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L'Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione: L'Appello di Zangrillo alla AI Week di Milano

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Competenze digitali, formazione e il progetto Polis: le sfide e le opportunità per la PA italiana

1. Introduzione: L’IA come motore di innovazione per la PA

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) è diventata una delle tecnologie più discusse nel panorama internazionale. Le sue potenzialità di trasformare i servizi pubblici sono notevoli, tanto che l’IA viene ormai percepita come una straordinaria opportunità per la pubblica amministrazione italiana (PA). Tuttavia, la strada verso una PA digitale ed efficiente passa necessariamente attraverso l’acquisizione di nuove competenze digitali e la formazione specifica dei dipendenti pubblici.

In questo scenario, le parole di Paolo Zangrillo pronunciate in occasione dell’AI Week di Milano acquistano un significato particolare: serve sì cogliere le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione, ma senza dimenticare il fondamentale ruolo della formazione e della crescita delle competenze digitali.

2. Paolo Zangrillo e l’AI Week di Milano: il contesto dell’intervento

Il 13 maggio 2025 si è svolta a Milano la tanto attesa AI Week, evento di riferimento per il dibattito italiano sull'intelligenza artificiale applicata alle imprese, alle pubbliche amministrazioni e alla vita quotidiana. Paolo Zangrillo, personalità di spicco e punto di riferimento per l’innovazione nella pubblica amministrazione italiana, ha portato il proprio contributo sottolineando luci e ombre del percorso di digitalizzazione della PA.

Nel suo intervento, Zangrillo ha affermato che l’intelligenza artificiale può costituire una leva straordinaria per aumentare l’efficienza, la trasparenza e la qualità dei servizi resi ai cittadini, rimarcando però il persistente gap di competenze tecniche in Italia. Non si tratta solo di investimenti in tecnologie, ma di una rivoluzione culturale da accompagnare con percorsi strutturati di formazione per tutto il personale della pubblica amministrazione coinvolto nella trasformazione digitale.

3. Il gap delle competenze digitali in Italia: dati e analisi

Tra i dati più significativi riportati da Zangrillo, emerge come il 47% delle competenze di base in Italia sia ancora sotto la media europea, evidenziando un ritardo preoccupante. Questo dato riguarda sia la popolazione generale che, in maniera ancora più marcata, i dipendenti della pubblica amministrazione.

Le cosiddette competenze digitali Italia rappresentano la capacità di utilizzare dispositivi, saper navigare e utilizzare strumenti informatici di base, oltre alle competenze più avanzate relative all’analisi dei dati e all’utilizzo di sistemi di IA. Su questi fronti, l’Italia soffre ancora di un gap competenze tecniche Italia rispetto ai principali paesi europei. Ciò si traduce in una minore capacità di innovazione e nella difficoltà per molti cittadini ad accedere facilmente ai servizi digitalizzati della pubblica amministrazione.

4. L’opportunità strategica dell’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione

Nel suo discorso, Zangrillo non si è limitato alla disamina dei problemi, ma ha voluto evidenziare anche la visione positiva: l’IA costituisce oggi un’opportunità immensa per il settore pubblico. Grazie all’intelligenza artificiale pubblica amministrazione, è possibile automatizzare processi complessi, aumentare la rapidità delle risposte, migliorare il controllo sui procedimenti amministrativi e ottimizzare l’uso delle risorse.

Inoltre, l’utilizzo dell’AI pubblica amministrazione Italia può facilitare l’interazione tra cittadini e istituzioni, rendendo i servizi più accessibili e personalizzati. Dall’analisi predittiva alla gestione intelligente degli sportelli digitali, la trasformazione è già in atto e chi saprà coglierla potrà offrire ai cittadini un’esperienza decisamente migliorativa rispetto al passato.

5. Il ruolo centrale della formazione nella PA per affrontare la sfida dell’IA

Se la tecnologia rappresenta il motore del cambiamento, è però la formazione pubblica amministrazione IA a costituire la vera garanzia di successo. Paolo Zangrillo ha ribadito che senza un investimento sistematico e massivo nella crescita delle competenze, ogni innovazione rischia di avere un impatto limitato o addirittura negativo.

La formazione deve essere continua, accessibile e progettata in modo da includere tutto il personale, dalla “front line” agli alti dirigenti. È necessario sviluppare sia le competenze digitali di base che quelle più avanzate—come la capacità di leggere dati, di comprendere algoritmi di intelligenza artificiale, e di supervisionare processi automatizzati—perché solo una PA consapevole può gestire in modo efficace una transizione tecnologica di tale portata.

Gli strumenti della formazione:

* Corsi online su larga scala * Workshop pratici su AI e automazione * Collaborazione con università e centri di ricerca * Valutazione periodica delle competenze

Questi strumenti, se ben progettati, possono ridurre notevolmente il gap competenze tecniche Italia, contribuendo ad allineare la PA agli standard europei e internazionali.

6. Il progetto Polis con Poste Italiane: infrastrutture digitali e servizi ai cittadini

Durante la AI Week di Milano, Zangrillo ha menzionato un altro elemento fondamentale della strategia di digitalizzazione della PA: il progetto Polis Poste Italiane. Si tratta di un piano nazionale volto all’installazione di totem digitali sul territorio, realizzato in collaborazione con Poste Italiane.

Il progetto Polis mira a portare i servizi pubblici nei piccoli centri e nelle aree più periferiche d’Italia, garantendo così pari opportunità di accesso ai servizi digitali a tutti i cittadini. Attraverso la rete capillare delle poste, numerosi servizi—come la richiesta di documenti, la prenotazione di appuntamenti, la consultazione di informazioni—sono resi disponibili tramite totem digitali pubblica amministrazione, senza la necessità di doversi recare fisicamente negli uffici pubblici principali.

Questa iniziativa rappresenta, su scala nazionale, uno dei più ampi interventi di digitalizzazione inclusiva, ponendo le basi per un sistema-paese più equo e moderno nell’erogazione dei servizi.

7. Totem digitali nella pubblica amministrazione: una rivoluzione per l’accesso ai servizi

I totem digitali, menzionati più volte nella strategia Polis, rappresentano un esempio concreto di come l’intelligenza artificiale e la trasformazione digitale possano rendere la pubblica amministrazione più vicina alle esigenze dei cittadini. Essi permettono di gestire pratiche amministrative, ricevere assistenza e richiedere certificati in modo semplificato, anche per utenti con scarsa familiarità con i dispositivi informatici.

Tra i principali vantaggi dei totem digitali pubblica amministrazione troviamo:

* Semplificazione dei processi amministrativi * Riduzione dei tempi di attesa * Accessibilità 24/7 ai servizi essenziali * Riduzione del digital divide grazie al supporto di personale formato

Questo modello è destinato a essere replicato e ampliato, grazie all’integrazione progressiva di sistemi di intelligenza artificiale in grado di facilitare ulteriormente l’interazione e l'autonomia dei cittadini.

8. Guardando all’Europa: il divario da colmare nelle competenze digitali

La sottolineatura di Zangrillo sul fatto che il 47% delle competenze di base in Italia sia inferiore alla media europea chiama in causa la necessità di una riflessione ampia. Italia sotto media europea competenze significa che il nostro paese corre il rischio di restare indietro nella grande partita dell’innovazione tecnologica.

Un simile gap risulta particolarmente preoccupante se confrontato con paesi dove la formazione digitale è stata integrata sistematicamente sia nei percorsi scolastici, sia in quelli professionali pubblici e privati. Mentre altre realtà europee puntano su una preparazione orientata all’uso degli strumenti di IA fin dalle scuole primarie, l’Italia è chiamata a uno sforzo straordinario di recupero e aggiornamento delle proprie conoscenze digitali.

9. Le politiche e le strategie per ridurre il gap: cosa serve all’Italia?

Una volta individuato e analizzato il problema, servono risposte concrete e politiche efficaci per colmare il divario. Le strategie che la pubblica amministrazione può adottare sono molteplici e devono essere coordinate a livello nazionale e locale.

Le misure chiave possono includere:

1. Piani nazionali di formazione obbligatoria per tutti i dipendenti della PA, con focus su intelligenza artificiale pubblica amministrazione, cybersecurity e gestione dati. 2. Collaborazioni con università per inserire stage e tirocini specifici su IA e digitalizzazione nei percorsi di studio. 3. Sviluppo di piattaforme online per l’aggiornamento continuo delle competenze. 4. Monitoraggio costante dei livelli di competenza e feedback diretto ai dirigenti degli enti pubblici. 5. Incentivi economici e premi per le amministrazioni che dimostrano di implementare best practice nella formazione pubblica amministrazione IA.

È altrettanto essenziale lavorare su una maggiore sinergia tra pubblico e privato, affinché l'esperienza e il know-how del settore privato siano messi al servizio del miglioramento dei servizi pubblici. La collaborazione tra startup tecnologiche, grandi aziende e pubblica amministrazione diventerà sempre più strategica.

10. Conclusioni: una pubblica amministrazione più forte e innovativa con l’IA

Le parole di Paolo Zangrillo alla AI Week di Milano non lasciano spazio a dubbi: il futuro della pubblica amministrazione italiana passa dall’intelligenza artificiale, ma solo un investimento serio e programmato nelle competenze potrà permette una reale svolta.

La sfida è duplice: da un lato c’è la responsabilità di non restare indietro nel confronto con gli altri paesi europei e dall’altro l’esigenza di offrire servizi pubblici più semplici, efficienti e vicini al cittadino. I progetti come Polis, in collaborazione con Poste Italiane, e l’adozione dei totem digitali rappresentano esempi virtuosi di come la tecnologia possa diventare inclusiva e realmente al servizio della collettività.

Per raggiungere questi risultati, sarà fondamentale mantenere alta l’attenzione su formazione pubblica amministrazione IA e sulle strategie di riduzione del divario digitale. Solo così sarà possibile sfruttare appieno le opportunità IA settore pubblico, rilanciando il ruolo dell’Italia come paese innovatore e competitivo a livello europeo e internazionale.

In sintesi:

* L’intelligenza artificiale pubblica amministrazione è una priorità strategica per il paese * Il gap competenze tecniche Italia va colmato con formazione e investimenti * Progetti come Polis Poste Italiane dimostrano il potenziale della sinergia tra pubblico e privato * Il successo della rivoluzione digitale dipende dalla capacità della PA di aggiornarsi e innovare continuamente

L’Italia, partendo dalle riflessioni offerte da Zangrillo e dagli esempi concreti di innovazione già avviata, ha oggi la possibilità di costruire una pubblica amministrazione più efficiente, equa e al passo con i tempi.

Pubblicato il: 13 maggio 2025 alle ore 16:23