9 Maggio: La Giornata della Memoria per le Vittime del Terrorismo e delle Stragi – Focus sulla Premiazione del Concorso Nazionale “Tracce di Memoria” alla Camera dei Deputati
Luogo: Camera dei deputati, Roma
Indice
1. Introduzione: Il 9 maggio, un giorno per ricordare 2. La legge 56 del 4 maggio 2007: Origini e significati del Giorno della Memoria 3. Commemorare le vittime del terrorismo e delle stragi: un dovere collettivo 4. Il ruolo fondamentale della scuola nella memoria civica e democratica 5. Il concorso nazionale “Tracce di Memoria”: Obiettivi e importanza educativa 6. La cerimonia di premiazione del 9 maggio 2025: dettagli e partecipanti 7. La Camera dei Deputati come luogo simbolo della memoria collettiva 8. La diretta su Rai 1 e webtv della Camera: il valore della partecipazione pubblica 9. Concorsi scolastici e cultura della memoria: esperienze, testimonianze e impatti 10. Conclusione: Memoria attiva per le nuove generazioni
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Introduzione: Il 9 maggio, un giorno per ricordare
Il 9 maggio rappresenta per l’Italia un giorno di particolare valenza civile e morale. Dal 2007, in attuazione della legge numero 56 del 4 maggio 2007, questa data è dedicata al "Giorno della Memoria" per ricordare tutte le vittime del terrorismo interno, internazionale e delle stragi di tale matrice. In tutto il Paese, scuole, istituzioni, associazioni e semplici cittadini si raccolgono attorno a questa ricorrenza, nella consapevolezza che la memoria è un dovere condiviso per costruire una società migliore e più consapevole.
L’anno scolastico 2024/2025 vedrà nuovamente protagonista il concorso nazionale “Tracce di memoria”, destinato alle scuole di ogni ordine e grado. La sua cerimonia di premiazione si terrà, come ogni anno, in una cornice di altissimo valore simbolico: la Camera dei deputati, alla presenza delle massime autorità dello Stato e in diretta nazionale su Rai 1 e sulla webtv della Camera.
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La legge 56 del 4 maggio 2007: Origini e significati del Giorno della Memoria
Il Giorno della Memoria per le vittime del terrorismo e delle stragi è stato istituito per volontà del Parlamento in memoria delle numerose vittime di atti terroristici che hanno segnato la storia della Repubblica, sia a livello nazionale sia internazionale.
La legge 56/2007 risponde al bisogno mai sopito di mantenere viva la memoria degli anni più bui della storia repubblicana: i cosiddetti "Anni di piombo" e oltre, in cui centinaia di cittadini hanno perso la vita a causa della violenza politica e terroristica. Ogni 9 maggio, la nazione si stringe attorno al ricordo di queste vittime, rinnovando l’impegno nel contrastare ogni forma di terrorismo attraverso la cultura, la testimonianza, l’educazione.
La scelta del 9 maggio non è casuale: è la data in cui, nel 1978, venne ritrovato il corpo dell’onorevole Aldo Moro, vittima dell’efferato sequestro da parte delle Brigate Rosse. Il giorno è quindi emblematico, rappresentando tutte le vittime, civili e istituzionali, che hanno pagato con la vita l’attacco ai valori della democrazia e della convivenza civile.
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Commemorare le vittime del terrorismo e delle stragi: un dovere collettivo
La commemorazione delle vittime del terrorismo è un momento profondamente sentito sia a livello istituzionale sia privato. Famiglie, associazioni delle vittime, rappresentanti delle forze dell’ordine e del mondo politico e sociale collaborano per mantenere viva la memoria, rifiutando la logica della dimenticanza e del silenzio.
L’Italia è stata segnata da numerose stragi di matrice terroristica: Piazza Fontana, Piazza della Loggia, la stazione di Bologna, solo per citarne alcune. Ricordare significa non solo onorare chi ha perso la vita, ma anche rendere testimonianza alle nuove generazioni sulla pericolosità delle derive estremiste e sulla centralità della democrazia.
Le commemorazioni, come quella che si svolgerà il 9 maggio 2025 presso la Camera dei deputati, sono occasioni per ribadire che la democrazia si fonda anche sulla capacità di non dimenticare e di trasmettere questo patrimonio alle future generazioni.
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Il ruolo fondamentale della scuola nella memoria civica e democratica
La scuola italiana ha assunto negli anni un ruolo centrale nell’educazione alla memoria. Promuovere la conoscenza degli eventi storici che hanno segnato la Costituzione e la società italiana è parte integrante del curricolo di cittadinanza e costituzione.
Gli eventi scolastici per il Giorno della Memoria rappresentano, ogni anno, uno strumento privilegiato per coinvolgere gli studenti in un cammino di riflessione critica su passato e presente. Attraverso laboratori, incontri con testimoni, lavori multimediali e ricerche storiche, i giovani imparano a riconoscere le conseguenze della violenza terroristica e l’importanza dell’impegno personale per la democrazia.
Nella scuola, la memoria delle vittime del terrorismo non è solo ricordo ma diventa scelta educativa, valorizzando i temi della legalità, della non-violenza, dell’ascolto e del dialogo.
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Il concorso nazionale “Tracce di Memoria”: Obiettivi e importanza educativa
Uno degli strumenti con cui il mondo della scuola si impegna nel mantenere viva la memoria è il concorso nazionale “Tracce di memoria”. Indetto per l’anno scolastico 2024/2025, il concorso coinvolge studenti e docenti in tutto il territorio nazionale, chiamando le nuove generazioni ad approfondire temi spesso difficili ma fondamentali per la crescita civile.
Obiettivi principali del concorso:
* Promuovere la conoscenza storica delle stragi e degli attentati terroristici in Italia e all’estero; * Favorire la riflessione personale e collettiva sulla memoria e sulle sue funzioni sociali; * Stimolare la creatività degli studenti nell’elaborazione di elaborati scritti, grafici, multimediali o performativi che interpretino il significato della giornata; * Contribuire a formare una cittadinanza attiva, consapevole e critica.
Il valore educativo del concorso è testimoniato dai numerosi lavori presentati ogni anno e dall’entusiasmo di studenti e insegnanti che, attraverso ricerche, interviste, rappresentazioni teatrali e approfondimenti digitali, rendono attuale il messaggio della memoria.
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La cerimonia di premiazione del 9 maggio 2025: dettagli e partecipanti
La cerimonia di premiazione si svolgerà venerdì 9 maggio 2025 alle ore 11:00 presso la Camera dei deputati. Si tratta di un evento solenne, cui partecipano autorità istituzionali, rappresentanti delle associazioni dei familiari delle vittime, studenti, docenti e personalità del mondo della cultura.
Momenti principali della cerimonia:
1. Saluti istituzionali da parte del Presidente della Camera e di altri rappresentanti del Parlamento; 2. Interventi dei membri delle commissioni che valutano i progetti presentati dagli studenti; 3. Testimonianze dei familiari delle vittime del terrorismo; 4. Presentazione e premiazione dei lavori risultanti vincitori delle diverse categorie; 5. Momenti musicali e artistici, a cura degli studenti partecipanti.
La cerimonia rappresenta anche un’occasione di incontro e dialogo tra i giovani premiati e le istituzioni, rafforzando il senso di appartenenza e l’impegno per la memoria attiva.
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La Camera dei Deputati come luogo simbolo della memoria collettiva
Svolgere la cerimonia presso la Camera dei deputati è scelta gravida di significato: questo luogo, cuore della democrazia parlamentare, si fa tempio della memoria collettiva. La presenza degli studenti tra le mura dell’Assemblea rappresenta un legame tangibile tra la storia e il presente, tra chi ha l’onere di ricordare e chi ha il compito di costruire il futuro.
Negli anni, la Camera ha ospitato alcune delle più significative celebrazioni di memoria civile, ponendosi come riferimento per le famiglie delle vittime e per l’intera comunità scolastica. La premiazione alla Camera dei deputati testimonia l’attenzione costante delle istituzioni nei confronti di questi temi e la volontà condivisa di trasmettere la memoria alle nuove generazioni.
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La diretta su Rai 1 e webtv della Camera: il valore della partecipazione pubblica
L’intera cerimonia sarà trasmessa in diretta su Rai 1 e sulla webtv della Camera dei deputati. Questa scelta risponde all’esigenza di garantire massima visibilità e partecipazione diffusa all’evento, consentendo anche a chi non può essere presente di seguire e condividere il momento commemorativo.
La diretta tv rappresenta uno strumento essenziale per la diffusione dei valori della memoria e della cultura democratica. Permette al grande pubblico di conoscere i progetti realizzati dagli studenti, ascoltare le testimonianze delle vittime e riflettere sulle sfide del presente. In un’epoca segnata dalla rapidità delle informazioni e dalla costante pressione mediatica, la scelta della diretta riafferma il bisogno di tempi di riflessione e approfondimento.
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Concorsi scolastici e cultura della memoria: esperienze, testimonianze e impatti
I concorsi scolastici dedicati alla memoria delle vittime del terrorismo rappresentano ormai una prassi consolidata nel panorama educativo italiano. “Tracce di memoria” si inserisce in una più ampia gamma di iniziative che annualmente coinvolgono migliaia di studenti e insegnanti sul territorio nazionale.
Queste esperienze hanno dimostrato la loro efficacia educativa su vari livelli:
* Accrescono il senso civico e la partecipazione alle tematiche di giustizia e legalità; * Sviluppano competenze trasversali quali la capacità di ricerca, l’analisi critica e la comunicazione; * Favoriscono l’incontro tra generazioni, coinvolgendo anche testimoni diretti degli eventi narrati.
I lavori premiati vengono spesso raccolti in antologie, spettacoli, mostre e prodotti digitali, costituendo un patrimonio che accresce la cultura della memoria e la trasmette nel tempo.
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Memoria attiva per le nuove generazioni
Il Giorno della Memoria per le vittime del terrorismo del 9 maggio costituisce uno dei momenti più rilevanti nel calendario civile della Repubblica Italiana. Non si tratta soltanto di una celebrazione formale, ma di un’opportunità per fare i conti con la storia e costruire consapevolezza civica nelle nuove generazioni.
Il concorso nazionale “Tracce di memoria” e la sua premiazione presso la Camera dei deputati, con la trasmissione in diretta su Rai 1, rappresentano strumenti insostituibili per la diffusione dei valori democratici, la conoscenza della storia e il rafforzamento dei legami intergenerazionali.
Continuare a sostenere questi eventi e a valorizzare la partecipazione delle scuole è essenziale per costruire una società che non dimentica, che onora chi ha sacrificato la propria vita per la democrazia, e che si impegna affinché nessuna vittima venga dimenticata, nessuna memoria dissipata. L’appuntamento del 9 maggio 2025 sarà, ancora una volta, occasione di crescita collettiva e di testimonianza responsabile, nel segno della memoria attiva e della costruzione di una nuova coscienza civile.