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Scuola, al via nuovi corsi di formazione per docenti: sentinelle contro la violenza di genere secondo Manfredi (Indire)

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Dal prossimo anno partono i corsi di formazione per insegnanti: l'obiettivo è prevenire i femminicidi educando al rispetto e alla parità di genere, come illustrato da Francesco Manfredi

Scuola, al via nuovi corsi di formazione per docenti: sentinelle contro la violenza di genere secondo Manfredi (Indire)

Indice

* Introduzione: Il ruolo cruciale della scuola nella prevenzione dei femminicidi * Il progetto di formazione per docenti promosso da Indire * Francesco Manfredi: un impegno concreto contro la violenza di genere * Struttura e obiettivi dei corsi di formazione docenti * Educare al rispetto e alle relazioni positive: il cuore della prevenzione * Il ruolo delle scuole nella prevenzione della violenza di genere * Il modello delle "sentinelle": docenti in prima linea * Prevenzione nei giovani: dati, sfide e buone pratiche * L'importanza della formazione continua per insegnanti * Casi studio e progetti virtuosi nelle scuole italiane * Le prospettive future e il valore dell'educazione alla parità di genere * Sintesi e conclusioni

Introduzione: Il ruolo cruciale della scuola nella prevenzione dei femminicidi

Negli ultimi anni il tema dei femminicidi e della violenza di genere ha assunto una drammatica centralità nel dibattito pubblico italiano. La scuola, come agenzia educativa primaria dopo la famiglia, si configura oggi come un luogo-chiave per la prevenzione di questi fenomeni.

Gli ultimi dati ISTAT e i rapporti delle principali associazioni evidenziano come la prevenzione debba intervenire già nella fascia adolescenziale, prima che stereotipi, pregiudizi e dinamiche malsane si sedimentino nei comportamenti. In questo contesto, la formazione dei docenti sulla prevenzione della violenza di genere diviene una strategia indispensabile per costruire una cultura del rispetto e dell’uguaglianza.

Il progetto di formazione per docenti promosso da Indire

Nel quadro delle numerose iniziative previste a livello nazionale, l’annuncio di Francesco Manfredi dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire) segna un passaggio di grande rilievo. A partire dal prossimo anno scolastico, prenderanno avvio corsi specifici di formazione per docenti sui temi della prevenzione dei femminicidi e della violenza di genere.

Come dichiarato da Manfredi, i "corsi di formazione per docenti violenza di genere" saranno operativi entro metà giugno, coinvolgendo insegnanti di ogni ordine e grado, con l’obiettivo di dotarli di strumenti culturali, psicologici e pedagogici per svolgere il ruolo di sentinelle all’interno delle loro comunità scolastiche.

Francesco Manfredi: un impegno concreto contro la violenza di genere

L’impegno di Francesco Manfredi, figura di riferimento per le politiche educative contro il femminicidio e direttore dell’area progettazione educativa di Indire, non nasce oggi. Manfredi da anni promuove in Italia la formazione insegnanti rispetto diversità e la diffusione di buone pratiche per contrastare la cultura della violenza.

Secondo Manfredi, «Educare al rispetto e alla parità di genere a scuola è il più importante investimento culturale che si possa fare per la società del futuro. Gli insegnanti devono diventare le prime sentinelle nella prevenzione della violenza sulle donne».

Struttura e obiettivi dei corsi di formazione docenti

I nuovi corsi di formazione per docenti sulla prevenzione della violenza di genere saranno articolati su più livelli:

* Formazione in presenza e online: per rispondere alle diverse esigenze territoriali dei docenti; * Moduli interdisciplinari: includeranno elementi di psicologia, pedagogia, diritto e gestione di casi difficili; * Laboratori esperienziali: durante i quali i docenti potranno sperimentare strategie didattiche innovative e la risoluzione di casi simulati; * Materiali aggiornati: sviluppati in collaborazione con psicologi, formatori ed esperti legali.

L’obiettivo finale è fornire agli insegnanti strumenti per identificare e prevenire i segnali di disagio e di possibili comportamenti violenti, promuovendo la cultura dell’accoglienza, della parità e della valorizzazione delle differenze.

Educare al rispetto e alle relazioni positive: il cuore della prevenzione

Uno degli aspetti centrali sottolineati dal progetto, utilizzando la parole chiave _educazione rispetto relazioni positive_, è l’importanza di dedicare uno spazio anche alla promozione di relazioni sane tra pari. Spesso, i comportamenti che sfociano in situazioni di violenza di genere trovano terreno fertile in modelli relazionali basati sulla sopraffazione, sulla competizione o sulla non accettazione delle differenze.

Educare a scuola significa anche insegnare cosa sono i confini personali, il consenso, il valore della comunicazione non violenta, il rispetto delle emozioni altrui, favorendo così un clima di classe dove stereotipi e discriminazioni non trovano spazio.

Il ruolo delle scuole nella prevenzione della violenza di genere

La scuola, in quanto comunità educante, rappresenta spesso il luogo in cui emergono per primi segnali di disagio, situazioni di bullismo o discriminazione, e può agire preventivamente a tutela dei minori, delle ragazze e dei ragazzi a rischio.

Le iniziative di prevenzione violenza di genere scuola vanno dalle assemblee studentesche su questi temi alle campagne informative, passando per i progetti di peer education e la formazione dei rappresentanti di classe come punti di ascolto. Tuttavia, è sempre più chiaro che senza una preparazione specifica degli insegnanti questi progetti rischiano di essere iniziative spot e poco incisive.

Poter contare su docenti formati significa invece avere personale in grado di:

* Riconoscere le dinamiche relazionali disfunzionali * Intercettare i segnali di disagio e isolamento * Gestire con competenza situazioni di conflitto o discriminazione * Aiutare le vittime a chiedere aiuto e a non sentirsi sole

Il modello delle "sentinelle": docenti in prima linea

Nel quadro della prevenzione femminicidi formazione docenti, il modello voluto da Manfredi prevede che i docenti partecipanti ai corsi diventino “sentinelle contro la violenza di genere” nelle loro scuole. Ma cosa significa, concretamente, essere sentinelle?

Le sentinelle sono insegnanti con una preparazione aggiuntiva che funge da punto di riferimento per studenti, famiglie e colleghi. Sono in grado di promuovere iniziative di sensibilizzazione, costruire percorsi didattici, monitorare situazioni a rischio e collaborare attivamente con le istituzioni locali e i servizi sociali.

Questo approccio, già attivo in alcuni progetti scuola contro femminicidi in Italia e in Europa, ha dimostrato di essere particolarmente efficace nel creare una rete di protezione per le vittime e nell’accrescere la consapevolezza collettiva.

Prevenzione nei giovani: dati, sfide e buone pratiche

Un tema fondamentale è la prevenzione tra i giovani, che spesso sono più esposti a rischi legati a forme di controllo, cyberbullismo, revenge porn e, purtroppo, anche a forme di violenza esplicita nelle relazioni sentimentali. Secondo le ultime indagini oltre il 50% delle ragazze tra i 15 e i 19 anni dichiara di aver subito comportamenti aggressivi o di controllo da parte di coetanei o partner.

Le sfide principali sono:

* Riconoscere che la violenza non riguarda solo casi estremi, ma si manifesta anche in piccole, quotidiane forme di sopraffazione e linguaggio d’odio * Affrontare la resistenza culturale che ancora esiste rispetto alla parità di genere * Costruire alleanze educative tra scuola, famiglie e territorio

Ma esistono anche buone pratiche, come il lavoro nelle classi sulla gestione delle emozioni, i workshop su consenso e relazioni, i laboratori di comunicazione inclusiva e le campagne social create dagli stessi studenti.

L'importanza della formazione continua per insegnanti

Uno degli assi portanti del nuovo progetto promosso da Indire è la formazione permanente. La formazione insegnanti rispetto diversità non può e non deve limitarsi a un solo corso, ma dev’essere integrata in un processo di aggiornamento costante.

Gli insegnanti oggi si trovano ad affrontare una complessità crescente di situazioni in classe: nuovi linguaggi, nuove identità di genere, accesso facilissimo a contenuti web violenti o discriminatori. Solo una formazione permanente permette ai docenti di:

* Restare aggiornati sulle nuove forme di violenza e di discriminazione * Saper gestire il dialogo su temi sensibili * Integrare strumenti digitali per azioni di prevenzione e sensibilizzazione * Collaborare attivamente con esperti e istituzioni del territorio

La formazione continua, inoltre, aiuta i docenti a sentirsi meno soli e più competenti nella gestione di casi complessi.

Casi studio e progetti virtuosi nelle scuole italiane

L’Italia da anni sperimenta con successo progetti scuola contro femminicidi e iniziative di _educazione alla parità di genere scuola_. Tra le esperienze più interessanti, possiamo citare:

1. Il progetto Zeus: attivo in diverse città, si rivolge alle scuole secondarie promuovendo laboratori su consenso e rispetto delle emozioni. 2. Le peer educators: ragazze e ragazzi formati su tematiche di genere che sensibilizzano i pari attraverso incontri e momenti di confronto. 3. Le settimane della parità: una serie di iniziative nelle scuole primarie e secondarie che coinvolgono famiglie, esperti e enti locali, promuovendo una cultura del rispetto trasversale.

Dai monitoraggi emerge come queste azioni, quando integrate in un processo di formazione docenti costante, conducano a una drastica riduzione di episodi di bullismo, discriminazioni e comportamenti molesti.

Le prospettive future e il valore dell'educazione alla parità di genere

L’annuncio di Indire e dell’avvio dei nuovi corsi rappresenta un segnale forte: oggi più che mai la scuola deve essere laboratorio di cittadinanza attiva, di partecipazione democratica e di rispetto reciproco.

Sono tante le sfide ancora da affrontare: dalla formazione di tutto il personale scolastico, alla messa a sistema di sportelli di ascolto psicologico e legale, dall’integrazione di queste tematiche nei curricoli alle campagne di comunicazione rivolte ai genitori.

Il valore aggiunto dei progetti scuola contro femminicidi, tuttavia, risiede nella possibilità di creare giovani cittadini consapevoli, capaci di agire da moltiplicatori di buone pratiche anche fuori dall’aula.

Sintesi e conclusioni

In conclusione, la nuova iniziativa di Indire rappresenta un passo fondamentale nella costruzione di una scuola realmente inclusiva e attenta ai temi della prevenzione della violenza di genere.

Grazie ai _corsi formazione docenti violenza di genere_, l’Italia si dota di uno strumento avanzato per:

* Promuovere una reale educazione alla parità di genere * Contrastare stereotipi, discriminazioni e linguaggi d’odio * Costruire comunità scolastiche accoglienti, dove ogni ragazzo e ogni ragazza possano crescere liberi da paura

Il coinvolgimento e la formazione continua degli insegnanti come sentinelle contro la violenza di genere non è solo una risposta all’emergenza femminicidi, ma anche un investimento sul capitale umano, culturale ed etico dell’intero Paese.

La scuola torna ad essere, così, protagonista nel formare cittadini e cittadine capaci di portare nella società i valori dell’uguaglianza, della giustizia e del rispetto della dignità di tutti, senza distinzione.

Pubblicato il: 4 giugno 2025 alle ore 12:44