L’Agidae celebra 65 anni: identità, missione e diritto tra Chiesa e società civile alla Pontificia Università Urbaniana
La preziosa occasione del 65esimo anniversario dell’Agidae diventa motore di riflessione sulle attuali sfide e sulla storica missione degli enti religiosi in Italia. Il 22 novembre 2025, presso la Pontificia Università Urbaniana, si svolgerà il convegno nazionale di studi organizzato dall’Associazione Gestori Istituti Dipendenti dall’Autorità Ecclesiastica (Agidae). L’appuntamento, che si inserisce nella cornice dell’assemblea ordinaria dell’associazione, abbraccia il tema "Identità e missione – le attività degli enti religiosi tra norme canoniche e leggi civili" e vede intervenire accademici, giuristi, rappresentanti istituzionali e dirigenti ecclesiastici di primo piano. Il tutto, sigillato dall’invio di un messaggio del Santo Padre sulla cruciale armonizzazione tra diritto canonico e normativa civile e da un ampio spazio dedicato all’introduzione del Previfonder, lo strumento previdenziale per i lavoratori degli enti ecclesiastici.
Indice dei paragrafi
* L’Agidae: 65 anni al servizio degli enti religiosi * La scelta del tema e la rilevanza del diritto ecclesiastico oggi * Il messaggio del Santo Padre: una guida all’armonizzazione * Pontificia Università Urbaniana: un luogo simbolo per il dialogo * Programma e relatori del convegno: uno sguardo d’insieme * Il caso Previfonder: previdenza e tutela nei contesti religiosi * Assemblea Agidae 2025 e prospettive future * La gestione degli istituti religiosi in Italia: criticità e opportunità * Il ruolo degli enti religiosi nel contesto accademico e sociale * La voce degli operatori e buone prassi di gestione * Verso la conferenza diritto ecclesiastico 2025: spunti dal convegno Agidae * Sintesi finale: 65 anni di identità, missione e responsabilità
L’Agidae: 65 anni al servizio degli enti religiosi
L’Agidae nasce ufficialmente nel 1960 come risposta alle esigenze di coordinamento, tutela e rappresentanza degli istituti gestiti da enti religiosi in Italia. Oggi, dopo sessantacinque anni, rappresenta un pilastro per le istituzioni educative, sanitarie, assistenziali e sociali legate alla Chiesa cattolica che costellano il panorama nazionale. L’anniversario del 22 novembre 2025, celebrato attraverso un convegno di alto profilo alla Pontificia Università Urbaniana, offre l’occasione per ripercorrere la storia dell’associazione, le tappe cruciali e le trasformazioni operate grazie anche al continuo dialogo con le autorità civili e religiose.
Tra i principali obiettivi dell’Agidae fin dalla fondazione si annoverano:
* La salvaguardia dell’identità degli istituti religiosi membri * La promozione dei valori fondanti della dottrina cristiana * Il confronto costante con le evoluzioni normative dello Stato Italiano * Il sostegno gestionale, amministrativo e giuridico agli associati
In un Paese in cui la laicità dello Stato e la presenza storica della Chiesa si intrecciano in modo complesso, l’Agidae si è distinta per la capacità di essere ponte tra due mondi solo apparentemente distanti: quello del diritto canonico e quello della legge civile.
La scelta del tema e la rilevanza del diritto ecclesiastico oggi
Il titolo scelto per il convegno – “Identità e missione – le attività degli enti religiosi tra norme canoniche e leggi civili” – evidenzia un punto focale del dibattito attuale in materia di diritto ecclesiastico. Gli enti ecclesiastici, dalle scuole ai centri socio-sanitari, si trovano sempre più spesso nella necessità di conciliare il rispetto della propria ispirazione religiosa con gli obblighi imposti dalla normativa dello Stato.
*Quali sono i reali margini di autonomia?* *Come si può garantire la libertà educativa senza contravvenire alle leggi civili?* Queste domande segnano il cuore della riflessione promossa dall’“Agidae 65esimo anniversario” e definiscono anche la missione dei relatori, chiamati a proporre analisi e soluzioni concrete. L’argomento è più che mai attuale nel contesto di recenti sentenze, direttive europee e cambiamenti legislativi in materia di parità scolastica, riconoscimento pubblico degli istituti e trattamento previdenziale del personale.
Il messaggio del Santo Padre: una guida all’armonizzazione
Di assoluto rilievo, nel quadro delle iniziative che accompagneranno la giornata, la lettura di un messaggio del Santo Padre alla platea del convegno. Papa Francesco, con la sua riconosciuta sensibilità ai temi della giurisdizione ecclesiastica e della fraternità sociale, ha voluto inviare un contributo scritto incentrato sull’armonizzazione tra diritto civile e normativa canonica.
In questo quadro, le parole del Pontefice saranno uno stimolo alla riflessione condivisa su come le realtà ecclesiastiche possano costituire lievito di giustizia, dialogo e rispetto della dignità umana nel sistema giuridico e sociale italiano. Il riferimento alla “costruzione di ponti, non di muri”, già centrale nel magistero di Papa Francesco, richiama direttamente la mission dell’Agidae e rende ancora più significativa la giornata del 22 novembre.
Pontificia Università Urbaniana: un luogo simbolo per il dialogo
Non meno importante è la scelta della Pontificia Università Urbaniana come sede per l’evento. Fondata nel 1627 da papa Urbano VIII e riconosciuta internazionalmente come centro di alta formazione teologica, filosofica e giuridica, l’Urbaniana rappresenta una fucina di idee e progetti per il dialogo tra Chiesa e società civile.
Ospitare il convegno nazionale studi enti religiosi proprio in questa università amplifica il valore simbolico dell’iniziativa, sottolineando la necessità di una formazione approfondita e condivisa su temi come l’“identità e missione enti ecclesiastici”, l’attualità del “diritto canonico e legge civile” e le prospettive di “gestione istituti religiosi Italia”.
Programma e relatori del convegno: uno sguardo d’insieme
L’evento, che si aprirà alle 8.30, proporrà un articolato programma che prevede:
* Interventi di apertura a cura delle principali cariche dell’Agidae e della Pontificia Università Urbaniana * Relazioni di esperti sul diritto canonico e sulle ultime novità legislative in campo civile * Una tavola rotonda con responsabili di istituti religiosi e rappresentanti delle istituzioni * Un focus approfondito su “Previfonder enti ecclesiastici”, strumento cardine per la tutela previdenziale * Sessioni di domande e confronto con il pubblico
Tra i relatori previsti figurano:
* Prof. Giovanni Cimbalo, docente di diritto ecclesiastico * S. E. Mons. Vincenzo Zani, segretario emerito della Congregazione per l’Educazione Cattolica * Prof.ssa Maria Antonietta Bergamaschi, esperta di governance delle opere ecclesiastiche * Avv. Laura Costanzo, consulente per il diritto del lavoro negli enti religiosi
Queste personalità, nel rispetto delle diverse competenze, offriranno una visione a tutto campo delle opportunità e delle criticità emergenti, secondo una impostazione multidisciplinare e partecipata.
Il caso Previfonder: previdenza e tutela nei contesti religiosi
Una delle principali novità dell’appuntamento di novembre sarà l’introduzione all’uso del Previfonder per i lavoratori degli enti ecclesiastici. Il Previfonder, fondo di previdenza complementare, nasce infatti per offrire anche alle figure impiegate in scuole, collegi, case di cura e istituti rurali religiosi una possibilità di consolidare la propria sicurezza futura.
Alla luce dei cambiamenti intervenuti nel sistema pensionistico nazionale, la proposta di adottare il Previfonder rappresenta un passo importante verso l’allineamento delle realtà religiose ai più avanzati standard di tutela e responsabilità. Nel corso del convegno verranno illustrati:
* I requisiti di adesione per enti e lavoratori * Le modalità di contribuzione e le prestazioni erogate * L’impatto sulla gestione amministrativa degli istituti * Le sinergie possibili con altri strumenti di previdenza pubblica e privata
La presentazione, curata dagli amministratori del Previfonder enti ecclesiastici, intende rispondere alle esigenze di trasparenza, efficienza e solidarietà sempre più sentite dai gestori e dagli operatori del settore.
Assemblea Agidae 2025 e prospettive future
Il convegno sarà seguito dall’assemblea Agidae 2025, momento statutario e propulsivo per il rinnovo delle cariche, la programmazione futura e il consolidamento delle linee guida associative. La scelta di unire celebrazione e assemblea non è casuale: vuole segnalare la volontà di radicare il cambiamento nella memoria, traendo ispirazione dai valori che hanno guidato per 65 anni l’azione dell’associazione.
L’ordine del giorno prevede:
* Approvazione del bilancio sociale * Definizione delle priorità per l’anno 2026 * Sviluppo delle reti territoriali e rafforzamento della formazione interna
Solo un serrato confronto tra i responsabili, i delegati e le istituzioni potrà trazionare la crescita a venire, garantendo che la “missione Agidae” sia sempre informata da uno sguardo aggiornato e condiviso sulle esigenze della comunità.
La gestione degli istituti religiosi in Italia: criticità e opportunità
Nel corso della giornata si affronteranno anche le numerose sfide legate alla gestione istituti religiosi Italia. Si tratta di un ambito nel quale si intersecano questioni giuridiche, economiche, educative e deontologiche. Da queste criticità discende l’importanza della formazione costante dei dirigenti e della condivisione di buone prassi, anche alla luce delle recenti riforme in materia di terzo settore e di requisiti per la trasparenza amministrativa.
Tra le problematiche più sentite emergono:
* La qualificazione giuridica delle attività religiose a fini istituzionali * La gestione dei rapporti di lavoro e la compliance previdenziale * L’adeguamento agli standard previsti da leggi civili e normativa europea * La comunicazione nei confronti delle famiglie, della comunità e delle autorità
Il confronto in seno all’assemblea Agidae 2025 avrà lo scopo di individuare strumenti e linee guida utili per superare le incertezze interpretative e favorire lo sviluppo di una governance partecipata e moderna.
Il ruolo degli enti religiosi nel contesto accademico e sociale
Un elemento di profondo valore aggiunto nella discussione riguarda il contributo apportato dagli enti religiosi alla crescita accademica, educativa e sociale del Paese. Attraverso le istituzioni di ispirazione ecclesiastica si sono formate generazioni di studenti, operatori sanitari e volontari del terzo settore, rendendo tangibile la dimensione solidale, inclusiva e sussidiaria tanto cara all’identità italiana.
La condivisione di testimonianze e analisi di impatto sociale, durante il convegno, intende offrire nuove prospettive per valorizzare al meglio le risorse delle scuole, dei collegi, delle strutture di cura e delle case di accoglienza che partecipano all’esperienza dell’Agidae.
La voce degli operatori e buone prassi di gestione
In un panorama in rapida evoluzione, la valorizzazione delle “buone pratiche” si conferma elemento cardine per la crescita del settore. Ampio spazio sarà dedicato all’ascolto degli operatori, che proporranno esperienze concrete di:
* Organizzazione efficiente e trasparente delle istituzioni religiose * Innovazione didattica e tecnologica nelle scuole associate * Percorsi di aggiornamento sulle norme di diritto canonico e legge civile * Sviluppo di reti di solidarietà tra enti del territorio
La discussione pubblica, con la partecipazione attiva di responsabili e operatori, permetterà di rimarcare la natura laboratoriale del convegno, ponendo le basi per la futura conferenza diritto ecclesiastico 2025 e per nuovi modelli di integrazione tra norma canonica e legge civile.
Verso la conferenza diritto ecclesiastico 2025: spunti dal convegno Agidae
L’appuntamento del 22 novembre fungerà anche da trampolino per la più ampia conferenza diritto ecclesiastico 2025, che promette di coinvolgere studiosi e operatori di tutta Italia in una riflessione corale sulle nuove frontiere normative ed etiche.
Gli spunti progettuali individuati grazie al dialogo tra “università, associazioni e istituti” contribuiranno a dettagliare un’agenda condivisa, mirata:
* Al rafforzamento dell’identità e della missione degli enti ecclesiastici * All’approfondimento tecnico sulle interazioni tra diritto canonico, leggi civili e normativa europea * All’elaborazione di linee guida per una governance sostenibile, trasparente e partecipata
Sintesi finale: 65 anni di identità, missione e responsabilità
Il 65° anniversario Agidae, celebrato con un convegno nazionale di altissimo profilo presso la Pontificia Università Urbaniana, segna una tappa di profonda riflessione e rilancio per tutti coloro che operano nel variegato universo delle istituzioni religiose italiane. La scelta di porre al centro il tema dell’equilibrio tra norme canoniche e civili restituisce dignità a una questione di notevole rilevanza sociale, educativa e giuridica, rafforzata dalla presenza delle più alte cariche ecclesiali e accademiche e dall’introduzione di strumenti innovativi come il Previfonder.
In un’epoca segnata da grandi mutamenti sociali e legislativi, è proprio dal dialogo tra passato e futuro, tra identità e missione, tra diritto e fede, che potranno continuare a fiorire esperienze di valore, capaci di rispondere alle sfide quotidiane e alle aspettative delle nuove generazioni di operatori, studenti e cittadini.
Nel segno di una tradizione che guarda lontano, l’Agidae si conferma così protagonista della promozione della formazione, del lavoro e del bene comune nel contesto delle attività degli enti religiosi, sottolineando il ruolo essenziale della gestione istituti religiosi Italia anche in prospettiva europea, e ribadendo la piena attualità del dialogo tra diritto canonico e legge civile. Un appuntamento, quello del 22 novembre 2025, destinato a lasciare il segno nell’agenda della formazione cattolica e della società italiana.