Ferretti (IBC): Nuove Strategie di Sostegno e Collaborazione tra Filiera e Istituzioni per Rafforzare la Competitività delle PMI Italiane
Indice dell’articolo
* Introduzione * Contesto e quadro generale delle PMI in Italia * Il Forum del Largo Consumo di Roma: un’occasione di confronto strategico * Flavio Ferretti e il ruolo dell’IBC per le PMI italiane * Il documento programmatico per le aziende associate * Focus: Collaborazione tra filiera e istituzioni * Accesso al credito: una leva imprescindibile * Fragilità delle piccole imprese con fatturato inferiore a un milione di euro * Proposte concrete per aumentare la competitività delle PMI * Il ruolo delle politiche pubbliche e delle azioni di governo * Rassegna di casi e best practices europee * Conclusioni e prospettive future
Introduzione
In un periodo storico dominato da profondi cambiamenti economici e sociali, la competitività delle PMI in Italia rappresenta una sfida prioritaria sia per il sistema produttivo che per gli attori istituzionali. Durante il recente Forum del Largo Consumo di Roma, Flavio Ferretti, presidente di IBC, ha rilanciato il dialogo tra filiera produttiva e istituzioni quale strumento chiave per il rilancio delle imprese. In questo articolo, analizzeremo le dichiarazioni e le proposte di Ferretti, il contesto attuale, i principali ostacoli e le possibili soluzioni per le piccole e medie imprese italiane.
Contesto e quadro generale delle PMI in Italia
Le PMI italiane, che costituiscono il tessuto maggioritario del sistema industriale nazionale, versano in una situazione caratterizzata da profonde complessità. Secondo i dati ISTAT, oltre il 92% delle aziende italiane sono PMI, che rappresentano non solo un elemento trainante per la produzione e l’occupazione, ma anche un pilastro fondamentale per l’innovazione e la crescita del Paese. Tuttavia, la frammentazione, la limitata solidità finanziaria e le difficoltà nell’accesso al credito continuano a rappresentare ostacoli consistenti.
Questa realtà risulta particolarmente complessa per le imprese con fatturato annuo inferiore al milione di euro, identificate da Flavio Ferretti come la fascia più fragile e vulnerabile ai cambiamenti di mercato e alle crisi economiche. In questo quadro, la capacità di rafforzare la competitività delle PMI in Italia appare imprescindibile per il futuro economico del Paese.
Il Forum del Largo Consumo di Roma: un’occasione di confronto strategico
Il Forum del Largo Consumo di Roma ha rappresentato un’importante piattaforma di confronto tra imprese, istituzioni e attori della filiera produttiva. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del mondo imprenditoriale e politico, sottolineando quanto la condivisione di strategie e la sinergia tra pubblico e privato siano elementi centrali per il successo delle politiche economiche.
Durante il forum, il presidente dell’IBC, Flavio Ferretti, ha animato il dibattito presentando una visione articolata e proposte concrete per rafforzare il sistema-PMI, affidando alla collaborazione tra filiera e istituzioni il compito di fungere da vero motore di rilancio.
Flavio Ferretti e il ruolo dell’IBC per le PMI italiane
L’IBC, ovvero Istituto per le Banche e il Credito, è una realtà strategica per rappresentare e tutelare le esigenze delle PMI italiane in materia di politiche finanziarie e accesso al credito. Flavio Ferretti, presidente IBC, guida da anni un dialogo propositivo tra aziende associate e mondo istituzionale, impegnandosi su fronti cruciali come la digitalizzazione, l’innovazione di filiera e, soprattutto, la semplificazione dell’accesso al credito per le imprese.
Ferretti è oggi riconosciuto come una delle voci più autorevoli nel dibattito pubblico sulle politiche per piccole e medie imprese e continua a promuovere una visione d’insieme che punta a rafforzare i rapporti tra aziende e governo, con l’obiettivo ultimo di rafforzare la competitività delle aziende italiane.
Il documento programmatico per le aziende associate
Uno dei momenti salienti del recente forum è stata la presentazione, da parte di Ferretti, di un documento programmatico dedicato alle aziende associate all’IBC. Il documento racchiude proposte, linee guida operative e indicazioni di policy orientate a favorire sia la crescita interna delle PMI, sia il loro posizionamento su scala internazionale. I punti chiave includono:
* Miglioramento dell’accesso al credito; * Iniziative di collaborazione tra imprese della filiera produttiva; * Sviluppo di strumenti di formazione e digitalizzazione per le PMI; * Promozione di un nuovo patto tra imprese, istituzioni finanziarie e governo; * Monitoraggio costante delle condizioni di mercato per identificare le aree di fragilità.
Ferretti ha sottolineato come tali azioni siano dirimenti per il futuro delle PMI, in un’epoca segnata da volatilità e sfide globali come la transizione ecologica, la crisi energetica e le trasformazioni della domanda.
**Focus**: Collaborazione tra filiera e istituzioni
La collaborazione filiera istituzioni emerge quale cardine imprescindibile nella vision di Ferretti. Secondo il presidente dell’IBC, solo attraverso una rete coesa tra aziende, banche, associazioni di categoria e governo sarà possibile superare le criticità attuali e dare impulso a una nuova stagione di crescita.
Le modalità di collaborazione sono molteplici e variano dalla condivisione di dati e best practices, alla creazione di strumenti congiunti di sostegno finanziario, fino alla costruzione di reti innovative e digitali per facilitare lo scambio di conoscenze e risorse.
La collaborazione con le istituzioni si rivela altresì strategica per cogliere le opportunità offerte dai fondi europei e dai programmi nazionali a favore della competitività PMI Italia, garantendo un impiego efficiente di queste risorse in progetti ad alto valore aggiunto.
Accesso al credito: una leva imprescindibile
Uno degli aspetti su cui Ferretti richiama l’attenzione è la necessità di favorire un accesso al credito più agevole per le PMI. Il sistema bancario si mostra spesso restio a sostenere le imprese di minori dimensioni e con fatturato ridotto, generando ostacoli che possono compromettere la sopravvivenza e lo sviluppo delle aziende.
Tra le principali proposte discusse:
* Snellimento delle procedure burocratiche per l’accesso al credito; * Potenziamento dei fondi di garanzia, sia pubblici che privati; * Promozione di strumenti finanziari innovativi come il fintech e i mini-bond; * Rafforzamento dei confidi e delle consorzi di garanzia collettiva dei fidi; * Introduzione di criteri di valutazione del merito creditizio più flessibili per le PMI.
Favorire un accesso al credito PMI non significa soltanto fornire liquidità immediata, ma stimolare in modo sistemico la crescita, l’innovazione e la capacità di investimento su nuovi mercati.
Fragilità delle piccole imprese con fatturato inferiore a un milione di euro
Fra le preoccupazioni espresse da Ferretti, risalta la condizione di vulnerabilità delle aziende con fatturato inferiore al milione di euro. Questa soglia rappresenta spesso la linea di demarcazione tra la sopravvivenza e il rischio di chiusura, specialmente in fasi di recessione economica o di crisi settoriali.
Le difficoltà maggiori si manifestano in:
* Scarsa capacità di autofinanziamento; * Limitato potere contrattuale rispetto a fornitori e clienti; * Minore propensione all’export e all’innovazione tecnologica; * Maggiore esposizione a rischi di mercato e shock esterni.
Per risolvere queste criticità, secondo Ferretti, occorre un intervento congiunto delle istituzioni, capace di fornire strumenti di supporto tempestivi e mirati a questa fascia d’imprese.
Proposte concrete per aumentare la competitività delle PMI
Nel documento presentato da Ferretti e durante i lavori del Forum Largo Consumo Roma, sono state avanzate numerose proposte operative necessarie per rafforzare la competitività PMI Italia:
1. Semplificazione normativa: razionalizzazione delle regole e riduzione degli adempimenti burocratici. 2. Sostegno all’internazionalizzazione: servizi di orientamento e incentivi economici per l’export. 3. Innovazione e digitalizzazione: accesso a fondi PNRR per la transizione digitale. 4. Credito agevolato: misure ad hoc per le PMI con basso fatturato e rating creditizio debole. 5. Formazione manageriale: programmi dedicati per aggiornare le competenze imprenditoriali. 6. Fiscalità di vantaggio: detassazione o bonus per investimenti in innovazione e capitale umano.
Le azioni proposte puntano a una strategia integrata e sostenibile, capace di rilanciare le PMI italiane su scala nazionale e internazionale.
Il ruolo delle politiche pubbliche e delle azioni di governo
Le azioni governo per PMI sono fondamentali per creare un ambiente favorevole alla crescita delle imprese e al consolidamento del loro ruolo all’interno del mercato unico europeo. A livello istituzionale, risulta cruciale:
* Sostenere l’iniziativa privata con politiche di stimolo all’innovazione e agli investimenti; * Facilitare l’accesso ai fondi europei destinati allo sviluppo delle PMI; * Modulazione dei criteri di assegnazione dei contributi in base alle reali fragilità delle aziende; * Promuovere la dialogo e la concertazione tra le diverse anime della filiera produttiva.
Le scelte compiute dal governo, pertanto, determinano in modo significativo la possibilità, per le PMI, di affrontare meglio la competizione e superare la pressione dei mercati globali.
Rassegna di casi e best practices europee
A supporto delle richieste di Ferretti, vale la pena ricordare alcuni esempi virtuosi europei che hanno portato benefici concreti alle PMI. In Germania, per esempio, le Mittelstand beneficiano di forti tutele istituzionali e di un sistema bancario dedicato, capace di fornire strumenti finanziari su misura. In Francia, i poli di competitività cercano di unire imprese, università e enti di ricerca per sostenere la crescita e l’innovazione.
I modelli nordici, come quello danese e finlandese, puntano su digitalizzazione, formazione e collaborazione pubblico-privato. Questi esempi sono la prova che una collaborazione filiera istituzioni effettiva e ben coordinata può rappresentare un reale elemento di vantaggio competitivo.
Conclusioni e prospettive future
Nel suo intervento al Forum del Largo Consumo di Roma, Flavio Ferretti ha tracciato una rotta chiara per il rilancio delle PMI italiane. La collaborazione tra filiera produttiva e istituzioni, il supporto mirato tramite strumenti finanziari innovativi e un accesso al credito facilitato sono le leve per superare le criticità attuali e favorire la nascita di un nuovo modello di impresa resiliente.
La sfida, ora, riguarda la capacità delle parti sociali e delle autorità di concretizzare le proposte avanzate, in una logica di rete e sostenibilità di lungo periodo. Solo un’azione convergente e determinata potrà “trarre beneficio dalle opportunità offerte dalla transizione digitale, dall’innovazione tecnologica e dai programmi di sostegno nazionale e comunitario.
In sintesi, il futuro delle PMI italiane dipende fortemente dalle scelte di oggi e dalla volontà reale di cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti. Il cammino è ancora lungo, ma la direzione indicata da Ferretti rappresenta una base solida su cui costruire nuove strategie di sostegno alle PMI italiane e garantire al Paese una crescita sostenibile e duratura.