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Accorpamento delle Classi per la Sostituzione dei Docenti: Un’Analisi Critica alla Luce delle Novità dalla Legge di Bilancio 2026

L’illegittimità dell'accorpamento delle classi in caso di assenza dei docenti e le conseguenze delle nuove norme sulle supplenze brevi nella scuola italiana

Accorpamento delle Classi per la Sostituzione dei Docenti: Un’Analisi Critica alla Luce delle Novità dalla Legge di Bilancio 2026

Indice

* Introduzione * Sostituzione dei Docenti Assenti: Prassi e Problematiche * La Pratica Illegittima dell’Accorpamento delle Classi * Il Caso delle Scienze Motorie: Classi di 50-60 Alunni * Le Novità della Legge di Bilancio 2026 e il Taglio alle Supplenze * Ripercussioni sull’Organico di Diritto delle Scuole * Vigilanza e Sicurezza: Il Problema delle Classi Sovraffollate * Aspetti Normativi: Cosa Dice la Legge? * Conseguenze Pedagogiche ed Educative * Opinioni e Preoccupazioni dal Mondo della Scuola * Strategie Alternative: Come Gestire le Assenze Brevi * Conclusioni Finali

Introduzione

La sostituzione dei docenti assenti nella scuola pubblica è da anni oggetto di dibattito e criticità. Una delle pratiche adottate, sebbene sia ritenuta totalmente illegittima dalle disposizioni vigenti, è l’accorpamento delle classi, pratica che consiste nel riunire gli studenti di più classi in un unico gruppo, gestito da uno o più docenti presenti. Nel contesto legislativo attuale, con particolare attenzione alle novità introdotte dalla legge di bilancio 2026 scuola, questa pratica ha assunto nuovi contorni e risulta allarmante per vari motivi, dagli aspetti giuridici a quelli educativi e gestionali.

Sostituzione dei Docenti Assenti: Prassi e Problematiche

Quando un docente è assente per malattia, permessi o altri impedimenti, le scuole sono spesso costrette a trovare soluzioni rapide per garantire la continuità didattica. Le modalità più utilizzate per la gestione delle assenze docenti secondo la normativa attuale sono:

* L’assegnazione della classe a un docente in servizio in quel momento, spesso su base di volontariato o disponibilità oraria. * L’utilizzo di personale supplente breve, secondo le regole dettate dalla normativa sulle supplenze brevi scuola. * L’accorpamento delle classi, soluzione che però pone seri problemi di legittimità e sicurezza.

Negli ultimi anni, a causa della cronica carenza di organico e delle risorse finanziarie sempre più limitate, molte scuole hanno fatto ricorso progressivamente alla soluzione meno corretta: l’accorpamento delle classi.

La Pratica Illegittima dell’Accorpamento delle Classi

L'accorpamento delle classi è illegittimo secondo le disposizioni del Ministero dell’Istruzione e i riferimenti normativi sull’organico di diritto scuola. Questa pratica, tuttavia, avviene ancora troppo spesso, giustificata dall’emergenza o dalla necessità di coprire rapidamente gli alunni privi di docente.

Perché è illegittimo l’accorpamento delle classi in assenza di un docente?

* Modifica surrettiziamente l’organico di diritto, andando a creare gruppi-classe non previsti dall’assegnazione ministeriale. * Compromette la funzionalità della didattica e la sicurezza degli alunni. * Tutela il diritto degli studenti a un ambiente di apprendimento adeguato e conforme alle normative sulla sicurezza e la sorveglianza.

Il Caso delle Scienze Motorie: Classi di 50-60 Alunni

Uno degli esempi più evidenti e gravi di questa pratica si registra durante le ore di scienze motorie, dove i docenti si trovano a gestire gruppi che possono arrivare fino a 50-60 alunni. Questa situazione, oltre a violare le più elementari regole di sicurezza, rende impossibile la realizzazione di una didattica efficace.

I principali rischi identificati includono:

* Impossibilità di vigilare adeguatamente su ogni singolo studente. * Aumento del rischio infortuni durante le attività motorie. * Perdita della personalizzazione didattica e della relazione educativa tra insegnante e studente.

Le problematiche delle classi sovraffollate a scuola diventano, in questo contesto, una questione non soltanto didattica ma anche di sicurezza e responsabilità civile e penale per il dirigente scolastico.

Le Novità della Legge di Bilancio 2026 e il Taglio alle Supplenze

Con la legge di bilancio 2026 scuola, sono state introdotte modifiche significative alla gestione delle assenze brevi dei docenti. Una delle novità sulle supplenze scuola 2026 più discusse consiste nella limitazione delle supplenze brevi per assenze fino a 10 giorni. In pratica, le scuole non potranno più nominare supplenti temporanei per coprire piccoli periodi di assenza dei docenti.

Implicazioni della nuova normativa supplenze brevi scuola:

* Impossibilità di ricorrere a supplenti anche per assenze superiori ai 5 giorni, ora estesa fino a 10 giorni. * Aumento del ricorso a soluzioni d’emergenza, tra cui l’accorpamento delle classi, nonostante la sua illegittimità. * Peggioramento nella qualità della didattica garantita agli alunni. * Ulteriore carico di responsabilità per i docenti di ruolo e per i dirigenti scolastici.

L’obiettivo dichiarato dal Governo è di ridurre la spesa pubblica legata alle supplenze, ma ciò si traduce in una compressione dei diritti sia degli studenti che dei lavoratori della scuola.

Ripercussioni sull’Organico di Diritto delle Scuole

L'accorpamento delle classi altera l’organico di diritto definito dal Ministero, ovvero quell’insieme di docenti assegnati a una scuola sulla base della consistenza numerica delle classi stabilite.

Ecco i rischi principali:

* Creazione di situazioni non previste dagli organici, con responsabilità amministrativa e penale per i dirigenti. * Perdita della trasparenza nei criteri di assegnazione delle risorse umane nelle scuole. * Possibile contenzioso con le famiglie degli studenti che vedono violato il diritto costituzionale all’istruzione adeguata e sicura.

Vigilanza e Sicurezza: Il Problema delle Classi Sovraffollate

Secondo la normativa vigente, il docente è responsabile della vigilanza degli alunni durante l’orario scolastico. L’accorpamento delle classi, in particolare quando porta a gruppi di oltre 30-40 alunni, rende matematicamente impossibile garantire la sorveglianza, con gravi rischi in caso di incidenti, aggressioni, malori o fughe.

Le classi sovraffollate scuola sono un rischio concreto per:

* La sicurezza fisica degli studenti. * La tutela della salute psicologica e fisica del personale docente. * Il mantenimento di un clima classe favorevole all’apprendimento.

Le recenti cronache riportano casi di incidenti in palestre o laboratori dovuti proprio all’incapacità oggettiva di sorvegliare gruppi troppo numerosi.

Aspetti Normativi: Cosa Dice la Legge?

La gestione delle assenze dei docenti è regolata da una serie di norme cogenti:

* DPR 416/1974: stabilisce i criteri per la copertura delle assenze e per l’autonomia organizzativa delle scuole. * Circolare Ministeriale n. 134/2001: vieta esplicitamente l’accorpamento delle classi, salvo rarissime eccezioni (attività progettuali comuni, totale equivalenza numerica-tra docenti e studenti, ecc.). * Il Testo Unico sulla Scuola (D.lgs. 297/1994): riconosce il diritto degli studenti a un ambiente idoneo e sicuro.

La giurisprudenza amministrativa ha reiterato nei suoi pronunciamenti la piena responsabilità dei dirigenti scolastici che autorizzano prassi in contrasto con la normativa.

Conseguenze Pedagogiche ed Educative

L'accorpamento delle classi scuola e il mancato ricorso a supplenze adeguate hanno un impatto negativo sia sul piano della qualità didattica sia su quello relazionale.

* Si interrompe la progettazione educativa personalizzata. * Gli alunni più deboli, con difficoltà di apprendimento o bisogni educativi speciali, rimangono privi di adeguato supporto. * Peggiora il clima relazionale, nascono situazioni di disagio, esclusione e talvolta di violenza.

In una classe sovraffollata, il docente è costretto a ricorrere a strategie di gestione del gruppo che penalizzano inevitabilmente lo sviluppo di competenze individuali.

Opinioni e Preoccupazioni dal Mondo della Scuola

Sindacati, associazioni di categoria, dirigenti scolastici e famiglie hanno manifestato forti preoccupazioni per le conseguenze dell’accorpamento delle classi e le nuove restrizioni sulle supplenze introdotte dalla legge di bilancio 2026 scuola.

Secondo fonti autorevoli:

* I sindacati lamentano la riduzione delle risorse e chiedono maggiori investimenti nell’organico. * I dirigenti scolastici lamentano il rischio di responsabilità legale e la difficoltà di garantire funzionalità e sicurezza. * Le famiglie sono sempre più preoccupate per la perdita di qualità nella didattica quotidiana e per la tutela della sicurezza dei figli.

Strategie Alternative: Come Gestire le Assenze Brevi

Per evitare le gravi conseguenze dell’accorpamento delle classi illegittimo, alcune scuole hanno attivato strategie alternative, nel rispetto della normativa, tra cui:

* Pianificazione delle sostituzioni con l’uso di potenziamento e ore residue. * Maggiore flessibilità nell’utilizzo delle ore a disposizione dei docenti. * Coinvolgimento delle risorse interne attraverso progetti e laboratori trasversali. * Attivazione di meccanismi di chiamata di supplenti in tempi rapidi, almeno per assenze superiori a 5-7 giorni.

L’obiettivo resta garantire sempre agli alunni la presenza di un adulto responsabile e competente, evitando ogni soluzione che possa mettere a rischio la sicurezza o la qualità dell’insegnamento.

Conclusioni Finali

L’articolo ha illustrato come la pratica dell’accorpamento delle classi per la sostituzione dei docenti assenti sia illegittima e dannosa, non solo dal punto di vista della normativa scolastica, ma anche sotto il profilo educativo, etico e gestionale. Le novità introdotte dalla legge di bilancio 2026 aggravano il problema, rendendo sempre più difficile gestire le assenze brevi senza ricorrere a soluzioni di emergenza rischiose e, spesso, non conformi alla legge.

Per una scuola di qualità serve:

* Rispettare la normativa sull’organizzazione delle classi e delle supplenze. * Garantire risorse e organico adeguato, affidando alla legge di stabilità non solo il ruolo di contenimento dei costi, ma anche quello di investire sul futuro dei giovani. * Tutelare il diritto costituzionale all’istruzione in ambienti sicuri e idonei allo sviluppo della persona.

Il tema sollevato resta oggi più attuale che mai e richiede un’attenzione costante e soluzioni strutturali, all’altezza delle sfide della scuola italiana contemporanea.

Pubblicato il: 1 novembre 2025 alle ore 12:14