Via libera alla doppia iscrizione: Ministero Università autorizza l’iscrizione contemporanea a percorsi abilitanti e TFA sostegno
Indice
* Premessa * La nota del Ministero dell'Università e della Ricerca: cosa dice nel dettaglio * Il precedente: l’analogia con l’anno accademico scorso * La posizione della CRUI e le motivazioni della richiesta * Gli obiettivi della doppia iscrizione: garantire il numero di docenti specializzati * I vantaggi e le criticità della scelta * Aspetti normativi e regolamentari * Prospettive per il futuro della formazione docenti * Sintesi e conclusione
Premessa
L’annuncio atteso da mesi tra le comunità universitarie e scolastiche è finalmente arrivato: il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha dato ufficialmente il via libera alla doppia iscrizione ai percorsi abilitanti e al TFA sostegno per l’anno accademico in corso. L’autorizzazione giunge attraverso una nota ministeriale pubblicata il 17 settembre 2025, che pone termine ai dubbi interpretativi alimentati dalla concomitanza tra i percorsi formativi previsti dalla riforma e il X ciclo del TFA sostegno.
L’obiettivo, come chiarito dallo stesso Ministero, è duplice: rispondere tempestivamente alle esigenze espresse dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e, soprattutto, garantire alle scuole un adeguato bacino di docenti specializzati TFA sostegno nel 2025, difficilmente reperibile senza tale apertura.
La Nota del Ministero dell'Università e della Ricerca: cosa dice nel dettaglio
Il Ministero Università chiarimento doppia iscrizione arriva con un documento ufficiale, indirizzato agli atenei italiani e alle strutture organizzatrici dei percorsi abilitanti all’insegnamento e del Tirocinio Formativo Attivo per il sostegno (TFA sostegno). Il fulcro della nota è la _conferma della possibilità di iscriversi in simultanea a entrambi i percorsi_, superando la tradizionale impossibilità di sovrapposizione tra due carriere universitarie, almeno per questa specifica casistica.
Il testo della nota richiama espressamente la richiesta giunta dalla CRUI e sottolinea come il Ministero abbia “preso atto e valutato positivamente l’esigenza di garantire un accesso parallelo ai due percorsi formativi.” Viene inoltre ribadita la necessità di assicurare, in via prioritaria, la formazione di docenti specializzati sul sostegno in un quadro di forte carenza strutturale segnalato dagli stessi istituti scolastici.
La circolare si conclude con una raccomandazione agli atenei: garantire il coordinamento delle attività didattiche e amministrative per evitare sovrapposizioni penalizzanti e assicurare agli studenti iscritti a entrambi i percorsi la possibilità reale di fruire appieno di tutte le attività formative previste.
Il precedente: l’analogia con l’anno accademico scorso
La nuova apertura non si configura come un caso isolato, ma si pone in continuità con una scelta simile operata nel precedente anno accademico.
Il Ministero Università richiama infatti esplicitamente il principio dell’analogia, precisando come già in passato – in presenza di percorsi distinti ma affini – sia stata autorizzata una doppia carriera universitaria per finalità simili.
Tale richiamo è importante per due motivi:
1. Rende la decisione attuale perfettamente coerente con la tradizione normativa recente. 2. Offrire un quadro di riferimento stabile e prevedibile agli atenei e ai diretti interessati, eliminando timori di improvvise retromarce.
In particolare, la possibilità di una doppia iscrizione TFA sostegno abilitazione era già stata discussa in relazione al IX ciclo del TFA e ai primi percorsi abilitanti nati nella scorsa stagione accademica. Questo precedente ha dunque reso più agevole il riconoscimento del diritto, coniugando esigenza di formazione e flessibilità amministrativa.
La posizione della CRUI e le motivazioni della richiesta
Non va dimenticato che questa apertura sarebbe stata probabilmente impraticabile senza l’intervento e la _sollecitazione esplicita della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI)_.
La CRUI ha redatto una nota dettagliata nei mesi scorsi evidenziando:
* Il rischio di una drammatica carenza di docenti specializzati sul sostegno qualora si persistesse con il blocco della doppia iscrizione; * L’alto numero di domande e di aspiranti insegnanti interessati sia al percorso abilitante generale che al TFA per il sostegno; * L’esigenza di dare una risposta strutturale a un comparto scolastico ormai sistematicamente sotto organico soprattutto per quanto riguarda l’area del sostegno.
A fronte di queste segnalazioni, il Ministero si è prontamente attivato, riconoscendo _l’urgenza e la validità delle argomentazioni avanzate dalla CRUI_. Da qui la decisione MUR iscrizione contemporanea che ha portato alla nota del 17 settembre 2025.
La CRUI ha sottolineato inoltre l’importanza che la flessibilità offerta dalla doppia iscrizione non si traduca però in una perdita di qualità nei percorsi, esortando gli enti a predisporre adeguate misure di coordinamento.
Gli obiettivi della doppia iscrizione: garantire il numero di docenti specializzati
Il tema centrale che ha orientato il Ministero nella sua scelta è quello _della carenza di personale specializzato_, specialmente nel settore del sostegno agli alunni con disabilità.
L’apertura verso la doppia iscrizione ha quindi finalità chiare e dichiarate:
* Aumentare il bacino di docenti specializzati TFA sostegno 2025; * Garantire risposte rapide ed efficaci alle esigenze delle scuole nella copertura del fabbisogno di personale qualificato; * Rendere il percorso di formazione più accessibile e inclusivo; * Evitare che la rigidità normativa limiti ingiustificatamente l’accesso a percorsi formativi ormai imprescindibili per lavorare nella scuola italiana.
Oggi più che mai, la domanda di docenti specializzati TFA sostegno risulta in forte crescita a causa delle nuove normative sull’inclusione, della crescente sensibilità sociale e della necessità per gli istituti di offrire un servizio di qualità che risponda concretamente ai bisogni educativi speciali degli studenti.
I vantaggi e le criticità della scelta
È innegabile che la nota Ministero Università doppia iscrizione rappresenti uno snodo strategico per il futuro della scuola, ma come per ogni cambiamento significativo presenta sia vantaggi che potenziali criticità.
Vantaggi
* _Flessibilità_: consente ai candidati di ottimizzare tempi e risorse, evitando inutili attese tra un percorso e l’altro. * Aumento della platea di docenti formati_: favorisce il superamento del _digital divide formativo tra regioni e atenei. * _Risposta rapida alle esigenze scolastiche_: consente di colmare in tempi più rapidi il deficit di insegnanti specializzati. * _Valorizzazione dei titoli_: chi consegue entrambe le abilitazioni accresce la propria spendibilità professionale.
Criticità
* _Rischio di sovraccarico_: la doppia iscrizione implica un impegno considerevole. Spetta alle università modulare il carico didattico in modo da evitare situazioni insostenibili. * _Gestione amministrativa complessa_: l’amministrazione e la calendarizzazione richiedono un coordinamento puntuale tra i diversi uffici. * _Possibili disparità di trattamento_: il rischio che tra atenei vi sia una diversa interpretazione della normativa resta da monitorare.
Aspetti normativi e regolamentari
Uno degli aspetti più rilevanti sottolineati nella paragonale normativa percorsi abilitanti università riguarda proprio la compatibilità tra ordini di iscrizione differenti. La disciplina prevede generalmente il divieto di contemporanea iscrizione a più corsi universitari, a meno di deroghe esplicite.
La nota ministeriale attuale si fonda su questa eccezione, introducendo una deroga specifica espressamente motivata dall’urgenza di garantire la presenza di _docenti specializzati_.
Tuttavia, la deroga non è definitiva né automatica: ciò implica che suo campo d’applicazione è limitato al caso attuale del concomitante X ciclo TFA sostegno e percorsi abilitanti 2025, e solo fino a nuove disposizioni ministeriali. Sarà importante verificare, nei mesi a venire, eventuali estensioni o modifiche del quadro regolamentare.
Per quanto riguarda i singoli atenei, la nota invita alla massima collaborazione e trasparenza verso gli studenti, suggerendo la predisposizione di _FAQ_, sportelli informativi dedicati, e processi amministrativi il più possibile snelli.
Prospettive per il futuro della formazione docenti
Questa apertura rappresenta una tappa importante in un percorso di evoluzione della formazione docenti specializzati TFA che, da anni, vede protagonisti università, Ministero e rappresentanze degli insegnanti. La doppia iscrizione potrebbe diventare, anche per il futuro, una pratica consolidata ogni qualvolta il sistema scolastico si trovi di fronte a carenze strutturali di personale o a percorsi formativi in via di riforma.
Prospettive particolarmente interessanti si aprono anche in termini di integrazione didattica e di confronto tra le diverse metodologie pedagogiche previste dai due percorsi. Incrociare le conoscenze acquisite nei due contesti potrà fornire ai futuri docenti una formazione più completa e trasversale, in grado di rispondere a una scuola che cambia sempre più rapidamente.
Gli analisti sottolineano come, per consolidare i risultati, sarà necessario:
1. Monitorare la qualità dei percorsi; 2. Valutare periodicamente l’impatto della doppia iscrizione sulle carriere dei docenti; 3. Porre attenzione al rischio di “overbooking” tra iscritti e posti realmente disponibili nelle scuole; 4. Semplificare ulteriormente la normativa relativa alla _doppia iscrizione percorsi abilitanti TFA sostegno_.
Sintesi e conclusione
Il via libera alla doppia iscrizione ai percorsi abilitanti e al TFA sostegno è un evento di grande rilievo nel panorama della formazione universitaria e scolastica italiana. La nota Ministero Università doppia iscrizione cancella ogni dubbio e apre una nuova stagione all’insegna della flessibilità, della qualità e dell’efficienza nella formazione dei futuri insegnanti.
Accolta con grande favore dalla CRUI e dagli operatori del settore educativo, la decisione offrirà agli aspiranti docenti una possibilità concreta di completare il proprio percorso abilitante senza dover rinunciare a una preziosa specializzazione nel sostegno. L’attenzione ora si sposta agli atenei, chiamati a tradurre questa apertura normativa in percorsi realmente fruibili, sostenibili e di alto profilo didattico.
In prospettiva, la doppia iscrizione TFA sostegno abilitazione rappresenta molto più di una semplice deroga amministrativa: essa costituisce un passo avanti verso una scuola inclusiva, moderna e attenta ai bisogni reali degli studenti e del personale che ogni giorno la anima.