Una tragedia ha scosso la comunità di Muggia, in provincia di Trieste, dove una donna di 55 anni ha ucciso il proprio figlio di nove anni nella serata del 12 novembre 2025. L'evento ha sollevato interrogativi sulle dinamiche familiari e sull'efficacia dei servizi di supporto sociale.
Dettagli dell'omicidio
Secondo le prime ricostruzioni, la donna avrebbe utilizzato un coltello da cucina per togliere la vita al figlio, tagliandogli la gola. L'omicidio è avvenuto nell'abitazione situata nel centro di Muggia. Dopo il gesto, la madre avrebbe tentato un atto autolesionista. A lanciare l'allarme è stato il padre del bambino, che non risiede in Friuli Venezia Giulia e che, non riuscendo a contattare la madre, ha avvertito le autorità. All'arrivo degli agenti della Squadra Mobile, il bambino era già deceduto.
Profilo della madre
La donna, di nazionalità ucraina, era separata dal marito, un cittadino italiano. La coppia aveva deciso di separarsi a causa di difficoltà relazionali. La madre era seguita dal Centro di salute mentale e la situazione familiare era monitorata dai servizi sociali. Nonostante le difficoltà, la situazione non era considerata "drammatica", come ha precisato il sindaco di Muggia, Paolo Polidori.
Intervento delle autorità
Le forze dell'ordine sono intervenute prontamente dopo la segnalazione del padre. La Polizia ha avviato le indagini per chiarire le circostanze dell'omicidio e per comprendere eventuali segnali premonitori che avrebbero potuto essere colti dai servizi sociali o dalle autorità competenti.
Reazioni della comunità
La comunità di Muggia è rimasta profondamente colpita dalla tragedia. Il sindaco Paolo Polidori ha espresso il proprio cordoglio e ha sottolineato l'importanza di un supporto adeguato alle famiglie in difficoltà. La scuola elementare slovena frequentata dal bambino ha organizzato momenti di raccoglimento per ricordare il piccolo e offrire supporto psicologico agli studenti e al personale scolastico.
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