Google Sceglie TSMC: Nuova Era per i Processori dei Pixel con il Tensor G5
Indice
1. Introduzione: la svolta nei processori dei Google Pixel 2. Le origini della collaborazione Google-Samsung 3. TSMC: chi è il nuovo partner di Google? 4. Motivazioni strategiche dietro l’abbandono di Samsung 5. I problemi dei SoC Exynos 2500 6. L’accordo pluriennale tra Google e TSMC 7. Il Tensor G5: cosa cambia con i nuovi chip nei Pixel 10 8. Benefici attesi per i Pixel di nuova generazione 9. Impatto sull’industria e possibili scenari futuri 10. Cosa aspettarsi dai Pixel con chip TSMC dal 2025 11. Conclusioni
Introduzione: la svolta nei processori dei Google Pixel
Il mondo della tecnologia mobile è in fermento dopo la notizia che Google ha deciso di abbandonare Samsung come fornitore per i propri chip Tensor a favore di TSMC. Questa decisione, annunciata ufficialmente il 27 maggio 2025, segna una svolta epocale nella strategia hardware di Mountain View. L'intesa, che avrà una durata compresa tra i tre e i cinque anni, porterà già dalla serie Pixel 10 il debutto di nuovi processori realizzati su misura dal colosso taiwanese della microelettronica.
Questa mossa è guidata dalla volontà di aumentare l’efficienza e le performance dei dispositivi Pixel, mettendo finalmente i telefoni di Google in una posizione di maggiore competitività rispetto ai principali rivali, sia sotto il profilo della potenza sia su quello dell’autonomia. Il cambio di rotta delinea chiaramente un futuro in cui le sinergie tra Google e TSMC potrebbero ridefinire l’intero settore degli smartphone. In questo articolo, analizzeremo dettagliatamente cosa comporta l’accordo, i motivi che hanno spinto Google ad abbandonare Samsung e quali benefici concreti porteranno i nuovi processori TSMC.
Le origini della collaborazione Google-Samsung
Sin dal lancio dei primi smartphone Pixel dotati di chip personalizzati, Google si è affidata a Samsung Foundry per la produzione dei processori della serie Tensor. La scelta era apparsa coerente: Samsung è un gigante mondiale nella produzione di semiconduttori, con notevole esperienza sia nella realizzazione di SoC per l’industria mobile, sia nella fabbricazione di chip avanzati per vari settori tecnologici.
I Tensor di prima e seconda generazione, così come le successive evoluzioni, sono infatti nati dalla collaborazione tra i team di progettazione di Google e gli impianti produttivi coreani di Samsung. L’obiettivo era duplice: ottenere processori «custom» che rispecchiassero le esigenze dell’ecosistema Android e capitalizzare le capacità produttive di Samsung. Tuttavia, nel tempo, il connubio ha mostrato limiti strutturali.
Nonostante i Tensor abbiano contribuito all’identità e al valore aggiunto dei Pixel, le differenze rispetto ai chip leader di mercato — in particolare quelli prodotti da TSMC per aziende come Apple e Qualcomm — sono diventate sempre più evidenti. Ciò ha spinto Google a riconsiderare la propria strategia.
TSMC: chi è il nuovo partner di Google?
TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) è attualmente il più grande produttore indipendente di semiconduttori al mondo. L’azienda taiwanese, fondata nel 1987 e oggi protagonista del settore, è famosa per la capacità di realizzare chip all’avanguardia, essenziali per dispositivi leader come gli iPhone di Apple e i processori Qualcomm Snapdragon.
TSMC è riconosciuta per l’adozione delle tecnologie produttive più avanzate, come il processo a 3 nanometri (3nm) e già lavora sulle prossime generazioni a 2nm. La sua leadership tecnologica consente ai partner di creare chip dalla maggiore efficienza energetica e dalle elevate prestazioni. L’accordo con Google non solo rafforza ulteriormente la reputazione di TSMC, ma consente a Mountain View di allinearsi ai migliori standard qualitativi del mercato.
L’ingresso di Google nel portafoglio clienti di TSMC è anche un segnale per l’industria: il dominio tecnologico taiwanese è oggi una componente imprescindibile per chi vuole competere ai massimi livelli.
Motivazioni strategiche dietro l’abbandono di Samsung
La scelta di cambiare partner produttivo nei chip Tensor e affidarsi a TSMC non è casuale, ma il frutto di una valutazione strategica accurata. Google abbandona Samsung principalmente per motivi legati alle performance e all’efficienza raggiungibili dagli ultimi processi produttivi.
Tra le motivazioni principali vi sono:
* Performance superiori: I processori realizzati da TSMC dimostrano, nei test di settore, risultati superiori in termini di velocità di calcolo e potenza grafica rispetto ai corrispondenti prodotti da Samsung. * Consumi energetici ottimizzati: L’efficienza delle architetture TSMC consente una migliore gestione della batteria, aspetto cruciale per l’autonomia degli smartphone Pixel. * Riduzione delle temperature operative: Una gestione termica superiore garantisce dispositivi più stabili e duraturi nel tempo. * Affidabilità della catena produttiva: TSMC ha dimostrato una costanza nelle produzioni di massa e capacità di soddisfare richieste crescenti con maggior flessibilità. * Innovazione tecnologica: Le roadmap di TSMC consentono a partner come Google di accedere a nodi produttivi di ultima generazione (3nm e 2nm), mentre Samsung, secondo le fonti, ha avuto maggiori difficoltà a implementare pienamente tali tecnologie.
I problemi dei SoC Exynos 2500
Uno dei fattori che hanno spinto Google a cambiare fornitore riguarda le difficoltà produttive del SoC Exynos 2500, recentemente sviluppato da Samsung. Il chip, pensato per rinnovare l’offerta dei dispositivi di fascia alta, ha incontrato ostacoli tecnici nel processo di fabbricazione a 3nm, con risultati inferiori rispetto alle attese.
Le problematiche riscontrate includono:
* Resa inferiori negli impianti produttivi: molte delle unità prodotte non raggiungevano gli standard qualitativi minimi richiesti. * Problemi di surriscaldamento: i nuovi SoC soffrivano per temperature operative elevate, limitando le performance effettive. * Consumi energetici poco ottimizzati: nonostante dichiarazioni ufficiali, gli Exynos 2500 risultavano meno efficienti rispetto ai processori equivalenti di TSMC.
Questi problemi avevano già penalizzato i precedenti modelli Pixel, alimentando critiche circa la loro autonomia e le prestazioni generali. L’insoddisfazione tra utenti e sviluppatori era evidente, rendendo la collaborazione con Samsung sempre meno sostenibile sul lungo periodo.
L’accordo pluriennale tra Google e TSMC
Secondo fonti autorevoli, Google e TSMC hanno siglato un accordo di fornitura della durata compresa tra i tre e i cinque anni. Un orizzonte temporale così significativo dimostra la volontà di avviare una collaborazione solida e strategica, volta a garantire continuità e innovazione nelle future generazioni di dispositivi.
L’intesa prevede:
* Produzione esclusiva dei chip Tensor di nuova generazione destinati alla serie Pixel * Accesso prioritario alle più recenti tecnologie di TSMC * Collaborazione su progetti avanzati di progettazione dei processori * Pianificazione congiunta per adattarsi rapidamente alle evoluzioni del mercato
L’accordo contribuirà anche alla flessibilità di Google nel personalizzare i propri chip per funzioni specifiche come l’intelligenza artificiale, l’elaborazione delle immagini e il machine learning, settori dove l’azienda intende rafforzare il proprio vantaggio competitivo.
Il Tensor G5: cosa cambia con i nuovi chip nei Pixel 10
Il prossimo Tensor G5 sarà il primo processore Google Pixel realizzato da TSMC e debutterà nella serie Pixel 10, attesa per l'autunno 2025. Si tratta di un nodo di svolta: il nuovo chip sarà frutto di tutte le innovazioni tecniche che TSMC può offrire, unendo la visione progettuale di Google con la massima eccellenza produttiva mondiale.
Con il Tensor G5, si prevede:
* Adozione di un processo produttivo a 3nm o inferiore, con ricadute positive su consumo energetico e performance * Integrazione di nuove GPU più performanti e compatibili con le esigenze dell’intelligenza artificiale mobile * Personalizzazione avanzata per ottimizzare operazioni di fotografia computazionale, riconoscimento vocale e Android * Maggiore sicurezza e nuove funzionalità hardware dedicate esclusivamente ai Pixel
Il Tensor G5 rappresenterà quindi il fiore all’occhiello della rinnovata partnership e un biglietto da visita importante per i Pixel 10.
Benefici attesi per i Pixel di nuova generazione
Grazie al passaggio a TSMC e all’arrivo del Tensor G5, i nuovi Pixel 2025 promettono miglioramenti tangibili per gli utenti. Gli aspetti chiave su cui Google punta sono:
* *Autonomia prolungata*: grazie alla maggiore efficienza energetica dei nuovi chip * *Dispositivi più sottili e leggeri*: una gestione termica migliorata consente design meno ingombranti o l’utilizzo di batterie più capienti * *Prestazioni da top di gamma*: il confronto con i chip Snapdragon e Apple Silicon sarà finalmente alla pari * *Esperienza Android su misura*: un’integrazione più profonda tra hardware e software esalterà le funzioni di intelligenza artificiale, sicurezza e personalizzazione * *Aggiornamenti tempestivi e di qualità*: Google potrà gestire in modo più diretto la roadmap degli aggiornamenti specifici per i processori, garantendo maggiore rapidità e supporto
Impatto sull’industria e possibili scenari futuri
La decisione di Google di stringere un accordo pluriennale con TSMC avrà profonde ripercussioni sull’intero ecosistema della telefonia mobile.
Le principali conseguenze prevedibili sono:
* Maggiore concorrenza nel segmento premium: Google punta ora a competere alla pari con Apple e Samsung nel campo dell’hardware * Pressione su Samsung Foundry: la perdita di un cliente importante può accelerare i processi di innovazione nei reparti produttivi coreani * Ulteriore consolidamento della posizione di TSMC sul mercato dei chip di fascia alta * Stimolo all’intero panorama Android: altri produttori potrebbero seguire l’esempio di Google e valutare la transizione verso fornitori alternativi più efficienti
Cosa aspettarsi dai Pixel con chip TSMC dal 2025
Dopo anni di attesa, gli appassionati della linea Pixel potranno finalmente mettere le mani su dispositivi capaci di offrire il meglio della tecnologia mobile. Il 2025 sarà l’anno di svolta: i nuovi Pixel G5 promettono prestazioni, autonomia, qualità fotografica e sicurezza ai massimi livelli.
Gli utenti potranno così contare su:
* Migliore esperienza d’uso, soprattutto su app di intelligenza artificiale e fotografia * Aggiornamenti di sistema e patch di sicurezza ottimizzati per il nuovo hardware * Flessibilità nell’evoluzione delle funzioni grazie al controllo diretto sul chip Tensor * Posizionamento dei Pixel come reale alternativa ai top di gamma Apple e Samsung
Google, puntando su TSMC e su una roadmap sempre più autonoma rispetto ai fornitori tradizionali, ambisce a diventare protagonista indiscusso del settore.
Conclusioni
La decisione di Google di abbandonare Samsung per TSMC nella produzione dei chip Tensor rappresenta una rivoluzione strategica. La collaborazione testimonia l’ambizione di Mountain View di presidiare il settore hardware ai massimi livelli, offrendo ai propri utenti dispositivi più efficienti, stabili e ricchi di innovazioni. Dal 2025, con la serie Pixel 10 spinta dal processore Tensor G5, Google promette una nuova era di competitività, consolidando la propria posizione nel panorama globale della tecnologia mobile.