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Friedrich Merz cancelliere tedesco: fallisce il primo voto del Bundestag, eletto al secondo tentativo

Friedrich Merz è stato eletto cancelliere tedesco al secondo turno dopo un primo voto fallito al Bundestag per sei voti. La coalizione CDU-SPD ha superato le tensioni interne, mentre l’opposizione dell’AfD cresce. L’elezione segna una svolta nella politica tedesca del 2025 e apre una nuova fase per il cancellierato in Germania.

Indice

* Il contesto politico tedesco: un paese alla ricerca di stabilità * Chi è Friedrich Merz: profilo del nuovo cancelliere della Germania * La votazione del Bundestag: il primo tentativo fallito per sei voti * Franchi tiratori e tensioni nella coalizione CDU-SPD * Il secondo turno e la vittoria di Merz: cosa è cambiato? * Le reazioni politiche: tra entusiasmo, cautela e opposizione * Il ruolo dell’AfD e l’incognita dell’estrema destra * Le sfide per il cancellierato Merz * Conclusioni: una Germania in cammino verso nuovi equilibri

Il contesto politico tedesco: un paese alla ricerca di stabilità

Dopo le elezioni federali del 2025, la Germania si è ritrovata in una fase di transizione politica complessa. Il cancellierato di Olaf Scholz, iniziato nel 2021, si è concluso con un calo di consensi per la SPD e un aumento del peso politico della CDU, che ha trovato in Friedrich Merz un candidato forte, ma non esente da controversie. Il Bundestag si è quindi trovato a votare per eleggere il nuovo cancelliere in un clima di tensione e con una maggioranza risicata.

La coalizione CDU-SPD, nata con l’intento di garantire una maggioranza solida, ha mostrato fin dall’inizio segnali di fragilità, evidenziati dal fallimento del primo voto per l’elezione di Friedrich Merz a cancelliere. Un evento che ha scosso il panorama politico tedesco, aprendo interrogativi sulla tenuta dell’alleanza.

Chi è Friedrich Merz: profilo del nuovo cancelliere della Germania

Friedrich Merz è una figura di spicco della politica tedesca, leader della CDU e volto noto per la sua impostazione liberale in economia e conservatrice sui temi sociali. Già presidente del gruppo parlamentare CDU/CSU al Bundestag nei primi anni 2000, è stato per anni allontanato dai vertici del partito, fino al suo ritorno come leader nel 2022.

La sua nomina a cancelliere segna una svolta rispetto all’era Merkel e al periodo Scholz. Merz è visto come un politico pragmatico e diretto, sostenitore del libero mercato e critico verso le politiche migratorie troppo permissive. La sua figura, pur essendo divisiva, ha saputo raccogliere consensi all'interno del centrodestra tedesco.

La votazione del Bundestag: il primo tentativo fallito per sei voti

Il 6 maggio 2025, il Bundestag ha proceduto alla prima votazione per eleggere il nuovo cancelliere tedesco. La candidatura di Friedrich Merz sembrava avere i numeri necessari, con la CDU e la SPD unite in una coalizione formalmente maggioritaria. Tuttavia, il risultato ha sorpreso tutti: Merz è stato bocciato per soli sei voti.

La mancata elezione ha immediatamente alimentato sospetti di franchi tiratori all’interno della coalizione, mettendo in discussione la solidità dell'accordo tra CDU e SPD. Il Bundestag, massimo organo legislativo tedesco, ha così vissuto una delle sue pagine più tese degli ultimi anni, con i media nazionali e internazionali che hanno parlato apertamente di crisi di fiducia.

Franchi tiratori e tensioni nella coalizione CDU-SPD

Il fallimento del primo voto ha evidenziato tensioni interne alla coalizione CDU-SPD. Secondo fonti parlamentari, almeno una decina di deputati avrebbe votato contro la linea ufficiale del partito, rivelando dissapori mai del tutto sanati tra le due anime della maggioranza.

Alcuni osservatori hanno sottolineato la difficoltà per la SPD di sostenere un cancelliere proveniente dalla CDU, specie dopo una campagna elettorale segnata da attacchi reciproci. I franchi tiratori rappresentano non solo una sfida per la leadership di Merz, ma anche un segnale d'allarme per la coesione della maggioranza parlamentare.

Il secondo turno e la vittoria di Merz: cosa è cambiato?

Due giorni dopo, il Bundestag ha proceduto al secondo turno di votazione. Questa volta, Friedrich Merz è stato eletto cancelliere della Germania con un margine più ampio del previsto. Fonti interne parlano di una forte pressione esercitata dalle segreterie di partito per evitare un nuovo fallimento.

Il risultato ha permesso a Merz di iniziare il suo mandato con una legittimità istituzionale rafforzata, ma non priva di incognite. Il secondo turno ha dimostrato che, nonostante le difficoltà iniziali, la coalizione CDU-SPD ha deciso di compattarsi per evitare scenari di instabilità politica che avrebbero potuto favorire l’opposizione, in particolare l’AfD.

Le reazioni politiche: tra entusiasmo, cautela e opposizione

La nomina di Friedrich Merz ha suscitato reazioni contrastanti. I vertici della CDU hanno esultato per il ritorno al cancellierato dopo l’era Merkel e la parentesi Scholz. Il segretario generale del partito ha parlato di “una nuova fase per la Germania, all’insegna dell’efficienza e della responsabilità”.

La SPD, invece, ha mantenuto un tono più cauto. Il leader del partito ha sottolineato che “la partecipazione alla coalizione è un atto di responsabilità verso il paese”, ma ha anche avvertito che “ci saranno divergenze su alcuni temi chiave”.

Dall’opposizione, l’AfD ha attaccato duramente la nuova maggioranza, definendola “una fusione opportunistica tra due partiti ormai in declino”. Anche i Verdi e Die Linke hanno espresso preoccupazione per l’orientamento conservatore del governo Merz.

Il ruolo dell’AfD e l’incognita dell’estrema destra

Uno degli elementi centrali nel nuovo scenario politico tedesco è rappresentato dall’Alternativa per la Germania (AfD), che ha ottenuto un risultato elettorale significativo. Pur rimanendo fuori da ogni possibile alleanza, il partito rappresenta una voce potente di opposizione.

Il fallimento del primo voto al Bundestag ha rafforzato la narrazione dell’AfD, che accusa il sistema di essere “corrotto e disconnesso dai cittadini”. Il nuovo cancelliere dovrà affrontare l’ascesa dell’estrema destra non solo sul piano parlamentare, ma anche nella società, dove i movimenti populisti stanno guadagnando consenso soprattutto nei Länder dell’Est.

Le sfide per il cancellierato Merz

Friedrich Merz si troverà ora ad affrontare una serie di sfide interne ed esterne. Sul piano economico, la Germania deve rilanciare la crescita rallentata, modernizzare le infrastrutture e affrontare il problema del debito pubblico. Le sue posizioni pro-business potrebbero favorire l’iniziativa privata, ma saranno da bilanciare con le esigenze sociali e ambientali.

In politica estera, Merz dovrà gestire le relazioni con la Francia, rafforzare il ruolo della Germania nell’Unione Europea e mantenere una posizione ferma nei confronti della Russia, soprattutto in relazione alla crisi ucraina.

Non meno complessa sarà la gestione dei rapporti interni alla coalizione CDU-SPD. La tenuta dell’esecutivo dipenderà dalla capacità del nuovo cancelliere di mediare e costruire un’agenda condivisa su temi come migrazione, transizione ecologica e digitalizzazione.

Conclusioni: una Germania in cammino verso nuovi equilibri

L’elezione di Friedrich Merz a cancelliere della Germania rappresenta un punto di svolta nel panorama politico europeo. Dopo un primo voto fallito per sei voti al Bundestag, la sua vittoria al secondo turno ha dimostrato la fragilità ma anche la resilienza del sistema parlamentare tedesco.

La coalizione CDU-SPD si presenta come un’alleanza necessaria più che naturale, chiamata a rispondere a sfide complesse in un contesto interno polarizzato e in un’Europa che guarda a Berlino per leadership e stabilità.

Il futuro politico della Germania dipenderà dalla capacità del nuovo cancelliere di consolidare la sua posizione, dialogare con le forze sociali e contenere l’ascesa dell’estremismo. Una sfida difficile, ma cruciale per il destino non solo del paese, ma dell’intera Unione Europea.

Pubblicato il: 6 maggio 2025 alle ore 17:22