{/* Extracted from Header.astro - Use appropriate classes/styles if animations needed */}

Emergenza Dipendenze tra i Giovani: La VII Conferenza Nazionale Sottolinea l'Allarme e l’Impegno Collettivo

A Roma si accendono i riflettori sulla lotta alle dipendenze: focus su adolescenti, minaccia degli oppioidi sintetici e coinvolgimento di istituzioni e comunità

Emergenza Dipendenze tra i Giovani: La VII Conferenza Nazionale Sottolinea l'Allarme e l’Impegno Collettivo

Indice

* Introduzione: Un’emergenza che richiede una risposta collettiva * Le parole di Alfredo Mantovano e il richiamo all’azione * Coinvolgimento delle istituzioni e ruolo delle comunità di recupero * Dati preoccupanti sull’uso di droghe tra gli adolescenti italiani * L’irruzione degli oppioidi sintetici prodotti con intelligenza artificiale * Il ruolo delle Regioni e delle Province autonome nella prevenzione * La centralità delle comunità di recupero: buone pratiche e testimonianze * Prevenzione e informazione: due pilastri per salvare le nuove generazioni * Prospettive future: il quadro nazionale e le sfide globali * Sintesi e riflessioni conclusive

Introduzione: Un’emergenza che richiede una risposta collettiva

L’aumento delle dipendenze tra i giovani rappresenta una delle principali sfide sociali e sanitarie del nostro Paese. In questo contesto, la "VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze", tenutasi a Roma il 7 novembre 2025, emerge come uno dei principali momenti di confronto e proposta a livello istituzionale e sociale. L’evento, fortemente voluto e aperto dall’onorevole Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ha messo in luce l’urgenza di un’azione coordinata e multidimensionale per contrastare il fenomeno, con un’attenzione particolare ai più vulnerabili: gli adolescenti.

Le parole di Alfredo Mantovano e il richiamo all’azione

Alfredo Mantovano, figura di spicco nel panorama politico italiano, ha aperto i lavori della conferenza evidenziando come le dipendenze da sostanze stupefacenti siano un’emergenza che tocca tutta la società.

Mantovano ha inoltre sottolineato l’importanza di un approccio olistico, che veda il coinvolgimento attivo di Regioni, Province autonome e comunità di recupero. Questo approccio è fondamentale perché solo attraverso una mobilitazione generale sarà possibile arginare ciò che il sottosegretario non ha esitato a definire come "emergenza droghe giovani".

Coinvolgimento delle istituzioni e ruolo delle comunità di recupero

Uno dei temi centrali trattati durante la "conferenza nazionale dipendenze 2025" è stato il coinvolgimento diretto delle realtà locali: Regioni e Province autonome si stanno progressivamente affermando come attori cruciali nella gestione e nella prevenzione delle dipendenze tra gli adolescenti.

Allo stesso tempo, le comunità di recupero per adolescenti e giovani svolgono un ruolo essenziale: dal supporto psicologico alla riabilitazione sociale, dalla prevenzione nelle scuole fino al reinserimento lavorativo. L’approccio integrato delle comunità viene riconosciuto come “buona pratica” anche a livello europeo.

Tra gli interventi che si sono levati durante la conferenza, molti hanno richiesto di potenziare le risorse per le strutture che operano a stretto contatto con il mondo giovanile, per offrire alternative concrete e mirate soprattutto nelle aree a maggiore incidenza di disagio sociale.

Dati preoccupanti sull’uso di droghe tra gli adolescenti italiani

Uno degli aspetti più allarmanti messi in evidenza a Roma è rappresentato dai dati che fotografano l’attuale realtà degli adolescenti italiani:

* Circa quattro adolescenti su dieci dichiarano di aver fatto uso di stupefacenti almeno una volta durante la propria vita. * Un quarto degli adolescenti ha consumato droga nell’ultimo anno, un dato che dimostra la “normalizzazione” del fenomeno all’interno delle nuove generazioni.

Questi numeri, al centro delle discussioni della VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze, sono supportati da studi delle principali agenzie di monitoraggio nazionale e da ricerche accademiche. Gli esperti sottolineano come il rischio di sviluppare dipendenze sia aumentato, anche a causa della maggiore accessibilità a sostanze e della diffusione di nuove droghe sintetiche.

Non solo hashish e marijuana, ma anche cocaina, MDMA e oppioidi, come la famigerata "fentanyl" che si sta rapidamente diffondendo anche in Italia.

L’irruzione degli oppioidi sintetici prodotti con intelligenza artificiale

Un’altra novità inquietante planetaria e nazionale è rappresentata dalla diffusione di oppioidi sintetici prodotti con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Nel corso della conferenza, diversi esperti hanno illustrato il rischio crescente legato a queste nuove droghe, destinate a modificare – e peggiorare – lo scenario della dipendenza da oppioidi sintetici in Italia.

L’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale consente infatti ai trafficanti di:

* Creare sostanze sempre più potenti e difficili da individuare con le tecniche tradizionali di controllo; * Variare costantemente la composizione delle droghe per eludere la legislazione vigente; * Diffondere capillarmente queste sostanze attraverso canali digitali, complicando il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura.

Il fenomeno degli oppioidi sintetici e intelligenza artificiale desta grande preoccupazione a livello internazionale, ma ora anche il nostro Paese registra i primi casi significativi, con grave rischio per la salute pubblica soprattutto tra i giovani più fragili.

Il ruolo delle Regioni e delle Province autonome nella prevenzione

La lotta alle dipendenze da droghe tra adolescenti non può che passare attraverso una strategia nazionale ma fortemente radicata nei territori. Come emerso alla conferenza, le Regioni e le Province autonome sono chiamate ad assumere un ruolo di regia sia nella prevenzione sia nel coordinamento degli interventi.

Molte amministrazioni territoriali stanno già lavorando su piani specifici che prevedono:

* Maggiori controlli e azioni di informazione nelle scuole; * Implementazione di sportelli di ascolto e counseling per studenti e famiglie; * Collaborazione sistematica con le comunità di recupero e le associazioni del terzo settore; * Formazione specialistica di insegnanti e operatori sociali per riconoscere e gestire i primi segnali di dipendenza.

L’obiettivo è quello di creare un "sistema sentinella" in grado di intercettare tempestivamente situazioni di rischio, coinvolgendo tutte le agenzie educative e sanitarie presenti sul territorio.

La centralità delle comunità di recupero: buone pratiche e testimonianze

Durante la conferenza, largo spazio è stato dato alle esperienze delle comunità di recupero adolescenti che operano quotidianamente in situazioni spesso complesse e marginali. Gli interventi di operatori e educatori hanno evidenziato alcune buone pratiche che si sono rivelate particolarmente efficaci:

* Inserimenti personalizzati volti al recupero psico-fisico e alla riappropriazione di una quotidianità sana; * Lavoro in rete con scuole, servizi sociali e famiglie; * Coinvolgimento dei giovani in attività formative e lavorative come strumento di riabilitazione; * Promozione della cultura della legalità e della responsabilizzazione individuale.

Numerose testimonianze hanno inoltre messo in luce la necessità di un maggiore sostegno pubblico in termini di fondi, personale e spazi, affinché le comunità possano proseguire nella delicata missione di recupero e riscatto dei ragazzi coinvolti dalla spirale delle dipendenze.

Prevenzione e informazione: due pilastri per salvare le nuove generazioni

Uno degli strumenti più forti di contrasto, sottolineato nel corso dei lavori e in linea con i dati raccolti su uso droghe tra adolescenti dati, resta la prevenzione. La sensibilizzazione nelle scuole, la formazione di educatori preparati e la diffusione di informazioni corrette costituiscono il primo vero baluardo contro l’accesso precoce alle sostanze.

In particolare, le raccomandazioni emerse dalla conferenza nazionale dipendenze 2025 includono:

* Avvio di campagne informative capillari nei contesti scolastici e nei luoghi di aggregazione; * Produzione di materiale divulgativo adatto ai linguaggi degli adolescenti, anche tramite social media; * Rafforzamento della relazione scuola-famiglia-enti del territorio; * Consulenze gratuite e riservate per ragazzi e genitori; * Sviluppo di strumenti digitali di prevenzione e autovalutazione del rischio.

Resta fondamentale, come ribadito da Alfredo Mantovano e dagli addetti ai lavori, contrastare i messaggi distorti e le "mode" pericolose trasmesse sui social network, che troppo spesso banalizzano i rischi delle nuove droghe.

Prospettive future: il quadro nazionale e le sfide globali

La VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze è stata occasione per guardare anche oltre i confini nazionali. La lotta alle dipendenze, specie tra i giovani, è una questione globale che coinvolge organizzazioni internazionali, governi e società civile. In un mondo sempre più interconnesso, il contrasto a fenomeni come la produzione di droghe con intelligenza artificiale richiede un coordinamento tra Stati, soprattutto nell’ambito dello scambio informativo e della cooperazione di polizia.

L’Italia, nelle parole di Mantovano, intende rafforzare la propria posizione nei principali tavoli europei e internazionali, sia per quanto riguarda le strategie di prevenzione sia per l’elaborazione di metodi innovativi in tema di controllo e repressione del traffico illecito.

Sintesi e riflessioni conclusive

La sensibilità istituzionale dimostrata dalla "conferenza nazionale dipendenze 2025" rappresenta un punto di partenza fondamentale nella lotta alle dipendenze tra adolescenti. L’alleanza tra scuola, famiglia, territorio e comunità di recupero appare la strada più efficace per sottrarre i giovani dall’abbraccio mortale delle droghe, siano esse tradizionali, sintetiche o prodotte con metodologie sempre più sofisticate.

I dati parlano chiaro: la prevenzione rimane l’arma primaria, ma bisogna poter contare su una rete ampia e competente, che sappia prendersi cura di chi, troppo presto, si trova a fare i conti con un vuoto pericoloso.

Questo impegno, alla prova della realtà, dovrà tradursi in scelte politiche coraggiose, investimenti strutturali e attenzione costante alle evoluzioni del fenomeno. Solo così sarà possibile dare speranza e offrire un futuro diverso alle nuove generazioni, rimettendo la persona e la sua salute al centro dell’agenda pubblica.

L’augurio è che l’edizione 2025 della conferenza non resti solo un appuntamento istituzionale, ma segni un vero cambiamento, in una lotta che riguarda ognuno di noi.

Pubblicato il: 7 novembre 2025 alle ore 09:32