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Applicazione della Riserva ex Legge 68/99 nelle Supplenze: Chiarimenti sulle Graduatorie di Istituto nella Scuola

Un approfondimento sulla non applicabilità della riserva per disabili nelle supplenze da graduatorie di istituto, alla luce della normativa vigente e delle ultime dichiarazioni durante il question time su OrizzonteScuola TV

Applicazione della Riserva ex Legge 68/99 nelle Supplenze: Chiarimenti sulle Graduatorie di Istituto nella Scuola

Indice degli argomenti

1. Premessa: il dibattito sulla riserva legge 68/99 nelle supplenze scolastiche 2. Cos’è la riserva ex legge 68/99: principi e finalità 3. Le varie tipologie di graduatorie per le supplenze nella scuola italiana 4. Question Time dell’8 settembre: Cozzetto chiarisce 5. Riserva e GPS (Graduatorie Provinciali Supplenze): dove si applica 6. Le graduatorie di istituto: funzionamento e differenze rispetto alle GPS 7. Perché la riserva non si applica alle graduatorie di istituto 8. Gli effetti pratici per i docenti e le scuole 9. Criticità e possibili controversie 10. La normativa aggiornata sulle graduatorie scuola 2025 11. Consigli pratici: cosa devono sapere docenti e aspiranti supplenti 12. Sintesi e conclusioni

Premessa: il dibattito sulla riserva legge 68/99 nelle supplenze scolastiche

La scuola italiana rappresenta un settore caratterizzato da continue evoluzioni normative, specialmente per quanto riguarda le procedure di reclutamento del personale docente. Una delle questioni più attenzionate riguarda l'applicazione della riserva ex legge 68/99, dedicata all'inclusione lavorativa delle persone con disabilità, nell'ambito delle supplenze. Numerose sono state le richieste di chiarimento su come debbano essere gestite, in particolare, le supplenze conferite tramite le graduatorie di istituto. A queste domande ha fatto seguito un recente question time su OrizzonteScuola TV, datato 8 settembre, durante il quale sono stati approfonditi i criteri di applicazione della riserva legge 68/99 alle diverse graduatorie.

Cos’è la riserva ex legge 68/99: principi e finalità

La legge 12 marzo 1999, n. 68, meglio nota come _legge 68/99_, disciplina il diritto al lavoro delle persone disabili, imponendo ai datori di lavoro pubblici e privati l'obbligo di riservare una quota di posti a favore di questi soggetti. Nello specifico, all'interno delle pubbliche amministrazioni — e, quindi, anche nelle scuole — il sistema delle riserve garantisce che una percentuale delle assunzioni sia destinata a chi è portatore di disabilità certificata o a categorie protette, secondo parametri ben definiti.

Finalità principali della legge 68/99:

* Promuovere l'inserimento e l'integrazione lavorativa delle persone disabili. * Contrastare la discriminazione e favorire le pari opportunità nel lavoro. * Prevedere strumenti specifici di inclusione anche nella Pubblica Amministrazione.

Questa normativa rappresenta, pertanto, un pilastro per quanto riguarda i diritti dei lavoratori disabili e il loro diritto a vedere tutelato l’accesso al mondo del lavoro — tema centrale anche per la scuola e il settore insegnanti.

Le varie tipologie di graduatorie per le supplenze nella scuola italiana

Nell'attuale assetto della scuola italiana, esistono differenti tipologie di graduatorie dalle quali vengono attinte le nomine per i posti di supplenza:

* Graduatorie ad esaurimento (GAE): riservate ai docenti con abilitazione pregressa, ormai chiuse ai nuovi inserimenti. * Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS): istituite nel 2020, ripartite per provincia e classe di concorso. * Graduatorie di Istituto: specifiche per ciascuna scuola e utilizzate per coprire supplenze brevi o ulteriori rispetto allo scorrimento di GPS e GAE.

Questa tripartizione comporta diverse modalità di conferimento dei posti e differenti regole applicative, anche in merito alla riserva legge 68/99.

Question Time dell’8 settembre: Cozzetto chiarisce

L’argomento dell’applicazione della riserva nelle supplenze scolastiche è stato oggetto di una sessione di question time condotto su OrizzonteScuola TV. Durante questa occasione, l’esperto Cozzetto ha fornito importanti delucidazioni ponendo un punto fermo: “La riserva non si applica alle graduatorie di istituto.”

Questa affermazione risponde alle numerose domande e dubbi posti da aspiranti supplenti e segreterie scolastiche sulla normativa attuale in vigore. Secondo Cozzetto, "l'obbligo di riserva è assolto fino allo scorrimento delle GPS", sottolineando che il meccanismo della riserva opera proprio nella fase di attribuzione delle supplenze tramite queste graduatorie, non oltre.

Riserva e GPS (Graduatorie Provinciali Supplenze): dove si applica

Nel dettaglio, la riserva legge 68/99 trova applicazione, secondo la normativa vigente, esclusivamente nelle supplenze assegnate dalle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). Queste graduatorie rappresentano, dopo lo scorrimento della GAE, la fonte principale da cui i dirigenti scolastici attingono per copertura di posti disponibili, sia per supplenze annuali che temporanee.

I punti chiave dell’applicazione della riserva sono:

* La riserva opera nello scorrimento delle GPS, in virtù della normativa sulle procedure concorsuali e sulle assunzioni pubbliche. * L’obbligo del mantenimento delle quote di riserva (per esempio 7% del totale organico, laddove previsto) resta attivo fino alla completa assegnazione dei posti disponibili tramite GPS. * Dopo questo scorrimento, si può affermare che “l’obbligo” di riserva è stato assolto dalla pubblica amministrazione, almeno per quanto riguarda il conferimento degli incarichi annuali e temporanei via GPS.

Questa circostanza è stata ribadita dallo stesso Cozzetto nella pillola di question time su OrizzonteScuola TV.

Le graduatorie di istituto: funzionamento e differenze rispetto alle GPS

Le graduatorie di istituto hanno una funzione residuale rispetto alla procedura principale di nomina attraverso GPS e GAE. Ogni scuola gestisce autonomamente la propria graduatoria d’istituto, attingendo dai nominativi di aspiranti docenti che hanno scelto quella determinata istituzione scolastica come preferenza.

Caratteristiche peculiari delle graduatorie d'istituto:

* Vengono utilizzate per coprire supplenze brevi (ad esempio, per malattia o congedo). * Coprono i posti rimasti vacanti dopo l’esaurimento delle chiamate da GPS. * Sono formate e gestite direttamente dalle segreterie scolastiche.

A differenza delle GPS, queste graduatorie sono dunque impiegate solo in una fase immediatamente successiva e subordinata rispetto alle altre chiamate; hanno una dimensione più “locale” e decentralizzata e servono principalmente a garantire la continuità didattica.

Perché la riserva non si applica alle graduatorie di istituto

Secondo quanto chiarito durante il question time, la ratio della legge e le sue modalità di applicazione sono chiare: la riserva si applica alle procedure selettive principali ma non agli elenchi “locali” di istituto per supplenze temporanee.

I motivi principali sono i seguenti:

1. L’obbligo di riserva è già assolto nello scorrimento GPS. 2. Le graduatorie di istituto sono considerate graduatorie “interne”, gestite direttamente dal singolo istituto, e quindi prive dell’obbligo di riserva previsto per le graduatorie a carattere generale. 3. Le supplenze da graduatoria di istituto sono per la maggior parte temporanee, legate a esigenze contingenti della scuola (malattie, aspettative, ecc.), e non rientrano nelle “assunzioni” in senso stretto per cui la legge 68/99 vincola la PA.

A confermare questa impostazione sono sia le circolari ministeriali negli anni, sia le interpretazioni della normativa rilasciate in sede ufficiale dagli addetti ai lavori.

Gli effetti pratici per i docenti e le scuole

Dal punto di vista operativo, per i docenti iscritti nelle graduatorie di istituto, non vige alcun diritto di precedenza legato alla riserva legge 68/99. Ciò significa che, all’atto della convocazione da parte delle segreterie scolastiche per incarichi da graduatoria di istituto, tutti i candidati presenti in graduatoria sono considerati sullo stesso piano, indipendentemente dal loro eventuale status di riservisti.

Per le scuole, questo comporta l’adozione di procedure snelle e prive della necessità di monitorare le quote di riserva nelle assegnazioni da graduatoria di istituto. L’amministrazione può dunque focalizzarsi sulla copertura rapida delle cattedre scoperte, garantendo la continuità didattica.

Vantaggi pratici:

* Maggiore semplificazione nelle procedure di convocazione. * Riduzione dei contenziosi sull’assegnazione dei posti. * Chiarezza normativa nell'applicazione delle riserve.

Criticità e possibili controversie

Nonostante i chiarimenti, il tema rimane sensibile e, talvolta, oggetto di controversie. Alcuni docenti, iscritti come riservisti in GPS, possono percepire questa distinzione come una limitazione dei propri diritti nelle chiamate successive da graduatorie d’istituto. Tuttavia, la posizione ministeriale è univoca: la tutela operata dalla legge 68/99 è garantita nelle procedure principali di accesso e non in quelle residuali.

Eventuali ricorsi devono confrontarsi con una consolidata giurisprudenza che finora non ha mai disposto l’estensione obbligatoria della riserva alle graduatorie di istituto. In ogni caso, è sempre utile per il personale scolastico e gli aspiranti supplenti consultare direttamente la normativa aggiornata e le FAQ ministeriali.

La normativa aggiornata sulle graduatorie scuola 2025

La gestione delle supplenze per il prossimo anno scolastico è disciplinata da disposizioni recenti, aggiornate anche in vista delle nuove procedure di nomina e della digitalizzazione dei flussi. La normativa vigente nel 2025 conferma, anche per quest’anno, le seguenti regole:

* Riserva legge 68/99 nelle GPS: applicazione nello scorrimento delle GPS sia per incarichi annuali che temporanei. * Assolvimento obbligo di riserva: una volta esaurite le GPS, l’obbligo si ritiene assolto per quell'anno scolastico. * Graduatorie di istituto: NON si applica la riserva, come specificato sia dai documenti ministeriali sia dai chiarimenti portati nel recente question time su OrizzonteScuola TV.

Anche le circolari MIUR a tema supplenze ribadiscono tale impostazione per garantire la massima trasparenza e parità di trattamento.

Consigli pratici: cosa devono sapere docenti e aspiranti supplenti

Alla luce di questi chiarimenti, è importante che:

* Gli aspiranti docenti iscritti alle GPS prestino massima attenzione alla propria posizione e alle tempistiche delle convocazioni, perché è in questa fase che opera la riserva. * I docenti inseriti nelle graduatorie di istituto comprendano che, per le supplenze aggiuntive o brevi, si segue rigorosamente l’ordine di graduatoria, senza precedenza per riserva. * Le scuole adottino procedure trasparenti e facilmente tracciabili, così da evitare qualsiasi contenzioso o dubbio sull’attribuzione delle supplenze.

*Consiglio*: Monitorare costantemente le comunicazioni delle segreterie e dei siti di riferimento come OrizzonteScuola, dove vengono prontamente segnalate eventuali modifiche o chiarimenti interpretativi.

Sintesi e conclusioni

La questione dell’applicazione della riserva ex legge 68/99 nelle supplenze scolastiche è stata recentemente oggetto di chiarimenti decisivi. In particolare, è emerso con nettezza che la riserva legge 68/99 NON si applica alle supplenze assegnate tramite graduatorie di istituto. Questo principio è stato autorevolmente confermato durante il question time dell’8 settembre da Cozzetto, sottolineando come l'obbligo di riserva sia effettivamente assolto fino allo scorrimento delle GPS.

Per i docenti, le segreterie scolastiche e tutto il personale coinvolto nella gestione delle supplenze, conoscere ed applicare correttamente queste regole è fondamentale, soprattutto in vista dell’anno scolastico 2025 e delle future procedure di nomina. Consultare fonti ufficiali, restare aggiornati tramite siti specializzati come OrizzonteScuola e seguire i consigli degli esperti in pillole di question time rappresenta la via migliore per evitare equivoci e garantire un sistema trasparente ed efficiente.

Pubblicato il: 12 settembre 2025 alle ore 19:12