Nella serata del 4 novembre 2025, il Liceo Righi di Roma è stato teatro di un grave episodio di violenza. Un gruppo di giovani incappucciati ha assaltato l'istituto, lanciando bottiglie e intonando cori inneggianti al fascismo. Questo evento ha scatenato un acceso dibattito politico, culminato in uno scontro verbale tra il deputato del Partito Democratico Andrea Casu e il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli.
Dettagli dell'attacco al Liceo Righi
Secondo le testimonianze raccolte, un gruppo di individui vestiti di nero e con il volto coperto ha attaccato il Liceo Righi, situato in via Campania, a pochi passi da via Veneto e Villa Borghese. Durante l'assalto, sono state lanciate bottiglie e danneggiate auto e cassonetti, mentre venivano intonati cori come "Duce, Duce". Fortunatamente, non si sono registrati feriti, e il gruppo si è disperso prima dell'arrivo delle forze dell'ordine.
Reazioni politiche e dibattito parlamentare
L'episodio ha suscitato immediate reazioni nel mondo politico. La senatrice del Partito Democratico Cecilia D'Elia ha definito l'attacco "un fatto gravissimo che non può essere minimizzato", sottolineando la necessità di una condanna unanime. In Senato, insieme al collega Filippo Sensi, ha presentato un'interrogazione per sollecitare una risposta del governo.
Dichiarazioni di Andrea Casu e Fabio Rampelli
Alla Camera dei Deputati, il deputato Andrea Casu ha pubblicato sui social le immagini dell'attacco, annunciando la presentazione di un'interrogazione parlamentare. Casu ha criticato il governo per la mancata condanna dell'episodio, affermando: "Meloni e Piantedosi smettano di far finta di non vedere i reati dei fascisti del nuovo millennio e intervengano per garantire legalità e sicurezza".
In risposta, il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli ha espresso preoccupazione per l'escalation di violenza nelle scuole, sottolineando la necessità di un intervento deciso per garantire la sicurezza degli studenti e del personale scolastico. Rampelli ha inoltre evidenziato l'importanza di affrontare il problema alla radice, promuovendo una cultura del rispetto e della legalità tra i giovani.
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