{/* Extracted from Header.astro - Use appropriate classes/styles if animations needed */}

Parlamentari europei ECR alla corte del Papa: identità europee e radici giudaico cristiane

Papa Leone XIV incontra i parlamentari ECR, dibattito sulle radici giudaico-cristiane per l’identità europea e invito al dialogo politico inclusivo.

Leone XIV: “Proteggere le radici cristiane dell’Europa non significa restaurare un’epoca passata”

In una fase di profonde trasformazioni sociali e politiche, il dibattito sull’identità europea e sulle sue radici culturali torna al centro dell’attenzione pubblica. Un tema che Papa Leone XIV ha affrontato con chiarezza durante il recente incontro con una delegazione del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR).

Il Pontefice ha richiamato la necessità di tutelare l’eredità religiosa del continente, mettendo però in guardia dal rischio di interpretazioni che potrebbero riaprire divisioni e controversie nel dibattito politico.

L’incontro tra Leone XIV e la delegazione ECR

Il 10 dicembre 2025, Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza privata una delegazione del Gruppo ECR, composta da europarlamentari appartenenti a diversi Paesi europei. Tra i partecipanti c’erano i co-presidenti del gruppo Nicola Procaccini e Patryk Jaki, il capo delegazione per l’Italia Carlo Fidanza, e i vicepresidenti del Parlamento europeo Antonella Sberna e Roberts Zīle.

Il dialogo si è concentrato sulla valorizzazione delle radici giudaico-cristiane dell’Europa come elemento costitutivo dell’identità del continente. Il Papa ha ribadito che riconoscere questo patrimonio culturale non deve essere equiparato a un tentativo di “restaurare un’epoca passata”, né alla difesa di privilegi per specifiche comunità o tradizioni.

Le radici giudaico-cristiane come fondamento dell’identità europea

Papa Leone XIV ha ricordato come l’eredità giudaico-cristiana sia intrecciata profondamente alla storia e alla civiltà europea: dalle cattedrali che ne segnano il paesaggio urbano ai capolavori artistici e musicali, fino ai progressi scientifici.

Secondo il Pontefice, questo patrimonio ha contribuito a sviluppare un’idea di persona fondata sulla dignità intrinseca e sui diritti naturali, dal concepimento alla morte naturale, principi indispensabili per affrontare le sfide odierne come povertà, esclusione sociale, crisi climatica, violenza e conflitti.

Il ruolo della Chiesa nel contesto politico attuale

Il Papa ha ribadito che garantire una presenza attiva della Chiesa nel dibattito pubblico non è un invito a restaurare modelli del passato, ma un modo per preservare risorse culturali e spirituali utili alla cooperazione futura.

Ha invitato i parlamentari a promuovere il bene comune, ispirandosi alla figura di San Tommaso Moro, patrono dei politici per il suo impegno etico e la difesa della coscienza. Ha sottolineato inoltre l’importanza di uno stile politico fatto di rispetto, dialogo e cortesia.

Le implicazioni nel dibattito pubblico politico

Le affermazioni di Leone XIV sulle radici giudaico-cristiane dell’Europa rischiano ora di accendere ulteriori tensioni nel dibattito politico. Alcuni osservatori temono che:

• Possano essere strumentalizzate da forze politiche conservatrici per giustificare politiche identitarie più rigide o esclusive verso minoranze religiose o culturali.

• Il concetto di “radici cristiane” venga interpretato come favore politico, alimentando accuse di interferenza religiosa negli affari istituzionali dell’Unione Europea.

• Si inneschino contrapposizioni tra chi vede la secolarizzazione come valore fondante dell’Ue e chi invece sostiene un ruolo più esplicito della tradizione religiosa nella definizione delle politiche europee.

• Il dibattito si polarizzi ulteriormente su temi sensibili come immigrazione, diritti civili e pluralismo, con gruppi politici che citano o criticano le parole del Pontefice per sostenere agende opposte.

Queste dinamiche mostrano come un tema apparentemente culturale e storico possa intersecarsi con questioni molto concrete e divisive nel contesto politico contemporaneo.

Conclusione: Un appello al dialogo e alla cooperazione

L’incontro ha offerto uno spunto di riflessione sull’identità europea e sul ruolo delle radici giudaico-cristiane nel presente. Il Pontefice ha invitato a custodire questa eredità non come un ritorno al passato, ma come un patrimonio vivo, capace di orientare il presente e il futuro dell’Europa.

Ha esortato i leader politici a rafforzare il dialogo, la cooperazione e il rispetto reciproco, nella convinzione che affrontare insieme le sfide contemporanee sia la via per costruire una società più giusta, solidale e coesa.

Pubblicato il: 11 dicembre 2025 alle ore 20:24