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A Pisa nasce la scuola senza voti: il liceo sperimenta valutazioni scritte per combattere l’ansia e favorire l’autovalutazione

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Parte il progetto “Oltre il voto”: niente più numeri, solo giudizi dettagliati. Gli insegnanti: «Così diamo serietà e stimolo allo studente»

A Pisa nasce la scuola senza voti: il liceo sperimenta valutazioni scritte per combattere l’ansia e favorire l’autovalutazione

Indice

* Cos’è la sperimentazione “Oltre il voto”? * Gli obiettivi della scuola senza voti: verso un nuovo sistema di valutazione scolastica * I protagonisti della sperimentazione: docenti promotori e studenti coinvolti * Il ruolo della valutazione scritta: vantaggi per autovalutazione e apprendimento * L’impatto sull’ansia da voti a scuola: testimonianze e riflessioni * Cosa ne pensano i genitori: il clima attorno alla riforma valutazione scolastica * Analisi delle criticità: limiti e possibili rischi della scuola senza voti * Innovazione didattica a Pisa: le prospettive future per la valutazione scolastica in Italia * Sintesi finale: una svolta destinata a fare scuola?

Cos’è la sperimentazione “Oltre il voto”?

“Oltre il voto” è l’iniziativa innovativa lanciata all’inizio dell’anno scolastico 2025-2026 in un liceo di Pisa, destinata a segnare una svolta nel modo di valutare studenti e studentesse. La scuola senza voti, tema da anni dibattuto nel panorama dell’innovazione didattica, vede ora una concreta applicazione: due classi prime parteciperanno alla sperimentazione che si propone di archiviare i voti numerici per sostituirli con valutazioni scritte dettagliate.

L’esperimento nasce dalla consapevolezza, matura tra diversi insegnanti, che il voto numerico spesso «appiattisce» la complessità dell’apprendimento e, anziché motivare allo studio consapevole, finisce spesso per alimentare ansia e competitività negativa. Gli stessi professori promotori raccontano: «È più facile scrivere un numero: richiede meno impegno. Ma così facendo perdiamo la serietà e la precisione che l’apprendimento merita».

La sperimentazione “Oltre il voto Pisa” coinvolge docenti e famiglie, e rappresenta un importante tassello nella crescente riflessione sulle riforme della valutazione scolastica. Il progetto mette al centro la valutazione scritta studenti, con l’obiettivo di favorire una più profonda autovalutazione e una reale crescita delle competenze.

Gli obiettivi della scuola senza voti: verso un nuovo sistema di valutazione scolastica

Con la scuola senza voti, la sperimentazione punta a raggiungere diversi obiettivi centrali per il rinnovamento della didattica:

* Superare la logica del “giudizio immediato” e favorire un percorso di apprendimento consapevole. * Ridurre l’ansia da voti scuola e i conflitti connessi a una misura percepita come assoluta e definitiva. * Incrementare la capacità degli studenti di autoanalizzarsi e comprendere la propria evoluzione nel tempo. * Restituire centralità al dialogo educativo tra docente e studente, affidando alla parola scritta la responsabilità di un riscontro sincero e articolato.

Senza la pressione di un nuovo sistema valutazione scuole basato sui numeri, la crescita personale e didattica punta a svilupparsi in modo più equilibrato e duraturo. Molti insegnanti che aderiscono alla riforma valutazione scolastica sottolineano come il voto, pur rapido, spesso sia «una cifra che appiattisce»: non consente di restituire la varietà delle abilità, dei progressi, delle difficoltà e delle potenzialità espresse da ogni singolo studente.

I protagonisti della sperimentazione: docenti promotori e studenti coinvolti

Il progetto “Oltre il voto” nasce dalla collaborazione attiva tra il consiglio di classe, la presidenza e alcune docenti particolarmente sensibili alle problematiche dell’ansia e dell’autovalutazione. Il gruppo dei professori contro voti numerici coinvolge sia insegnanti di discipline umanistiche sia di materie scientifiche, in un percorso di sperimentazione integrata su più fronti del sapere.

Le due classi prime selezionate per la sperimentazione sono costituite da ragazze e ragazzi provenienti da diversi contesti di scuola media. Sin dal primo giorno di scuola, hanno ricevuto una comunicazione trasparente sulle modalità della nuova valutazione, affidata non più a un numero secco ma a una relazione scritta, composta da:

* Un giudizio complessivo sulla preparazione e la partecipazione * Un’analisi degli errori e delle aree di miglioramento * Un elenco di punti di forza rilevati nelle prove e nelle attività in classe * Raccomandazioni personalizzate per lo sviluppo delle competenze

Questa modalità – sottolineano i docenti promotori – consente di instaurare un rapporto più autentico con gli studenti, accompagnandoli in un percorso di autentica autovalutazione studenti liceo. Si tratta di una vera novità, che rappresenta anche una sfida nell’organizzazione e nella tempistica del lavoro docente, chiamato a investire tempo ed energie per restituire un feedback dettagliato, autenticamente formativo.

Il ruolo della valutazione scritta: vantaggi per autovalutazione e apprendimento

La valutazione scritta rappresenta il cuore del nuovo approccio didattico. Non si tratta semplicemente di sostituire un numero con alcune frasi: l’obiettivo è quello di favorire una riflessione analitica, sia da parte degli insegnanti che da parte degli studenti.

Sul piano pratico, una valutazione scritta studenti dettagliata:

* Permette di conoscere a fondo il percorso individuale e comprendere meglio le cause di eventuali difficoltà * Incentiva la capacità di autovalutazione e di auto-miglioramento, poiché ogni studente riceve indicazioni concrete su cosa migliorare * Riduce l’effetto “sentenza” del voto numerico, stimolando una visione processuale e dinamica del sapere * Offre agli insegnanti lo spazio per premiare progressi e impegno, non solo risultati finali

Questo nuovo sistema valutazione scuole si pone anche come risposta a una domanda sempre più sentita: come restituire valore al dialogo educativo in un’epoca caratterizzata da valutazioni sempre più standardizzate? I professori promotori, animati dalla convinzione che «il giudizio numerico non basta a rappresentare lo sforzo di ciascuno», vedono nella valutazione scritta uno strumento per riavvicinare la valutazione allo sviluppo reale delle competenze e dell’autostima.

L’impatto sull’ansia da voti a scuola: testimonianze e riflessioni

Uno dei principali ostacoli all’apprendimento sereno è la cosiddetta _ansia da voti scuola_. Decine di studi, indagini e inchieste negli ultimi anni hanno mostrato come il sistema di valutazione numerico, soprattutto nelle fasce delicate della crescita adolescenziale, possa produrre effetti negativi sulla motivazione, sull’autostima e sull’equilibrio degli studenti.

In questa sperimentazione, i docenti raccontano i primi risultati positivi in termini di benessere emotivo. Alunni che prima temevano la verifica, oggi leggono il giudizio scritto con meno pressione. «Non sento più che un cinque o un sei mi definiscono come persona», racconta uno studente coinvolto nel progetto. Altri sottolineano come il feedback sia diventato una leva per migliorare realmente, e non solo per “appuntare” l’errore.

Molti studenti riferiscono:

* Maggiore serenità durante le interrogazioni e le verifiche * Più fiducia nel confronto con gli adulti (insegnanti e genitori) * Capacità di mettere in discussione i propri errori senza paura della “condanna” del voto * Un maggiore stimolo al dialogo, perché le osservazioni scritte appaiono più umane e meno punitive

La crescita registrata dai partecipanti sembra quindi andare oltre la sola dimensione cognitiva, toccando la sfera psicologica. Ridurre l’ansia da voti a scuola diventa l’occasione per far fiorire nuove abilità, spesso trascurate in un meccanismo premiante solo il risultato finale.

Cosa ne pensano i genitori: il clima attorno alla riforma valutazione scolastica

Un elemento di rilevante importanza per la riuscita di ogni riforma valutazione scolastica è l’atteggiamento delle famiglie. Nel caso di “Oltre il voto Pisa”, i promotori hanno voluto coinvolgere fin dalle prime fasi i genitori, chiamandoli a incontri informativi e momenti di confronto aperto sulle finalità e le modalità della sperimentazione.

Le reazioni raccolte sono, nella quasi totalità, favorevoli alla nuova configurazione. Molti genitori raccontano di aver vissuto in prima persona, o di osservare presso i loro figli, gli effetti negativi dei voti in termini di stress e perdita di motivazione. Accogliere un nuovo sistema valutazione scuole, improntato al dialogo e alla personalizzazione, viene visto da molte famiglie come un passo nella direzione della modernità e del benessere individuale.

Tra le risposte più significative:

* «Finalmente vediamo attenzione al percorso, non solo al risultato» * «Mio figlio torna a casa meno preoccupato, disposto a parlare delle sue difficoltà» * «La valutazione scritta mette in luce anche l’impegno e la partecipazione»

Naturalmente non mancano dubbi e domande, soprattutto rispetto alle possibilità di confronto con altre scuole che mantengono la valutazione numerica. I promotori rassicurano: «La sperimentazione è seguita da supervisori esterni ed è compatibile con la normativa vigente. Alla fine dei cicli, una restituzione trasparente consentirà il riconoscimento dei percorsi svolti».

Analisi delle criticità: limiti e possibili rischi della scuola senza voti

Ogni innovazione porta con sé opportunità, ma anche criticità da tenere in considerazione. Nel caso della scuola senza voti, i dubbi principali riguardano:

* La possibilità che la valutazione scritta risulti più soggettiva e meno “paragonabile” tra studenti o tra istituti diversi * Il rischio di una perdita di chiarezza per chi, abituato da anni al sistema dei voti, fatica a interpretare i giudizi discorsivi * Il maggior carico di lavoro per i docenti chiamati a redigere valutazioni dettagliate e personalizzate * Le difficoltà nell’attribuire borse di studio, premi o selezioni che tradizionalmente si basano su media numerica

Nonostante queste sfide, molti esperti sottolineano che il sistema tradizionale mostrava già numerosi limiti, e che la sola valutazione numerica, pur semplice da gestire, rischiava spesso di spostare l’attenzione dalle reali competenze alla ricerca spasmodica del voto.

Innovazione didattica a Pisa: le prospettive future per la valutazione scolastica in Italia

Il progetto Oltre il voto fa parte di una più ampia riflessione sull’innovazione didattica scuole. Non è un caso isolato: diverse realtà, in Italia e in Europa, sperimentano da tempo modelli di valutazione alternativi, soprattutto nei cicli dell’infanzia e della primaria.

Il caso di Pisa assume rilievo nazionale perché applicato in un liceo, contesto in cui la pressione dei voti è generalmente più elevata e il passaggio all’università (dove rimane centrale la valutazione numerica) solleva interrogativi pratici. I promotori, però, sono convinti che un diverso approccio possa facilitare l’acquisizione di competenze trasversali di autovalutazione e autonomia, risorse imprescindibili in qualunque futuro percorso accademico o professionale.

Se la sperimentazione darà i risultati attesi, non è escluso che si possa estendere anche ad altri livelli di istruzione, contribuendo a una profonda riforma valutazione scolastica per l’intero sistema.

Sintesi finale: una svolta destinata a fare scuola?

La sperimentazione di Pisa rappresenta uno dei più ambiziosi tentativi di introdurre la scuola senza voti nella scuola pubblica italiana. Alla base di questa innovazione vi sono motivazioni profonde: ridurre l’ansia, restituire valore alla persona, stimolare la crescita consapevole e l’autovalutazione studenti liceo. I primi risultati – raccontati da studenti, genitori e docenti – sono incoraggianti, ma occorrerà monitorare attentamente l’evoluzione nei prossimi anni.

Se la cultura della valutazione saprà orientarsi verso nuove forme di giudizio, più centrato sul percorso che sull’esito, l’iniziativa “Oltre il voto” potrebbe rappresentare un modello pilota anche per altre realtà, rilanciando davvero il senso autentico dell’educazione: aiutare ciascuno a conoscersi e a crescere, senza paura del giudizio immediato.

Pubblicato il: 2 luglio 2025 alle ore 13:58