{/* Extracted from Header.astro - Use appropriate classes/styles if animations needed */}

Soddisfazione e sfide per studenti indonesiani all’estero

Your browser doesn't support HTML5 audio

Audio version available

Un viaggio tra soddisfazione, ostacoli e speranze secondo la ricerca Etio

Soddisfazione e sfide per studenti indonesiani all’estero

Indice

* Introduzione * Il fenomeno degli studenti indonesiani all’estero * Motivazioni alla base della scelta: la centralità dell’impatto sulla carriera * Il ruolo degli ex alunni nell’influenzare la scelta * Soddisfazione generale dell’esperienza universitaria fuori patria * La questione del supporto per la salute mentale * Il peso del costo dell’alloggio * Le prospettive di cambiamento secondo gli studenti * Sintesi e conclusioni

Introduzione

Nel panorama dell’istruzione superiore internazionale, emerge con forza il protagonismo degli studenti indonesiani che scelgono l’estero per portare avanti il proprio percorso universitario. Secondo una ricerca condotta da Etio, pubblicata il 29 luglio 2025 e riferita specificamente al contesto indonesiano, si evidenzia come la grande maggioranza di questi studenti manifesti una spiccata soddisfazione per l’esperienza vissuta fuori dai confini nazionali. Tuttavia, la vicenda degli studenti indonesiani all’estero non si riduce ad un racconto idilliaco: rimangono ancora delle sfide significative, prime fra tutte il supporto per la salute mentale e le questioni legate ai costi dell’alloggio, che meritano attenzione e politiche adeguate.

Per offrire un quadro completo, il presente articolo analizzerà sia gli aspetti positivi, legati alla soddisfazione generale e all’arricchimento personale e professionale, sia le difficoltà affrontate dagli studenti indonesiani nelle università straniere.

Il fenomeno degli studenti indonesiani all’estero

Negli ultimi anni, l’Indonesia ha visto un costante aumento nel numero di studenti che scelgono di iscriversi a università straniere, spinti dalla volontà di acquisire competenze riconosciute a livello internazionale e accedere a un mercato del lavoro più ampio. Questa tendenza è stata spesso interpretata come una prova della crescente apertura della società indonesiana e delle sue élite giovanili verso esperienze formative globali.

La ricerca svolta da Etio, che ha coinvolto un campione rappresentativo di studenti indonesiani in università estere, fotografa un quadro molto positivo: il 93% degli interpellati si dice soddisfatto del proprio percorso di studio all’estero. Un dato che, se da una parte testimonia l’efficacia dei sistemi accademici stranieri nell’accogliere e formare studenti da tutto il mondo, dall’altra solleva interrogativi circa la capacità delle università indonesiane di rispondere efficacemente alle aspettative della propria popolazione studentesca.

Motivazioni alla base della scelta: la centralità dell’impatto sulla carriera

La motivazione principale che spinge gli studenti indonesiani a varcare i confini nazionali è legata, in larga misura, alle prospettive di carriera. La ricerca di Etio rivela come ben il 98% degli studenti citi il potenziale impatto positivo sul proprio futuro lavorativo come causa principale della scelta di studiare all’estero. Questa percentuale quasi plebiscitaria dimostra una visione pragmatica e strategica dell’esperienza universitaria, percepita come un passaggio fondamentale per assicurarsi posizioni di rilievo nel competitivo e mutevole panorama professionale contemporaneo.

La possibilità di accedere a network internazionali, l’opportunità di svolgere stage presso aziende multinazionali, il miglioramento delle competenze linguistiche e soft skills, unitamente al prestigio associato ai titoli rilasciati da istituzioni accademiche rinomate a livello globale, sono tutti fattori che rendono l’esperienza all’estero altamente appetibile.

Il ruolo degli ex alunni nell’influenzare la scelta

Un dato che sorprende e stimola ulteriori riflessioni riguarda l’influenza esercitata dagli ex alunni. Il 33% degli studenti indonesiani che decidono di studiare all’estero riconosce infatti come decisiva la testimonianza o il consiglio di chi ha già vissuto un’esperienza universitaria fuori dal proprio paese. Gli ex studenti diventano quindi ambasciatori e punti di riferimento, favorendo la diffusione di informazioni pratiche, incoraggiamenti e supporto emotivo, ma anche delineando un immaginario dell’esperienza che va oltre la semplice prospettiva accademica.

Le reti di alumni indonesiane presso le università internazionali svolgono inoltre una funzione di accompagnamento e mentoring, riducendo le distanze culturali e aiutando i nuovi arrivati ad affrontare le prime difficoltà. Questa comunità di ex studenti rappresenta oggi un capitale sociale prezioso su scala globale, capace di sostenere la nuova generazione di studenti nelle sfide che li attendono.

Soddisfazione generale dell’esperienza universitaria fuori patria

L’aspetto forse più eclatante della ricerca Etio è rappresentato dalla generale soddisfazione degli studenti indonesiani circa la propria esperienza universitaria all’estero. Il 93% di risposte positive descrive un’esperienza globale arricchente e formativa, sia dal punto di vista accademico sia personale. Ma quali sono, nel dettaglio, gli elementi che contribuiscono a questo elevato livello di soddisfazione?

In primo luogo, molti studenti indonesiani dichiarano di aver trovato, nei contesti universitari stranieri, metodi didattici innovativi, un ricco ventaglio di attività extracurriculari e una maggiore apertura verso la diversità. In particolare, vengono apprezzate le possibilità di lavorare in team multiculturali, la presenza di docenti di rilievo internazionale e l’accesso a tecnologie avanzate.

A livello personale, la sfida di adattarsi ad un diverso stile di vita, la necessità di sviluppare autonomia gestionale e la possibilità di esplorare nuove culture sono vissute non come ostacoli, ma come tratti salienti di una crescita completa. La soddisfazione aumenta quando gli studenti percepiscono di aver acquisito sicurezza, maggiore flessibilità e spirito critico, qualità che saranno cruciali per il loro futuro ritorno in Indonesia o per una carriera internazionale.

La questione del supporto per la salute mentale

Non tutto però è perfetto. La stessa ricerca Etio lancia un segnale di allarme riguardo al supporto per la salute mentale rivolto agli studenti indonesiani nelle università straniere. Il 64% degli intervistati considera infatti ancora insufficiente il sostegno ricevuto su questo fronte. I motivi di questa insoddisfazione sono molteplici: dalla difficoltà di accedere a servizi psicologici in lingua madre, alla mancanza di personale formato a gestire situazioni interculturali complesse, fino ad arrivare alla percezione di uno stigma sociale che ancora oggi accompagna le richieste d’aiuto psicologico.

Il disagio psicologico può essere amplificato dall’isolamento culturale, dalla lontananza dai familiari e dalla necessità di affrontare sfide accademiche particolarmente stressanti. Alcuni studenti raccontano di sentirsi spaesati, soprattutto durante i primi mesi di permanenza, mentre altri sottolineano gli sforzi necessari per conciliare la pressione per il successo accademico con l’equilibrio emotivo.

In questo scenario, università e governi ospitanti sono chiamati a interrogarsi sull’efficacia delle politiche di accoglienza e sulle strategie adottate per garantire un reale benessere psicologico agli studenti internazionali. In prospettiva, il rafforzamento di servizi di consulenza psicologica culturamente sensibili e facilmente accessibili appare una priorità non più rinviabile.

Il peso del costo dell’alloggio

Un ulteriore nodo problematico riguarda il tema del costo dell’alloggio. Il 56% degli studenti indonesiani intervistati ritiene che le spese abitative rappresentino una fonte di disagio rilevante. Tale dato sottolinea una delle principali criticità per chi sceglie di proseguire gli studi fuori dal proprio paese, soprattutto in quei contesti dove il mercato immobiliare è particolarmente competitivo e i prezzi spesso proibitivi per uno studente straniero.

Le difficoltà non si esauriscono nel mero aspetto economico: trovare una sistemazione affidabile e stabile può essere una fonte di stress aggiuntivo, soprattutto in città di grandi dimensioni. Spesso, chi decide di studiare all’estero deve optare per soluzioni condivise, alloggi temporanei o sistemazioni di fortuna con il rischio di ritrovarsi esposto a condizioni di precarietà.

Questo elemento influenza la qualità della vita degli studenti e costituisce un fattore che le istituzioni universitarie dovrebbero tenere in debita considerazione, magari rafforzando i programmi di housing dedicati agli studenti stranieri o incrementando le borse di studio che coprono anche i costi abitativi.

Le prospettive di cambiamento secondo gli studenti

Nonostante le criticità emerse, i giovani indonesiani che hanno scelto il percorso di studi internazionale sembrano mantenere una visione costruttiva e progettuale. In molti auspicano un rafforzamento delle reti di supporto, sia dal punto di vista psicologico che materiali, e una maggiore attenzione da parte delle università ospitanti alle esigenze specifiche degli studenti provenienti da paesi extraeuropei e asiatici.

Il desiderio, diffuso tra gli intervistati, è di poter contare in futuro su servizi di mentoring più accessibili, sportelli psicologici multilingue, maggiori possibilità di accedere ad alloggi a costi calmierati ed una più ampia disponibilità di borse di studio.

Le associazioni studentesche indonesiane si stanno già muovendo in diverse università mondiali per sensibilizzare le istituzioni e i governi ospitanti circa le necessità della popolazione studentesca, promuovendo iniziative culturali, gruppi di auto-aiuto e forum dedicati alla salute mentale.

Sintesi e conclusioni

La vicenda degli studenti indonesiani che scelgono di studiare all’estero è dunque la storia di una generazione consapevole delle proprie aspirazioni e delle proprie fragilità. Da un lato, la quasi totalità (93%) si dichiara soddisfatta per l’esperienza vissuta, percepita come decisiva per la propria crescita personale e la carriera futura; dall’altro, problemi come il supporto psicologico insufficiente e gli elevati costi dell’alloggio restano sfide tuttora aperte.

Le istituzioni accademiche, sia in Indonesia sia nei paesi ospitanti, dovrebbero prendere atto di questi dati e investire maggiormente nell’accoglienza, nell’integrazione culturale e nell’offerta di servizi dedicati. Solo così l’esperienza all’estero potrà continuare ad essere per gli studenti indonesiani non solo un trampolino di lancio per il futuro professionale, ma anche una prova di benessere, inclusione e crescita umana.

Pubblicato il: 29 luglio 2025 alle ore 15:26