INPS rafforza i controlli su CAF e consulenti: novità sugli accertamenti delle dichiarazioni dei redditi dei pensionati
Indice
* Introduzione: Il nuovo corso degli accertamenti INPS * Il modello RED e il suo ruolo nella dichiarazione dei redditi dei pensionati * La circolare INPS del 2025: cosa prevede * A chi si rivolgono i controlli INPS: focus su CAF e consulenti fiscali * Come funziona l’accertamento e su quale campione si concentra * L’obbligatorietà del modello RED: rischi e sanzioni * Ricadute pratiche per i pensionati: cosa fare e come prepararsi * Le responsabilità di CAF e consulenti nella presentazione del modello RED * Come verificare la corretta presentazione della dichiarazione * Consigli pratici per evitare errori e sanzioni * Conclusione: Verso una maggiore trasparenza e correttezza nella dichiarazione dei redditi
Introduzione: Il nuovo corso degli accertamenti INPS
Con l’inizio del 2025 l’INPS, con una recente circolare, ha avviato una nuova campagna di controlli sulle dichiarazioni dei redditi presentate dai pensionati tramite il modello RED, uno strumento fondamentale per la determinazione dell’importo delle prestazioni sociali a sostegno del reddito. L’attenzione questa volta non riguarda soltanto i diretti interessati, ossia i pensionati, ma si focalizza con particolare attenzione anche su CAF (Centri di Assistenza Fiscale) e consulenti fiscali chiamati a una sempre maggiore responsabilità e trasparenza nell’assistenza fornita ai cittadini.
Il modello RED e il suo ruolo nella dichiarazione dei redditi dei pensionati
Il modello RED è una dichiarazione annuale che i pensionati, in determinate condizioni, devono trasmettere all’INPS per comunicare la propria situazione reddituale. L’invio del modello RED consente all’ente previdenziale di verificare la sussistenza dei requisiti per il riconoscimento di integrazioni, assegni familiari e altre prestazioni collegate al reddito.
Non tutti i pensionati sono obbligati a presentare il modello RED: la richiesta avviene sulla base di parametri stabiliti annualmente dall’INPS e comunicati tramite avviso. Tuttavia, la mancata presentazione nella situazione in cui sia richiesta può comportare conseguenze significative: dalla sospensione del pagamento delle prestazioni accessorie fino all’erogazione di sanzioni amministrative.
Il controllo sistematico della “verifica dichiarazione redditi INPS” è quindi centrale per assicurare equità e correttezza nell’erogazione delle somme pubbliche a favore dei soggetti che ne hanno reale diritto.
La circolare INPS del 2025: cosa prevede
Nel mese di ottobre 2025, l’INPS ha pubblicato una circolare che rappresenta una vera e propria svolta nei metodi di controllo: per la prima volta si introduce in modo esplicito una strategia di verifica non solo del pensionato, ma anche dei soggetti intermediari (CAF e consulenti fiscali) che assistono nella compilazione e nell’invio delle pratiche.
Questa circolare prevede l’attivazione di accertamenti su un campione dell’1% del totale delle dichiarazioni trasmesse tramite modello RED. L’intento è duplice:
* Da un lato, garantire che ogni pensionato abbia rispettato l’“obbligo modello RED INPS” nelle modalità e tempistiche previste. * Dall’altro, assicurarsi che CAF e consulenti abbiano svolto correttamente il loro ruolo nella raccolta, verifica e trasmissione dei dati.
Come riportato nella circolare, l’attuazione di controlli mirati permetterà non solo di ridurre le situazioni di irregolarità, spesso dovute a errori o dichiarazioni incomplete, ma anche di prevenire e reprimere eventuali tentativi di frode ai danni della collettività.
A chi si rivolgono i controlli INPS: focus su CAF e consulenti fiscali
La vera novità della campagna 2025 è rappresentata dall’accento posto sugli enti di intermediazione fiscale. I ``CAF INPS dichiarazione redditi`` e i consulenti fiscali che assistono i pensionati nelle pratiche saranno oggetto di specifici accertamenti sulla correttezza delle dichiarazioni trasmesse.
Questi controlli non sono finalizzati solo a individuare errori materiali che possono verificarsi nella gestione di una grande mole di pratiche, ma intendono anche verificare che non vi siano comportamenti sistematici di superficialità o, peggio, di complicità in eventuali frodi. L’INPS potrà dunque incrociare i dati presentati e richiedere ulteriore documentazione a prova delle informazioni trasmesse.
Alla luce di ciò, il ruolo dei CAF e dei consulenti fiscali si carica di ulteriore responsabilità: la “INPS controlli consulenti fiscali” diventa di fatto uno dei motori principali per assicurare che la filiera fiscale sia popolata solo da professionisti diligenti e preparati.
Come funziona l’accertamento e su quale campione si concentra
L’istituto ha scelto di operare su un «campione dell’1% totale» delle pratiche, selezionato secondo criteri randomizzati ma influenzati da particolari indicatori di rischio. I parametri possono includere, ad esempio:
* Modifiche improvvise e anomale dei dati reddituali dichiarati rispetto agli anni precedenti * Segnalazioni o incongruenze rilevate nei processi di controllo automatizzato * Ripetute anomalie nella documentazione presentata da uno stesso CAF o consulente
L’accertamento INPS comporta una ``verifica dichiarazione redditi INPS`` approfondita che può richiedere:
* Richiesta di ulteriore documentazione giustificativa (ad esempio CUD, CU, modelli 730 precedenti) * Invio di comunicazioni formali sia al pensionato che al CAF/consulente coinvolto * Avvio di procedimenti sanzionatori laddove siano riscontrate irregolarità o omissioni
L’obbligatorietà del modello RED: rischi e sanzioni
La presentazione del modello RED è obbligatoria per i pensionati che ricevono apposita richiesta da parte dell’INPS e possiedono prestazioni collegate al reddito. L’omissione o la dichiarazione mendace rappresentano non solo una violazione degli obblighi di legge ma anche un danno nei confronti della collettività, in quanto minano il buon funzionamento del sistema.
Le ``sanzioni mancata presentazione modello RED`` possono riguardare:
* Sospensione del pagamento delle integrazioni e accessori collegati al reddito * Restituzione di quanto indebitamente percepito, anche per annualità precedenti * Applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie * Segnalazione all’autorità giudiziaria in caso di dichiarazioni false o fraudolente
Per questi motivi, la responsabilità di CAF e consulenti si aggrava, soprattutto quando operano in rappresentanza di soggetti che, per età o condizioni personali, potrebbero non avere piena consapevolezza delle implicazioni delle proprie dichiarazioni.
Ricadute pratiche per i pensionati: cosa fare e come prepararsi
Per i pensionati, l’avvio dei ``controlli INPS pensionati`` comporta la necessità di agire con diligenza e precisione nella predisposizione e conservazione della documentazione relativa ai propri redditi. Alcuni consigli utili includono:
* Conservare sempre copia della documentazione trasmessa e delle ricevute di invio del modello RED * Rivolgersi a consulenti di comprovata professionalità o a CAF riconosciuti e affidabili * Richiedere sempre la dichiarazione di conformità dell’invio e la ricevuta rilasciata dal CAF o consulente * Non trascurare le comunicazioni inviate dall’INPS, che possono indicare la necessità di fornire ulteriori informazioni o integrare documenti * In caso di dubbio sull’obbligo di presentazione, consultare il proprio estratto conto previdenziale online tramite il sito INPS o rivolgersi direttamente all’ente
Le responsabilità di CAF e consulenti nella presentazione del modello RED
L’avvio degli ``accertamenti INPS CAF`` esige dai professionisti del settore un impegno costante nell’erogazione di un servizio trasparente, aggiornato e conforme alle normative vigenti. Tra i compiti principali vi sono:
* Assicurare un’adeguata formazione interna per la corretta gestione delle pratiche * Verificare sempre la completezza e l’esattezza dei dati forniti dai pensionati * Archiviare con cura le copie delle documentazioni presentate e inviate telematicamente * Informare i pensionati circa eventuali novità normative o interpretative
CAF e consulenti devono ricordare che la loro attività è sottoposta a regime di vigilanza da parte dell’INPS e che eventuali inadempienze o errori sistematici possono comportare la sospensione dalla convenzione, la richiesta di revisione delle pratiche gestite ed eventuali sanzioni.
Come verificare la corretta presentazione della dichiarazione
Anche in considerazione delle ``circolare INPS dichiarazione redditi``, è fondamentale che il pensionato sia parte attiva nel percorso di regolarità fiscale. Ecco alcune azioni da intraprendere:
1. Registrarsi al portale MyINPS per monitorare lo stato delle proprie pratiche 2. Verificare nell’area servizi se il modello RED risulta regolarmente presentato 3. In caso di anomalie, attivarsi rapidamente tramite il servizio Contact Center INPS o presentandosi presso una sede territoriale 4. Controllare che la propria documentazione sia aggiornata ed esaustiva
Consigli pratici per evitare errori e sanzioni
Per minimizzare il rischio di incorrere in errori o, peggio, in irregolarità con conseguente avvio di ``controlli INPS dichiarazione redditi``, si suggerisce di:
* Prendere appuntamento in anticipo presso CAF di comprovata competenza; evitare agenzie improvvisate * Non affidarsi solo a canali informali: la normativa fiscale è complessa e le comunicazioni INPS vanno lette con attenzione * Annotare sempre le scadenze e, in caso di assenza del documento di richiesta modello RED, verificare direttamente con l’INPS * Consultare le guide ufficiali disponibili sul sito INPS che vengono periodicamente aggiornate
Conclusione: Verso una maggiore trasparenza e correttezza nella dichiarazione dei redditi
L’iniziativa intrapresa dall’INPS con la circolare di ottobre 2025 rappresenta un importante passo avanti nella tutela dell’equità e dell’integrità del sistema previdenziale italiano. L’introduzione di ``controlli INPS dichiarazione redditi`` mirati su un campione rappresentativo e l’estensione della verifica anche agli enti di intermediazione (CAF e consulenti) sottolineano la necessità di massimo rigore in tutti i passaggi della gestione fiscale per le fasce più deboli, come i pensionati.
Solo attraverso la collaborazione attiva di tutti gli attori coinvolti e il rispetto degli obblighi normativi sarà possibile garantire che i benefici previsti dalle leggi arrivino effettivamente a chi ne ha diritto, nel pieno rispetto della trasparenza, dell’uguaglianza e della solidarietà tra cittadini.
In un contesto che vede mutate esigenze sociali, un mercato del lavoro in continua evoluzione e una popolazione anziana sempre più numerosa, la corretta gestione delle ``dichiarazioni dei redditi dei pensionati``, assicurata da ``CAF INPS dichiarazione redditi`` e consulenti competenti, è essenziale per preservare il futuro della previdenza pubblica.