tra cui:

* Rischio di assegnazione errata dei posti; * Mancata continuità didattica per gli alunni coinvolti; * Difficoltà amministrative nella gestione delle nomine tardive.

8. Inserimento delle disponibilità nell’organico di fatto (O.F.)

Un altro punto chiave della circolare degli Uffici Scolastici riguarda l’obbligo di inserire in organico di fatto ogni disponibilità riferita ai posti di sostegno. Occorre quindi:

* Individuare tempestivamente i casi di cessazione, mobilità o trasferimento degli alunni; * Aggiornare con precisione ogni posto disponibile nei modelli di organico; * Seguire le istruzioni ministeriali e le circolari degli Uffici per evitare errori o duplicazioni.

Questa attività, all’apparenza puramente amministrativa, riveste però una valenza centrale nell’ottica della continuità didattica, poiché consente di pianificare con accuratezza la presenza degli insegnanti, garantire la copertura integrale dei bisogni, e fornire certezze alle famiglie e al personale docente interessato dalla procedura.

9. Impatti sulla continuità didattica: alunni, famiglie e docenti

L’applicazione puntuale delle nuove indicazioni operative ha ripercussioni dirette su tre categorie fondamentali:

* Alunni con sostegno: beneficiano di un percorso stabile e continuativo, con una figura di riferimento già individuata all’inizio dell’anno; * Famiglie: ricevono risposte tempestive e affidabili da parte delle scuole, con minore incertezza in merito alle assegnazioni degli insegnanti; * Docenti di sostegno: vedono migliorare le condizioni di nominabilità e di conferma sull’alunno seguito, accrescendo la motivazione e la qualità del lavoro svolto.

In questa prospettiva, la continuità didattica sostegno 2025/26 assume i tratti di una vera e propria “politica di sistema”, chiamata a rispondere ai bisogni concreti e ad arginare il fenomeno della discontinuità educativa nella scuola italiana.

10. Rischi e criticità del percorso amministrativo

Naturalmente, l’attuazione delle nuove procedure non è esente da rischi e criticità. Tra i principali punti di attenzione si segnalano:

* Possibili discrepanze nelle comunicazioni tra scuole e Uffici Scolastici; * Ritardi nell’aggiornamento delle posizioni degli alunni e dell’organico; * Difficoltà interpretative delle nuove disposizioni per il personale non adeguatamente formato; * Rischi di contenzioso nel caso in cui la continuità didattica non venga effettivamente garantita, soprattutto nei casi più complessi.

È dunque essenziale rafforzare la formazione e la comunicazione interna, affinché tutte le fasi della procedura vengano eseguite in modo unitario ed efficace, con il minor disagio possibile per studenti e famiglie.

11. Casi pratici e raccomandazioni operative

Per facilitare l’applicazione coerente delle nuove procedure, si riportano alcune raccomandazioni pratiche per dirigenti scolastici e personale amministrativo:

* Avviare subito un monitoraggio interno sulle iscrizioni e sui trasferimenti in uscita di alunni con sostegno; * Stabilire un canale di comunicazione diretto con le famiglie, per prevenire ritardi nella segnalazione di eventuali cambi scuola; * Utilizzare in modo corretto i sistemi informatici ministeriali per la segnalazione e l’aggiornamento delle disponibilità in O.F.; * Richiedere supporto tempestivo agli Uffici Scolastici in caso di dubbi interpretativi o situazioni complesse; * Favorire riunioni di coordinamento tra docenti di sostegno e personale amministrativo, per garantire la massima trasparenza e condivisione delle informazioni.

Questi piccoli accorgimenti sono spesso determinanti per prevenire errori, fraintendimenti e rallentamenti nella gestione delle pratiche.

12. Sintesi e prospettive per l’anno scolastico 2025/26

In sintesi, l’introduzione di una procedura dettagliata e la richiesta di un organico sostegno scuola 2025 “perfetto” rappresentano importanti innovazioni nel sistema scolastico italiano. La «fase zero sostegno scuola», la centralità della «nominabilità docente sostegno» e la rigorosa attribuzione della continuità didattica sostegno 2025/26 sono strumenti imprescindibili per garantire a studenti, famiglie e docenti un avvio d’anno all’insegna della chiarezza, della trasparenza e dell’efficacia.

Le scuole, gli Uffici Scolastici e le famiglie sono chiamati ad un’azione sinergica per piattaformare il successo dell’intera operazione. Solo attraverso una collaborazione stretta e consapevole sarà possibile raggiungere gli obiettivi tracciati dal DM 32/2025 e dare finalmente piena attuazione ad un diritto fondamentale come quello della continuità didattica nel sostegno.

La sfida è impegnativa, ma anche estremamente significativa: la qualità della nostra scuola passa dalla cura riservata alle persone più fragili e dalla capacità di offrire risposte certe, rapide e trasparenti in ogni fase del percorso educativo.

Pubblicato il: 22 agosto 2025 alle ore 16:14