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Margiotta (Confsal): Coordinamento della Sicurezza sul Lavoro Affidato all’INAIL, Proposta Presentata a Bologna

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Al convegno emiliano il segretario generale Confsal rilancia la centralità dell’INAIL come polo unico per il coordinamento di tecnici Asl e ispettori INL, nell’ottica di rafforzare prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Margiotta (Confsal): Coordinamento della Sicurezza sul Lavoro Affidato all’INAIL, Proposta Presentata a Bologna

Indice dei contenuti

* Introduzione * Il contesto italiano della sicurezza sul lavoro * Dichiarazioni di Margiotta e centralità dell’INAIL * Il ruolo dei tecnici di prevenzione ASL e degli ispettori INL * L’attuale struttura di coordinamento: criticità e limiti * La proposta: agenzia unica di coordinamento presso INAIL * Le norme di prevenzione emesse dall’INAIL * Prevenzione rischio lavoro: scenari e prospettive * L’importanza della formazione ed il coinvolgimento dei lavoratori * Paralleli europei nella gestione della sicurezza sul lavoro * Reazioni degli addetti ai lavori e delle organizzazioni sindacali * Impatti attesi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro * Considerazioni conclusive * Sintesi finale

Introduzione

La sicurezza sul lavoro è, oggi più che mai, un tema di stringente attualità nell’ambito del dibattito pubblico e politico in Italia. L’incremento degli incidenti e degli infortuni sul luogo di lavoro negli ultimi anni ha acceso i riflettori sulle modalità di prevenzione e sulle strutture deputate a verificarne il rispetto. In questo quadro si inserisce la recente proposta di Angelo Margiotta, segretario generale della Confsal, avanzata durante un convegno svoltosi a Bologna il 12 giugno 2025, che punta a rafforzare e razionalizzare il coordinamento tra i vari attori coinvolti nella sicurezza dei lavoratori attraverso il ruolo centrale dell’INAIL.

Il contesto italiano della sicurezza sul lavoro

In Italia, la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è assicurata in primo luogo dal Testo Unico sulla Sicurezza del Lavoro (D. Lgs. 81/2008) che demanda a vari soggetti il compito di vigilare sull’applicazione delle norme: dagli ispettori dell’INL ai tecnici della prevenzione delle ASL, passando per i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), le aziende sanitarie locali e le Regioni. Tale polverizzazione di responsabilità, sebbene garantisca una presenza diffusa sul territorio, spesso comporta difficoltà di coordinamento e sovrapposizioni di competenze.

Recenti dati INAIL sottolineano come solo nel 2024 si siano registrati oltre 500.000 infortuni sul lavoro, con una tendenza costante negli ultimi anni nonostante i numerosi provvedimenti adottati. Le tragedie in settori ad alto rischio come edilizia, agricoltura e industria mostrano quanto la prevenzione e la tempestività nell’intervento restino pilastri imprescindibili nella tutela dei lavoratori.

Dichiarazioni di Margiotta e centralità dell’INAIL

Durante il convegno organizzato a Bologna sulla sicurezza sul lavoro, Angelo Margiotta della Confsal ha evidenziato il bisogno di centralizzare il coordinamento tra i tecnici della prevenzione delle ASL e gli ispettori INL sotto un’unica struttura di riferimento. _“Il coordinamento deve essere sotto l’INAIL”_, ha affermato, sottolineando come l’Istituto ricopra già oggi un ruolo determinante nell’emanazione delle norme di prevenzione e sicurezza ma che, concentrando formalmente le funzioni di coordinamento, si potrebbero ottenere risultati più incisivi.

Margiotta si è detto convinto che solo attraverso la creazione di un polo unico di coordinamento, incardinato presso l’INAIL, si possano superare le attuali criticità e rafforzare davvero la prevenzione del rischio lavorativo. Questa proposta giunge in un momento di grande attenzione mediatica e politica verso il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, catalizzando l’interesse di operatori, sindacati e istituzioni.

Il ruolo dei tecnici di prevenzione ASL e degli ispettori INL

Attualmente, la sicurezza nei luoghi di lavoro è affidata a molteplici figure professionali, ciascuna con ambiti specifici di intervento:

* I tecnici della prevenzione delle ASL si occupano principalmente di verifica, vigilanza e consulenza in materia igienico-sanitaria e di sicurezza negli ambienti di lavoro. * Gli ispettori tecnici dell’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro) monitorano il rispetto delle norme contrattuali, di sicurezza e salute attraverso accessi ispettivi e rilievi tecnico-amministrativi.

Queste professionalità, benché altamente specializzate, agiscono spesso secondo direttive e priorità non sempre coincidenti, causando possibili falle nell’efficacia complessiva del sistema di controllo.

L’attuale struttura di coordinamento: criticità e limiti

Il coordinamento tra le varie figure incaricate del controllo della sicurezza sul lavoro è attualmente affidato in larga parte agli uffici regionali e provinciali di competenza, con una limitata regia centrale da parte dei Ministeri e degli istituti nazionali. Ciò genera alcune criticità ricorrenti:

* Sovrapposizioni ispettive e duplicazione di interventi presso le stesse aziende * Disomogeneità territoriale nell’applicazione delle norme * Diffusione informativa disomogenea sulle più recenti linee guida * Ritardi nell’elaborazione e trasmissione dei dati, di fondamentale importanza per politiche preventive efficaci

Tali limiti rischiano di minare la reale efficacia delle attività di prevenzione e controllo, rallentando il processo di adeguamento delle aziende agli standard minimi di sicurezza.

La proposta: agenzia unica di coordinamento presso INAIL

L’idea lanciata da Margiotta (Confsal) di creare un’agenzia unica di coordinamento della sicurezza presso l’INAIL si fonda sulla necessità di unificare il comando e le linee guida relative a tutte le professionalità coinvolte nella prevenzione.

I punti fondamentali della proposta sono:

* Instaurare una struttura di coordinamento unica presso l’INAIL, dotata di competenze trasversali e capacità decisionale sulle politiche di controllo * Standardizzare protocolli, modalità operative e reportistica degli interventi su tutto il territorio nazionale * Rafforzare lo scambio informativo tra INAIL, INL, ASL e altri enti * Centralizzare la formazione e l’aggiornamento del personale di vigilanza

Tale razionalizzazione permetterebbe, secondo Margiotta, non solo di abbattere i colli di bottiglia burocratici ma soprattutto di sviluppare una vera cultura della prevenzione “dal centro alla periferia”.

Le norme di prevenzione emesse dall’INAIL

L’INAIL è storicamente l’istituzione di riferimento nazionale nella prevenzione degli infortuni sul lavoro. Oltre a gestire assicurazioni obbligatorie e indennizzi, l’Istituto svolge un’attività continua di analisi, studio e pubblicazione di:

* Norme tecniche volontarie e guide operative * Raccomandazioni ai datori di lavoro nei settori a maggior rischio * Aggiornamenti normativi e tecnologici per la sicurezza * Progetti di formazione per imprese e lavoratori

Il rafforzamento di questo ruolo normativo e preventivo passa anche attraverso il coinvolgimento strutturato degli organi di controllo, come auspicato dalla proposta Confsal.

Prevenzione rischio lavoro: scenari e prospettive

Prevenzione significa anche capacità di anticipare eventi e comportamenti a rischio, attraverso analisi dei dati, campagne informative e sviluppo di tecnologie innovative. Un polo unico coordinato presso l’INAIL favorirebbe:

* La pubblicazione tempestiva di nuove linee guida operative * L’aggiornamento continuo dei database su infortuni, malattie professionali e quasi-eventi * L’attivazione di campagne di sensibilizzazione rivolte sia alle grandi aziende che alle PMI * L’adozione di strumenti digitali per la segnalazione e il monitoraggio di potenziali rischi

Inoltre, l’integrazione delle banche dati degli ispettorati, delle ASL e dell’INAIL restituirebbe una fotografia aggiornata delle principali cause di infortunio, agevolando interventi mirati sulle criticità più frequenti.

L’importanza della formazione ed il coinvolgimento dei lavoratori

Un aspetto imprescindibile nella strategia di prevenzione del rischio lavoro riguarda la formazione continua di lavoratori, tecnici e datori di lavoro. Il coinvolgimento attivo di tutto il personale, attraverso:

* Corsi di formazione specifici settoriali * Seminari, simulazioni ed esercitazioni antinfortunistiche * Creazione di una rete diffusa di “ambasciatori della sicurezza” nelle aziende

rappresenta una delle chiavi di successo delle politiche di sicurezza moderne. Solo aumentando la consapevolezza individuale e collettiva è possibile ridurre stabilmente il numero di incidenti e comportamenti rischiosi.

Paralleli europei nella gestione della sicurezza sul lavoro

In molti Stati europei, l’esistenza di agenzie nazionali autonome per la sicurezza nei luoghi di lavoro ha portato risultati positivi. Organismi come il Health and Safety Executive (HSE) in Inghilterra o l'_Agence nationale pour l'amélioration des conditions de travail_ (Anact) in Francia rappresentano modelli di successo nel coordinamento delle politiche di prevenzione. _Margiotta_, nel suo intervento, ha sottolineato la necessità di maturare anche in Italia una simile filosofia, superando la frammentazione attuale.

Reazioni degli addetti ai lavori e delle organizzazioni sindacali

La proposta di accorpare il coordinamento sotto l’INAIL ha immediatamente suscitato reazioni tra gli addetti ai lavori. Se da un lato molti tecnici e ispettori vedono con favore l’ipotesi di una maggiore chiarezza e omogeneità operativa, altre sigle sindacali evidenziano il rischio di accentramento eccessivo a discapito delle specificità territoriali.

Al centro del dibattito rimane l’esigenza di trovare un equilibrio tra efficacia dei controlli, snellezza organizzativa e coinvolgimento delle realtà locali, senza disperdere il patrimonio di competenze maturato negli anni dalle diverse professionalità.

Impatti attesi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

Se attuata, la proposta avrebbe importanti ripercussioni pratiche sulla vita di milioni di lavoratori italiani:

1. Uniformità degli standard di controllo su tutto il territorio nazionale 2. Maggiore rapidità nell’attuazione di misure correttive 3. Incremento della trasparenza nei processi ispettivi 4. Riduzione delle criticità nel passaggio di informazioni tra regione e regione 5. Incremento della capacità di pianificazione degli interventi in base al rischio reale

Tutti questi aspetti contribuirebbero ad abbattere il numero di infortuni e a promuovere una vera cultura della sicurezza condivisa.

Considerazioni conclusive

In sintesi, la proposta Margiotta Confsal INAIL rilancia la sfida di un coordinamento forte, trasparente e strutturato come risposta efficace alle attuali lacune del sistema di prevenzione. Affidare all’INAIL il ruolo di regia sulle azioni di controllo, aggiornamento e formazione significa valorizzare un patrimonio di competenza già esistente, sfruttando appieno le sinergie e le informazioni raccolte dalle diverse aree operative.

Sintesi finale

La domanda di sicurezza sul lavoro in Italia non può più attendere risposte parziali. La proposta illustrata da Margiotta a Bologna mira a istituire presso l’INAIL una struttura di coordinamento unica, capace di uniformare e rafforzare le attività di tecnici prevenzione e ispettori INL. Solo attraverso la semplificazione dei processi, la valorizzazione delle competenze professionali e una regia centrale forte, il nostro Paese potrà finalmente garantire livelli di sicurezza adeguati a tutela di tutti i lavoratori.

Pubblicato il: 12 giugno 2025 alle ore 10:30