Indice dei Paragrafi
1. Introduzione 2. L'incidente durante l'esibizione 3. Interventi di sicurezza e soccorsi 4. Spray al peperoncino durante gli eventi: non è la prima volta 5. Conclusioni e riflessioni sulla sicurezza
Introduzione
Mercoledì 26 novembre 2025, l'Unipol Arena di Casalecchio di Reno, nei pressi di Bologna, ha ospitato il concerto della giovane artista Anna Pepe, una delle figure più seguite dalla Generazione Z. L'evento, atteso da settimane e con il tutto esaurito, ha subito un'improvvisa interruzione a causa dell'uso di spray al peperoncino tra il pubblico, generando momenti di panico e disagi tra gli spettatori.
L'incidente durante l'esibizione
Durante l’esibizione del brano “Petit Fou Fou” — realizzato in collaborazione con Rhove (assente alla serata) — l’atmosfera di festa è stata bruscamente interrotta. Qualcuno in platea ha spruzzato dello spray al peperoncino, rendendo l’aria irrespirabile e causando tosse e bruciore agli occhi tra gli spettatori. La stessa Anna Pepe, accortasi del disagio durante l’esibizione, ha gridato dal palco: “Ma è peperoncino?” prima di ritirarsi nel backstage per capire cosa stesse accadendo. Il live è stato immediatamente sospeso: le luci sono state accese, è scoppiato il panico, molti si sono accalcati cercando di allontanarsi, c’è chi ha tossito o lamentato fastidi agli occhi e chi è intervenuto per uscire dall’area contaminata.
Interventi di sicurezza e soccorsi
Gli addetti alla sicurezza e il personale sanitario sono intervenuti tempestivamente per assistere i presenti colpiti dallo spray al peperoncino, aiutando chi avvertiva bruciore agli occhi e difficoltà respiratorie. Dopo una breve sospensione, lo spettacolo è potuto riprendere, seppur con alcune pause e precauzioni aggiuntive. Nonostante ciò, il concerto si è concluso definitivamente intorno alle 23:00. Fortunatamente non si sono registrati feriti gravi, ma l’episodio ha sollevato dubbi sull’efficacia dei controlli all’ingresso e sulla gestione della sicurezza durante eventi con grande affluenza, con molti genitori e spettatori preoccupati per la protezione del pubblico.
Spray al peperoncino durante gli eventi: non è la prima volta
Negli ultimi anni, episodi analoghi si sono verificati in diversi concerti in Italia, tra cui quelli di Marracash, Elisa e Sfera Ebbasta. Nel caso del live di Marracash a Milano, lo spray urticante ha provocato panico tra i fan in piedi vicino al palco, costringendo l’artista a sospendere momentaneamente l’esibizione. Durante un concerto di Elisa a Bologna, una situazione simile ha portato a un’interruzione di alcuni minuti, con molti spettatori che hanno cercato di allontanarsi dall’area contaminata. Anche nello show di Sfera Ebbasta, a Roma, il personale di sicurezza ha dovuto evacuare rapidamente alcune zone della platea. In tutti i casi, la dinamica resta identica: qualcuno spruzza spray urticante, causando bruciore agli occhi, difficoltà respiratorie e panico. Lo spettacolo viene immediatamente sospeso, mentre il personale di sicurezza e i soccorsi intervengono per assistere chi ne ha bisogno. Anche quando il concerto riprende, l’atmosfera rimane tesa e molte persone abbandonano l’evento, lasciando un senso di preoccupazione diffusa tra il pubblico.
Conclusioni e riflessioni sulla sicurezza
Questi episodi sottolineano l’urgenza di rafforzare i controlli negli ingressi e la sicurezza durante i concerti. La musica dovrebbe essere un momento di condivisione e gioia, capace di unire le persone, non di generare paura o panico. È fondamentale che gli organizzatori adottino provvedimenti efficaci per prevenire comportamenti pericolosi, garantendo al pubblico di godere degli spettacoli in totale sicurezza e serenità. Solo così la musica può mantenere il suo ruolo di ponte tra le persone, senza che nessuno debba temere per la propria incolumità mentre ascolta e si emoziona.
Ilaria Brozzi