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Accesso remoto al computer quantistico Aquila: l'accordo Icsc-QuEra accelera la ricerca italiana

Firmata una partnership strategica per la formazione, consulenza e utilizzo del calcolo quantistico avanzato in Italia

Accesso remoto al computer quantistico Aquila: l'accordo Icsc-QuEra accelera la ricerca italiana

Indice dei contenuti

1. Introduzione: una svolta per la ricerca italiana sul calcolo quantistico 2. Che cos’è Aquila: il computer quantistico di nuova generazione 3. Le parti coinvolte nell’accordo: Icsc e QuEra 4. L’importanza dell’accesso remoto a Aquila per i ricercatori italiani 5. Il programma di formazione e consulenza: costruire competenze strategiche 6. Priorità ai progetti scientifici e industriali: criteri e impatti 7. Le dichiarazioni di Antonio Zoccoli: la visione della ricerca italiana 8. Opportunità nell’innovazione industriale grazie al calcolo quantistico 9. Sfide e prospettive future per la ricerca sul calcolo quantistico in Italia 10. Sintesi e prospettive di lungo termine

Introduzione: una svolta per la ricerca italiana sul calcolo quantistico

Roma, 30 settembre 2025 – In un contesto globale dove la competizione scientifica ed industriale si gioca sempre più spesso sull’avanguardia tecnologica, la firma dell’accordo Icsc-QuEra per l’accesso remoto ad Aquila, uno dei computer quantistici più avanzati al mondo, rappresenta una svolta fondamentale per il sistema della ricerca italiano. L’iniziativa, fortemente sostenuta dall’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica e da enti di alto profilo come CNR, università ed enti pubblici di ricerca, consentirà a molti scienziati, docenti e giovani ricercatori di lavorare direttamente con una piattaforma scientifica all’avanguardia situata negli Stati Uniti.

Lo scopo dell’accordo è chiaramente strategico: rafforzare la competitività della ricerca italiana e favorire la nascita di progetti scientifici e industriali di impatto internazionale, grazie all’accesso a una risorsa tecnologica fino ad oggi preclusa alle comunità scientifiche italiane.

Che cos’è Aquila: il computer quantistico di nuova generazione

Aquila è un esempio emblematico di computer quantistico del futuro, frutto della collaborazione tra QuEra Computing Inc., start-up americana tra le più innovative nel settore quantum, e gruppi universitari di ricerca. La sua peculiarità risiede nell’architettura a base di atomi neutri, un modello ritenuto tra i più promettenti per superare i limiti dei computer convenzionali.

Tecnologie come Aquila permettono di eseguire calcoli complessi che, ad oggi, sarebbero impensabili anche per i supercomputer classici più veloci al mondo. Questo tipo di elaborazione è di vitale importanza per simulazioni molecolari, ottimizzazione di reti complesse, crittografia, intelligenza artificiale applicata e, in prospettiva, per risolvere problemi ancora inaccessibili alla scienza contemporanea.

Ciò che distingue Aquila è una flessibilità senza pari nel controllare e manipolare il comportamento degli atomi a fini computazionali. Disporre di questa risorsa rappresenta, per l’Italia, un salto di qualità decisivo nella ricerca fondamentale e nelle applicazioni industriali.

Le parti coinvolte nell’accordo: Icsc e QuEra

Da un lato, Icsc (Italian Center for Supercomputing and Cloud Computing) rappresenta la spina dorsale nazionale per il calcolo avanzato, aggregando le principali competenze italiane nel settore. Dall’altro, QuEra Computing Inc. è leader mondiale nella progettazione e gestione di computer quantistici basati su architetture di atomi neutri.

L’accordo tra Icsc e QuEra ha una portata strategica: unisce le risorse tecnologiche e il know-how statunitense di QuEra con la visione, le capacità formative e il potenziale applicativo dei ricercatori italiani. Per la prima volta, un’intera comunità scientifica nazionale avrà accesso remoto e integrato a una delle infrastrutture più moderne nel panorama mondiale.

L’importanza dell’accesso remoto a Aquila per i ricercatori italiani

Fino ad oggi, l’accesso remoto al calcolo quantistico era sostanzialmente limitato a laboratori leader degli Stati Uniti o, in misura minore, di altri paesi ad alto sviluppo tecnologico. Grazie a questa partnership, l’Italia può finalmente competere su un piano di parità con le principali potenze scientifiche.

Le parole chiave di questa iniziativa sono:

* democratizzazione dell’accesso al quantum computing; * formazione di ricercatori di nuova generazione; * sviluppo di competenze altamente specializzate; * creazione di reti di collaborazione internazionale.

Per i ricercatori, poter utilizzare Aquila da remoto significa progettare ed eseguire esperimenti complessi senza la necessità di spostarsi fisicamente negli USA. Ciò comporta una notevole riduzione dei tempi, dei costi e un incremento della produttività e della qualità della ricerca italiana sul calcolo quantistico.

Il programma di formazione e consulenza: costruire competenze strategiche

Un aspetto fondamentale dell’accordo riguarda il programma di formazione e consulenza dedicato ai ricercatori italiani. Non si tratta solo di fornire accesso a una piattaforma, ma di garantire che gli utenti siano in grado di sfruttarne pienamente il potenziale.

I punti salienti del programma includono:

*Corsi di formazione* personalizzati con docenti ed esperti italiani e internazionali;

*Sessioni pratiche* su algoritmi e software quantistici;

*Consulenza scientifica* continuativa per l’ideazione, lo sviluppo e la messa a punto dei progetti;

*Webinar* e workshop su tematiche di frontiera e best practice nella formazione sul calcolo quantistico.

Questa iniziativa mira non solo a preparare i giovani ricercatori, ma anche a riallineare le competenze degli scienziati più esperti, creando così una solida base di talenti operativi sul territorio nazionale.

Priorità ai progetti scientifici e industriali: criteri e impatti

Uno dei punti chiave dell’accordo è la selezione degli utenti e dei progetti che avranno accesso privilegiato a Aquila. Si darà priorità a quei percorsi di ricerca che promettono impatti rilevanti sul piano scientifico e industriale.

In particolare, saranno favorite le ricerche su:

1. Simulazione di materiali avanzati e chimica quantistica per la scoperta di nuovi farmaci; 2. Applicazioni in crittografia quantistica e sicurezza informatica; 3. Ottimizzazione di sistemi complessi in ambito logistica, energia, finanza; 4. Problematiche di intelligenza artificiale avanzata; 5. Sviluppo di nuovi paradigmi per la modellazione dei sistemi fisici.

Oltre all’impatto scientifico, l’accordo si propone di incoraggiare collaborazioni con le imprese italiane interessate a innovazione industriale tramite il calcolo quantistico. Queste potrebbero portare a brevetti, startup e soluzioni capaci di rilanciare l’economia nazionale in chiave high-tech.

Le dichiarazioni di Antonio Zoccoli: la visione della ricerca italiana

Antonio Zoccoli, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche e personalità di spicco nel settore, ha sottolineato come _"l’accesso al calcolo quantistico sia fondamentale per il futuro della ricerca italiana"_. Secondo Zoccoli, con iniziative come questa l’Italia si pone davvero al passo con i leader mondiali, gettando le basi per la costruzione di una nuova generazione di ricercatori capace di pensare e lavorare in termini di calcolo quantistico.

Inoltre, Zoccoli rimarca il ruolo della consulenza e mentoring: non basta fornire risorse avanzate, ma occorre guidare la comunità scientifica ad una comprensione profonda dei nuovi paradigmi computazionali. Solo così sarà possibile sfruttare l’enorme potenziale di strumenti come Aquila.

Opportunità nell’innovazione industriale grazie al calcolo quantistico

Parallelamente agli sviluppi accademici, il settore industriale italiano potrà beneficiare di questa rivoluzione tecnologica. L’innovazione industriale tramite il calcolo quantistico rappresenta una leva competitiva per tanti comparti strategici, tra cui:

* automotive e smart mobility; * biotecnologie e ricerca farmaceutica; * tecnologie per l’energia e la sostenibilità ambientale; * manifattura avanzata e automazione; * cybersecurity.

In ciascuno di questi contesti, la disponibilità di progetti scientifici condotti con computer quantistici come Aquila potrà favorire lo sviluppo di prodotti, servizi e processi più efficienti, innovativi e sostenibili. Numerose aziende italiane si stanno già preparando a inserire in organico laureati e dottorandi pronti a confrontarsi con questi nuovi paradigmi tecnologici.

Sfide e prospettive future per la ricerca sul calcolo quantistico in Italia

Nonostante il passo in avanti rappresentato dall’accordo Icsc-QuEra, il cammino verso il pieno sviluppo delle potenzialità del calcolo quantistico in Italia è ancora lungo e ricco di sfide. Tra le principali criticità e opportunità:

* Ricerca di base: l’Italia dovrà continuare a investire nella ricerca fondamentale per conservare la leadership acquisita. * Collaborazione internazionale: occorre rafforzare gli scambi con le migliori università e centri di ricerca europei e mondiali. * Formazione continua: il rapido avanzamento delle tecnologie quantistiche richiede un aggiornamento costante dei curricula universitari e dei programmi di dottorato. * Sviluppo di infrastrutture italiane: pur essendo oggi indispensabile l’accesso remoto a risorse leader come Aquila, l’obiettivo finale rimane la creazione di piattaforme nazionali di quantum computing, in sinergia con la ricerca pubblica e privata. * Trasferimento tecnologico: tradurre le scoperte della ricerca in applicazioni concrete rappresenta la vera sfida dei prossimi anni.

Sintesi e prospettive di lungo termine

In conclusione, la partnership tra Icsc e QuEra per l’accesso remoto ad Aquila inaugura una nuova stagione per la ricerca e la formazione sul calcolo quantistico in Italia. Si tratta di un’opportunità senza precedenti per talenti e istituzioni, sia nel settore accademico che in quello industriale, di misurarsi con le tecnologie più avanzate a livello globale.

La strada è tracciata: incrementare la qualità, la quantità e il valore della ricerca italiana mediante risorse all’avanguardia, creare occupazione ad altissimo contenuto tecnologico, costruire un ecosistema capace di tradurre le idee in prodotti e competitività.

L’impegno sinergico tra mondo accademico, enti pubblici, privati e imprese sarà la chiave per consolidare i progressi e proiettare l’Italia tra i riferimenti mondiali del quantum computing. In questa prospettiva, la consulenza, la formazione e l’accesso ai computer quantistici come Aquila diventano strumenti imprescindibili per costruire il futuro scientifico ed economico nazionale.

Con accordi lungimiranti come quello siglato tra Icsc e QuEra, la sfida della ricerca quantistica è lanciata: il merito e la passione degli scienziati italiani faranno la differenza nei prossimi anni, portando la nostra comunità a vette di eccellenza e innovazione ancora inesplorate.

Pubblicato il: 3 ottobre 2025 alle ore 11:32