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Benessere a scuola: il progetto 'Un caffè col prof' del professore Marenco per ascoltare i ragazzi

Un’iniziativa innovativa per favorire il dialogo, il supporto emotivo e la salute mentale degli studenti al di fuori dell’orario scolastico

Benessere a scuola: il progetto 'Un caffè col prof' del professore Marenco per ascoltare i ragazzi

Indice dei paragrafi

1. Introduzione: Il benessere a scuola al centro dell’attenzione 2. Chi è il prof Marenco: docente e influencer 3. Il progetto 'Un caffè col prof': genesi e struttura 4. Benessere a scuola: una priorità sempre più urgente 5. Salute mentale e scuola: il ruolo dell’ascolto 6. Le dinamiche dell’ascolto studenti scuola: modalità di attuazione 7. L’impatto del dialogo tra professore e studenti 8. Il valore dei progetti innovativi scuola 9. Reazioni di studenti, colleghi e famiglie al progetto 10. Progetti simili in Italia e all’estero: confronto e ispirazioni 11. Sfide e possibilità di replicabilità dell’iniziativa 12. Insegnanti e benessere scolastico: il ruolo della formazione 13. Criticità ed eventuali rischi 14. Sintesi e prospettive future

Introduzione: Il benessere a scuola al centro dell’attenzione

In un tempo in cui il concetto di benessere a scuola assume un ruolo centrale nel dibattito pubblico e pedagogico, sono sempre più frequenti le iniziative che cercano di coniugare apprendimento e salute emozionale degli studenti. L’esperienza dello stare in classe non riguarda, infatti, solo l’acquisizione di nozioni, ma anche quella dimensione relazionale ed emotiva che può determinare il successo o l’insuccesso scolastico ed esistenziale degli adolescenti. Alla luce delle difficoltà crescenti vissute dai giovani, soprattutto dopo la pandemia, è oggi imprescindibile interrogarsi su come la scuola possa diventare un luogo di ascolto e di _supporto emotivo_. In questo contesto si colloca il progetto “Un caffè col prof”, lanciato dal professore Sandro Marenco.

Chi è il prof Marenco: docente e influencer

Sandro Marenco non è un insegnante qualunque. Conosciuto anche per la sua presenza sui social, è riuscito a costruire un ponte tra mondo educativo tradizionale e nuove tecnologie, diventando un punto di riferimento per studenti e colleghi. Apprezzato per le sue idee innovative e la sua capacità di comunicare in modo efficace, Marenco si distingue per l’approccio empatico e inclusivo. Da sempre si batte affinché la scuola sia anche luogo di _benessere_, non solo di valutazione.

Per questo motivo, il suo progetto ha suscitato un ampio interesse nel panorama scolastico italiano. Marenco si è espresso pubblicamente, anche in un recente video pubblicato sui canali social, sull’urgenza di offrire agli studenti spazi e tempi dedicati all’ascolto, non solo alla didattica.

Il progetto 'Un caffè col prof': genesi e struttura

Il cuore dell’iniziativa è rappresentato da un’ora, fuori dall’orario scolastico, durante la quale il professore mette a disposizione il proprio tempo per ascoltare gli studenti. Niente banchi, niente interrogazioni: solo un incontro libero e informale per favorire il dialogo.

Come funziona 'Un caffè col prof'?

* Gli studenti prenotano un incontro con il prof Marenco, scegliendo tra gli slot disponibili. * Gli appuntamenti avvengono al di fuori dell’orario ordinario di lezione, in luoghi accoglienti e non formali della scuola (es. biblioteca, aula docenti, bar scolastico). * Durante l’incontro, possono parlare liberamente delle proprie difficoltà, chiedere consigli o semplicemente esprimere un disagio. * Tutto avviene nel rispetto della privacy e della massima riservatezza. * Non si tratta di una seduta psicologica, ma di un momento di ascolto attivo.

L’obiettivo è quello di sostenere la _salute mentale degli studenti_, senza giudizi o pressioni, evidenziando che il confronto diretto e informale può davvero fare la differenza.

Benessere a scuola: una priorità sempre più urgente

Negli ultimi anni, il tema del benessere a scuola è divenuto oggetto di studi, convegni e politiche educative. Non sono solo i voti a determinare la riuscita di un percorso scolastico: sentire di essere accolti, ascoltati e valorizzati condiziona profondamente l’apprendimento e la crescita personale.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”, sottolineando come il contesto scolastico sia cruciale nella formazione del benessere complessivo degli individui. Eventi traumatici, stress prolungato, bullismo e solitudine sono tra i principali fattori di rischio per lo sviluppo di malesseri psicologici tra i banchi di scuola.

Fattori che spesso non vengono intercettati se non quando è troppo tardi. In questo quadro, iniziative che favoriscono l’_ascolto studenti scuola_ si rivelano più che mai necessarie e tempestive.

Salute mentale e scuola: il ruolo dell’ascolto

L’ascolto attivo da parte degli insegnanti rappresenta uno strumento fondamentale per la prevenzione del disagio e la promozione della *salute mentale studenti*. Gli adolescenti, oggi più che mai, vivono in un contesto caratterizzato da pressioni sociali, ansie da prestazione e un uso intensivo dei social media che può amplificare insicurezze e sentimenti di inadeguatezza.

Dedicare un’ora fuori dall’orario scolastico – come nel caso del progetto Marenco – non significa soltanto offrire un servizio in più, ma inviare un messaggio forte: ogni ragazzo conta, ogni voce è importante. Per molti studenti, sapere di poter trovare ascolto in un momento di difficoltà può rappresentare la differenza tra l’affrontare serenamente una crisi o lasciarsi sopraffare.

Le dinamiche dell’ascolto studenti scuola: modalità di attuazione

Implementare un vero ascolto studenti scuola richiede innanzitutto formazione specifica per gli insegnanti. Non tutti sono abituati a gestire situazioni emotive complesse o conversazioni su temi delicati. Il progetto di Marenco si basa tuttavia su alcune regole chiare ed essenziali:

* Rispetto dei tempi dello studente: ogni incontro dura quanto bisogno. * Non giudizio: l’insegnante si pone in una posizione di accoglienza, non di valutazione. * Riservatezza: ogni conversazione rimane privata, salvo casi di rischio per l’incolumità. * Orientamento al supporto: l’insegnante può suggerire risorse o professionisti, se necessario.

Queste modalità fanno sì che il supporto emotivo scuola si concretizzi non solo come gesto formale, ma come vera relazione di fiducia.

L’impatto del dialogo tra professore e studenti

Uno degli aspetti più apprezzati dagli studenti è la possibilità di dialogare con il docente su un piano diverso, più vicino al mondo reale che alla rigidità dell’aula. Il dialogo tra professore e studenti va ben oltre la trasmissione di nozioni e riguarda la costruzione di una relazione educativa sana.

Alcuni effetti positivi sottolineati, anche in letteratura, sono:

* Riduzione di episodi di ansia scolastica * Migliore gestione della pressione da rendimento * Aumento della fiducia reciproca * Emersione e risoluzione di episodi di bullismo * Incremento di autostima e motivazione

Il progetto 'Un caffè col prof' mira proprio a rendere questo dialogo sistematico e diffuso, offrendo una risposta concreta al bisogno di _stare bene a scuola_.

Il valore dei progetti innovativi scuola

L’esperienza di Marenco dimostra come i progetti innovativi scuola possano incidere positivamente sul clima relazionale negli istituti, con modelli esportabili in altre realtà.

Questi progetti:

* Favoriscono una cultura della prevenzione e non dell’emergenza * Sperimentano strumenti e modalità nuove di relazione educativa * Avvicinano la scuola alla vita reale degli studenti

E, come nel caso di Marenco, riescono a coinvolgere l’intera comunità scolastica, dagli insegnanti agli studenti fino alle famiglie.

Reazioni di studenti, colleghi e famiglie al progetto

Il riscontro sul campo è stato immediato. Studenti che hanno partecipato hanno raccontato di sentirsi finalmente visti e ascoltati. Colleghe e colleghi hanno iniziato a chiedere consiglio su come importare l’iniziativa nelle loro scuole.

Le famiglie, spesso spaventate dal malessere dei propri figli, hanno accolto positivamente la possibilità di un supporto emotivo scuola che evita la medicalizzazione precoce e valorizza il ruolo degli insegnanti come adulti di riferimento. Le testimonianze raccolte restituiscono l’immagine di una comunità scolastica più coesa e attenta ai bisogni reali degli studenti.

Progetti simili in Italia e all’estero: confronto e ispirazioni

Esistono in Italia e all’estero numerosi progetti che, in forme diverse, promuovono l’_ascolto studenti scuola_. In alcune scuole lombarde, sono nati gli “sportelli ascolto”, mentre in Francia e Germania si sperimenta il “mentoring tra pari”, dove studenti più grandi aiutano i più giovani.

A livello ministeriale, il MIUR ha avviato negli ultimi anni diverse sperimentazioni per l’attivazione di progetti innovativi scuola finalizzati al benessere e alla prevenzione del disagio. Tuttavia, l’approccio informale e la passione del professore Marenco costituiscono un unicum per umanità, spontaneità e impatto sul vissuto quotidiano iniziale degli studenti.

Sfide e possibilità di replicabilità dell’iniziativa

Se replicare progetti di successo appare auspicabile, non sono poche le sfide. Servono insegnanti motivati, tempo extra, formazione specifica e spazi adeguati. È fondamentale che la scuola sia sostenuta a livello di risorse e regolamenti per evitare che il peso ricada tutto sui docenti volontari.

Nonostante le difficoltà, la storia di Marenco dimostra che, con volontà e organizzazione, sia possibile sviluppare percorsi di supporto emotivo scuola efficaci anche in istituti dalle ristrette risorse.

Insegnanti e benessere scolastico: il ruolo della formazione

I corsi di aggiornamento per insegnanti rappresentano un tassello chiave nella costruzione di una scuola attenta al benessere. Formare i docenti sull’ascolto attivo, la gestione del conflitto e i segnali di disagio psicologico è cruciale per intercettare situazioni a rischio prima che degenerino.

La categoria “_insegnanti e benessere scolastico_” dovrebbe diventare oggetto prioritario nelle politiche formative dei prossimi anni, valorizzando esperienze come quelle di Marenco come buone pratiche da diffondere e sostenere.

Criticità ed eventuali rischi

Mettere in campo progetti come Un caffè col prof non è però privo di criticità. Tra queste:

* Il rischio di caricare troppo i docenti, senza un adeguato riconoscimento istituzionale. * La possibilità che emergano situazioni particolarmente gravi che richiedano competenze specialistiche. * Il pericolo di un’invasione nella privacy degli studenti se non viene mantenuta la giusta delicatezza.

È quindi necessario che iniziative del genere siano integrate in una rete di collaborazione tra insegnanti, counsellor, psicologi e famiglie.

Sintesi e prospettive future

In conclusione, l’idea lanciata dal prof Marenco attraverso il progetto “Un caffè col prof” rappresenta una ventata d’aria fresca nel panorama educativo nazionale. Il successo dell’iniziativa mette in luce la necessità di costruire una scuola davvero a misura di studente: dove le parole benessere a scuola_, _salute mentale studenti_, _ascolto studenti scuola_, _supporto emotivo scuola e stare bene a scuola non siano solo slogan, ma realtà quotidiane.

Occorre quindi investire su progetti innovativi scuola capaci di generare circoli virtuosi di dialogo, crescita ed emancipazione all’interno delle nostre aule.

La speranza è che l’esempio di Marenco possa ispirare un vero cambiamento culturale, dove l’attenzione al benessere non sia un optional, ma la base su cui fondare tutto il sistema educativo.

Pubblicato il: 11 settembre 2025 alle ore 16:07