A Salerno nasce il dialogo: 'Co-programmare con i giovani' apre la strada a un nuovo terzo settore
Indice degli argomenti trattati
* Introduzione * Origini e obiettivi del progetto 'Co-programmare con i giovani' * Il ruolo del terzo settore a Salerno * L’intervento del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali * Il coinvolgimento di Maria Teresa Bellucci, vice ministro * Moby Dick Aps: l’ente promotore * La partecipazione delle nuove generazioni e dei giovani volontari * I panel di esperti e le tematiche affrontate * L’importanza di co-programmare con i giovani nel terzo settore italiano * Le prospettive future e l’impatto sulle politiche per i giovani * La voce degli esperti: testimonianze dal meeting * L’evento come modello nazionale * Sintesi e conclusioni finali
Introduzione
Il Grand Hotel Salerno, dal 18 al 20 dicembre 2025, diventa il centro del dibattito nazionale sulle nuove frontiere della partecipazione giovanile all’interno del terzo settore. L’evento 'Co-programmare con i giovani', promosso da Moby Dick APS e finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’annualità 2024, vede la partecipazione di istituzioni, esperti e giovani volontari provenienti da tutta Italia. Salerno si afferma così crocevia di un percorso di innovazione e dialogo che mira non solo a promuovere l’inclusione delle nuove generazioni, ma anche a riscrivere il rapporto tra gli attori sociali e le istituzioni pubbliche — un tema di particolare interesse in una società in costante cambiamento.
Origini e obiettivi del progetto 'Co-programmare con i giovani'
L’iniziativa 'Co-programmare con i giovani' nasce dall’esigenza di rafforzare il protagonismo dei giovani nel terzo settore Salerno e, di riflesso, in tutta Italia. In un contesto in cui i progetti giovani volontari Italia rappresentano il laboratorio del futuro lavoro e dell’innovazione sociale, 'Co-programmare con i giovani' si pone l’obiettivo di creare un percorso partecipativo che porti i giovani a lavorare fianco a fianco con esperti, istituzioni e organizzazioni.
Questa visione trova la sua ragion d’essere nella necessità di superare la distanza tra politiche pubbliche e bisogni reali delle nuove generazioni, favorendo la creazione di proposte concrete che trovino applicazione nel tessuto sociale.
Il ruolo del terzo settore a Salerno
Salerno, città da sempre caratterizzata da una vivace presenza di associazioni, cooperative e gruppi giovanili, si conferma territorio fertile per la sperimentazione di nuovi modelli di governance partecipativa. L’evento terzo settore Salerno diventa quindi simbolo di una comunità pronta ad accogliere la spinta all’innovazione portata dai giovani.
Il terzo settore è inteso come l’insieme degli enti che operano tra pubblico e privato nella promozione di servizi, iniziative lavoro nuove generazioni, inclusione e cittadinanza attiva: un laboratorio sociale in cui la contaminazione di idee, professionalità e sensibilità rappresenta la chiave di volta per lo sviluppo sostenibile.
L’intervento del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Il sostegno fornito dal ministero Lavoro politiche sociali Salerno all’iniziativa è risultato determinante. Finanziando progetti come quello promosso da Moby Dick APS, il dicastero conferma l’impegno a rilanciare il ruolo delle nuove generazioni all’interno delle politiche attive del lavoro e dell’inclusione sociale.
Il finanziamento, previsto per l’annualità 2024, dimostra la volontà del ministero di investire concretamente nella sperimentazione di nuove metodologie di co-programmazione, unendo risorse pubbliche e progettazione dal basso. Si tratta di un segnale forte, teso a valorizzare i progetti giovani volontari Italia, generando un impatto positivo tangibile nelle comunità di riferimento.
Il coinvolgimento di Maria Teresa Bellucci, vice ministro
L’apertura ufficiale del meeting da parte di Maria Teresa Bellucci, vice ministro del Lavoro, rappresenta un chiaro segnale di attenzione istituzionale alle tematiche affrontate. Maria Teresa Bellucci vice ministro sottolinea l’importanza di avvicinare le istituzioni alle istanze emergenti dei giovani, favorendo una comunicazione trasparente e la costruzione di percorsi condivisi.
Durante il suo discorso inaugurale, il vice ministro ha ribadito come la collaborazione tra ministero, terzo settore e nuove generazioni sia la strada maestra per garantire la sostenibilità dei sistemi di welfare e la crescita di una società più inclusiva.
Moby Dick Aps: l’ente promotore
A guidare il progetto, l’associazione _Moby Dick Aps terzo settore_, da anni impegnata nella promozione della cultura partecipativa e dell’inclusione giovanile. Moby Dick APS si è distinta per la capacità di costruire reti tra attori diversi, ponendosi come punto di riferimento nell’organizzazione di eventi nazionali giovani lavoro e nella realizzazione di iniziative innovative a favore della partecipazione civica.
Con 'Co-programmare con i giovani', Moby Dick Aps consolida il proprio ruolo di laboratorio di progettazione sociale e motore di cambiamento. L’ente ha strutturato un palinsesto ricco di incontri, laboratori, tavole rotonde e momenti di confronto dedicati a promuovere la coprogrammazione come strumento chiave per l’efficacia degli interventi sociali.
La partecipazione delle nuove generazioni e dei giovani volontari
Al centro della tre giorni salernitana, la voce dei giovani volontari. L’evento vuole dare spazio non solo all’ascolto, ma anche alla valorizzazione del contributo delle nuove generazioni nei processi decisionali. I panel esperti giovani terzo settore rappresentano momenti di scambio intergenerazionale, in cui i ragazzi hanno potuto esprimere proposte, condividere esperienze e confrontarsi apertamente con esponenti autorevoli del settore.
Questa scelta metodologica riflette la convinzione che progettare con i giovani – e non solo per i giovani – sia la chiave per costruire politiche più inclusive ed efficaci. Il coinvolgimento attivo dei giovani volontari si traduce in idee originali e nella stesura di documenti programmatici che potrebbero trovare applicazione sia a livello locale che nazionale.
I panel di esperti e le tematiche affrontate
Uno degli elementi centrali dell’evento sono i panel tematici, pensati per favorire un confronto qualificato tra esperti e nuove generazioni su temi di grande attualità nel terzo settore Salerno e italiano:
* Sviluppo di progetti per le nuove generazioni * Innovazione sociale e digitale nel terzo settore * Inclusione, pari opportunità e contrasto alle disuguaglianze * Coprogrammazione fra enti pubblici e privato sociale * Imprenditorialità giovanile e transizione scuola-lavoro * Volontariato e formazione trasversale
Ogni panel rappresenta un’occasione per approfondire modelli virtuosi, confrontare esperienze e far emergere le esigenze concrete dei giovani. Al tempo stesso, questi momenti generano idee progettuali da poter declinare in policy pubbliche e in iniziative di successo replicabili a livello nazionale.
L’importanza di co-programmare con i giovani nel terzo settore italiano
Negli ultimi anni, la tendenza alla coprogrammazione viene sempre più riconosciuta come best practice nella progettazione sociale. Si tratta di un approccio che mira a coinvolgere attivamente beneficiari, stakeholder e portatori di interesse fin dalle prime fasi di ideazione di un progetto. Nel caso di 'Co-programmare con i giovani', questa metodologia assume un valore aggiunto: riconoscere ai giovani il diritto di partecipare alla definizione delle politiche che li riguardano, riducendo le distanze generazionali che spesso penalizzano l’innovazione sociale.
Questo approccio contribuisce anche ad aumentare l’efficacia degli interventi, in quanto permette di:
* intercettare bisogni reali dei destinatari * favorire la responsabilizzazione dei partecipanti * migliorare l’impatto sociale delle iniziative promosse * amplificare la capacità di coinvolgimento e di mobilitazione della comunità più ampia
L’iniziativa di Salerno si pone quindi come modello da replicare in altre regioni, anche grazie al supporto tecnico e finanziario offerto dal ministero Lavoro politiche sociali Salerno.
Le prospettive future e l’impatto sulle politiche per i giovani
Guardando oltre i tre giorni di meeting, le prospettive che si aprono sono molteplici e di estrema rilevanza.
1. _Formazione di una nuova classe dirigente giovane_: coinvolgere i ragazzi nei processi decisionali contribuisce a formare cittadini attivi, capaci di assumersi responsabilità e di guidare il cambiamento.
1. _Sperimentazione di nuove metodologie dialogiche_: il confronto tra pari e con adulti esperti permette l’emergere di soluzioni innovative per problemi complessi.
1. _Creazione di reti nazionali_: la costruzione di alleanze tra organizzazioni di terzo settore, enti pubblici e privati favorisce la stabilità e la continuità nel tempo delle buone pratiche.
1. _Impatto diretto sulle politiche pubbliche_: i risultati del progetto saranno presentati in un documento finale che potrà essere condiviso con Parlamento, governo e istituzioni locali.
1. _Stimolo alla partecipazione_: vedere riconosciuto il proprio ruolo all’interno di un evento nazionale giovani lavoro, spinge numerosi ragazzi ad avvicinarsi alle esperienze di volontariato o di partecipazione civica.
La voce degli esperti: testimonianze dal meeting
Durante il meeting, numerosi esperti hanno condiviso riflessioni e testimonianze sull’importanza di favorire la collaborazione tra generazioni. In particolare, si è sottolineato come l’apprendimento tra pari, la valorizzazione delle soft skills e il lavoro in team siano elementi necessari per un terzo settore robusto e capace di generare cambiamento reale.
Dalle parole degli esperti è emersa una consapevolezza profonda: la co-programmazione non deve essere uno slogan, ma uno strumento operativo quotidiano, capace di generare responsabilità condivise e risultati misurabili.
I giovani partecipanti hanno riaffermato il valore della formazione continua e dell’accesso a spazi di ascolto attivo, proponendo la creazione di corsi, borse di studio e tavoli di lavoro aperti alle nuove generazioni anche fuori dai contesti formali.
L’evento come modello nazionale
'Co-programmare con i giovani' a Salerno si propone come best practice per l’intero Paese. Il format, caratterizzato da un bilanciato mix tra formazione, confronto e produzione di policy, può essere adattato secondo le esigenze di territori e comunità diverse.
L’iniziativa riceve un’ampia copertura mediatica e viene proposta come esempio di progettazione condivisa ai tavoli nazionali del terzo settore. Il successo dell’evento conferma Salerno come città capace di innovare nella partecipazione, anticipando le sfide che il lavoro giovanile e la cittadinanza attiva dovranno affrontare nei prossimi anni.
Sintesi e conclusioni finali
L’evento 'Co-programmare con i giovani', organizzato dal 18 al 20 dicembre 2025 presso il Grand Hotel Salerno, segna un punto di svolta nel dialogo tra nuove generazioni, istituzioni e terzo settore in Italia. Il sostegno del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la presenza del vice ministro Maria Teresa Bellucci sottolineano la centralità della sfida: includere i giovani nei processi decisionali e nella progettazione delle politiche pubbliche.
Le associazioni, tra cui Moby Dick Aps, portano in dote competenze e visione strategica, mentre i giovani volontari si affermano come protagonisti di una stagione di innovazione partecipativa. I panel con esperti, i gruppi di lavoro e i laboratori hanno restituito una fotografia dell’Italia dinamica, pronta a scommettere sulle idee e sulle energie dei ragazzi.
La speranza degli organizzatori è che l’esempio di Salerno possa diffondersi a livello nazionale come modello di buona pratica, capace di trasformare il modo di fare terzo settore e di progettare il futuro.
In un mondo in cui le sfide sociali sono sempre più complesse, la risposta può venire solo dalla collaborazione autentica tra generazioni. 'Co-programmare con i giovani' dimostra che questo è possibile — e che il cammino dell’innovazione sociale passa necessariamente dall’ascolto, dalla responsabilità condivisa, dalla partecipazione.