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Manovra 2026: Proposto Bonus di 1.500 Euro per Iscrizione alle Scuole Paritarie

Un emendamento alla legge di Bilancio 2026 propone un voucher di 1.500 euro per le famiglie che iscrivono i figli alle scuole paritarie, riaccendendo il dibattito sulla destinazione dei fondi pubblici nell'istruzione.

Nel contesto della discussione sulla legge di Bilancio 2026, emerge un emendamento che propone l'introduzione di un bonus di 1.500 euro destinato alle famiglie che scelgono di iscrivere i propri figli alle scuole paritarie. Questa misura, avanzata dalla senatrice Mariastella Gelmini del gruppo Noi Moderati, mira a sostenere economicamente le famiglie e a promuovere la libertà di scelta educativa.

Dettagli dell'Emendamento Proposto

L'emendamento prevede l'erogazione di un voucher denominato "buono scuola" del valore di 1.500 euro per ogni figlio iscritto a una scuola paritaria di primo o secondo grado. Il contributo è cumulabile fino a un massimo di 5.000 euro per nucleo familiare. Per accedere al bonus, le famiglie devono possedere un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) inferiore a 30.000 euro. Secondo le stime, l'attuazione di questa misura comporterebbe una spesa di circa 20 milioni di euro, finanziati attraverso una riduzione del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica.

Reazioni dell'Opposizione e del Pubblico

L'emendamento ha suscitato immediate reazioni da parte dell'opposizione. Barbara Floridia, esponente del Movimento 5 Stelle in Commissione Cultura al Senato, ha criticato la proposta, affermando che essa rappresenta una scelta politica che sottrae risorse alla scuola pubblica per destinarle a chi ha già alternative. Anche Beppe De Cristofaro, capogruppo dei senatori di Alleanza Verdi e Sinistra, ha espresso preoccupazione, sottolineando che, mentre si dichiarano carenze di fondi, si trovano risorse per le scuole private, mentre la scuola pubblica continua a subire tagli.

Precedenti Tentativi e Contesto Storico

Non è la prima volta che una proposta simile viene avanzata. Già lo scorso anno, durante la discussione sulla legge di Bilancio, era stato presentato un emendamento analogo da parte di Fratelli d'Italia, che prevedeva un contributo economico di 1.500 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 40.000 euro che sceglievano le scuole paritarie. Anche in quell'occasione, la senatrice Gelmini aveva difeso la misura, parlando di garantire la libertà di scelta educativa delle famiglie. Tuttavia, a seguito delle polemiche, la proposta era stata ritirata.

Implicazioni per il Sistema Educativo Italiano

L'introduzione di un bonus per le scuole paritarie solleva questioni significative riguardo alla distribuzione delle risorse pubbliche nel settore dell'istruzione. Da un lato, i sostenitori della misura argomentano che essa promuove la libertà di scelta educativa e sostiene le famiglie che optano per l'istruzione paritaria. Dall'altro, i critici temono che tale bonus possa indebolire ulteriormente il sistema della scuola pubblica, già afflitto da carenze di fondi e risorse.

Sintesi Finale

L'emendamento proposto alla legge di Bilancio 2026, che prevede un bonus di 1.500 euro per le famiglie che iscrivono i figli alle scuole paritarie, ha riacceso il dibattito sulla destinazione dei fondi pubblici nell'istruzione. Mentre la proposta mira a sostenere la libertà di scelta educativa, le critiche si concentrano sul potenziale impatto negativo sulla scuola pubblica. La discussione è destinata a proseguire, con implicazioni rilevanti per il futuro del sistema educativo italiano.

Pubblicato il: 20 novembre 2025 alle ore 14:14