Il grave episodio che ha coinvolto il giornalista Sigfrido Ranucci, a cui sono state incendiate la sua e quella di sua figlia la notte scorsa nei pressi della sua abitazione a Pomezia vicino Roma, rappresenta un atto intimidatorio di eccezionale gravità. In un contesto in cui la libertà di stampa e la sicurezza dei professionisti dell’informazione sono principi fondamentali, ogni attacco rivolto a chi svolge un ruolo di vigilanza e denuncia nella società civile desta profonda preoccupazione.
La dichiarazione di Federico Mollicone
Nel commentare l’accaduto, il presidente della Commissione editoria della Camera, Federico Mollicone, ha dichiarato: _"Il grave episodio che ha coinvolto il giornalista Sigfrido Ranucci rappresenta un atto intimidatorio di eccezionale gravità. È indispensabile che le autorità competenti facciano piena luce sull'accaduto e individuino al più presto i responsabili. A lui e alla sua famiglia va la mia più sincera solidarietà e vicinanza"_.
Mollicone ha inoltre aggiunto: _"Pur non condividendo alcuni suoi metodi di giornalismo investigativo – spesso di natura politica – non si può non riconoscere il suo coraggio su altre inchieste riferite alla malavita e alla criminalità. La libertà di stampa e l'incolumità di chi esercita la professione giornalistica devono essere sempre garantite, senza eccezioni"_.
Il contesto della libertà di stampa in Italia
L’intimidazione subita da Sigfrido Ranucci riporta l’attenzione su un tema centrale: la tutela della libertà di stampa e il diritto dei giornalisti di operare senza minacce o pressioni. In Italia, casi simili hanno spesso acceso il dibattito pubblico sull’efficacia delle misure di protezione e sulla necessità di rafforzare i dispositivi a tutela degli operatori dell’informazione.
* La libertà di stampa è un pilastro essenziale per la democrazia. * Gli atti intimidatori rappresentano una minaccia non solo per i singoli giornalisti, ma per l’intera società. * È fondamentale che le istituzioni rispondano con fermezza, garantendo trasparenza e giustizia.
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