Scarpe antinfortunistiche: le novità della normativa EN ISO 20345:2022 e il futuro della sicurezza sul lavoro
Indice
* Introduzione * L'evoluzione della normativa EN ISO 20345:2022 * Le nuove classi di sicurezza: S6 e S7 * Resistenza agli idrocarburi: una svolta nelle classi S1-S3 * Lamina contro la perforazione: dalle classiche P ai nuovi PL e PS * La semplificazione delle sigle antiscivolo: l’arrivo del SR * Addio WRU: arriva WPA per la resistenza all’acqua * Ricadute pratiche: comfort, sicurezza e durata * Le scarpe antinfortunistiche secondo la normativa 2025 * Requisiti e verifiche: cosa cambia davvero per aziende e lavoratori * Come scegliere le scarpe antinfortunistiche giuste nel 2025 * Conclusioni: prospettive e sfide della nuova normativa
Introduzione
Le scarpe antinfortunistiche sono da sempre un elemento imprescindibile per il mondo del lavoro, garantendo sicurezza e protezione a milioni di lavoratori ogni giorno. Nel 2025 è entrata in vigore la nuova normativa EN ISO 20345:2022, che ha apportato cambiamenti significativi sul modo in cui le scarpe da lavoro vengono progettate, testate e certificate. Questa evoluzione normativa si basa sui risultati delle ultime ricerche in ambito di sicurezza e comfort, rispondendo alle richieste di aziende e lavoratori di tutto il continente. Ma cosa cambia, nello specifico, a partire da questa nuova regolamentazione? In questo articolo analizziamo i punti chiave, i requisiti e le implicazioni concrete per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
L'evoluzione della normativa EN ISO 20345:2022
La sigla EN ISO 20345 da anni indica lo standard europeo di riferimento per le scarpe antinfortunistiche destinate a proteggere il piede da rischi specifici durante l’attività lavorativa. La modifica più recente, identificata come “20345:2022”, porta con sé una serie di novità orientate a migliorare la sicurezza, la comodità e la durata delle calzature protettive.
Inoltre gli standard stabiliti dalla nuova normativa sono stati pensati tenendo conto di test più realistici e materiali innovativi, offrendo così una risposta più puntuale alle reali condizioni di impiego delle scarpe da lavoro nelle varie tipologie di settore (dall’edilizia alla logistica, dalla sanità all’industria manifatturiera).
Le nuove classi di sicurezza: S6 e S7
Una delle novità più rilevanti introdotte dalla normativa EN ISO 20345:2022 riguarda il riconoscimento di _due nuove classi di sicurezza_: S6 e S7. Fino al 2024, le classi andavano generalmente da S1 a S5, ciascuna con requisiti specifici relativi a puntale protettivo, resistenza agli urti e presenza di particolari caratteristiche di impermeabilità e protezione.
Con le nuove classi di sicurezza scarpe S6 e S7, si punta a far fronte alle richieste dei lavoratori dei settori con maggior esposizione a rischi multipli, introducendo requisiti aggiuntivi di impermeabilità prolungata, capacità di isolamento termico e _maggiore protezione dagli agenti esterni_.
Le calzature di classe S6 garantiscono un livello superiore di protezione contro acqua e liquidi, mentre le S7 aggiungono a questi requisiti prestazioni specifiche in materia di resistenza a temperature estreme e maggiore robustezza generale.
Questi cambiamenti forniscono una risposta concreta alle aziende che operano in ambiti complessi, dove la protezione totale del piede diventa una priorità per la salute e la produttività degli addetti.
Resistenza agli idrocarburi: una svolta nelle classi S1-S3
Uno degli elementi centrali della precedente normativa riguardava la presenza obbligatoria della resistenza agli idrocarburi nelle classi S1, S2 e S3. Tuttavia, con la EN ISO 20345:2022, questa caratteristica perde la sua obbligatorietà per queste classi.
Questa novità ha una motivazione precisa: molti ambienti di lavoro non prevedono la presenza di idrocarburi tra i rischi principali. Per le aziende che lavorano esclusivamente in ambienti “puliti” o dove questa minaccia è assente, si evitano così costi eccessivi dovuti all’introduzione di una protezione non necessaria.
Per i settori, invece, dove il rischio idrocarburi resta elevato, resta possibile scegliere scarpe con questa caratteristica, ora identificata come _opzionale_, garantendo ugualmente la massima sicurezza laddove serva.
Lamina contro la perforazione: dalle classiche P ai nuovi PL e PS
La protezione contro la perforazione è un elemento cruciale nelle scarpe da lavoro, specialmente in settori come l’edilizia o la raccolta rifiuti. In precedenza, la presenza della lamina anti-perforazione era segnalata dalla sola dicitura “P”.
L’introduzione dei tre nuovi tipi di lamina (P, PL, PS) risponde alle esigenze di differenziazione dei materiali e delle performance di sicurezza, permettendo una scelta più dettagliata e trasparente:
* P: lamina metallica classica, efficace ma più pesante. * PL: lamina non metallica e leggera, adatta a contesti meno aggressivi ma che richiedono comunque un buon livello di protezione. * PS: lamina super flessibile, studiata per una protezione anti-perforazione elevata ma con il massimo comfort anche dove la mobilità del piede è fondamentale.
Questa evoluzione permette ai datori di lavoro e agli operai stessi di scegliere il grado di protezione specifico più adatto alla mansione affidata.
La semplificazione delle sigle antiscivolo: l’arrivo del SR
Un altro aspetto innovativo della nuova normativa riguarda la semplificazione della sigla per le scarpe antiscivolo. In passato, la capacità di resistere allo scivolamento su diverse superfici era indicata da una serie di sigle complesse (SRA, SRB, SRC), spesso fonte di confusione.
Dal 2025, grazie all’introduzione della sigla unica SR, la scelta e la comprensione delle caratteristiche delle scarpe antiscivolo diventano più immediate.
Quali sono i vantaggi di questa novità?
* Facilità di selezione: le aziende possono individuare rapidamente la presenza della protezione antiscivolo. * Standardizzazione: maggiore uniformità nelle certificazioni. * Maggiore sicurezza: riduzione degli errori nella scelta dei dispositivi di protezione.
Addio WRU: arriva WPA per la resistenza all’acqua
Tra le variazioni lessicali più rilevanti, l’aggiornamento della dicitura WRU a WPA rappresenta sicuramente una novità da sottolineare.
* WRU: fino al 2024, la sigla indicava una capacità di resistenza all’acqua limitata solo a determinate aree della calzatura. * WPA: dal 2025, la nuova sigla fa riferimento a un sistema di test più ampio e rappresentativo delle reali condizioni di lavoro, coprendo _l’intera superficie della tomaia_.
La differenza WRU WPA scarpe non è semplicemente terminologica, ma sostanziale, dal momento che i nuovi parametri WPA garantiscono un livello aumentato di protezione dall’umidità e dall’ingresso di liquidi durante l’orario di servizio.
Questa novità rappresenta un efficiente esempio di come le normative europee si stiano allineando alle sfide reali affrontate da milioni di lavoratori durante ogni giornata.
Ricadute pratiche: comfort, sicurezza e durata
L’insieme delle norme introdotte dalla EN ISO 20345:2022 ha un impatto reale e positivo non solo sulla sicurezza, ma anche su comodità e durata delle scarpe da lavoro:
* Test più realistici migliorano la corrispondenza tra uso reale e requisiti tecnici. * Materiali innovativi consentono una migliore traspirabilità, leggerezza e resistenza all’usura. * Maggiore attenzione al comfort riduce stanchezza e rischi di patologie muscolo-scheletriche.
Tutto questo si traduce in una migliore produttività, meno incidenti e una più alta soddisfazione dei lavoratori sul posto di lavoro.
Le scarpe antinfortunistiche secondo la normativa 2025
Utilizzare la terminologia aggiornata come “scarpe antinfortunistiche normativa 2025” è oggi essenziale per chiunque si occupi di sicurezza aziendale, approvvigionamento DPI o consulenza nel settore salute e sicurezza sul lavoro.
Le aziende chiamate al rinnovo dei dispositivi di protezione devono aggiornare i loro sistemi di valutazione del rischio e selezionare i prodotti in base ai nuovi parametri stabiliti dall’EN ISO 20345:2022, prestando attenzione alle classi di rischio reali presenti nel proprio settore.
Requisiti e verifiche: cosa cambia davvero per aziende e lavoratori
Cosa cambia, in concreto, tra il prima e il dopo normativa 2025?
1. _Processo di selezione dei DPI più personalizzato_; 2. _Possibilità di scegliere scarpe più leggere o più robuste in base all’ambiente di lavoro_; 3. Obbligherà i produttori a fornire certificazioni dettagliate sulle caratteristiche delle proprie calzature; 4. _Maggior trasparenza e affidabilità degli acquisti_, grazie alla semplificazione delle sigle e alla chiarezza sulle proprietà di ogni calzatura; 5. Crescita della cultura della sicurezza tra imprenditori e lavoratori, stimolata da campagne di formazione e aggiornamenti costanti.
Questo quadro di riferimento aiuterà a ridurre i rischi, assistere nella gestione degli infortuni e agevolare la crescita di ambienti lavorativi sani e protetti.
Come scegliere le scarpe antinfortunistiche giuste nel 2025
Per scegliere il modello corretto bisogna:
* Valutare con precisione i rischi specifici del proprio ambiente di lavoro; * Conoscere le principali caratteristiche delle classi S1, S2, S3, S6, S7; * Considerare la possibile presenza di rischio idrocarburi; * Tenere conto della necessità di lamina anti-perforazione e della sua tipologia (P, PL, PS); * Prediligere modelli con marchio SR per l’antiscivolo; * Verificare sistemi WPA per la resistenza ad acqua e liquidi.
Inoltre, affidarsi a fornitori che offrono calzature certificate EN ISO 20345:2022 e garantiscono assistenza nella scelta e post-vendita è oggi una priorità.
Conclusioni: prospettive e sfide della nuova normativa
La normativa EN ISO 20345:2022 rappresenta un vero salto di qualità nella protezione e nel benessere dei lavoratori, dimostrando come l’innovazione normativa possa stare al passo coi tempi e rispondere alle esigenze concrete delle aziende moderne.
Dalla comparsa delle nuove classi S6 e S7 alla revisione del concetto di resistenza agli idrocarburi, dall’introduzione di lamina anti-perforazione differenziate fino alla maggiore sicurezza antiscivolo SR e alla riformulazione della protezione WPA, tutte queste novità rappresentano _vantaggi concreti per la salute, la sicurezza e la produttività_.
Le imprese attente e i responsabili della sicurezza dovranno aggiornare i propri sistemi e le proprie conoscenze per rispondere a questi cambiamenti. Allo stesso tempo, l’evoluzione normativa favorisce una _maggiore cultura della prevenzione_, allineando l’Europa ai più elevati standard internazionali.
Ricordiamo infine che optare per scarpe antinfortunistiche conformi alla normativa 2025 non è solo un obbligo di legge, ma anche una scelta responsabile, capace di garantire un futuro più sicuro e sostenibile per tutti i lavoratori.