Aldo Mucci (SGS) “Quei turning point del ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara”
Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, ha impresso una serie di riforme presentandoli come veri turning point (punti di svolta) per la scuola italiana: un ritorno al rigore, al merito, alla tradizione culturale e a un maggiore raccordo con il mondo del lavoro. – dichiara Mucci, leader del SGS Sindacato Generale Scuola – Ed ancora : “Molti osservatori e oppositori, invece, le vedono come un passo indietro verso un modello nozionistico e conservatore. una scuola nostalgica, ideologica (eurocentrica e con venature cattoliche), che rischia di emarginare chi ha meno risorse invece di innovare davvero su inclusione, competenze digitali e pensiero critico”. Per Valditara questi sono turning point verso una scuola più “seria, autorevole, radicata nella tradizione e utile al lavoro”.
Nell’ultimo incontro di viale Trastevere abbiamo affrontato il tema della carenza di personale nelle scuole italiane (docenti, ATA, dirigenti scolastici e insegnanti di sostegno), - dichiara Mucci - riconoscendolo come un problema strutturale e cronico, aggravato da anni di ritardi nei concorsi, precarietà elevata. il ministro ha più volte riconosciuto la carenza una priorità, da affrontare con interventi graduali e progressivi, attraverso concorsi, stabilizzazioni e nuove assunzioni, (ogni anno vanno in pensione circa 30-35.000 docenti. Nel triennio 2024-2027 si stimano circa 100-120.000 uscite solo tra i docenti. Per l’ATA (bidelli, amministrativi) la situazione è ancora più grave: circa 15-20.000 pensionamenti annui, con organici già sottodimensionati). Il 2026 è alle porte e gli interventi “bussano” energicamente alla porta del MIM, bisogna agire in fretta conclude Aldo Mucci.