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Concorso docenti PNRR1 e PNRR2: le ragioni tecniche e normative che impediscono lo scorrimento completo delle graduatorie degli idonei

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Approfondimento sulle scelte legislative e sulle richieste della Commissione Europea in merito alle graduatorie dei concorsi scuola 2024

Il quadro attuale dei concorsi scuola PNRR

Il concorso docenti PNRR rappresenta uno dei passaggi chiave nella strategia di reclutamento degli insegnanti per il sistema scolastico italiano. Realizzato nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il concorso coinvolge sia la scuola dell'infanzia e primaria sia la scuola secondaria di primo e secondo grado, in tutti i suoi ordini: posto comune e sostegno. I bandi di riferimento, veicolati dai DDG n. 2575 e 257 del 2023 e dai successivi DDG n. 3059 e 3060 del 2024, hanno definito le modalità e le regole di accesso alla professione docente con una novità rilevante: la creazione di una graduatoria composta esclusivamente dai vincitori.

Ma perché, a differenza di analoghi concorsi del passato, non si prevede lo scorrimento completo della graduatoria degli idonei? E quali effetti avrà questa scelta sulla qualità del reclutamento e sul futuro lavorativo di centinaia di candidati?

Caratteristiche dei concorsi: dal bando alle graduatorie

I concorsi sono stati avviati su base nazionale per tutte le regioni e sono suddivisi per classe di concorso e per ordine di scuola. Un elemento cruciale segnalato dai legislatori riguarda la quantità di posti banditi: nella pubblicazione ufficiale dei bandi, si indicano puntualmente il numero di posti disponibili, in relazione ai fabbisogni regionali e all'organico determinato dal Ministero.

Una volta corrette le prove selettive e pubblicate le graduatorie, emerge un dato su cui occorre porre attenzione: la graduatoria finale include esclusivamente i vincitori, ossia quel numero di candidati che rientrano esattamente nei posti messi a concorso.

Questa scelta rompe con la tradizione che vedeva inseriti in graduatoria anche gli idonei non vincitori, ossia coloro che, pur avendo superato la soglia minima prevista e ottenuto un punteggio positivo, non si collocano tra i posti effettivamente disponibili.

Il funzionamento delle graduatorie nel concorso docenti PNRR

Il punto nodale della discussione riguarda proprio il funzionamento di queste graduatorie. Nel concorso scuola 2024 legato ai finanziamenti PNRR, la graduatoria concorso docenti ha le seguenti caratteristiche fondamentali:

* Include solo i candidati che si posizionano nelle prime posizioni pari al numero di posti banditi * Gli idonei, cioè chi supera tutte le prove ma non rientra nel numero dei vincitori, non acquisiscono titolo all’assunzione * Nel caso in cui alcuni vincitori rinuncino o siano impossibilitati a prendere servizio, si attinge immediatamente dalla graduatoria seguendo il criterio del miglior punteggio assegnato tra gli idonei oltre la soglia prevista dai posti banditi

Questa disciplina è stata introdotta anche per uniformare i criteri con le indicazioni della Comunità Europea e per assicurare massima trasparenza nelle procedure di assunzione degli insegnanti.

**Cosa prevede il Decreto PA sulle graduatorie del concorso scuola**

Il Decreto PA, in risposta alle esigenze di flessibilità e all’alta frequenza di rinunce o di non presa di servizio, ha previsto l’integrazione della graduatoria dei vincitori: essa può essere estesa fino al 30% in più dei posti originariamente messi a concorso, calcolato per ogni classe di concorso e per ogni regione.

Questo margine, quindi, garantisce che, in caso di necessità, l’amministrazione abbia un bacino allargato ma chiaramente delimitato da cui attingere i nominativi di candidati idonei, relativi ai soli posti effettivamente banditi e alle eventuali quote aggiuntive.

Sono stati definiti:

* Limiti ben precisi: solo il 30% di integrazione * Applicazione classe di concorso per regione * Priorità attribuita al punteggio in graduatoria e alle precedenze legge 104/92

L’obiettivo, secondo le fonti istituzionali, è assicurare un ricambio ordinato ed efficiente, riducendo la dispersione dei candidati e la creazione di liste troppo ampie e poco gestibili.

Il ruolo della Commissione Europea e le sue richieste

Alla base di questa scelta innovativa, rispetto agli standard italiani, c’è un preciso orientamento della Commissione Europea. Durante la fase istruttoria del concorso, Bruxelles ha richiesto all’Italia di vincolare l’assunzione degli insegnanti a un criterio di massima meritocrazia e selezione qualitativa. Il punto chiave sollevato dall’Europa è stato:

* Non basta il superamento delle prove da parte dei candidati; occorre individuare per gli idonei un ulteriore elemento qualificante e graduante, vicino al modello delle selezioni pubbliche europee

Questa posizione ha spinto il Ministero italiano a limitare l’accesso alle sole posizioni a bando, con l’aggiunta di una quota strettamente controllata di idonei (massimo il 30%).

Idonei e vincitori: la differenza sostanziale nei concorsi PNRR

Un errore comune riguarda la confusione tra idoneo e _vincitore_. Nel contesto del concorso docenti PNRR, la distinzione si fa netta:

* Vincitore: colui che rientra nei posti banditi e viene inserito nella graduatoria di merito predisposta dall’USR di competenza * Idoneo: chi supera tutte le prove e le soglie minime, ma non trova posto in graduatoria. Può essere chiamato solo in caso di integrazione della graduatoria qualora si liberi un posto, fino alla suddetta soglia del 30%. Non ha quindi un titolo all’immissione in ruolo automatico

Questa divisione, che per molti candidati può apparire penalizzante, si inserisce nel tentativo di avvicinare il sistema italiano a modelli più selettivi e rigorosi, nell’ottica di garantire l’ingresso in classe dei migliori profili professionali.

Integrazione delle graduatorie: come funzionano le sostituzioni dei rinunciatari

Non è raro che, una volta pubblicata la graduatoria, alcuni vincitori rinuncino per motivi personali, prendano servizio in altre regioni o decidano per altre carriere. In questi casi, il meccanismo previsto dal decreto PA graduatorie è il seguente:

1. Per ogni rinuncia o decadenza, si attinge dalla graduatoria seguendo l’ordine di punteggio 2. Si utilizza progressivamente la riserva del 30% di idonei eccedenti i posti banditi 3. Si rispettano le precedenze come da normativa nazionale (ad esempio legge 104/92)

Il sistema, dunque, assicura una copertura sistemica dei posti, ma nel rispetto delle quote stabilite dalla normativa vigente e dalle raccomandazioni della Commissione Europea.

Le motivazioni tecniche dietro la graduatoria chiusa

La scelta di "blindare" le graduatorie trae origine da precise motivazioni tecniche:

* Evitare la formazione indiscriminata di lunghe liste di idonei che si protraggono nel tempo * Garantire la coerenza tra fabbisogno reale e risorse disponibili * Limitare il contenzioso e le richieste individuali di scorrimento, spesso fonte di ricorsi amministrativi * Aumentare la corrispondenza tra posti disponibili e docenti assunti, senza dispersioni di risorse

Tali ragioni sono state sottolineate dagli esperti del settore e ribadite dalle amministrazioni centrali chiamate a ottimizzare i processi di reclutamento.

Le critiche dei sindacati e le aspettative degli idonei

Il provvedimento ha però generato contestazioni tra le principali sigle sindacali e tra i candidati che si sono visti riconoscere solo la qualifica di _idoneo_. Le richieste principali riguardano:

* Ampliamento ulteriore della quota del 30% * Reintroduzione dello scorrimento integrale delle graduatorie fino a esaurimento degli idonei * Maggiore trasparenza nei criteri selettivi e nel punteggio assegnato

I sindacati della scuola evidenziano come, in presenza di un alto numero di candidati qualificati, sarebbe auspicabile non disperdere il capitale umano già selezionato, specie in periodi di carenza di organico cronica che caratterizza, da anni, alcune discipline (STEM, sostegno, classi di concorso artistiche).

Confronto con i concorsi precedenti: esperienze a confronto

Per comprendere la portata della novità, è utile un confronto con il passato:

* Nei concorsi ordinari ante-PNRR, le graduatorie erano tipicamente a scorrimento, fino a esaurimento di tutti gli idonei * In molte regioni, questo ha consentito l’assorbimento di candidati anche dopo anni dalla pubblicazione delle graduatorie stesse * Tuttavia, tali meccanismi hanno complicato la programmazione ministeriale e reso più difficile mantenere aggiornato il corpo docente rispetto alle esigenze emergenti

L’attuale cornice normativa cerca dunque un equilibrio fra programmazione, efficienza e selezione qualitativa.

Impatti sulla scuola: continuità didattica e qualità dell'insegnamento

L’adozione di graduatorie chiuse e della quota del 30% mira a tutelare la continuità didattica e a favorire un corpo docente stabile. Obiettivi chiave evidenziati dal ministero:

* Migliore qualità degli ingressi nella scuola, data dalla concentrazione su meno candidati altamente selezionati * Minore turn over dovuto a fughe da graduatorie il cui scorrimento avveniva anche dopo molti anni * Maggiore programmabilità delle assunzioni, in linea con le risorse stanziate dal PNRR e col fabbisogno reale

Non mancano però i rischi: la possibilità che posti restino vacanti per carenza di candidati disponibili o che il contenimento degli idonei alimenti carenze in materie già strutturalmente scoperte.

Prospettive future e possibili scenari

Lo scenario resta in evoluzione. Il prossimo ciclo di concorsi (previsto per il 2025-2026) potrà far tesoro delle esperienze acquisite e delle criticità emerse, anche in relazione agli orientamenti comunitari ancora in fase di affinamento. Alcuni possibili sviluppi:

* Aumento della quota idonei integrabili in funzione delle reali rinunce * Riattivazione parziale delle graduatorie a scorrimento solo per discipline “carenti” * Potenziamento dei percorsi abilitanti di formazione per i docenti fuori graduatoria * Introduzione di elementi di valorizzazione per il servizio pregresso già prestato nella scuola pubblica o paritaria

Sintesi finale

Il concorso docenti PNRR porta con sé significative innovazioni in tema di gestione delle graduatorie dei vincitori e degli idonei, ponendo l’Italia in una posizione di coerenza con le indicazioni europee e con i principi di trasparenza e merito. Se da un lato ciò rappresenta un’opportunità di crescita e razionalizzazione amministrativa, dall’altro richiede attenzione verso il capitale umano già selezionato e pronto ad entrare in servizio.

Resta dunque fondamentale il dialogo tra istituzioni, sindacati e rappresentanze dei candidati, per indicare ogni futura modifica normativa e per assicurare una scuola pubblica sempre più inclusiva, efficace e al passo con i cambiamenti richiesti dalla società della conoscenza.

Pubblicato il: 12 maggio 2025 alle ore 10:35