Corsi sostegno triennalisti: esclusione confermata per il 2024/25
Indice
* Introduzione * Quadro normativo: DM 75/2025 e Legge 106/2024 * Offerta formativa: i posti attivati nelle Università e presso Indire * Requisiti per l’accesso ai corsi di sostegno * La posizione dei triennalisti: motivi dell’esclusione * Implicazioni per il sistema scolastico e i docenti coinvolti * Reazioni delle parti sociali e delle associazioni sindacali * Possibili sviluppi futuri e prospettive per i triennalisti * Sintesi e conclusioni
Introduzione
L’anno accademico 2024/25 si caratterizza, nel panorama della formazione degli insegnanti, per una conferma tanto attesa quanto controversa: la *esclusione dei cosiddetti "triennalisti"* dai corsi di specializzazione sul sostegno organizzati dalle università e da Indire. Con la pubblicazione del Decreto Ministeriale n. 75/2025, attuativo dell’art. 6 del DL 71/2024 e convertito in Legge 106 del 29 luglio 2024, la normativa sul sostegno ai docenti con tre anni di servizio si fa più stringente e definita. In questo articolo, alla luce delle normative più recenti, analizzeremo in dettaglio la situazione relativa ai *corsi di specializzazione per il sostegno* per l’anno accademico 2024/25, le ragioni che hanno portato all’esclusione temporanea dei triennalisti, le caratteristiche dei posti attivati presso le università e Indire e l’impatto di questa scelta sull’intero sistema scolastico.
Quadro normativo: DM 75/2025 e Legge 106/2024
Per comprendere le motivazioni e le modalità dell’esclusione, è necessario ripercorrere brevemente il quadro normativo di riferimento. Il DM n. 75/2025 nasce per dare attuazione all’art. 6 del DL 71/2024, successivamente convertito nella Legge 106/2024 il 29 luglio dello stesso anno. Il dispositivo legale introduce nuove regole e condizioni per la partecipazione ai corsi di specializzazione sul sostegno, riservati tradizionalmente a chi può vantare una determinata esperienza nella docenza di sostegno.
In particolare, il DM n. 75/2025 disciplina la ripartizione dei posti, i bandi per l’attivazione dei corsi, le procedure selettive e, soprattutto, aggiorna i requisiti di accesso, alla luce delle nuove esigenze della scuola italiana. In questa cornice normativa, la questione dell’accesso dei cosiddetti triennalisti – ovvero i docenti che hanno maturato almeno tre anni di servizio su posto di sostegno – si colloca come tema centrale del dibattito nazionale.
Offerta formativa: i posti attivati nelle Università e presso Indire
Altro snodo fondamentale riguarda l’offerta di posti disponibili per l’anno accademico 2024/25. In base ai dati forniti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, saranno *attivabili complessivamente 20.700 posti presso le Università* e ulteriori *5.850 posti tramite Indire*. Numeri importanti, che tuttavia non riescono ad assorbire completamente il fabbisogno di docenti specializzati, soprattutto in un momento in cui cresce il numero di alunni con disabilità e di richieste di insegnanti di sostegno adeguatamente formati.
Le Università, secondo quanto previsto dal DM 75/2025, distribuiranno i posti sulla base del fabbisogno regionale e del numero di domande pervenute. Indire si occuperà invece di una quota complementare, attraverso percorsi erogati con modalità ibride e riservati a categorie specifiche di candidati. Tuttavia, le *graduatorie di accesso* continuano a generare preoccupazione tra i triennalisti esclusi dalla partecipazione al ciclo 2024/25.
Offerta dei posti: panoramica regionale
La ripartizione regionale dei posti disponibili è stata orientata a coprire le aree con maggiore carenza di insegnanti di sostegno specializzati. Regioni come Lombardia, Campania, Lazio e Sicilia assorbono la quota più consistente, mentre altre regioni vengono supportate attraverso una distribuzione proporzionale delle risorse. Resta aperta la questione di come garantire la copertura del personale necessario in zone ad alto turn-over o in cui l’organico di sostegno risulta strutturalmente sottodimensionato.
Requisiti per l’accesso ai corsi di sostegno
Uno degli aspetti più sensibili introdotti dal DM 75/2025 riguarda appunto i *requisiti corso sostegno docenti*. Occorre distinguere due tipologie principali di aspiranti:
1. Docenti in possesso dell’abilitazione all’insegnamento e uno o più anni di esperienza su posto di sostegno per il grado cui aspirano. 2. Docenti con almeno *tre anni di servizio su posto di sostegno*, ovvero i *triennalisti*.
Tuttavia, mentre nel ciclo precedente era prevista una riserva di posti o una corsia preferenziale per i triennalisti, nel 2024/25 la normativa sancisce una *esclusione dei triennalisti* dalla partecipazione ai bandi di specializzazione sul sostegno, almeno nella fase iniziale, lasciando aperta solo la possibilità di eventuali aggiornamenti futuri sulla scorta delle necessità emergenti.
L’assenza di una quota riservata o di percorsi agevolati per chi ha maturato tre anni di servizio ha suscitato delusione e protesta in ampie fasce del personale scolastico, che confidavano nella continuità delle politiche di valorizzazione dell’esperienza pregressa.
La posizione dei triennalisti: motivi dell’esclusione
La questione della *esclusione triennalisti sostegno aggiornamenti* si inserisce in un contesto più vasto di riorganizzazione delle modalità di accesso all’insegnamento di sostegno. Ma quali sono le motivazioni alla base di questa scelta normativa?
Da un lato, il Ministero ha sottolineato la necessità di:
* Elevare ulteriormente la qualità della formazione, puntando su una selezione più rigorosa e meno legata a criteri esclusivamente quantitativi. * Prevenire il fenomeno del precariato strutturale, promuovendo l’accesso ai corsi solo a coloro che possiedono titoli specifici o abbiano già completato percorsi abilitanti. * Garantire una maggiore coerenza tra domanda di insegnanti qualificati e offerta formativa specializzata.
Dall’altro, fonti sindacali e associazioni professionali denunciano come tale esclusione rischi di privare il sistema scuola di risorse preziose, già integrate nei contesti educativi e spesso apprezzate per la loro esperienza maturata sul campo.
Criteri di selezione aggiornata
L’attivazione dei nuovi bandi per la specializzazione sostegno università 2025 viene dunque ancorata a requisiti maggiormente restrittivi, nell’intento dichiarato di uniformare gli standard nazionali. Per i triennalisti si profila solo una possibilità di reinserimento in futuri cicli, a seguito dei monitoraggi che saranno compiuti dal Ministero sulle reali carenze di personale specializzato.
Implicazioni per il sistema scolastico e i docenti coinvolti
L’esclusione dei triennalisti ha multiple ricadute, sia in termini di gestione delle graduatorie che di copertura delle cattedre:
* Rischio di ulteriore scopertura di posti di sostegno nelle regioni dove il ricambio è più alto. * Difficoltà per i triennalisti di pianificare la propria formazione e carriera professionale. * Possibili squilibri tra docenti con esperienza ma privi di titolo e nuovi specializzati privi di esperienza pregressa.
Questa situazione solleva anche interrogativi rispetto alla stessa *normativa sostegno docente 2024/25*, che – secondo alcuni studi di settore – potrebbe stentare a garantire una risposta esaustiva alla crescente domanda di inclusione scolastica.
Problemi di transizione e continuità didattica
Vanno inoltre considerati gli effetti a livello di continuità didattica, soprattutto per gli allievi con disabilità che rischiano di vedere alternarsi figure professionali spesso già presenti ma non pienamente valorizzate dal sistema di specializzazione. Il turnover degli insegnanti di sostegno rimane, infatti, una delle criticità storiche della scuola italiana.
Reazioni delle parti sociali e delle associazioni sindacali
La decisione di procedere con l’*esclusione triennalisti sostegno* per il 2024/25 non è passata inosservata. Diversi sindacati di categoria hanno espresso il proprio dissenso con dichiarazioni pubbliche e lettere indirizzate al Ministero dell’Istruzione e del Merito. Le principali richieste riguardano:
* L’introduzione di una deroga temporanea per assorbire almeno una parte dei triennalisti nei percorsi attivati dalle Università e da Indire. * L’apertura di un tavolo tecnico permanente di confronto tra Miur, organizzazioni sindacali e rappresentanze dei docenti. * Un piano straordinario pluriennale che consenta la regolarizzazione progressiva del personale con almeno tre anni di servizio su sostegno.
Associazioni come l’ANIEF e la FLC-CGIL hanno inoltre avviato raccolte firme e campagne di sensibilizzazione, denunciando l’inevitabile impatto negativo sulle condizioni lavorative dei docenti già inseriti nel sistema scuola.
Possibili sviluppi futuri e prospettive per i triennalisti
Se per il ciclo 2024/25 la *esclusione dei triennalisti* appare certa, restano aperte alcune possibili strade per i prossimi anni. Il Ministero ha dichiarato che le *misure adottate saranno sottoposte a monitoraggio*, così da valutare se le nuove regole riusciranno effettivamente a colmare il fabbisogno di insegnanti di sostegno qualificati. Potrebbero quindi derivarne:
* Revisione dei criteri di accesso ai corsi di specializzazione già dal 2025/26. * Introduzione di percorsi abilitanti alternativi e riconoscimento del servizio pregresso per particolari fasce di docenti. * Riapertura di una quota di posti riservati ai triennalisti, in caso di persistente carenza di personale.
L’evoluzione della *attivazione corsi sostegno 2025* sarà strettamente legata ai dati sulla copertura degli organici, sulle nuove certificazioni di disabilità e sulle richieste provenienti dalle autonomie scolastiche.
Sintesi e conclusioni
La conferma dell’esclusione dei triennalisti dai corsi di specializzazione sostegno per l’anno accademico 2024/25 rappresenta un passaggio controverso e di estrema rilevanza nel dibattito sulla scuola italiana. Se, da un lato, il DM 75/2025 e la Legge 106/2024 puntano a innalzare la qualità della formazione e a razionalizzare l’accesso ai percorsi di specializzazione, dall’altro rischiano di generare nuove forme di precarietà e di escludere dal circuito virtuoso della formazione docenti una fascia significativa di personale con esperienza.
Restano ancora molte incognite riguardo ai *corsi sostegno legge 106 2024* e agli sviluppi futuri per i triennalisti. Il panorama potrebbe mutare già a partire dall’anno successivo, sulla base di verifiche puntuali sulle necessità reali delle scuole e delle evoluzioni della normativa. Al momento, però, la direttiva ministeriale è chiara: per il ciclo 2024/25, l’accesso resta precluso ai docenti con tre anni di servizio, in attesa di soluzioni che consentano di valorizzarne il contributo senza sacrificare la qualità dell’inclusione scolastica italiana.