iMeat 2026: la fiera professionale della carne si trasferisce a BolognaFiere con un nuovo volto internazionale
Indice dei paragrafi
1. Origini e missione di iMeat 2. Dalla storia di Modena al futuro a BolognaFiere 3. La nuova società: Ecod Extra Srl e la partnership con BolognaFiere 4. Le motivazioni del trasferimento: evoluzione, spazi e servizi 5. L’impatto per il comparto carne e i professionisti del settore 6. Opportunità per l’internazionalizzazione: attrarre nuovi mercati e visitatori 7. Le dichiarazioni dei protagonisti: le parole di Luca Codato 8. L’offerta fieristica: cosa attende espositori e visitatori a iMeat 2026 9. L’importanza della location: BolognaFiere come punto strategico per l’evento 10. Le prospettive per la filiera: innovazione, formazione e networking per il futuro 11. Conclusioni: una fiera che guarda oltre i confini dell’Italia
Origini e missione di iMeat
iMeat si è consolidata negli ultimi anni come la principale fiera professionale carne in Italia, diventando un appuntamento imprescindibile per gli operatori del settore. Nata con l’obiettivo di fare incontrare domanda e offerta tra produttori, distributori e dettaglianti nel comparto della carne, la manifestazione è oggi un evento B2B settore carne di riferimento, capace di attrarre l’interesse non solo nazionale ma anche internazionale.
Fondata per rispondere alle esigenze specifiche di _macellerie_, punti vendita specializzati e operatori Ho.Re.Ca. (Hotel, Restaurant, Catering), iMeat rappresenta un’opportunità unica di formazione, aggiornamento e sviluppo del business. In particolare, il focus su qualità, sicurezza e innovazione rende la kermesse un catalizzatore di nuove tendenze, prodotti e servizi per il comparto.
Dalla storia di Modena al futuro a BolognaFiere
Dopo ben nove edizioni ospitate a Modena, la storia di iMeat si arricchisce di un nuovo, decisivo capitolo: iMeat 2026 si svolgerà per la prima volta dal 11 al 13 ottobre 2026 presso il moderno polo fieristico di BolognaFiere. Il trasferimento non è un semplice passaggio di location ma rappresenta un salto di qualità per l’intero settore.
Sono molte le ragioni che hanno portato al _trasferimento iMeat Bologna_, a cominciare da una necessità concreta di spazi espositivi più ampi e servizi logistici all’avanguardia. La città di Modena ha visto crescere l’evento dalla sua nascita, accompagnando espositori e visitatori in un percorso di affermazione e successo, ma oggi l’esigenza di espandersi e rispondere a una domanda sempre più articolata ha portato gli organizzatori a scegliere Bologna come sede ideale.
La nuova società: Ecod Extra Srl e la partnership con BolognaFiere
“Per sottolineare l’importanza della nuova fase, è stata costituita la società Ecod Extra Srl, frutto di una partnership inedita con BolognaFiere, che detiene il 51% delle quote.”
Questa strategia societaria introduce importanti novità: BolognaFiere, uno dei principali player fieristici italiani ed europei, proietta così l’evento verso nuovi traguardi di qualità, logistica e capacità di attrarre espositori e visitatori internazionali.
La nuova società Ecod Extra Srl avrà il compito di sviluppare e coordinare l’offerta espositiva, integrando innovazione e servizi sia per l’organizzazione sia per le aziende partecipanti. L’obiettivo è trasformare iMeat in una piattaforma di riferimento a livello, non solo nazionale, ma anche europeo per gli _eventi B2B settore carne_.
Le motivazioni del trasferimento: evoluzione, spazi e servizi
Il trasferimento di iMeat da Modena a Bologna non è stato improvvisato, ma risponde a precise esigenze evolutive. Le ultime edizioni dell’evento avevano evidenziato la necessità di spazi più ampi, capaci di ospitare un numero crescente di espositori e visitatori e di garantire servizi avanzati per gli operatori.
La struttura di BolognaFiere mette a disposizione padiglioni moderni, tecnologie digitali di supporto, soluzioni per logistica, accoglienza, sicurezza e connettività all’altezza delle migliori fiere europee. Questo permetterà agli organizzatori di offrire un’esperienza ancora più completa ed efficiente a tutti i partecipanti.
Inoltre, l’aumento delle dimensioni permetterà di ospitare un maggior numero di eventi collaterali, workshop, seminari tematici e aree dedicate all’innovazione, alle nuove tecnologie e alla formazione professionale, rendendo iMeat 2026 ancora più attrattiva.
L’impatto per il comparto carne e i professionisti del settore
La fiera iMeat 2026 rappresenta un appuntamento imprescindibile per gli operatori della _macelleria Italia_, distributori di carni, importatori, aziende del packaging, tecnologie e accessori dedicati.
Partecipare a una _fiera professionale carne_, soprattutto in una location moderna come Bologna, significa disporre di maggiori strumenti per:
* Esporre prodotti innovativi * Sviluppare nuove relazioni d’affari * Accedere a contenuti formativi esclusivi * Confrontarsi con i migliori operatori del settore
Un aspetto particolarmente apprezzato dagli addetti ai lavori è la presenza di una vasta area dedicata ai servizi per eventi per macellai Bologna e le attività verticali dedicate agli operatori Ho.Re.Ca., sempre più centrali nell’offerta espositiva.
Opportunità per l’internazionalizzazione: attrarre nuovi mercati e visitatori
Il trasferimento iMeat Bologna rappresenta un’opportunità storica per fare della manifestazione una vera e propria vetrina internazionale. BolognaFiere vanta una posizione geografica strategica e una tradizione di collaborazione con enti e aziende estere, aprendo nuovi scenari per l’export e la promozione del Made in Italy.
Espandere l’offerta significa soprattutto:
* Intercettare buyer e delegazioni estere * Ampliare il network di partner internazionali * Promuovere prodotti e tecnologie innovative su mercati nuovi * Organizzare eventi in lingua, incontri B2B e attività di matching mirate
Il potenziamento dei servizi digitali (piattaforme di matchmaking online, cataloghi multilingua, servizi di traduzione e interpretariato) farà di iMeat 2026 un hub fieristico in sintonia con le grandi kermesse continentali, allargando significativamente la platea dei partecipanti internazionali.
Le dichiarazioni dei protagonisti: le parole di Luca Codato
La rilevanza del trasferimento e delle prospettive future di iMeat è stata sottolineata da Luca Codato, figura di riferimento per la direzione della manifestazione.
Le sue parole sottolineano la consapevolezza da parte degli organizzatori della responsabilità di guidare iMeat 2026 verso nuovi traguardi, garantendo un’offerta aggiornata, competitiva e in linea con le migliori pratiche del settore fieristico internazionale.
L’offerta fieristica: cosa attende espositori e visitatori a iMeat 2026
A _BolognaFiere eventi 2026_, iMeat punterà su un’offerta ancora più articolata e attenta alle esigenze degli espositori. Tra le principali novità:
* Allestimenti personalizzabili e modulari * Spazi dedicati alle start-up e all’innovazione tecnologica * Aree tematiche per il food processing, la distribuzione e la logistica * Show cooking e dimostrazioni pratiche sulla lavorazione della carne * Programmi formativi con relatori di rilievo nazionale e internazionale
Non mancheranno le consuete competition riservate a giovani macellai, premiazioni per l’innovazione, degustazioni guidate e focus sulle nuove tendenze alimentari e del consumo sostenibile. Questa pluralità renderà la partecipazione ancora più utile e trasversale sia per i grandi gruppi sia per le realtà artigianali.
L’importanza della location: BolognaFiere come punto strategico per l’evento
La scelta di Bologna deriva dalla capacità della città e del suo quartiere fieristico di rappresentare un crocevia, non solo materiale, per le relazioni commerciali italiane e internazionali.
Bologna, cuore della Motor Valley e snodo infrastrutturale di primaria importanza, fornisce collegamenti rapidi con le principali città italiane ed europee, facilitando l’arrivo di delegazioni estere, buyer e operatori professionali.
Le fiere Ho.Re.Ca 2026 a Bologna saranno ulteriormente valorizzate dalla presenza di servizi di accoglienza, hotel e ristorazione di alto livello, nonché da una città ricca di storia, cultura e tradizioni gastronomiche.
Le prospettive per la filiera: innovazione, formazione e networking per il futuro
Un tratto distintivo di iMeat 2026 sarà il potenziamento delle attività di aggiornamento, formazione continua e _networking_. Il settore della carne vive oggi cambiamenti profondi, dovuti sia all’innovazione tecnologica sia ai nuovi orientamenti dei consumatori in tema di salute, sostenibilità e digitalizzazione.
Partecipare alla fiera significherà poter accedere a contenuti esclusivi su temi come:
* Tracciabilità e sicurezza alimentare * Packaging sostenibile * Nuove tecniche di lavorazione e conservazione * Strategie per la promozione nei canali HO.RE.CA e retail
Questi focus contribuiranno a rafforzare la competitività delle aziende italiane ed europee, stimolando la creazione di nuove sinergie.
Conclusioni: una fiera che guarda oltre i confini dell’Italia
iMeat 2026 può vantare, già oggi, una storia solida di successi, innovazione e crescita costante. Il trasferimento iMeat Bologna rappresenta una grande occasione per tutto il comparto, che potrà contare su uno strumento promozionale, informativo e di sviluppo ancora più efficace, moderno e internazionale.
Con la costituzione della _nuova società Ecod Extra Srl_, la partnership tra BolognaFiere e gli organizzatori garantirà una gestione efficiente e un orientamento sempre più internazionale, capace di proiettare le eccellenze italiane sullo scenario globale.
iMeat 2026 si appresta dunque a diventare la piattaforma di riferimento per chi opera nella filiera, confermandosi uno degli appuntamenti più attesi del panorama fieristico italiano e internazionale del settore.